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PRAEP ProPilot, un simulatore di MTB per allenare braccia e core

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PRAEP ProPilot, un simulatore di MTB per allenare braccia e core

Potremmo definire PRAEP ProPilot un “simulatore della guida in mountain bike”. Si tratta infatti di uno strumento che permette di allenare le qualità che servono in bici, in particolare nell’enduro e nel downhill, ovvero resistenza e forza per le braccia e il core.

Sembra un semplice supporto per manubrio ma in realtà è molto di più, infatti presenta anche un’applicazione dedicata che lo rende interattivo.

Il kit da noi testato è il PRAEP ProPilot MOTO KIT, composto da tutto il necessario per iniziare subito ad allenarsi ad un prezzo di 89 euro. Vediamo cosa include e come è fatto.

Il PRAEP ProPilot utilizzato da due ragazzi

PRAEP ProPilot, come è fatto e cosa c’è nel kit MOTO

Il PRAEP ProPilot è il prodotto principale della PRAEP e consiste in un blocco di materiale plastico prodotto con un processo di stampaggio a iniezione, che permette di utilizzare il manubrio della mountain bike come un attrezzo per l’allenamento.

Esternamente c’è uno strato di materiale gommoso che ha la funzione di non far scivolare l’attrezzo durante l’utilizzo ed è presente anche una base di appoggio magnetica per fissare uno smartphone.

Il PRAEP ProPilot può essere utilizzato con manubri da 35 mm o 31,8 mm, grazie a un kit di adattatori incluso nella confezione.

Contenuto ProPilot Moto Kit

• ProPilot
• Manubrio PRAEP 318 Moto
• Manopole PRAEP Moto o PRAEP Gym Grip
• Adesivo magnetico 3M per smartphone
• Anello di regolazione del livello in silicone
• Chiave a brugola da 5 mm
• App ProPilot

Il PRAEP ProPilot confezione kit 2020

PRAEP ProPilot, modalità di utilizzo

PRAEP ProPilot permette di eseguire diversi esercizi mirati ad allenare il core, i muscoli del tronco superiore come spalle, pettorali e tricipiti.

Oltre ad allenare i muscoli, grazie a un applicazione dedicata è possibile svolgere degli esercizi interattivi anche divertenti che permettono di migliorare la stabilità e l’equilibrio. Vi ricordiamo infatti che equilibrio e propriocezione sono fondamentali in mountain bike così come negli altri sport.

Il sistema permette di eseguire diversi esercizi grazie alle tre posizioni disponibili, che corrispondono ad altrettante modalità di utilizzo: Beginner, Advanced e Pro.

Posizione Beginner

In questa posizione l’attrezzo poggia sul lato più grande e piatto, fornendo un appoggio stabile, l’ideale per chi inizia e vuole una solida base di appoggio.

Il PRAEP ProPilot montato in Posizione Beginner 2020

Posizione Advanced

Ruotando il PRAEP ProPilot nella posizione Advanced la base di appoggio non è più piatta ma convessa, ma offre comunque una discreta stabilità.

Il PRAEP ProPilot montato in Posizione Advanced

Posizione Pro

Nella posizione Pro il PRAEP ProPilot offre una base di appoggio molto instabile, per il massimo allenamento. Inoltre in questa posizione è possibile posizionare su di esso lo smartphone fissato con un adesivo magnetico, che tramite un app specifica permette di praticare esercizi e giochi.

Il PRAEP ProPilot montato in Posizione Pro 2020

PRAEP App

PRAEP metta a disposizione per gli smartphone Android e Apple un’applicazione da utilizzare in combinazione con il ProPilot.

Il PRAEP ProPilot kit con montato smartphone 2020

All’interno dell’applicazione troviamo diverse funzioni, come esercizi da svolgere da soli o in compagnia, giochi interattivi e la sezione “RIDE”.

Nella sezione RIDE troverete una serie di video in prima persona che non sono interattivi, ma permettono di immedesimarsi nel rider che li ha registrati; vi assicuro che mantenere la posizione per tutta la durata del video è veramente dura.

Nella schermata iniziale è possibile anche tenere traccia degli allenamenti svolti ed è presente una sezione con dei video illustrativi, dove è possibile seguire delle brevi lezioni fitness che sfruttano il PRAEP Propilot.

La Schermata iniziale dell'app abbinata al PRAEP ProPilot 2020

PRAEP Essentials, accessori per ampliare gli esercizi

Esistono anche una serie di accessori che possono essere utilizzati in abbinamento con il PRAEP ProPilot. Tra questi troviamo cinghie elastiche, tappetini scorrevoli e tubi in morbida spugna per avvolgere il manubrio e migliorare il comfort.

All’interno del catalogo sono presenti anche diversi oggetti di merchandising, come cappelli, portacellulare compatibili con l’adesivo magnetico PRAEP, borse per il trasporto del ProPilot e altre cose ancora. Questi ragazzi hanno davvero pensato a tutto!

L'adesivo magnetico PRAEP 2020

Utilizzo del PRAEP ProPilot

Il PRAEP ProPilot può essere usato per diversi esercizi che allenano principalmente pettorali, spalle, tricipiti e il core. La posizione principale da utilizzare per eseguire gli esercizi ricorda quella del plank o dei piegamenti sulle braccia (spesso chiamati erroneamente “flessioni”), quindi paralleli al terreno poggiando le punte dei piedi a terra (o su sliding pad) e le mani poggiate sul manubrio.

All’inizio resistere a lungo nella posizione corretta è molto difficile, si può quindi iniziare anche poggiando le ginocchia a terra piuttosto che le punte dei piedi, anche per evitare tensioni eccessive nel tratto lombare se non si è molto allenati a mantenere un plank classico.

Il core è un insieme complesso di muscoli e articolazioni del tronco che fornisce un contributo fondamentale nel ciclismo e in ogni prestazione atletica, per questo è fondamentale allenare il core nel modo corretto.

Se si è poco allenati, la posizione Beginner è quella da utilizzare principalmente in quanto, grazie a una base di appoggio stabile, permette di eseguire gli esercizi senza troppe complicazioni ed evitando tensioni dannose alla schiena.

L’esercizio base che si può eseguire con il PRAEP ProPilot è il Push Up, ovvero una delle varianti dei piegamenti sulle braccia (chiamati erroneamente “flessioni”).

Spostando l’attrezzo nella posizione Advanced, la base di appoggio non è più stabile e questo comincia a complicare le cose. Si hanno continui movimenti che il corpo deve compensare, facendo lavorare diversi muscoli in modo isometrico, ovvero fermi ma in tensione, cosa che simula molto la postura in discesa in mountain bike.

Il PRAEP ProPilot kit in azione con Peter Schermann 2020

Nella posizione Pro le cose si fanno ancora più difficili, la base di appoggio è ancora più instabile e limitata, inoltre è possibile usare lo smartphone per eseguire attività specifiche.

Utilizzando l’apposita applicazione possiamo contare le ripetizioni addominali che si effettuano, sfruttando anche il sensore di prossimità che tiene conto degli affondi effettivi.

Grazie sempre al sensore e all’applicazione, è possibile svolgere un altro esercizio, il Just Pump: delle alzate del manubrio in posizione eretta fino al petto, in cui l’applicazione ci dà un valore in percentuale da 0 a 100, dove 100 è con il manubrio perfettamente orizzontale.

Se si vuole praticare invece un esercizio interattivo, ci sono due giochi a disposizione che mettono alla prova sia i muscoli che la stabilità: uno ambientato in fuoristrada e uno in città, ma entrambi consistono nel dover evitare degli ostacoli che si incontrano, spostando il peso da una parte o dall’altra.

Nella sezione RIDE invece vengono mostrati dei video di riding in mountain bike da downhill o moto da corsa. In questi video non vi è interazione, ovvero muovendo il manubrio non cambia nulla, è solo un esercizio dove lo scopo è provare a seguire i movimenti del rider.

Nonostante questa modalità sembri banale, restare in posizione sopra il PRAEP ProPilot per tutta la durata della sessione non è affatto facile.

PRAEP: un occhio di riguardo all’ambiente

Il giovane marchio PRAEP nasce in Germania a Monaco e offre un catalogo prodotti che al momento si sviluppa intorno al ProPilot. L’azienda è molto attenta all’ambiente e per questo vengono utilizzati materiali provenienti da riciclo e l’imballo contiene poca plastica.

Sempre per limitare gli spostamenti e l’inquinamento, tutti i prodotti di PRAEP sono fabbricati in Germania e dallo stampaggio al confezionamento non vengono superati i 600 km.

Il PRAEP ProPilot 2020

Prezzo, versioni disponibili e nostri pareri

Il PRAEP ProPilot è disponibile in diverse versioni e colori, con prezzi a partire da 59 euro per il solo supporto, fino ai 149 euro del PRAEP ProPilot CHROMIUM Edition che include il supporto, un manubrio cromato e manopole.

Il prezzo di 59 euro per il solo supporto ProPilot e l’app può sembrare alto, ma va messo in conto lo sviluppo del prodotto e dell’applicazione. Certo, chiunque con un po’ di manualità si può creare un supporto sagomato da un blocco di legno, e poi applicarlo a un manubrio di scorta (bisognerebbe sempre avere un manubrio di scorta, fidatevi), ma non avrebbe l’app e tutte le sue funzioni.

Nel kit Moto che abbiamo utilizzato, al prezzo 89 euro si hanno il ProPilot, il manubrio, le manopole, una serie di accessori e soprattutto la possibilità di utilizzare l’app con cui fare svariati esercizi e usare lo smartphone in modo intelligente.

In più se si acquista un semplice elastico da palestra si apre un mondo di possibilità di utilizzare il ProPilot con il manubrio variando gli esercizi e stimolando altre fasce muscolari come i dorsali e i bicipiti.

A nostro avviso è un prodotto interessante e utile, fateci saper cosa ne pensate!

Per ulteriori informazioni o per acquistare il PRAEP ProPilot vi invitiamo a visitare la pagina ufficiale PRAEP.


Le mountain bike Cube per il 2020: catalogo e listino prezzi

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Catalogo 2020 mtb Cube

Oggi sulle pagine del nostro magazine presentiamo il nuovo listino Cube interamente dedicato alle mountain bike “tradizionali” del 2020.

Il catalogo Cube presenta un totale di 55 modelli suddivisi per tipologia e destinazione d’uso, distinguendo in primo luogo tra full suspension e hardtail. Si va dall’enduro e gravity fino ad arrivare al cross country ricreativo.

Il tutto è corredato dalle schede tecniche e dai rispettivi prezzi di listino al pubblico, che ricordiamo possono variare in qualsiasi momento.

La gamma MTB è molto varia e parte dalla modica cifra di 419 euro richiesti per una mountain bike entry level da uso ricreativo fino ad arrivare a 6.499 euro del performante modello top di gamma da XC AMS 100 C:68 SLT.

La mtb Cube in azione

Catalogo MTB 2020 Cube: categoria full suspension

Partiamo con la categoria di mountain bike dotate di doppia ammortizzazione, gruppo che include 19 modelli con diversa escursione delle sospensioni: variano anche allestimento e fascia di prezzo.

La gamma Stereo 150 è dedicata all’enduro, per il gravity troviamo la linea Stereo 170 e la bici da DH Cube TWO15. Per l’all mountain sono disponibili sette modelli distribuiti nelle linee Stereo 140 e Stereo 120.

Infine per il cross country presentiamo i quattro modelli da gara AMS 100.

La gamma MTB Cube Stereo 150

Iniziamo dal modello dedicato all’enduro, ideale per le competizioni cronometrate ma anche per un uso amatoriale; si muove a suo agio sui terreni particolarmente accidentati e nelle discese tecniche.

Con la serie Stereo 150 vengono messe a disposizione delle biciclette aggiornate dotate di geometrie moderne ed efficaci, collaudate e sviluppate direttamente sul campo di gara; si tratta infatti dello stesso telaio che viene utilizzato nelle competizioni dall’Action Team Cube, squadra che ha registrato importanti risultati anche nelle tappe del mondiale EWS (Enduro World Series) del 2019.

Le mountain bike full suspension con ruote da 29 pollici sono disponibili con due varianti per quanto riguarda il telaio in carbonio, carbonio C68 per i top di gamma e carbonio C62 per gli altri due modelli.

Gli allestimenti sono molto interessanti e prevedono un escursione anteriore di 160 mm per la forcella abbinata a 150 mm per l’ammortizzatore posteriore.

La trasmissione montata sulla Cube Stereo 150 C:68 SLT 29 2020

La trasmissione è a 12 velocità, i freni sono potenti, il reggisella è telescopico e le ruote sono da 29 con cerchi da 30 mm di canale interno: caratteristiche che vengono offerte su tutta la gamma Stereo 150.

I modelli partono da un prezzo di 3.199 euro fino ad arrivare a 5.199 euro per il top di gamma, sono tutte disponibili con quattro taglie: 16, 18, 20 e 22.

La colorazione e il montaggio dei componenti varia per ogni bicicletta, per maggiori dettagli vi invitiamo a consultare le relative schede tecniche.

Cube Stereo 150 C:68 SLT 29 – 5.199 euro
Telaio in Carbonio C:68, Forcella RockShox Lyrik Ultimate 160 mm, ammortizzatore RockShox Super Deluxe Ultimate. Trasmissione SRAM X01 Eagle 10-50T 1×12 velocità, freni SRAM G2 Ultimate, ruote Newmen Evolution SL A.30, reggisella telescopico RockShox Reverb.
La Cube Stereo 150 C:68 SLT 29 2020

Cube Stereo 150 C:68 TM 29 – 4.699 euro
Telaio in Carbonio C:68, Forcella Fox 36 Float Factory 160 mm, ammortizzatore Fox Float X2 Factory. Trasmissione SRAM GX Eagle, 10-50T, 1×12 velocità, freni SRAM G2 RSC, ruote Newmen Evolution SL A.30, reggisella telescopico Fox Transfer.
La Cube Stereo 150 C:68 TM 29 2020

Cube Stereo 150 C:62 SL 29 – 3.799 euro
Telaio in Carbonio C:62, Forcella Fox 36 Float Factory 160 mm, ammortizzatore Fox Float DPX2 Factory. Trasmissione Shimano XT, 10-51T, 1×12 velocità, freni Shimano XT BR-M8120, ruote Newmen Evolution SL A.30, reggisella telescopico Fox Transfer.
Una bici Cube Stereo 150 C:62 SL 29 2020

Cube Stereo 150 C:62 Race 29 – 3.199 euro
Telaio in Carbonio C:62, Forcella RockShox Lyrik Select 160 mm, ammortizzatore RockShox Super Deluxe Select+. Trasmissione SRAM GX Eagle, 11-50T, 1×12 velocità, freni Magura MT Thirty, ruote Fulcrum Red 55 EM, reggisella telescopico Cube Dropper.
Una bici Cube Stereo 150 C:62 Race 29 2020

Gamma MTB Cube Stereo 170

Per il mondo del gravity e del freeride troviamo disponibile la linea Stereo 170 con travel abbondante di 170 mm abbinato alle ruote da 29 pollici.

Cube ha adottato soluzioni tecniche interessanti e innovative per realizzare un mezzo prestante e piuttosto unico vista la destinazione d’uso gravosa,  considerando che solitamente i produttori associano a queste lunghe escursioni le ruote più piccole da 27,5.

Il quadrilatero che gestisce l’ammortizzatore è dotato di meccanismo Flip Chip che consente di variare il punto di infulcro grazie a una boccola eccentrica qualora si decida di montare un ammortizzatore a molla.

Una bici Cube Stereo 170 SL 29con montato ammortizzatore Flip Chip 2020

La serie sterzo Acros con angolazione regolabile consente di variare l’angolo sterzo di 0,6 gradi, scelta consigliata per il montaggio di forcelle da 180 mm.

La linea conta tre diversi allestimenti montati sullo stesso robusto ma leggero telaio in alluminio HPA.

Il prezzo di listino parte da 3.199 euro per il modello entry fino ad arrivare a 4.199 per il modello Top che monta sospensioni Fox Factory. Sono disponibili in tre taglie 18, 20 e 22.

Per maggiori informazioni tecniche potete leggere anche la nostra presentazione dettagliata del modello 2020 Cube Stereo 170 SL 29.

Cube Stereo 170 SL 29 – 4.199 euro
Telaio in alluminio HPA, Forcella Fox 36 Float Factory 170 mm, ammortizzatore Fox Float X2 Factory. Trasmissione Shimano XT, 10-51T, 1×12 velocità, freni Shimano XT BR-M8120, ruote Newmen Evolution SL A.30, reggisella telescopico Fox Transfer.
Una bici Cube Stereo 170 SL 29 2020

Cube Stereo 170 TM 29 – 3.799 euro
Telaio in alluminio HPA, Forcella RockShox Lyrik Ultimate 180 mm, ammortizzaore RockShox Super Deluxe Coil Ultimate Remote. Trasmissione Shimano XT, 9-50T, 1×12 velocità, freni Shimano XT BR-M8120, ruote e*thirteen LG1 EN Plus, reggisella telescopico Cube Dropper.
Una bici Cube Stereo 170 TM 29 2020

Cube Stereo 170 Race 29 – 3.199 euro
Telaio in alluminio HPA, Forcella Fox 36 Float, 170 mm, ammortizzatore Fox Float DPX2. Trasmissione SRAM GX Eagle, 11-50T, 1×12 velocità, freni SRAM Code R, ruote Newmen Evolution SL A.30, reggisella telescopico Cube Dropper.
Una bici Cube Stereo 170 Race 29 2020

Gamma Cube Stereo 140

La linea all mountain viene rappresentata dalla Stereo 140, offerta con tre diversi allestimenti dotati di telaio in carbonio HPC e ruote da 27,5 pollici.

Si tratta di un mezzo polivalente che bilancia le prestazioni in salita e il divertimento in discesa, componenti di qualità per un mezzo robusto e leggero; il modello HPC TM pesa infatti 12,9 kg in taglia media senza pedali.

La componentistica, le tecnologie adottate e le geometrie moderne la collocano molto vicina al modello da enduro Stereo 150, dalla quale si differenzia con un Peso minore, escursione ridotta e diametro ruote differente.

All’anteriore troviamo una forcella con escursione da 150 mm abbinata a un escursione posteriore di 140 mm, trasmissione da 12 velocità e reggisella telescopico: dotazioni presenti di serie su tutti e tre i modelli.

La gamma parte da 2.599 euro con la HPC Race e arriva a 3.799 con la HPC TM, tutte disponibili nelle quattro taglie 16, 18, 20 e 22.

Cube Stereo 140 HPC TM 27.5 – 3.799 euro
Telaio in carbonio HPC, Forcella Fox 36 Float Factory 150 mm, ammortizzatore Fox Float DPX2 Factory, trasmissione SRAM GX Eagle, 10-50T, 1×12 velocità, freni SRAM Code R, ruote Newmen Evolution SL A.30, reggisella telescopico Fox Transfer.
Una bici Cube Stereo 140 HPC TM 27.5 2020

Cube Stereo 140 HPC SL 27.5 – 3.199 euro
Telaio in carbonio HPC, Forcella RockShox Pike Select+ 150 mm, ammortizzatore RockShox Deluxe Select+, trasmissione Shimano XT, 10-51T, 1×12 velocità, freni Shimano XT BR-M8100, ruote Newmen Evolution SL A.30, reggisella telescopico Cube Dropper.
Una bici Cube Stereo 140 HPC SL 27.5 2020

Cube Stereo 140 HPC Race 27.5 – 2.599 euro
Telaio in carbonio HPC, Forcella Fox 34 Rhythm 150 mm, ammortizzatore Fox Float DPS, trasmissione Shimano XT, 10-51T, 1×12 velocità, freni Shimano BR-MT520/MT500, ruote Fulcrum Red 55 EM, reggisella telescopico Cube Dropper.
Una bici Cube Stereo 140 HPC Race 27.5 2020

Gamma Cube Stereo 120

Per la linea trail bike troviamo quattro modelli della Stereo 120, una mountain bike agile e leggera che si trova a suo agio nei sentieri misti. Allestimento robusto ma leggero che ferma l’ago della bilancia a 11,9 kg per il modello HPC SLT in taglia media senza pedali.

Ottimo il rendimento sia in pedalata che in salita, grazie alle geometrie con tubo sella verticale e le ruote da 29: sicuramente la scelta migliore per chi predilige le lunghe percorrenze miste. Prestante anche nelle fasi di discesa potendo contare su un travel sufficiente per affrontare con serenità ogni tipo di scenario.

All’anteriore monta una forcella da 130 mm accompagnata da 120 mm per l’ammortizzatore posteriore, la trasmissione da 12 velocità e il reggisella telescopico sono di serie su tutta la gamma.

Il telaio è in carbonio per i due modelli HPC SLT e HPC TM, in alluminio idroformato per i modelli 120 Race e 120 Pro.

Gli allestimenti sono diversi e partono da 1.749 euro per il modello 120 Pro, il top di gamma 120 HPC SLT viene offerto per 3.799 euro. Tutte disponibili nelle classiche taglie 16, 18, 20 e 22.

Cube Stereo 120 HPC SLT 29 – 3.799 euro
Telaio in carbonio HPC, Forcella Fox 34 Float Factory 130 mm, ammortizzatore Fox Float DPS Factory, trasmissione Shimano XT, 10-51T, 1×12 velocità, freni Shimano XT BR-M8100, ruote Newmen Evolution SL X.A.25, reggisella telescopico Fox Transfer Factory.
Una bici Cube Stereo 120 HPC SLT 29 2020

Cube Stereo 120 HPC TM 29 – 2.899 euro
Telaio in carbonio HPC, Forcella Fox 34 Rhythm 130 mm, ammortizzatore Fox Float DPS, trasmissione SRAM GX Eagle 10-50T, 1×12 velocità, freni Shimano XT BR-M8120/M8100, ruote Fulcrum Red 55 EM, reggisella telescopico CUBE Dropper.
Una bici Cube Stereo 120 HPC TM 29 2020

Cube Stereo 120 Race 29 – 2.099 euro
Telaio in alluminio idroformato HPA, Forcella RockShox Sektor RL 130 mm, ammortizzatore RockShox Deluxe Select+, trasmissione Shimano XT 10-51T, 1×12 velocità, freni Shimano BR-MT500, ruote Fulcrum Red 55, reggisella telescopico CUBE Dropper.
Una bici Cube Stereo 120 Race 29 2020

Cube Stereo 120 Pro 29 – 1.769 euro
Telaio in alluminio idroformato HPA, Forcella RockShox Judy Silver TK Air 130 mm, ammortizzatore Manitou Radium Expert RL, trasmissione SRAM NX Eagle 11-50T, 1×12 velocità, freni Shimano BR-MT500, ruote CUBE EX25, reggisella telescopico CUBE Dropper.
Una bici Cube Stereo 120 Pro 29 2020

Gamma AMS 100 C:68

La serie AMS 100 C:68 è dedicata al cross country e alle granfondo, si tratta infatti di un mezzo prestante subito pronto per la gara: telaio rigido e reattivo, realizzato con il giusto compromesso per ottenere il comfort necessario durante una competizione impegnativa.

Grazie alla fibra di carbonio più pregiata della casa madre, lo chassis in C:68 risulta robusto ma molto leggero, combinazione ideale per ottimizzare le performance dell’atleta. Il Peso del modello top di gamma è di tutto rispetto e si attesta su 9,7 kg in taglia media senza pedali.

In dotazione sui quattro modelli lo stesso telaio in carbonio C:68, ruote da 29 pollici e sospensioni con corsa anteriore e posteriore di 100 mm (120 mm per i modelli TM e Race), la trasmissione è monocorona da 12 velocità.

Il modello top monta la trasmissione elettronica wireless SRAM AXS e un set ruote in carbonio.

La gamma parte da 3.199 euro e arriva a 6.499 per il modello di punta, tutte disponibili nelle taglie 16, 18, 20 e 22.

Per conoscere maggiori dettagli sulle geometrie e sulla tecnologia potete consultare il nostro articolo dedicato alla Cube AMS 100 Race.

Cube AMS 100 C:68 SLT 29 – 6.499 euro
Telaio in carbonio C:68, Forcella Fox 32 Float SC Factory Remote 100 mm, ammortizzatore Fox Float DPS Factory Remote, trasmissione SRAM XX1 Eagle AXS 10-50T, 1×12 velocità, freni SRAM Level Ultimate, ruote Newmen Advanced SL X.A.25 Carbon. Peso 9,7 kg.
Una bici Cube AMS 100 C:68 SLT 29 2020

Cube AMS 100 C:68 TM 29 – 4.399 euro
Telaio in carbonio C:68, Forcella Fox 34 Float SC Factory, 120 mm, ammortizzatore Fox Float DPS Factory, trasmissione SRAM GX Eagle 10-50T, 1×12 velocità, freni Shimano XT BR-M8120/M8100, ruote Newmen Evolution SL A.30. Peso 11,9 kg.
Una bici Cube AMS 100 C:68 TM 29 2020

Cube AMS 100 C:68 SL 29 – 3.799 euro
Telaio in carbonio C:68, Forcella Fox 32 Float SC Remote 100 mm, ammortizzatore Fox Float DPS Remote, trasmissione Shimano XT 10-51T, 1×12 velocità, freni Shimano XT BR-M8100, ruote Newmen Evolution SL X.A.25. Peso 10,9 kg.
Una bici Cube AMS 100 C:68 SL 29 2020

Cube AMS 100 C:68 Race – 3.199 euro
Telaio in carbonio C:68, Forcella RockShox Sektor RL 120 mm, ammortizzatore RockShox Monarch RL, trasmissione Shimano XT 10-51T, 1×12 velocità, freni Shimano BR-MT520/MT500, ruote Fulcrum Red 55. Peso 12,6 kg.
Una bici Cube AMS 100 C:68 Race 2020

Gamma MTB da downhill Cube TWO 15 SL

Per il downhill e le competizioni in discesa viene offerto un unico modello, la Cube TWO15 SL.

Disponibile in tre taglie con diametro ruote differenziato, la taglia M monta infatti ruote da 27,5 mentre le taglie L e XL ruote da 29.

La TWO15 SL è dotata di forcella a doppia piastra con corsa di 203 mm; per il posteriore sono 215 mm di escursione con ruote da 27,5″ e 200 mm con le 29″.

Il telaio è in alluminio HPA ultraleggero idroformato con tubazioni a tripla battuta, 16,3 kg per la bici completa in taglia M senza pedali, un Peso molto interessante. Il guidacatena e il bash guard sono integrati con attacco ISCG.

Si tratta di un mezzo pronto per affrontare una gara di coppa come una giornata di lunghe discese nei bike park a un prezzo incredibile di 3.899 euro: teniamo presente che la sola forcella Fox 49 costa 2.000 euro di listino.

Cube TWO15 SL – 3.899 euro
Telaio in alluminio HPA, forcella Fox 40/49 Float Factory, 203 mm, ammortizzatore Fox Float X2 Factory, trasmissione SRAM GX DH 11-25T 1×7 velocità, freni Magura MT7, ruote DT CSW DH 3.7 / 3.9. Peso 16,3 kg.
Una bici Cube TWO15 SL 2020

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Catalogo2020 Cube: le MTB hard tail

La gamma front suspension è piuttosto varia, parte dal modello economico dedicato allo svago nel tempo libero e arriva ai mezzi pronto gara per gli atleti più esigenti.

Conta in totale 36 modelli, incluse tra le tante un’interessante fat bike e una bicicletta da dirt per le acrobazie spericolate.

I materiali utilizzati sono il carbonio e l’alluminio: qualità e pregio variano a seconda della gamma e dell’allestimento.

Si parte dalle cifre modiche di 419 euro per i modelli da passeggio Cube Aim e si arriva fino a 5.399 euro per il modello top da competizione.

Serie Cube Elite 2020

Passiamo ora alla serie front suspension dedicata alle competizioni di XC, partendo dai tre modelli Elite C:68.

Il telaio è rigido e reattivo, realizzato con il giusto compromesso per ottenere il confort necessario durante una gara. Grazie alla fibra di carbonio più pregiata della casa madre lo chassis in C:68 risulta robusto ma molto leggero. Il Peso del modello top di gamma è contenuto e si attesta sugli 8,6 kg in taglia media senza pedali.

In dotazione sui tre allestimenti viene fornito lo stesso telaio in carbonio C:68, ruote da 29 pollici e sospensione anteriore con corsa di 100 mm. La trasmissione è monocorona a 12 velocità.

Il modello top monta la trasmissione elettronica wireless SRAM AXS e ruote leggere in carbonio.

La gamma parte da 4.199 euro e arriva a 5.399 per il modello di punta, disponibili nelle taglie 16, 18, 20 e 22.

Cube Elite C:68X SLT – 5.399 euro
Telaio in carbonio C:68, Forcella Fox 32 Float SC FIT4 Factory 100 mm, trasmissione SRAM XX1 Eagle AXS 10-50T 1×12 velocità, freni SRAM Level Ultimate, ruote Newmen Advanced SL X.A.25 Carbon. Peso 8,6 kg.
Una bici Cube Elite C:68X SLT 2020

Cube Elite C:68X SL – 4.799 euro
Telaio in carbonio C:68, Forcella Fox 32 Float SC FIT4 Factory 100 mm, trasmissione Shimano XTR 10-51T 1×12 velocità, freni Shimano XTR BR-M9100, ruote Newmen Advanced SL X.A.25 Carbon. Peso  8,7 kg.
Una bici Cube Elite C:68X SL 2020

Cube Elite C:68X Race – 4.199 euro
Telaio in carbonio C:68, Forcella RockShox SID Ultimate RLC, 100 mm, trasmissione SRAM XO1 Eagle 10-50T 1×12 velocità, freni SRAM Level Ultimate, ruote Newmen Evolution SL X.A.25. Peso 9,3 kg.
Una bici Cube Elite C:68X Race 2020

Serie Cube Reaction 2020

La linea Reaction è piuttosto variegata e conta 11 diversi modelli di cui 6 con il telaio in carbonio, i restanti sono dotati di telaio in alluminio, tutte caratterizzate da uno chassis reattivo e scattante con geometrie adatte per affrontare una gara o per ottenere il massimo durante le proprie uscite sui trail.

Le strutture sono state alleggerite del 15% rispetto ai modelli dell’anno precedente per offrire una maggiore rigidità e un migliore rendimento.

Le Reaction sono sicuramente la scelta ideale per chi vuole competere con un budget più basso a disposizione; il Peso del modello C:62 SLT è ottimo, stimato per 9,6 kg in taglia media senza pedali,

I montaggi e la componentistica dei modelli C:62 sono adeguati per affrontare una competizione; restano comunque di tutto rispetto anche i componenti della linea in alluminio.

I prezzi partono da 1.149 euro per il modello base Reaction Team con telaio in alluminio e arrivano a 3.099 euro per il modello top C:62 SLT con telaio in carbonio.

Sono disponibili con ampia gamma di taglie con le misure 15, 17, 19, 21 e 23. La taglia 15 monta ruote da 27,5 le altre misure ruote da 29.

Cube Reaction C:62 SLT – 3.099 euro
Telaio in carbonio C:62, Forcella RockShox SID Ultimate RLC, trasmissione SRAM XO1 Eagle 10-50T 1×12 velocità, freni Magura MT8 Pro, ruote Newmen Evolution SL X.A.25. Peso 9,6 kg.
Una bici Cube Reaction C:62 SLT 2020

Cube Reaction C:62 SL – 2.389 euro
Telaio in carbonio C:62, Forcella Fox 32 Float Performance Elite, trasmissione Shimano XT 10-51T 1×12 velocità, freni Shimano XT BR-M8100, ruote Fulcrum Red Zone 77. Peso 10,4 kg.
Una bici Cube Reaction C:62 SL 2020

Cube Reaction C:62 Race – 2.079 euro
Telaio in carbonio C:62, Forcella RockShox Reba RL Air 100 mm, trasmissione SRAM GX Eagle 10-50T 1×12 velocità, freni Shimano XT BR-M8100, ruote Answer Attack AM, Peso 10,7 kg.
Una bici Cube Reaction C:62 Race 2020

Cube Reaction C:62 Race grey´n´orange – 2.079 euro
Telaio in carbonio C:62, Forcella Fox 32 Rhythm 100 mm, trasmissione Shimano XT 10-45T 2×12 velocità, freni Shimano XT BR-M8100, ruote Answer Attack AM, Peso 11,3 kg.
Una bici Cube Reaction C:62 Race grey´n´orange 2020

Cube Reaction C:62 Pro – 1.659 euro
Telaio in carbonio C:62, Forcella RockShox Judy Silver TK AIR, 100 mm, trasmissione Shimano XT 10-51T 1×12 velocità, freni Shimano XT BR-M8100, ruote Cube. Peso 11,9 kg.
Una bici Cube Reaction C:62 Pro 2020

Cube Reaction C:62 Youth – 1.659 euro
Telaio in carbonio C:62, Forcella Manitou Markhor TS Air 100 mm, trasmissione SRAM NX Eagle 11-50T 1×12 velocità, freni Magura MT4, ruote Answer Atac MA. Peso 9,9 kg.
Una bici Cube Reaction C:62 Youth 2020

Cube Reaction Race black´n´orange – 1.359 euro
Telaio in alluminio HPA, Forcella RockShox Judy Silver TK Air, trasmissione SRAM GX Eagle 10-50T 1×12 velocità, freni Shimano Deore BR-M6000. Peso 12,7 kg.
Una bici Cube Reaction Race black´n´orange 2020

Cube Reaction Race green´n´black – 1.359 euro
Telaio in alluminio HPA, Forcella RockShox Judy Silver TK Air, trasmissione SRAM GX Eagle 10-50T 1×12 velocità, freni Shimano Deore BR-M6000. Peso 12,7 kg.
Una bici Cube Reaction Race green´n´black 2020

Cube Reaction Pro – 1.149 euro
Telaio in alluminio HPA, Forcella RockShox Recon Silver TK Air, trasmissione Shimano XT 10-51T 1×12 velocità, freni Shimano BR-MT400. Peso 12,9 kg.
Una bici Cube Reaction Pro 2020

Cube Reaction TM – 1.149 euro
Telaio in alluminio HPA, Forcella X-Fusion RC32 130 mm, trasmissione SRAM SX Eagle 11-50T, 1×12 velocità, freni Magura MT Thirty, reggisella telescopico Cube Dropper, ruote 27.5×2.6″, reggisella telescopico Cube da 130/150 mm. Peso 13,9 kg.
Una bici Cube Reaction TM green´n´black 2020

Cube Nutrail Fat Bike

Cube presenta a catalogo anche una fat bike con telaio in alluminio dotata di forcella ammortizzata, reggisella telescopico e trasmissione monocorona a 12 velocità. Taglie: 15, 17, 19 e 21.

Potete leggere un approfondimento sulla Cube Nutrail di cui abbiamo già parlato nel nostro articolo che racchiude alcune tra le più interessanti fat bike del 2020.

Cube Nutrail – 1 769 euro
Telaio in alluminio HPA, Forcella Manitou Mastodon Comp, 100 mm, trasmissione SRAM SX Eagle 11-50T, 1×12 velocità, freni Shimano BR-MT400, reggisella telescopico Cube Dropper.
Una bici Cube Nutrail 2020

Flying Circus

Per chi pratica il dirt jumping e vuole eseguire acrobazie spericolate troviamo la Flying Circus, ideata appositamente per la disciplina. Taglie: M L

Cube Flying Circus – 939 euro
Telaio in alluminio HPA, forcella Manitou Circus Sport, 100 mm, trasmissione Singlespeed, freni idraulici Shimano BR-MT400.
Una bici Cube Flying Circus 2020

Le Comp di Cube 2020: mountain bike hardtail economiche

Infine troviamo la serie di MTB front suspension economiche dedicate a chi approccia con la disciplina della mountain bike.

Questa fascia conta ben 20 modelli diversi per colorazione e allestimento; distribuiti tra le serie Acid, Attention, Analog e Aim.

Sono biciclette robuste realizzate con componentistica affidabile e di qualità: La linea parte dal basso con prezzo di listino fissato a 419 euro.

Con la serie AIM vengono offerti allestimenti con telaio in alluminio HPA, forcella ammortizzata con 100 mm e freni a disco meccanici. Sono modelli pronti per muovere i primi passi su sterrato in sicurezza.

Al vertice di questa categoria troviamo invece il modello Acid che conta due varianti di colore con lo stesso allestimento.

In questo caso troviamo un telaio in alluminio HPA, forcella ad aria da 100 mm, trasmissione monocorona SRAM Eagle NX da 12 velocità e freni a disco idraulici: il prezzo è fissato per 1.039 euro.

Sono disponibili nelle taglie 14, 16, 18 con ruote da 27,5 e nelle taglie 17, 19, 21 e 23 con ruote da 29.

Cube Acid – 1.039 euro
Telaio in alluminio HPA, Forcella RockShox Recon Silver TK Air, 100 mm, PopLoc, trasmissione SRAM NX Eagle 11-50T, 1×12 velocità, freni Shimano BR-MT400. Peso 13,3 kg.
Una bici Cube Acid 2020

Cube Attention SL – 939 euro
Cube Attention – 839 euro

Cube Analog – 729 euro

Cube Aim SL Allroad – 729 euro
Cube Aim SL – 629 euro
Cube Aim Race – 519 euro
Cube Aim Pro – 469 euro
Cube Aim Allroad – 529 euro
Cube Aim – 419 euro

Una bici Cube Acid 2020

Una bici Cube Acid 2020 nella versione colorata.

Cube Bikes

Cube è un brand tedesco con sede e stabilimento in Baviera a Waldershof dove vengono assemblati i telai e smistate le spedizioni verso la rete distributiva.

Il marchio è stato fondato nel 1993 e da allora produce bici di ogni tipologia e fascia di prezzo, dalla bicicletta per il commuting urbano fino ad arrivare al mezzo professionale per gli atleti più esigenti.

Dalle schede tecniche dettagliate traspare l’impegno e la passione nel realizzare mezzi prestanti e moderni, utilizzando tutte le ultime tecnologie e gli standard presenti sul mercato.

La ricerca e lo sviluppo sono costanti e portano alla produzione di mountain bike belle da vedere ma anche concrete nella sostanza.

La mtb AMS 100 C:68 SLT 2020

Con una maturata esperienza pluriennale nel settore si distingue sicuramente dagli altri produttori per la sua rinomata e ottima qualità prezzo, offrendo sul mercato prezzi assolutamente concorrenziali.

Qualità prezzo che diventa ancora più evidente se si considera che Cube dispone di tantissimi punti vendita fisici, numerosi Cube Store sono dislocati in tutta Europa. Dispone infatti di una fitta rete di rivendita a differenza di altri famosi produttori tedeschi che vendono esclusivamente online in maniera diretta per poter offrire sul mercato un prezzo appetibile.

Doctorbike: tutto sul negozio di vendita e assistenza bici e e-bike a Boffalora

Potete acquistare le bici Cube presso gli store ufficiali come per esempio Doctorbike a Boffalora Ticino (MI) o tramite i numerosi punti vendita locali.

Cube offre al consumatore finale la possibilità di visionare di persona i prodotti anche presso il proprio negozio di fiducia affiliato Cube e conseguentemente di poter godere dell’assistenza locale post vendita, sicuramente un plusvalore non indifferente per chi si accinge all’acquisto di una MTB di qualità e vuole garantirsi un’assistenza locale presente e facile da consultare.

Trovate maggiori dettagli e tutte le schede tecniche dettagliate sul sito ufficiale Cube.

Dieci esercizi di abilità in bicicletta da fare a casa

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Dieci esercizi di abilità in bicicletta da fare a casa

In questi tempi di quarantena dovuta all’epidemia di Coronavirus siamo tutti a casa, come prescritto dalle autorità per tutelare la nostra salute.

Chi come noi è abituato a fare sport all’aria aperta fa più fatica degli altri: per questo abbiamo pensato di proporre 10 esercizi di abilità in bicicletta da fare da fermi, in garage o nel cortile.

Sono esercizi basilari che aumentano l’equilibrio, l’abilità e la percezione degli spazi in bicicletta e che sicuramente torneranno utili sia nella mountain bike sia sulla bici da strada una volta che questo sfortunato periodo sarà finito, quando potremo scendere dai rulli per tornare a pedalare.

Il ciclismo non è solo watt infatti, ma abilità e tecnica di guida, capacità che distinguono un campione da un buon ciclista: non a caso negli ultimi anni eccellono anche su strada persone come Peter Sagan, Vincenzo Nibali, Mathieu Van der Poel, tutti atleti che hanno nella destrezza di guida quel qualcosa in più che li fa primeggiare.

Dieci esercizi di abilità in bicicletta: dove eseguirli

Abbiamo ambientato questi esercizi di abilità in un semplice box condominiale, di dimensioni 3 metri per 7. Naturalmente chi dispone di un cortile potrà tornare bambino e scorrazzare tra e case come si faceva una volta, visto che in questo periodo ci sarà poca gente in giro. Se qualcuno ha un giardino consigliamo di fare gli esercizi sul prato: in caso di caduta sono minori le escoriazioni e l’erba ricrescerà sicuramente.

Una volta che avrete cominciato vi verranno in mente mille posti diversi dove fare esercizi: un marciapiede, degli scalini, un albero o una siepe attorno ai quali girare e sperimentare.

L’attrezzatura

Ci vuole una bicicletta naturalmente, ma non necessariamente una mountain bike: può essere utilizzata anche una normale bici da passeggio o da strada: troviamo più complicato farlo con una bici da triathlon, viste le geometrie piuttosto spinte.

Vanno sempre indossati il casco, i guanti (utili per la presa ma anche in caso di caduta per evitare escoriazioni) e se volete sentirvi più sicuri anche delle protezioni per la MTB quali ginocchiere o gomitiere.

Per quanto riguarda pedali e scarpe se siete abituati con i pedali a sgancio rapido potete continuare a usarli: chi scrive è nato negli anni settanta e all’epoca si facevano tutti gli esercizi (compresi i salti) con pedali flat, quindi piatti e senza sgancio. Qui trovate un utile tutorial sui pedali flat e a sgancio rapido.

La stessa BMX viene insegnata ai bambini partendo senza pedali a sgancio, che vengono utilizzati solo nelle categorie superiori.

I pedali “flat” con i pin in metallo per l’aderenza della suola sono perfetti ma pericolosi per gli stinchi in caso di cadute: in questo caso è meglio indossare dei parastinchi o ginocchiere lunghe.

Risulta molto utile l’utilizzo di un reggisella telescopico: se non lo avete potete abbassare completamente la sella, la maggior parte degli esercizi viene fatta in piedi, come si vede nel BMX e nel bike trial.

Conviene avere una pressione delle gomme intermedia, tra 1,2 e 2 bar a seconda del vostro peso e della tipologia di pneumatico che utilizzate: rider pesanti avranno bisogno di pressioni più alte e ugualmente delle carcasse più sottili necessiteranno di un mezzo bar in più.

Esempio di schiacciamento di un tubeless su un gradino" width="1200" height="900" /></a> Esempio di schiacciamento di un tubeless su un gradino.

Attenzione si vi cimentate su gradini o muretti appuntiti, la pressione abituale degli pneumatici potrebbe essere troppo bassa, meglio alzare 0,5 bar.

È da preferire il sistema tubeless (quindi con lattice e senza camera d’aria) per evitare pizzicature della camera d’aria contro gradini, sassi, ecc. A questo proposito vi suggeriamo il nostro articolo sui sistemi di protezione del cerchio della MTB.

Il resto dell’attrezzatura è composta da quanto trovate nel vostro garage: lattine al posto di birilli, assi di legno, mattoni, manici di scopa, ma anche bicchieri e piatti di carta o plastica sono perfetti.

Impariamo la posizione base in MTB

Come detto la maggior parte degli esercizi avviene utilizzando la bicicletta in piedi sui pedali: i motivi sono molteplici:

  • la posizione più elevata permette migliore visibilità
  • il biker si può muovere più rapidamente in avanti e indietro o lateralmente
  • i punti di appoggio sulla bici sono 4 (due mani e due piedi) anziché gravare con il peso sulla sella (e sulla colonna vertebrale), e possono ammortizzare meglio gli urti
  • i punti di appoggio sono tutti necessari alla propulsione o al cambio di direzione del mezzo
  • il peso grava principalmente sui pedali abbassando il baricentro del sistema uomo-bici
Ciclista in posizione base per iniziare gli esercizi in mountain bike

La posizione base per iniziare gli esercizi in mountain bike ma anche per la guida in generale. Notare i talloni bassi.

La posizione base con cui affrontare gli esercizi dunque è in piedi sui pedali, con le braccia leggermente flesse, gomiti aperti all’esterno e non bassi: i gomiti bassi tendono a spingere il manubrio e quindi obbligano a continue correzioni, oltre che non essere utili in frenata, in curva e nella guida in generale.

La testa in asse con il manubrio. Lo sguardo è avanti.

I talloni sono bassi per lasciare le gambe distese, non contratte ma rilassate e pronte all’azione.

È importante effettuare ogni esercizio alternando il piede che sta davanti: come in ogni sport esiste un piede preferito (si pensi al “piede di salto” per un saltatore), gli ostacoli che ci si presentano non lo sanno, per cui è meglio imparare a fare le manovre con entrambi i piedi, anche per una questione di “sblocco mentale”.

Rider mtb mostrala posizione base vista di fronte con i gomiti all'esterno

La posizione base vista di fronte con i gomiti all’esterno. Sguardo avanti, sempre!

Il fuorisella

Il fuorisella consiste nello spostare il peso del corpo indietro, uscendo appunto dalla sella. È una delle posizioni utilizzate nel cross country in discesa, data la sella alta, nei punti più impervi e come anticipo sui drop.

In ambito gravity (enduro e downhill) il fuorisella viene utilizzato meno viste le geometrie differenti delle bici e la presenza del reggisella telescopico. Ricordiamo infatti che se il peso del corpo è tutto sulla ruota posteriore non potremo caricare l’avantreno e avremo difficoltà ad avere grip, quindi frenare, guidare e gestire la bici.

Il fuorisella serve comunque sui drop, per assorbire gli avvallamenti e i salti in velocità e anche per imparare a fare il manual, ovvero alzare la ruota anteriore senza pedalare.

Per fare pratica con il fuorisella si può provare affiancati a una parete appoggiandosi con il gomito. È bene tenere i talloni bassi per avere le gambe rilassate e non tese. Ricordarsi di mantenere lo sguardo avanti e di provare con un piede avanti e poi con l’altro.

Esercizio in mountain bike: il fuorisella

Esercizi in bici: il fuorisella. Lo sguardo resta alto.

Una volta compreso il movimento è utile mettersi alla prova passando sotto a un bastone poggiato su due scaffali spostandolo sempre più in basso e provando a non urtarlo con la testa. Possiamo farci aiutare da una persona che tiene un bastone orizzontale all’altezza di un metro e mezzo a scendere.

Il fuorisella può essere effettuato di slancio e in questo modo diventa come un colpo di reni per proiettare la bici in avanti: si tratta del metodo con cui i velocisti anticipano gli avversari sulla linea del traguardo.

Salire e scendere dalla bici

Potrebbe essere necessario salire e scendere in sicurezza dalla bici: una transizione nel triathlon, un percorso di ciclocross, un ostacolo improvviso, le strisce pedonali da attraversare rigorosamente a piedi nel bike to work.

La procedura corretta è quella di partire dalla posizione base e slanciare una gamba all’indietro per scendere dalla bici. Ai bambini a cui insegno spiego di fare “il ballerino” e non “il cagnolino” per far capire il concetto: la gamba che si stacca dal pedale deve essere slanciata all’indietro e non piegata.

Si devono necessariamente alternare le due gambe nell’esercizio per acquisire la giusta padronanza: come già detto gli ostacoli non sanno qual è la nostra gamba preferita e si presentano all’improvviso!

Rider si esercita scendendo dalla mtb in stile ciclocrosss.

Discesa dalla bici tipo ciclocross.

Andature varie con e senza mani

Prima di scendere completamente si possono effettuare alcuni giochi: condurre la bici con un solo piede, con una mano e un piede, oppure tenendola per la sella.

Una volta acquisita un po’ di dimestichezza possiamo anche effettuare un percorso con delle curve. Ricordiamoci di farlo da entrambi i lati della bici: è importante allenare tutte le parti del corpo a effettuare gli stessi movimenti.

Rider esegue un esercizio di conduzione bici con una mano e un piede

Esercizio di conduzione bici con una mano e un piede.

L’otto

Continuiamo con un esercizio di abilità in bici, l’otto: i due centri dell’otto sono posti a 4 metri uno dall’altro, i cerchi hanno un raggio di 2 metri.

In questo garage lo abbiamo fatto più stretto per necessità.

Rider esegue un esercizio stando in piedi sui pedali della mountain bike

L’otto eseguito in piedi sui pedali della mountain bike. Solo il dito indice sui freni.

L’esercizio consiste nel fare ripetute inversioni a otto prima seduti con due mani, poi con la mano destra e sinistra, poi in piedi, poi in piedi con una mano. Naturalmente non si deve uscire né con la ruota davanti né con la ruota dietro dall’otto tracciato.

Ciclista esegue l'esercizo dell'otto con una mano sola e in piedi sui pedali della mtb

L’otto eseguito con una mano in piedi sui pedali della mtb.

Il cerchio

Si traccia un cerchio di 2 metri di diametro con una apertura formata da un corridoio di birilli: bisogna entrare nel cerchio e poi uscirne, prima in un verso poi in un altro. Si può fare con due mani, una mano, una mano in piedi.

Si può inoltre eseguire lasciando la ruota anteriore fuori dal cerchio e quella posteriore all’interno del cerchio.

Rider esegue l'esercizio del cerchio con una mano

L’esercizio del cerchio eseguito con una mano.

Il surplace o trackstand

Il surplace consiste nel riuscire a stare fermi in un punto, da seduti o in posizione base, senza toccare per terra con i piedi. È un esercizio che si vedeva sovente in pista, quando i due atleti si sfidavano nella gara di velocità pronti a scattare dopo aver sfiancato l’avversario.

È meglio cominciare in uno spazio abbastanza ampio, come un garage, per poi stringere con dei segnaposti, tipo delle assi o dei manici di scopa, fino a costringersi a stare fermi in un punto.

L'esercizio del surplace eseguito con due mani limitando lo spazio con delle assi

L’esercizio del surplace eseguito con due mani limitando lo spazio con delle assi.

Qualche consiglio: non provate a stare immobili in senso assoluto ma cercate di restare morbidi e fare continui piccoli movimenti, ondeggiando con il peso del corpo. Guardare un punto fisso aiuta parecchio così come respirare a fondo e stare rilassati.

Si può naturalmente aumentare la difficoltà facendolo con una mano, senza un piede e anche senza mani.

Esercizio di surplace in mtb eseguito senza mani

Esercizio di surplace eseguito senza mani. Fate attenzione se siete con i pedali a sgancio, meglio provare prima con dei pedali liberi.

Salire su degli ostacoli

Basta poco per costruire un ostacolo da scavalcare: un paio di mattoni, una cassetta di legno. Per far salire la ruota davanti ci si avvicina in posizione base, si flettono le braccia per caricare i muscoli e poi ci si solleva con il tronco portando in alto il manubrio.

Il concetto è lo stesso di un salto eseguito a piedi uniti: si caricano le gambe flettendole un po’ per aver forza esplosiva. Anche in questo caso si può partire con un’asse stesa a terra per avere un riferimento per alzare la ruota anteriore e provare il giusto dosaggio della forza. Provate con un piede avanti e poi con l’altro.

Successivamente si prova con un colpo di pedale che può aiutare l’alzata della ruota anteriore, arrivando molto vicini al gesto iniziale dell’impennata.

In tutti questi esercizi serve il dito pronto sul freno posteriore in caso di eccessivo entusiasmo nell’alzare la ruota davanti. Frenare prontamente la farà scendere senza rischiare il ribaltamento.

Esercizi in mtb da fermo: la salita su un ostacolo.

Esercizi in bici da fermo: la salita su un ostacolo.

I gradini

Se avete la fortuna di trovare dei gradini su cui cimentarvi, questi si possono salire e scendere in continuazione oppure anche saltare, ma valutate sempre bene le vostre capacità e non esagerate, specialmente in questi tempi.

Per salire una piccola fila di gradini è sufficiente a volte solo uno spostamento di peso sfruttando l’inerzia della bici e le ruote di grandi dimensioni delle mountain bike moderne. Qui potrebbe essere utile aumentare la pressione della ruota posteriore per le prime volte, almeno 2,5 bar.

Tenete presente che anche a bassa velocità una ruota riesce sempre a scavalcare un gradino più basso del proprio perno.

Si impenna la bici come provato prima posizionando la ruota in cima alla fila di gradini e poi spostando il peso in avanti si effettua un colpo di reni spostando letteralmente la bici sopra ai gradini e trascinandosi dietro la ruota posteriore.

Un rider mtb si esercita salendo dei gradini

Esercizi in bici di salita di gradini: il colpo di reni con il corpo proteso in avanti solleva e trascina la ruota posteriore. Anche questo sarebbe meglio impararlo con pedali liberi.

In discesa si può cominciare a scendere spostando il peso del corpo all’indietro (facendo un leggero fuorisella) man mano che la bici scende. Non si deve anticipare troppo il movimento per non scaricare troppo l’avantreno, ma eseguirlo gradatamente.

Nella foto seguente si vede che il corpo risulta in verticale con i pedali e non davanti per evitare il ribaltamento. Qui i gomiti larghi e una buona postura centrale sono fondamentali.

Esercizi in bici di discesa da gradini

Esercizi in bici di discesa da gradini: il corpo è solamente in leggero fuorisella per bilanciare i pesi, non serve esagerare.

Il drop

Il “drop” non è altro un dislivello. In gergo fare un drop significa saltare giù da uno scalino, un gradone o un salto creato appositamente ma che in ogni caso dall’alto ci porti verso il basso. “Copiare” invece significa scendere dai gradini o affrontare un piccolo drop senza staccare le ruote da terra.

Per eseguire un drop conviene avere un minimo di velocità, anche se con il giusto colpo di pedale si può “droppare” un salto anche da fermi in maniera quasi trialistica.

Ci si avvicina in posizione base, si flettono le braccia per caricarsi e poi si slancia la bici avanti con un movimento che è a metà tra un fuorisella e un’impennata, ovvero il già citato manual. Appena sorpassato il gradino con la ruota posteriore si deve tornare in posizione base per atterrare a ruote pari.

Infatti il drop è fatto bene quando la bici non segue una traiettoria curvilinea atterrando con la ruota davanti bensì con le due ruote assieme. Naturalmente le gambe e le braccia ammortizzano, i gomiti si aprono e lo sguardo è sempre avanti.

Ciclista mtb esegue il salto di una serie di gradini

Esercizi in bici: il salto (drop) di una serie di gradini utilizzando un piccolo “manual”.

Conclusioni

Con questi semplici esercizi abbiamo cercato di alleviare un po’ la sensazione di claustrofobia che attanaglia tutti noi ciclisti in questo periodo così incerto. Sono manovre che a prima vista possono risultare semplici ma che in realtà di sicuro metteranno alla prova anche i biker più consumati.

Quando sarà passata questa emergenza tenete a mente questa routine in caso di giornate di pioggia o maltempo: a volte è bene prendere una pausa dagli allenamenti stressanti, non appesantendo il corpo ulteriormente con esercizi di fitness o sui rulli e dedicarsi a qualche ora di tecnica di guida e di divertimento.

Buone prove e buone pedalate!

Lapierre Spicy Fit 8.0 2020: mtb dal cuore enduro e anima versatile

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Lapierre Spicy Fit 8.0: cuore enduro, anima versatile

Cari lettori di BiciLive.it, in questo articolo andremo a presentare la nuova Lapierre Spicy Fit 8.0, una new entry del catalogo MTB 2020 dello storico marchio francese.

Si tratta di una mountain bike da enduro full suspended con un’ottimo rapporto qualità/prezzo. È montata con la stessa configurazione utilizzata dagli atleti professionisti nelle Enduro World Series e viene offerta al pubblico un prezzo di poco superiore ai 5.000 euro.

In particolare, la Lapierre Spicy Fit 8.0 è dotata di telaio in carbonio adattabile a ruote da 27.5 e da 29 pollici. Il sistema di sospensioni è da 170 mm (sia anteriore che posteriore) se si opta per ruote da 27.5″, mentre si scende a 160 mm per la geometria da 29″.

Leggendo queste caratteristiche si capisce subito come la Spicy Fit 8.0 sia un modello creato per divertirsi specialmente nelle discese più tecniche e che a livello di stabilità può essere quasi equiparata ad una bicicletta da DH.

Andiamo a scoprirla nel dettaglio.

Una bici Lapierre Spicy Fit 8.0 dettaglio

Lapierre Spicy Fit 8.0 2020: le soluzioni e le caratteristiche tecniche

La Lapierre Spicy Fit 8.0 è un modello di elevata qualità costruttiva, utilizzabile per anche per guide più gravose e quindi ideale per cimentarsi sui percorsi più difficili e sconnessi.

Tutta l’esperienza dei tecnici di Lapierre nel mondo delle MTB è stata messa in campo per trovare alcune soluzioni innovative e per dare così vita a un mezzo versatile e dalle performance elevate.

Telaio in carbonio con tecnologia “Flip Chip”

La Spicy Fit 8.0 è stata sviluppata partendo dal telaio in carbonio, la cui geometria è stata concepita l’obbiettivo di creare un mezzo solido e prestante.

Per la costruzione del telaio Spicy Fit Full Carbon Ultimate sono stati usati quattro tipi di fibre di carbonio differenti, ognuno con le proprie caratteristiche. Sappiamo infatti che molte MTB di Lapierre sfruttano la differenza di modulo tra le varie fibre per ottenere il massimo da ognuna di esse.

Così, nel processo costruttivo della Spicy Fit 8.0 sono state impiegate fibre di carbonio la cui resistenza varia tra le 24 (fibre ad alta resistenza) e le 46 tonnellate (fibre a modulo elevatissimo). Nel mezzo si inseriscono quelle a modulo intermedio e a modulo elevato.

La combinazione tra esse e l’utilizzo differenziato in base alle diverse parti del telaio, ha permesso di offrire al pubblico un mezzo rigido, flessibile e resistente allo stesso tempo.

Una bici Lapierre Spicy Fit 8.0 con ruote da 27.5

Anche per la biammortizzata Spicy Fit 8.0, il team di ingegneri del brand francese ha puntato sulla tecnologia “Flip Chip”. Come altri modelli di Lapierre, questa MTB monta l’innovativo sistema che permette al telaio di adattarsi alla geometria di ruota scelta: da 27.5″ o da 29″.

Sopra il movimento centrale, il fulcro principale della sospensione posteriore presenta una boccola eccentrica, il “Flip Chip”: cambiando la sua posizione si modifica la lunghezza del carro per montare le ruote 27.5 o 29 ma si varia anche l’escursione posteriore senza cambiare l’ammortizzatore.

La sospensione posteriore presenta poi lo schema con azionamento “full floater” che avevamo provato già nel test della ebike Lapierre Ezesty: l’ammortizzatore viene compresso da entrambi i lati, garantendo una miglior sensibilità iniziale con un ottima lettura del terreno e meno vibrazioni trasmesse al triangolo anteriore.

Se volete saperne di più leggete il nostro tutorial Schemi di sospensione della MTB.

In aggiunta, il nuovo telaio si presenta libero dai fastidiosi cavi in vista. Essi sono integrati all’interno del tubo obliquo, donando così una visione d’insieme e un look decisamente più puliti.

Le misure e le geometrie della mountain bike Lapierre Spicy Fit 8.0 2020

Le misure e le geometrie della mountain bike Lapierre Spicy Fit 8.0 2020.

Geometria adattabile in base alle esigenze del rider

La Lapierre Spicy Fit 8.0 è, come suggerisce il nome, un modello FIT. Ciò significa che siamo in presenza di una MTB che si adatta alla statura di chi monta in sella per offrire la migliore esperienza di guida possibile.

La Spicy Fit 8.0 infatti viene proposta con ruote da 27.5” per taglie più piccole (S, M) e da 29” per le più grandi (M, L, XL). La scelta è motivata dal voler accontentare tutto il pubblico di biker che decide di scegliere questo modello per divertirsi nel mondo l’enduro.

Anche l’escursione del sistema di sospensioni anteriore e posteriore è legata alla ruota scelta. Parliamo infatti di 170 mm se si opta per una geometria da 27.5”, mentre si parla di 160 mm per quella da 29”.

In entrambi i casi il montaggio prevede una forcella Fox 36 Float Factory Boost e un ammortizzatore posteriore Fox DHX2 Factory Trunnion.

Siamo quindi in presenza di un sistema di sospensioni di livello molto elevato con escursioni importanti. Ciò permette di affrontare in serenità i tratti più sconnessi, consapevoli che gli urti derivanti dal terreno sono smorzati efficacemente dal lavoro di forcella e ammortizzatore.

Una bici Lapierre Spicy Fit 8.0 con montato cambio Shimano New XT SGS/SLX a 12 velocità 2020

Gli altri componenti: qualità e performance

La Spicy Fit 8.0 è dotata di un cambio Shimano New XT SGS/SLX a 12 velocità da sfruttare al massimo per superare anche le salite più ripide. Il pacco pignoni si compone di una cassetta con scanalatura 10-51T e risulta abbinato ad una guarnitura monocorona da 32 T (34 T per taglia M).

L’impianto frenante idraulico a quattro pistoncini è affidato allo Shimano New XT M8100 e garantisce potenza e affidabilità in ogni situazione, grazie anche ai dischi da 203 mm sia all’anteriore che al posteriore.

Le ruote sono le ottime DT Swiss E1700 Spline 30C abbinate agli pneumatici Maxxis Minion WT 120TPI 3C Maxxterra EXO+ cioè più larghi e a tripla mescola con carcassa rinforzata (2.50” anteriore e 2.40” posteriore). Un mix perfetto per scorrevolezza e ottimo grip su qualsiasi tipo di tracciato.

Il reggisella telescopico LP 7075 Dropper ha escursione da 150 mm per taglie L e XL, che scendono a 125 mm per taglia M e a 100 mm per la S.

Una bici Lapierre Spicy Fit 8.0 con montato manubrio in alluminio LP 6061 DB da 780 mm 2020

Il manubrio in alluminio LP 6061 DB da 780 mm (760 mm per taglia S) è di casa Lapierre, così come il corto attacco manubrio LP FULL CNC da 35 mm (45 mm per taglia XL)

Completano il quadro le manopole LP Grips Fit, la sella Lapierre by Velo e i pedali NW-91K.

Inoltre sulla Spicy Fit 8.0 non manca il pratico e funzionale LP Box: un intelligente scomparto posto nella parte inferiore del tubo obliquo che permette di riporre strumenti utili da portare sempre con sé come camera d’aria e minitool.

Una bici Lapierre Spicy Fit 8.0 2020

Lapierre Spicy Fit 8.0 2020: taglie e prezzo di listino

Disponibile in quattro taglie (S, M, L e XL), la Lapierre Spicy Fit 8.0 ha un peso che varia in funzione della geometri di ruota scelta: 14.1 kg (27.5″) e 14.5 kg (29″).

Il prezzo di listino offerto al pubblico è di 5.099 euro, IVA inclusa.

Per ulteriori informazioni sulla nuova Spicy Fit 8.0 2020 e per individuare il rivenditore autorizzato più vicino a casa, vi invitiamo a visitare il sito ufficiale Lapierre.

La nuova Ghost SL AMR 9.9 LC U 2020, una trail bike 29″ in carbonio

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Ghost SL AMR 9.9 LC U 2020, trail bike 29" in carbonio

Oggi parliamo della nuova SL AMR 9.9 LC U 2020 di Ghost, una mountain bike full suspension ideata appositamente per il trail riding.

La SL AMR 9.9 è dotata di un performante telaio in carbonio corredato da sospensioni RockShox con escursione di 130 millimetri, ruote da 29″, trasmissione da 12 velocità e reggisella (naturalmente) telescopico. Questo montaggio offre la combinazione tecnica ideale per chi predilige e affronta le lunghe percorrenze montane, specialmente i sentieri che alternano salita e discesa.

Lo chassis è stato sviluppato bilanciando le performance da scalatrice agile con le doti da discesista disinvolta, per affrontare al meglio ogni tipo di terreno e possibile scenario. Ghost la classifica come una mountain bike leggera e veloce durante la pedalata, molto facile da utilizzare e manovrare anche per un principiante.

La biammortizzata SL AMR 9.9 2020 viene proposta nella colorazione Jet Black e Riot Red ed è offerta al pubblico con un interessante prezzo di listino fissato a 4.199 euro. È disponibile in quattro taglie: S, M, L e XL.

Una mtb biammortizzata Ghost SL AMR 9.9 LC U 2020

Ghost SL AMR 9.9 LC U 2020: telaio e la tecnologia

Il telaio della SL AMR 9.9 LC U 2020 è realizzato con il triangolo in fibra di carbonio e il carro posteriore in alluminio; scelta mirata che consente di bilanciare robustezza, peso e affidabilità.

Il passaggio dei cavi è interno, per ottenere linee pulite e un design accattivante.

Il cinematismo della sospensione posteriore è affidato all’ormai collaudato sistema RIOT-Link, un sistema di sospensione proprietario di Ghost che è stato premiato per il design ricercato. A detta della casa madre, grazie a questa soluzione si gode di un impareggiabile piacere di guida, con un link che rende la sospensione sempre reattiva e performante.

L’ammortizzatore posteriore è un Rock Shox Deluxe Ultimate RCT che gestisce un’escursione alla ruota di 130 mm.

Dettaglio della trasmissione e della sospensione della Ghost SL AMR 9.9 LC U 2020

Ghost SL AMR 9.9 LC U 2020: forcella, trasmissione e componentistica

All’anteriore troviamo una forcella Rock Shox robusta ma leggera, modello Pike Ultimate RCT3 con corsa di 130 mm; sono disponibili 3 diverse regolazioni azionabili dal pomello presente sullo stelo.

La trasmissione monocorona da 12 velocità è di SRAM, la componentistica è mista con una cambio SRAM X01 Eagle, comandi SRAM GX Eagle e pacco pignoni SRAM XG 1275 10-50. La guarnitura invece è una Truvativ Stylo 7K con corona da 32T.

I freni sono italiani, dei Formula Cura 2 con 4 pistoni, abbinati a dei rotori da 203 mm per l’anteriore e 180 mm per il posteriore. Il reggisella telescopico è un Hodaka Dropper Post, guarnito con sella Ergon SME3 Comp.

Il manubrio e l’attacco manubrio sono di Ground Fiftyone, entrambi con diametro di 31.8 mm, il manubrio Fiftyone Race è largo 780 mm. Le ruote sono delle Syntace W28i gommate con coperture MAXXIS, all’anteriore un Minion DHF 3C e al posteriore un Aggressor Exo: entrambi da 29 x 2,35″.

Il peso complessivo della bici senza pedali è stimato per 13,6 kg in taglia M.

Manubrio e cockpit della Ghost SL AMR 9.9 LC U 2020

Ghost SL AMR 9.9 LC U 2020: geometrie del telaio

Realizzata con geometrie abbastanza moderne ma non estreme, per massimizzare il piacere di guida e la facilità di utilizzo.

L’angolo sella è abbastanza verticale con 75,5°, scelta tecnica che agevola il rider durante le fasi di pedalata e in salita. Questa caratteristica è abbinata a un angolo sterzo piuttosto conservativo di 68° e un carro posteriore corto di 430 mm; carro che resta uguale su tutte le taglie.

Il reach è di 431 mm in taglia M e lo stack è di 614 mm per un interasse di 1157 mm, risultando quindi in una 29er molto compatta. Combinando questi valori si cerca di ottimizzare il rendimento in salita mantenendo adeguata manovrabilità durante le fasi di discesa.

Per maggiori dettagli potete consultare la relativa tabella riassuntiva delle geometrie.

Geometrie e misure della mountain bike full suspension Ghost SL AMR 9.9 LC U 2020 in taglia L

Geometrie e misure della mountain bike full suspension Ghost SL AMR 9.9 LC U 2020 in taglia L.

Allestimenti della gamma SL AMR

All’interno della stessa gamma, con lo stesso tipo di telaio in carbonio e con le ruote da 29″, troviamo anche la versione SL AMR 6.9. LC U: cambia l’allestimento e il prezzo di listino è fissato a 3.199 euro.

Sono disponibili anche due modelli con telaio in alluminio: SL AMR 4.9 AL U con un prezzo di listino di 2.599 euro, e la SL AMR 2.9 AL U con un prezzo di 2.099 euro.

I prezzi possono variare senza preavviso in qualsiasi momento.

Per ulteriori informazioni, per trovare il rivenditore più vicino o per consultare la scheda tecnica dettagliata potete visitare il sito ufficiale Ghost.

Occhiali da vista e mountain bike: una guida all’acquisto

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Occhiali da vista e mountain bike: una guida all’acquisto

Se usate la mountain bike noi di BiciLive.it vi consigliamo vivamente di indossare, oltre al casco che non deve mancare mai, anche degli occhiali, siano essi da sole, fotocromatici o neutri: avrete così gli occhi adeguatamente protetti dal vento, dal sole, da rami sporgenti, dagli insetti o in genere da qualsiasi altra cosa che possa creare un danno.

Sul mercato ci sono migliaia di modelli più o meno costosi e sofisticati in grado di soddisfare i vostri desideri dal punto di vista estetico, funzionale e in termini di costo. La cosa importante è che abbiano ben visibile sulla montatura o sull’imballaggio la marcatura CE, sinonimo di qualità, sicurezza ed efficacia.

Se però avete dei difetti alla vista – secondo le più recenti stime il 78% della popolazione italiana ne ha di più o meno gravi, molto spesso senza averne coscienza perché soltanto il 40% delle persone si reca con regolarità a fare una visita dall’oculista – le cose si complicano un po’.

Un ciclista che indossa occhiali mentre guarda il panorama

Un ciclista che indossa occhiali mentre guarda il panorama.

Occhiali da vista e mountain bike: un rapporto difficile

Non sempre è possibile indossare i vostri occhiali da vista in sella per via degli ingombri della montatura, per la fragilità delle lenti o comunque per la possibilità che si danneggino.

Gli occhiali classici non hanno montature costruite specificamente per la mountain bike, sono più fragili e comportano gli ovvi problemi dell’aria che va a colpire l’occhio potendo causare problemi importanti. Il sudore va spesso a corrodere montatura, snodi e viteria portando l’occhiale a una rottura precoce. Per questo motivo anche la soluzione di utilizzare una clip con lenti da sole agganciata anteriormente all’occhiale da vista è una soluzione che non consigliamo.

Una valida soluzione potrebbe essere optare per le lenti a contatto, ma non sempre è possibile utilizzarle, sia perché fisicamente non si tollerano, sia perché è maggiore il rischio che la superficie dell’occhio si secchi o si sporchi di polvere, di fango o che il sudore causi bruciore.

Mountain bike e difetti alla vista: due soluzioni

Chi va in mountain bike e non ha la possibilità di utilizzare le lenti a contatto come può fare? Due sono le soluzioni che permettono di risolvere questo problema: usare occhiali con “clip” o usare occhiali specifici per mountain bike ma graduati.

Analizziamo le due possibilità, mettendo a confronto i pro e i contro per ciascuna delle due soluzioni.

Occhiali da sole con clip: pregi e difetti

Gli occhiali da sole con clip sono dispositivi ottici formati da due parti: esternamente un classico occhiale da mtb (quindi può essere fotocromatico, scuro, neutro o come preferite), mentre internamente è fissata con un saldo aggancio a incastro una montatura da vista più piccola.

I vantaggi di questa soluzione sono molteplici: sono una soluzione economica in quanto la struttura della clip in sé ha un costo molto basso (dai 10 ai 60 euro) e le lenti per la clip – da far realizzare su misura al proprio ottico di fiducia – partono indicativamente da una cinquantina di euro la coppia a salire, a seconda del grado del difetto, dei trattamenti della lente e di altri fattori oggettivi.

Inoltre, se il vostro difetto visivo dovesse peggiorare, basterebbe cambiare soltanto le lenti della clip senza dover cambiare tutto l’occhiale e se si dovesse graffiare la lente da sole esterna si cambia solo quella senza dover cambiare le lenti graduate interne.

In più l’occhiale da sole può essere utilizzato anche da solo in combinazione con una lente a contatto in caso si debbano fare sport senza problemi di polvere e fango.

Non ultimo vi è la possibilità di cambiare le lenti esterne, quelle da sole, a seconda delle necessità (estate/inverno o giorno/notte, ad esempio) mantenendo la stessa clip da vista. Quindi parliamo di una soluzione molto versatile e tutto sommato abbastanza economica.

Ci sono però anche dei difetti da tenere in considerazione per chi volesse scegliere questa soluzione: la pulizia è un pochino più complessa in quanto, di fatto, abbiamo due coppie di lenti invece di una sola e, in più, si potrebbe formare della condensa tra le due lenti durante il loro uso.

Poi vi è la possibilità che le ciglia sfreghino sulle lenti da vista interne potendo dar fastidio all’occhio e lasciando tracce fastidiose sulla lente.

Non ultimo, infine, il fatto che non è una soluzione percorribile per chi ha dei difetti importanti della vista (in genere oltre le 4 diottrie) perché la curvatura della lente correttiva potrebbe diventare importante creando difficoltà costruttive, distorsioni nel campo visivo e alterando così la percezione della realtà.

Occhiali da sole con clip

Gli Occhiali da sole mtb con clip lenti da vista.

Occhiali specifici per mountain bike graduati: pregi e difetti

L’alternativa all’occhiale con clip è l’occhiale specifico da mountain bike ma con la lente graduata, “fondendo” quindi le due coppie di lenti di cui abbiamo parlato qui sopra in una sola.

Gli innegabili vantaggi sono di praticità, di bellezza estetica, di perfetto comfort – in quanto sono occhiali progettati per questo tipo di sport – e con lenti costruite esattamente per il vostro difetto visivo, anche importante, declinate come piace a voi: monofocali, progressive, fotocromatiche, polarizzate, grigie, gialle e così via.

Il risultato è un occhiale tecnicamente perfetto sotto tutti i punti di vista, a patto che venga realizzato da un ottico preparato e di qualità, come ce ne sono tantissimi in Italia.

Ovviamente questo tipo di soluzione ha dei difetti, alcuni dei quali anche piuttosto importanti. Il principale risulta essere il costo: per realizzare un occhiale di questo tipo si parte da un minimo di 350/400 euro fino a sfiorare i 900 euro per lenti con trattamenti particolari: una spesa decisamente importante.

In secondo luogo, se il difetto alla vista si modifica nel corso del tempo bisogna rifare per forza le lenti, con un esborso altrettanto importante. Stesso discorso se una o entrambe le lenti dovessero rovinarsi, ovviamente.

Gli Occhiali specifici per mountain bike graduati

Gli Occhiali specifici mountain bike graduati Rudy Project fondendo le coppie di lenti.

Occhiali da mountain bike per chi ha difetti alla vista: il mercato

Il mondo del ciclismo, sia esso su strada che fuoristrada, si divide abbastanza egualmente sui due tipi di soluzioni, ovvero l’occhiale con clip interna e quello sportivo graduato, fatta salva ovviamente l’impossibilità di poter mettere le lenti a contatto.

Certamente il fattore economico è il grande problema per un occhiale sportivo graduato costruito su misura per le esigenze del ciclista: una spesa da diverse centinaia di euro è oggettivamente un ostacolo alla larga diffusione di una soluzione di questo tipo.

Dopo avervi descritto il panorama delle soluzioni per chi ha problemi di vista veniamo ora a descrivere le principali soluzioni che le aziende produttrici di occhiali propongono per noi mountain biker.

Rudy Project

Azienda trevigiana che da oltre trent’anni progetta e realizza caschi e occhiali da sole sportivi, Rudy Project propone una scelta di occhiali da sole sportivi veramente molto vasta.

All’interno di questa collezione è possibile applicare a pressoché tutti i modelli una clip denominata RX Optical Insert sulla quale montare le lenti correttive. Si monta e si smonta molto velocemente ed è una soluzione economica ed efficace per risolvere i problemi di vista.

L’alternativa alle clip si chiama Direct Clips e consente di montare lenti correttive – opportunamente sagomate con una dima – direttamente sulla montatura degli occhiali sportivi Rudy Project senza complesse macchine da taglio, così che il lavoro di sagomatura delle lenti possa essere fatto dall’ottico di fiducia con un oggettivo risparmio di costi.

Molteplici sono le montature proposte con la possibilità di avere lenti in diverse “basi”, cioè la curvatura propria della lente. Troviamo montature in base 4 e 6 con lenti abbastanza piatte (modelli Maya e Vulcan) o il modello Impulse, con lenti in base 6 o 8, con un disegno più avvolgente.

Prezzi da 130 euro per il sistema Direct Clips e da 50 euro per il sistema RX Optical Insert.

Gli occhiali mtb Rudy Project con clip RX Optical Insert

Gli occhiali mtb Rudy Project con clip RX Optical Insert.

Briko

Fondata nel 1985, Briko ha gli uffici principali a Milano ed è stata l’azienda che ha prodotto gli occhiali per sportivi del calibro di Alberto Tomba, Deborah Compagnoni, Marco Pantani e Mario Cipollini, tra i tantissimi campioni.

Una proposta interessante è l’occhiale Endure Pro Team, realizzato in TR90 (un materiale plastico noto per la sua leggerezza e robustezza). È molto avvolgente, elastico e ha la parte terminale delle aste in gomma così da consentire il massimo dell’aderenza ed evitare fastidiosi spostamenti.

Il nasello è regolabile e internamente vi è la possibilità di inserire una pratica clip su cui far montare le lenti di correzione. Le lenti esterne hanno pratici e funzionali fori di ventilazione così che venga evitato l’appannamento delle lenti.

Il loro costo è 99,90 euro oltre alla clip, che costa 15 euro.

Gli occhiali Briko Endure Pro Team 2020

Gli occhiali mtb Briko modello Endure Pro Team.

Alpina

Attiva dal 1980 Alpina è un’azienda tedesca specializzata in caschi e occhiali nel mondo dello sci e della bicicletta. Ha una vastissima collezione di occhiali e tra questi vi segnaliamo il modello Twist Five CM+, sul mercato da ben 15 anni e oramai arrivato alla quinta generazione.

La particolarità di questo occhiale è la sua montatura integrale che evita pericolosi tagli della lente sugli zigomi in caso di caduta e urto del viso. I naselli sono ovviamente regolabili e vi è la possibilità di sostituire le lenti di serie con una coppia personalizzata tramite un ottico di fiducia, con la limitazione di 4 diottrie in positivo o in negativo.

Il costo è pari a 79,95 euro, ovviamente escluse le lenti correttive.

Gli occhiali Alpina Twist Five CM+ 2020

Gli occhiali Alpina modello Twist Five CM+.

RH+

Da più di 15 anni RH+ produce abbigliamento e accessori in ambito sci e ciclismo e ha sede in Brianza.

Il modello Olympo Triple Fit è un occhiale da ciclismo molto fasciante, in base 7, che ha la caratteristica di avere il nasello in titanio-berilio ricoperto in silicone anallergico regolabile in due direzioni e le aste sono regolabili anch’esse di 6 mm così da potersi adattare alla perfezione sul viso di qualsiasi persona. Le lenti sono in policarbonato intercambiabili e all’interno si può fissare una clip su cui poter montare le lenti correttive.

Costano 130 euro oltre a 25 euro di clip.

Gli occhiali RH+ Olympo Triple Fit 2020

Gli occhiali RH+ modello Olympo Triple Fit.

Salice Occhiali

Nata più di 100 anni fa sulle rive dell’alto lago di Como, Salice produce occhiali e caschi sia per lo sci che per il ciclismo.

Il modello 019 è un occhiale con lente molto avvolgente in base 8 intercambiabile, con montatura molto sottile in Grilamid.

Due sono le particolarità: la prima è la possibilità di montare con un velocissimo clic sulla parte terminale delle aste una coppia di aste supplementari (in dotazione) in plastica e gomma per aumentare l’aderenza dell’occhiale alla testa e garantire maggiore stabilità. La seconda caratteristica è la possibilità di montare al posto delle lenti scure di serie dei clip ottici (anche questi forniti di serie), su cui possono essere sagomate lenti oftalmiche base 6. Sarà sufficiente dare al vostro ottico queste clip sulle quali poter sagomare le lenti correttive.

Il costo di questi occhiali è di circa 90 euro.

Gli occhiali Salice Occhiali modello 019

Gli occhiali Salice Occhiali modello 019.

Julbo

Storico marchio francese fondato nel 1888, Julbo propone tre soluzioni per chi ha bisogno di lenti correttive.

Con il processo chiamato RXLAB realizzano lenti da sole graduate direttamente nel laboratorio in Francia. L’ottico segnala la prescrizione e il tipo di montatura richiesta dal cliente tra le ben 27 presenti e nel laboratorio Julbo RX si controlla la fabbricazione dalla A alla Z, per offrire al cliente un servizio di altissimo livello.

La seconda proposta è l’apposizione di una classica clip ottica interna per tutti gli occhiali e maschere del catalogo. L’ultima soluzione, denominata RX Ready, permette all’ottico di adattare lenti graduate alle montature. Alcuni modelli sono infatti compatibili con lenti graduate che l’ottico può direttamente ordinare dal suo fornitore e adattarle nel suo laboratorio.

Prezzo: 15 euro per i clip e a partire da 64,95 euro per gli occhiali da sole.

Gli occhiali mtb Julbo Rush 2020

Gli occhiali mtb Julbo modello Rush.

Force

Marchio della Repubblica Ceca attivo dal 1991, Force produce una vasta gamma di prodotti per il ciclismo, dalle biciclette ai componenti, dall’abbigliamento ai lubrificanti per arrivare fino agli occhiali.

All’interno della collezione vi segnaliamo il modello F RIDE PRO, il quale di serie fornisce altre due lenti protettive e dei pratici clip nei quali poter montare le lenti correttive fino a 4 diottrie.

Il costo di questi occhiali è di solo 39 euro.

Gli occhiali mtb Force F RIDE PRO 2020

Gli occhiali mtb Force modello F Ride Pro.

Evil Eye

Silhouette International, storica azienda austriaca nata nel 1964, dallo scorso anno non produce più gli occhiali per il marchio Adidas e ha deciso di lanciare il proprio brand Evil Eye nel settore sport, mantenendo molti dei modelli identici ma cambiando le colorazioni delle montature.

La gamma è estremamente ampia, quasi una novantina di modelli e ognuno di questi ha la possibilità di essere trasformato in occhiale sportivo graduato sia tramite l’inserto clip interno sia con la creazione di una lente appositamente costruita sia con le correzioni ottiche che con la protezione solare desiderata.

Prezzi a partire da 149 euro per l’occhiale da sole e da 40 euro per le clip.

foto degli occhiali Evil Eye Zolid Pro

Gli occhiali da bici Evil Eye Zolid Pro vanno dai 169 euro ai 279 euro a seconda delle lenti montate.

Occhiali da vista e mountain bike: conclusioni

Se avete difetti visivi e non potete indossare le lenti a contatto vi abbiamo descritto quali sono le due soluzioni per poter vedere bene mentre siete in sella alla vostra bicicletta, con i loro pregi e difetti.

A seconda delle vostre esigenze e, ovviamente, della vostra disponibilità economica potete scegliere tra le numerose proposte che esistono oggi sul mercato.

Il nostro consiglio spassionato è di rivolgervi a negozianti preparati, affidabili e di qualità, seguendo i loro suggerimenti volti a proporvi un punto di contatto ottimale tra qualità costruttiva, costo del prodotto e l’importante assistenza post vendita.

Seven iDP Project.23: il nuovo casco integrale per DH/Enduro sicuro e leggero

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Seven iDP Project.23: casco integrale leggero DH enduro

Quando si deve comprare un casco si pensa subito alla protezione e alla sicurezza in caso di caduta. La nostra guida per la scelta di un casco MTB ti può essere di aiuto.

7iDP (Seven intelligent Design Protection) – un’azienda inglese relativamente giovane che collabora con rider del calibro di Sam Hill, Steve Peat e Mark Weir – ha puntato proprio sulla sicurezza per progettare Project.23, un casco integrale da gravity con mentoniera fissa ma con leggerezza e ventilazione che ne consentono un utilizzo anche per i trasferimenti e l’uso enduro.

Un prodotto di qualità con un prezzo che varia dai 239,99 ai 349,99 euro a seconda dei materiali in cui è realizzato.

Il casco integrale mtb Seven iDP Project.23

7iDP, una sicurezza senza compromessi

I caschi da MTB possono essere dotati di guscio esterno hard-shell, più strutturato e pesante, oppure di uno strato esterno micro-shell che privilegia la leggerezza a discapito della protezione negli impatti più violenti.

In Seven iDP la questione è stata valutata a fondo per fare la scelta migliore. Il confronto fra i tecnici dell’azienda e i clienti, piloti del mondo gravity ma anche ciclisti amatoriali ha fatto prevalere la sicurezza come elemento di base a cui abbinare una costruzione leggera, confortevole e molto ventilata.

Così è nato il casco Project.23, dotato di guscio esterno rigido in carbonio o fibra di vetro che protegge il nucleo in schiuma EPS e assorbe l’energia dell’impatto. È attualmente in fase di realizzazione una versione con la calotta esterna in ABS, anche in questo caso con certificazione ASTM (DH).

Il casco enduro Seven iDP Project.23 di profilo

Il Project.23 è leggero e ben ventilato

Il casco Project.23 di Seven iDP è un prodotto realizzato con cura e con forme, colori e grafiche molto fashion, aspetto che non guasta pensando soprattutto ad un pubblico giovane che è interessato a queste caratteristiche.

Il peso della versione in carbonio è di 945 grammi che sale a 1.060 grammi per quella in fibra: un ottimo compromesso per non rinunciare alla massima sicurezza.

Per una ventilazione ottimale il casco è dotato di 23 prese d’aria che dovrebbero permettere un flusso d’aria continuo dall’anteriore al posteriore attraverso appositi canali ricavati nella calotta, concepiti per scaricare all’esterno il calore.

Comfort e sicurezza delle tecnologie SERT e CRV

Per aumentare ulteriormente la sicurezza, il casco Project.23 è dotato della tecnologia SERT – Seven Energy Reduction Technology – una schiuma intelligente che assorbe una parte dell’energia che si sprigiona durante l’impatto e che limita la rotazione della testa.

Ancora sul fronte della sicurezza, il sistema a sgancio rapido della visiera CRV – Crash Release Visor – riduce ulteriormente il movimento rotatorio della testa: in caso di caduta la visiera si sgancia immediatamente dal casco evitando il rischio di far leva sul collo. Dopo l’impatto è possibile rimontarla in pochi secondi senza attrezzi.

La parte posteriore del casco per mountain bike Seven iDP Project.23

Caratteristiche del casco integrale Seven iDP Project.23

  • Tecnologia SERT, il rivestimento in schiuma intelligente che assorbe e riduce l’energia delle forze di rotazione fino al 20% in più rispetto all’EPS (Polistirene Espanso Sinterizzato);
  • 23 prese d’aria di grandi dimensioni per un flusso d’aria in entrata e in uscita che smaltisce il calore in eccesso;
  • Sistema CRV (Crash Release Visor) che consente alla visiera, regolabile in altezza, di sganciarsi in caso di impatto;
  • Finiture stampate a iniezione, per proteggere il guscio del casco;
  • Goggle Dock, per una perfetta aderenza e stabilità della maschera;
  • Fodera antibatterica AegisTM a sgancio rapido, per facilitare il lavaggio e prolungare la vita del tessuto interno;
  • FidlockTM, chiusura con cinturino magnetico per uno sgancio rapido;
  • Ventilazione degli occhiali TF, un flusso d’aria per ridurre il rischio di appannamento;
  • 6 calotte per garantire una perfetta vestibilità;
  • Taglie: XS (53-54 cm), S (55-56 cm), M (57-58 cm), L (59-60 cm), XL (61-62 cm), XXL (63-64 cm);

Rider mtb indossa il casco integrale Seven iDP Project.23

Seven iDP Project.23: colori, peso e prezzo

Le versioni per questo casco sono due:

Carbonio: 349,99 euro
Colori: Carbonio grezzo / Grigio opaco – Carbonio grezzo / Blu elettrico lucido
Peso: 945 grammi (L)

Fibra di vetro: 239.99 euro
Colori: Blu opaco / Grigio lucido – Blu Verde opaco / Nero lucido – Rosso scuro opaco / Rosso lucido – opaco – Grigio opaco / Nero lucido
Peso: 1060 grammi (L)

Per maggiori informazioni vi invitiamo a consultare il sito web ufficiale di Seven iDP che offre tra i suoi prodotti anche guanti, protezioni di vario genere e abbigliamento intimo protettivo.

R Raymon FullRay 10.0: una nuova MTB leggera e versatile

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R Raymon FullRay 10.0 2020: mtb full suspension in carbonio

Oggi parliamo della R Raymon FullRay 10.0 2020: si tratta di una mountain bike full suspension da all mountain.

La FullRay 10.0 arriva dalla Germania, il suo telaio è interamente in carbonio e dispone di sospensioni con una corsa di 150 millimetri. È equipaggiata con ruote 27,5″ Plus, una trasmissione a 12 velocità e un reggisella telescopico.

Come risultato si ottiene una mountain bike versatile e leggera, ideata per i giri alpini e per i sentieri dove sia richiesta agilità e polivalenza. Viene proposta dalla casa madre con un prezzo di listino al pubblico di 5.399 euro ed è disponibile in tre taglie: 42, 46, 50.

Vi ricordiamo di consultare il nostro catalogo e listino prezzi MTB R Raymon 2020 se volete conoscere tutte le mountain bike del brand tedesco.

Una mountain bike full suspended R Raymon FullRay 10.0 gamma 2020

Telaio e tecnologia Raymon FullRay 10.0

Il telaio di questa trail bike è completamente in fibra di carbonio, quindi anche il carro posteriore è in composito. L’intento della casa madre è quello di tenere il peso basso, ottimizzando il comfort, la reattività e le prestazioni in salita.

La sospensione posteriore gestisce un escursione alla ruota di 150 mm, dotando la Fullray di un travel piuttosto abbondante, per affrontare in sicurezza anche i trail più tecnici e dissestati.

Il mozzo presenta un perno passante boost da 148 mm, mentre per l’impianto freni è stato predisposto un attacco Post Mount che ospita un rotore da 180 mm.

Il passaggio dei cavi è interno, per massimizzare la pulizia delle linee con un design fluido e essenziale.

La FullRay 10.0 è verniciata con una livrea brillante con base grigia e dettagli rossi che si ripetono distribuiti sui componenti e nelle guaine.

Dettaglio della trasmissione e della sospensione della mtb FullRay 10.0

Sospensioni e componentistica

La forcella è una RockShox modello PIKE SELECT+ con cartuccia Debonair Charger 2 RC, la cui corsa è di 150 mm. L’ammortizzatore posteriore è un RockShox modello Deluxe Select+ RL 2 con leva di lockout e regolazione del rebound. Come detto sopra, gestisce una corsa di 150 mm.

La trasmissione monocorona è da 12 velocità, modello SRAM X01 Eagle. Il pacco pignoni è un XG-1275 Eagle con rapportatura di 10-50 denti, abbinato con una catena SRAM GX. La guarnitura è sempre una SRAM Eagle X01 con pedivelle in carbonio da 170 mm e corona da 32 T.

La frenata è affidata ad una coppia di potenti SRAM Guide RSC 2, con rotore da 200 mm per l’anteriore e 180 mm sul posteriore. Il set ruote leggero è di casa DT Swiss, modello M 1700 Spline; i cerchi sono gommati con coperture Schwalbe Hans Dampf da 2,6″.

Manubrio e attacco sono di RaceFace, entrambi con diametro oversize da 35 mm. Il manubrio è in carbonio, modello Next Riser con rialzo di 10 mm e lunghezza di 760 mm. L’attacco manubrio modello Turbine misura 50 mm.

Il reggisella è ovviamente telescopico, un Kindshock LEV con comando remoto al manubrio e corsa però di soli di 125 mm. La sella è una Prologo Proxim W450.

La bici completa, senza pedali e in taglia media, ferma l’ago della bilancia a 13 kg; il peso massimo del rider è fissato per 120 kg.

Geometrie R Raymon FullRay 10.0 2020

Le geometrie della FullRay 10.0 sono studiate per ottimizzare il rendimento di pedalata, favorendo quindi le fasi di salita. Per assolvere a questo scopo l‘angolo di sterzo è abbastanza conservativo con 67,5 gradi e l’angolo sella è piuttosto verticale con 75 gradi.

Il manubrio è compatto e la scelta di uno stem da 50 mm è volta ad ottimizzare la postura e il bilanciamento del corpo. Il movimento centrale è posizionato 12 millimetri sopra l’asse dei mozzi. Il carro posteriore è compatto, ha una lunghezza di 430 mm e rimane invariato sulle tre taglie.

La tabella con le misure e le geometrie della Geometrie R Raymon FullRay 10.0 2020

La tabella con le misure e le geometrie delle 4 mtb della linea FullRay 2020 di R Raymon.

Mountain bike R Raymon FullRay: allestimenti

La gamma FullRay si compone con quattro diversi allestimenti: oltre al modello appena descritto sono disponibili tre ulteriori allestimenti, di cui uno con telaio in carbonio e due in alluminio.

La FullRay 9.0 ha il telaio in carbonio e un prezzo di listino di 3.599 euro.

I modelli FullRay 8.0 e 7.0 sono dotati di telaio in alluminio e presentano i  rispettivi prezzi: 2.799 euro per la 8.0 e 2.399 euro per la 7.0.

Per consultare la gamma completa o per maggiori dettagli consultate il sito ufficiale R Raymon.


Cinque esercizi per migliorare la mobilità articolare in MTB

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Durante questo lungo periodo di lockdown molti di noi si sono allenati sui rulli e con la ginnastica a corpo libero, ma quanti hanno preso in considerazione la mobilità articolare?

Purtroppo questo è uno degli aspetti dell’allenamento che solitamente viene trascurato o proprio non viene preso in considerazione.

Ma cos’è la mobilità articolare? A cosa ci serve in mountain bike? Sicuramente almeno una volta vi saranno passate di mente le classiche frasi: “vorrei riuscire a muovermi di più sulla bici, vorrei sentirmi più sciolto”.

Bene, quello che andremo a vedere in questo articolo può esservi di aiuto, vediamo perché.

foto di claudio riotti mentre salta con una emtb

Per poter essere sciolti anche nelle fasi aeree, quelle preferite da molti in ambito MTB, serve una buona mobilità articolare. Foto: Alberto Bornati.

La mobilità articolare sulla mountain bike

La mobilità articolare è un presupposto fondamentale per effettuare un movimento qualitativamente migliore.

Se allenata, la mobilità influisce positivamente sullo sviluppo dei fattori che influenzano la prestazione sportiva come forza, rapidità ecc.

Per questa ragione è bene gli esercizi di mobilità articolare siano considerati parte importante di un allenamento. Inoltre, pensando allo scenario peggiore ovvero la caduta, con una buona mobilità articolare correlata a una buon tono muscolare e una efficace capacità di allungamento muscolare si è meno predisposti a traumi delle strutture muscolari e tendinee.

È bene chiarire che mobilità e flessibilità non sono la stessa cosa, in quanto quest’ultima riguarda la componente muscolare e quindi per migliorarla avremo bisogno di esercizi di allungamento statico.

Per allungamento statico si fa riferimento allo stretching statico, dall’inglese “to stretch” allungare, in cui è previsto che si assuma lentamente una posizione per poi mantenerla per un arco di tempo che varia da 10 a 60 secondi. Ma questo è un altro tipo di lavoro e potete consultare la nostra Guida allo stretching per maggiori informazioni.

La mobilità articolare è, per definizione, la capacità che permette ad un atleta di eseguire movimenti di grande ampiezza di una o più articolazioni, sia volontariamente (mobilità attiva) sia in presenza di forze esterne (mobilità passiva).

Quella che ci interessa durante un movimento sulla mountain bike è la mobilità articolare attiva, quindi raggiungere una determinata posizione solo con l’utilizzo e la coordinazione dei nostri muscoli e non di forze esterne.

foto di claudio riotti in sella a una emtb in curva

Caviglia, ginocchio, anca, spalla, gomito, polso: in una semplice curva entrano in gioco tutte le nostre articolazioni. Foto: Alberto Bornati.

Le articolazioni coinvolte nella guida in MTB

Andiamo ora ad analizzare le articolazioni coinvolte maggiormente nell’ambito MTB partendo dal basso, iniziando quindi con la caviglia e passando dal ginocchio, poi dall’anca fino ad arrivare all’articolazione della spalla.

Cerchiamo di capire il lavoro che queste articolazioni necessitano per essere migliorate seguendo l’approccio “joint-by-joint”, articolazione per articolazione.

La caviglia

La caviglia, anche se spesso viene stabilizzata con tutori o fasciature, in realtà ha bisogno di essere mobile sul piano sagittale e stabile/forte nei movimenti sul piano frontale.

In bicicletta una caviglia rigida influisce sull’efficienza della pedalata ma non solo, una caviglia mobile e sciolta ci permette di assorbire meglio le asperità del terreno durante una discesa tecnica e consente di abbassare il baricentro di qualche centimetro (portando il tallone verso il basso), aumentando così la stabilità durante la guida e regalando più grip sul pedale se usate pedali flat, liberi.

A questo proposito vi consigliamo il nostro tutorial sui pedali a sgancio e pedali flat, per capire quali modello sia migliore per voi e scoprire magari che la rigidità della caviglia è data anche da un’accoppiata errata di scarpa-pedale se usate dei pedali flat scadenti o delle scarpe non adatte che non forniscono il giusto grip.

Tornando a noi, spesso un’elevata rigidità della caviglia compromette un buon funzionamento della soprastante articolazione del ginocchio, la quale invece deve essere stabile e non deve subire movimenti eccessivi in torsione.

Risulterà quindi utile eseguire lavori di rinforzo per il ginocchio e di mobilità per la caviglia come questi che vi proponiamo.

Riportando il lavoro dell’articolazione del ginocchio alla bicicletta, quest’ultimo semplicemente svolge un lavoro di flesso-estensione durante il ciclo della pedalata.

Ma in discesa, dove non si usa l’appoggio della sella, risulta essenziale avere il ginocchio stabile per ammortizzare le sconnessioni dei trail e per abbassare e alzare rapidamente il corpo lavorando in sinergia con gli arti superiori.

L’anca

L’articolazione successiva è quella dell’anca, in cui è richiesta mobilità per evitare di compensare con le strutture superiori, le vertebre lombari, causando i famosi mal di schiena.

Per capire l’importanza di questo distretto corporeo (articolazione lombo-pelvica) dal punto di vista del movimento e controllo basta analizzare l’anatomia e la biomeccanica di queste due componenti:

  • l’anca è un’articolazione deputata al movimento in quanto ha la possibilità di muoversi su diversi piani e per grandi range di azione
  • le vertebre lombari invece hanno una possibilità di movimento limitata a qualche grado di rotazione e flesso/estensione, motivo per cui il troppo movimento a questo livello causa spesso dolori e/o lesioni da sovraccarico

Durante la pedalata è doveroso concentrarsi bene sulla spinta delle gambe, evitando compensi con la schiena e le oscillazioni del bacino sulla sella che causano flessioni laterali dannose per le vertebre lombari.

Un setting della mountain bike corretto può aiutare in questo contesto. Da queste premesse è chiaro che le vertebre lombari non hanno bisogno di mobilità ma di stabilità, dunque è necessario un lavoro di rinforzo del core.

Lasciate perdere il vecchio esercizio “old school” di torsione del tratto lombare da seduti con il bastone o addirittura con il bilanciere sulle spalle.

A sostegno di ciò si possono trovare studi che spiegano che cercare di aumentare il grado di mobilità delle vertebre lombari sia potenzialmente dannoso e quindi non consigliabile.

Al contrario delle vertebre lombari, il tratto toracico necessità di mobilità, in quanto la struttura delle vertebre toraciche permette un maggiore arco di movimento sia in flessione laterale che in rotazione.

La spalla

Infine arriviamo alla spalla, un’altra articolazione molto importante nella guida in mountain bike. La spalla si può considerare mobile a patto di avere una scapola stabile.

In bicicletta gli arti superiori controllano il manubrio e vengono coinvolti sia in salita tecnica con la trazione ma soprattutto in discesa, in cui il peso del nostro corpo viene spinto in avanti dall’azione della frenata e dalla gravità.

Le spalle e le braccia lavorano quando effettuiamo delle spinte per assecondare le buche e delle trazioni per sollevare la ruota anteriore. In questi casi le scapole e la muscolatura connessa devono essere forti e stabili, mentre le spalle devono essere libere di muoversi.

Cinque esercizi per la mobilità articolare in MTB

Vi proponiamo cinque semplici esercizi che possono aiutare a migliorare la mobilità di caviglia, anca, tratto toracico e spalla e che di riflesso vi faranno sentire più sciolti e attivi sulla vostra bike. Serve solamente un tappetino se lo avete o anche un semplice asciugamano arrotolato.

Esercizio di mobilità articolare per la caviglia

In posizione di affondo si avvicina al muro il piede anteriore lasciando uno spazio di circa 10 centimetri; il lavoro da svolgere è quello di portare il ginocchio più vicino possibile alla parete senza sollevare il tallone da terra e tornare alla posizione di partenza. Usate il tappetino o l’asciugamano arrotolato sotto al ginocchio se avete fastidio.

L’ideale è svolgere l’esercizio su linee diverse, quindi i primi 5 movimenti li eseguiremo seguendo una linea dritta, 5 cercando di portare il ginocchio verso l’alluce e 5 verso l’esterno del piede.

Cercate di tenere la schiena dritta e di allungare senza mai arrivare al dolore.

foto di roberto monfredini costa durnate un esercizio di mobilità

Per la caviglia: 5 allungamenti al centro, 5 verso l’alluce e 5 verso l’esterno da ripetere per 2 volte ogni caviglia.

Esercizi di mobilità articolare per l’anca

Squat laterali: si tratta di eseguire dei piegamenti laterali sulle gambe, movimento in cui spesso si riscontrano limitazioni. La posizione di partenza è a gambe divaricate, i piedi sono dritti in avanti e distanziati di un metro o poco più (la rotazione esterna della punta del piede è un compenso da evitare).

Durante l’esecuzione del movimento una gamba si piega e l’altra resta tesa e poi si torna alla posizione di partenza a gambe divaricate. Consiglio di effettuare 10 piegamenti per gamba, quindi sempre la stessa, e 10 piegamenti con l’altra, da ripetere il tutto per due volte. Eseguite lentamente, inspirando quando salite ed espirando quando scendete.

foto di roberto monfredini costa che esegue degli squat laterali

Squat laterali: 10 per lato e poi cambio gamba.

Mobilità dell’anca: da posizione seduta, mantenendo le curve fisiologiche della colonna, quindi seduti sugli ischi, con le ginocchia flesse e braccia distese in linea con le spalle, portare un ginocchio verso l’esterno fino a toccare terra e il ginocchio interno verso il piede della gamba opposta, mantenere la posizione un paio di secondi, tornare nella posizione di partenza e svolgerlo dall’altro lato.

Durante tutto il movimento bisogna cercare di rispettare le curve fisiologiche della colonna e di compensare meno possibile con movimenti che non siano inerenti all’articolazione dell’anca.

Eseguite lentamente, tenendo i piedi a martello se avete problemi alle ginocchia. Espirate quando ruotate.

foto di roberto monfredini costa con esercizi per l'anca

Esercizio per l’anca: 10 rotazioni per lato.

Mobilità del tratto toracico

Il movimento di questo esercizio è quello di estensione abbinato a rotazione. Partendo posizione dalla posizione in ginocchio ci si porta seduti sui talloni e successivamente si avvicina il petto alle ginocchia; da qui si porta un braccio teso in avanti e una mano sulla nuca.

Il movimento da effettuare è quello di muovere il gomito piegato verso quello teso e ritorno, cercando di poi andare a guardare il soffitto. I glutei devono essere a contatto con i talloni per evitare torsioni sul tratto lombare (sempre che non abbiate problemi alle ginocchia). Durante la rotazione espirate quando il gomito va sotto all’altro braccio e inspirate quando guardate verso l’alto. Eseguite lentamente.

foto di roberto monfredini costa con esercizi per il tratto toracico

Esercizio per il tratto toracico:  dalle 5 alle 10 torsioni per lato.

Esercizio di mobilità articolare per la spalla

L’esercizio di distensione delle braccia da supini (pancia in su) può essere considerato sia di mobilità che di stabilità. Da supini con le ginocchia flesse aprire le braccia portando a contatto con il pavimento gomiti e polsi, da qui portare le mani sopra la testa premendo sempre leggermente gli avambracci a terra.

Non è consigliabile andare oltre il punto in cui sentite fastidio ed è importante mantenere sempre tutta la colonna vertebrale a contatto con il suolo per evitare compensi. Questo esercizio è solo apparentemente semplice, provare per credere.

foto di roberto monfredini costa con esercizi per le spalle

Esercizio per le spalle: effettuare 10 movimenti per due volte, in modo lento, espirando quando le braccia salgono.

Conclusioni

Vorrei concludere lasciando alcuni consigli per trarre maggior vantaggio dagli esercizi sopra indicati.

Prima è bene effettuare un riscaldamento adeguato della durata di almeno 10-15 minuti in quanto è stato dimostrato che la mobilità articolare dipende in modo sostanziale dalla temperatura corporea interna ed esterna.

Nel nostro articolo dedicato al riscaldamento nel ciclismo viene spiegato cosa succede all’interno del nostro corpo se si effettua un buon warm up generale. Gli esercizi mostrati sono da effettuare prima della parte centrale del vostro allenamento in modo tale da poter svolgere gli esercizi fondamentali con un’escursione più ampia.

Infine, l’articolarità è il risultato della conformazione delle ossa e delle superfici articolari ed è diversa da soggetto a soggetto, quindi migliorabile entro certi limiti: il movimento non deve essere eccessivamente forzato durante l’esecuzione degli esercizi, soprattutto se si percepisce dolore.

Fateci sapere nei commenti cosa ne pensate e se vi piacciono e vi sono utili questi esercizi.

Bibliografia

L’allenamento ottimaleJürgen Weineck, 2009 Calzetti & Mariucci Editori
Allenamento funzionale applicato allo sport Michael Boyle, 2018 Olympian’s S.r.l.

Articolo realizzato per BiciLive.it da: Roberto Manfredini

Cannondale presenta la nuova Scalpel con carro FlexPivot

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A vent’anni dal lancio del primo modello di Scalpel del 2001, l’azienda americana Cannondale presenta la nuova Scalpel, una mountain bike da XC marathon in carbonio con 100 mm di escursione su entrambe le ruote, forcella Lefty Ocho e ruote da 29 pollici.

Le novità rispetto al modello precedente sono diverse, tra cui un’innovativa realizzazione dei foderi bassi FlexPivot che spiegheremo a breve.

I prezzi degli otto modelli in gamma al momento disponibili, tutti con telaio in carbonio, vanno dai 3.799 euro della Carbon SE 2 ai 7.999 euro per la Scalpel HM1.

foto della cannondale scalpel carbon 3

La nuova Scalpel è disponibile in 8 modelli con vari montaggi e prezzi. Qui la Carbon 3 in Candy Red a 4.199 euro e 11,76 kg di peso.

Cannondale, l’evoluzione e le tecnologie

“Si” sta per System Integration, una tecnologia usata da Cannondale fin dagli albori, che vuol dire che la bici si presenta come un insieme di componenti progettati con lo scopo fondamentale di funzionare all’unisono. Movimento centrale, angolo di sterzo, sospensione, geometrie, tutto è pensato per lavorare come un unico sistema.

Guardando l’evoluzione delle Scalpel, nel 2008 si vedono i primi foderi orizzontali che presentano una flessione, la prima versione di carro “zero pivot” che lavora e ammortizza grazie alla flessibilità e deformazione del carbonio.

Nel 2012 arrivano le ruote da 29 sulle Scalpel, spostando così il modello verso il marathon e le gare di lunga durata.

La Scalpel 2017 che abbiamo testato apre la strada verso le nuove geometrie e si dimostra comunque un mezzo molto polivalente anche se il focus è sull’XC race e marathon.

Nel 2018 arriva la Lefty Ocho, l’evoluzione della forcella a braccio singolo lanciata da Cannondale nel 2000, forcella che ovviamente è presente su quest’ultima versione.

foto della cannondale scalpel 2021

La nuova MTB Scalpel Hi-MOD 1 top di gamma è disponibile a 7.999 euro. Il peso è di soli 9,76 kg tubeless.

Nuova Scalpel: caratteristiche tecniche

Il concetto di questa nuova versione di Scalpel è quello di concentrarsi sull’efficacia del reparto sospensioni, quindi il disegno del carro e l’ottimizzazione della Lefty, entrambi con 100 mm di escursione.

Questo perché Cannondale crede che ultimamente ci sia un “livellamento” sul mercato riguardo alla costruzione delle mountain bike da cross country, dove la maggior parte delle aziende propone un carro privo di snodo per ridurre il peso.

Una cinematica semplice permette certamente di risparmiare in termini di peso ma penalizza in termini di prestazioni, in particolare sulla velocità del mezzo e il grip della ruota posteriore, con poca gestione dei valori di anti rise e anti squat. Per conoscere meglio questi termini consigliamo la lettura della nostra guida alle sospensioni MTB.

I vantaggi che invece una sospensione efficace del tipo a quadrilatero con giunto Horst può dare sul campo sono molti, sia in gara che in ambito ludico. I tecnici hanno puntato al massimo grip e trazione in salita, accelerazione nei rilanci, reattività e rigidità laterale e infine performance in discesa.

Quindi, cercando di rinnovare ancora una volta la propria tecnologia, Cannondale ha voluto la leggerezza e rigidità di una cinematica semplice ed efficace ma ha introdotto uno snodo sui foderi bassi come una sospensione dotata di Horst Link: il FlexPivot, in cui una parte dei foderi bassi è in laminato ad altissima densità in carbonio e lavora come se fosse uno snodo.

foto del telaio della MTB cannondale scalpel 2021

La foto in dettaglio del FlexPivot, il sistema inventato da Cannondale per avere uno snodo sui foderi bassi ma senza cuscinetti.

Il fulcro di rotazione del carro vicino ai forcellini avviene grazie alla flessione del carbonio, replicando così il funzionamento di un fulcro a cuscinetto ma con molto meno peso e nessuna manutenzione.

Ovviamente la prima domanda è “quanto può reggere nel tempo un sistema simile?”. I tecnici Cannondale hanno testato il laboratorio il componente superando del 150% i limiti di sicurezza, inoltre hanno affidato il nuovo carro a Josh Bryceland (ex rider di Coppa del mondo DH e ora freerider per Cannondale) che lo ha montato sulla sua Habit da 130 mm e lo ha stressato a dovere senza nessun problema.

foto del telaio della cannondale scalpel 2021

Ecco il Chainstay Garage, una soluzione ideata da Cannondale per irrobustire la zona più sollecitata di una MTB.

Un altro campo dove hanno lavorato in maniera molto accurata è la zona “chainstay garage” con un’idea innovativa di cuscinetti esterni al telaio e il triangolo anteriore che abbraccia i foderi bassi, il tutto a vantaggio di longevità, rigidità e compattezza.

La nuova Scalpel si va a piazzare ancora come la bici più leggera tra le varie competitor con un telaio e hardware che pesa 1.910 grammi. La versione Carbon 1 Hi-MOD pesa completa 9,76 kg tubeless.

Come geometrie presenta un angolo sterzo di 68°, un angolo sella di 74,5°, carro da 436 mm per cui è più aperta di un grado e mezzo di sterzo e più verticale di un grado sul tubo piantone se paragonata alla versione precedente.

foto del Il cockpit della nuova mountain bike Cannondale Scalpel.

Il cockpit della nuova mountain bike Cannondale Scalpel con la forcella a braccio singolo Lefty Ocho.

Proportional Response e integrazione oggetti

Il Proportional Response è un approccio allo studio strutturale del carbonio per realizzare dei telai che siano proporzionali al peso e alla statura dei loro rider: con il crescere della statura del ciclista, il suo baricentro si sposta sempre più in alto.

È dunque necessario adattare la posizione dei fulcri per riuscire a ottenere le stesse prestazioni su tutte le taglie.

Un altro aspetto sulle geometrie, in particolare sulla forcella, aprendo l’angolo di sterzo, la tendenza attuale vuole che si aumenti il rake della forcella (o curva, detto “offset”), che indica la distanza tra l’asse del tubo sterzo e l’asse del mozzo anteriore. Cannondale è sempre stata in controtendenza a questo, adottando invece dei valori di rake da 55 mm e trail di 90 mm per mantenere l’agilità nello stretto.

Per quanto riguarda l’integrazione degli oggetti, sul tubo obliquo c’è la possibilità di montare un ingegnoso porta oggetti chiamato STASH kit Cannondale che permette di lasciare pronti sulla bici un minitool, la bomboletta di CO2, i vermicelli e un doppio porta borraccia.

foto del telaio con kit antiforatura

Lo STASH Kit permette di applicare al telaio diversi oggetti per le emergenze e le forature.

Tutte le Scalpel hanno la predisposizione per montare un reggisella telescopico da 31,6 mm. I cavi sono completamente integrati, i cuscinetti sono stati semplificati, l’asse della ruota posteriore ha un sistema di sgancio rapido per velocizzare il cambio ruota.

La trasmissione asimmetrica Ai di Cannondale fornisce spazio per pneumatici fino a 2,4” mantenendo al contempo corti i foderi orizzontali per donare trazione e agilità.

Nelle versioni da donna vediamo delle pedivelle più corte, una sella dedicata, un attacco manubrio più corto e un manubrio leggermente più stretto.

foto della cannondale scalpel se

La Scalpel SE 1 ha escursioni maggiorate e angoli che strizzano l’occhio a un utilizzo trail. 4.999 euro e 11,32 kg tubeless.

Scalpel SE, verso il down country

Esiste anche una versione da 120 mm di escursione, con lo stesso telaio ma con un ammortizzatore di corsa maggiore.

La SE verrà proposta come bici da trail leggerissima con un montaggio più aggressivo, anche in virtù delle geometrie: l’angolo di sterzo da 67° e l’angolo piantone da 74° fanno coppia con una forcella RockShox SID con rake da 44 mm e trail da 110 mm, sempre per sostenere l’idea di Cannondale per ottenere un mezzo reattivo e veloce da manovrare.

La definizione di cui si parla molto in questo caso è down country, quindi una MTB a cavallo tra XC ed enduro, leggera e veloce ma performante in discesa.

Disponibilità e prezzi

Le nuove Cannondale Scalpel Si saranno disponibili da subito nei principali negozi Cannondale in Italia nei modelli HM 1 (7.999 euro), Carbon 2 e Carbon 2 Women a 4.999 euro, Carbon 3 a 4.199 euro, Carbon 4 a 3.699 euro, Scalpel Carbon SE 1 a 4.999 euro e Scalpel Carbon SE 2 e SE 2 Women a 3.799 euro.

La Scalpel sarà disponibile nelle taglie S, M, L, XL, mentre quella da donna sarà disponibile nelle taglie S, M e L.

Per maggiori informazioni vi invitiamo a consultare il sito ufficiale Cannondale.

I pedali mountain bike SPD di Shimano: la gamma 2020 e i 30 anni del brevetto

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I pedali SPD di Shimano (bike.shimano.com) sono un po’ come l’Aspirina: un marchio commerciale che nel tempo è diventato il nome di un prodotto. In questo caso abbiamo a che fare con un brevetto che quest’anno compie ben 30 anni dalla sua registrazione, di cui avevamo già parlato in occasione del 25° anniversario degli SPD Shimano.

Sono passati tanti anni e i pedali a sgancio rapido di Shimano si sono evoluti progressivamente per essere sempre più leggeri e performanti, robusti ma anche pratici da utilizzare soprattutto in condizioni climatiche avverse e con terreno fangoso.

Tuttavia non hanno perso la loro logica iniziale di progetto semplice ed efficace per molteplici utilizzi e altrettanti segmenti di consumatori. Nascono soprattutto per le mountain bike ma si adattano benissimo anche alle discipline più stradali e al trekking, con e senza pedalata assistita.

Per le bici da corsa vengono utilizzate soluzioni a sgancio rapido differenti, che privilegiano il peso contenuto rispetto alla robustezza necessaria in fuoristrada. Vediamo perché sceglierli, come funzionano e tutti i modelli con i relativi pesi e prezzi.

particolare del logo shimano su una bici in un bosco

Perché scegliere un pedale Shimano a sgancio rapido SPD

Facciamo un passo indietro e parliamo di pedali, un componente della bici spesso sottovalutato ma in realtà fondamentale perché trasmette il moto al sistema di trasmissione che ci permette di avanzare.

La possibilità di scaricare tutta la nostra forza sui pedali è dunque fondamentale per ottenere una pedalata efficace ed è quello a cui hanno pensato i progettisti Shimano nel lontano 1990.

Il sistema SPD (Shimano Pedaling Dynamics) è un sistema che principalmente aiuta ad ottenere una pedalata rotonda, ossia si “spinge” con una gamba mentre si “tira” con l’altra. In questo modo non ci sono troppe dispersioni e la nostra potenza muscolare viene utilizzata efficacemente al 100%. Inoltre il fatto di essere agganciati alla bici permette un controllo maggiore nei tratti dissestati, nei rilanci, nei momenti di salita tecnica e nelle fasi aeree.

Come funzionano il pedale a sgancio rapido SPD e le tacchette Shimano

Il prezzo da pagare è l’aggancio solidale del piede al pedale che psicologicamente può far pensare a un rischio di caduta alla prima fermata. In realtà lo sgancio è semplice quanto fulmineo: con una lieve rotazione esterna il piede viene liberato per poterlo appoggiare per terra.

Altrettanto facile è l’aggancio in fase di ripartenza: è sufficiente appoggiare il metatarso del piede sul pedale facendo una lieve pressione e un “clack” ci conferma di essere agganciati.

Tutto questo grazie alle tacchette Shimano specifiche per gli SPD che vengono imbullonate sotto la scarpa e che si agganciano al pedale. Sono sottili e integrate nella suola della scarpa per consentire di camminare bene e senza danni anche sui pavimenti delicati.

Ne esistono diversi tipi per avere uno sgancio più o meno semplice e con più o meno gradi di rotazione del piede. Sono disponibili nei modelli con sgancio unidirezionale, multidirezionale, con 0°, 2° o 6° di rotazione e costano dai 13 ai 21 euro.

Sono meglio i pedali a sgancio rapido o i flat?

Un sistema semplice e sicuro, dunque. Ma non tutti la pensano così: se su strada è inimmaginabile pedalare senza un sistema di sgancio rapido, in fuoristrada ci sono due correnti di pensiero che contrappongono gli SPD ai pedali flat di ultima generazione, con base piatta o concava e arricchiti con pin, dei perni che permettono di non far scivolare il piede sulla piattaforma del pedale.

L’abbinamento di una scarpa specifica per MTB con suola morbida in grado di aderire perfettamente ai pin completa una soluzione altrettanto valida.

Il confronto fra i due sistemi di pedalata è già stato approfondito nell’articolo di confronto fra pedali flat o sgancio rapido.

Oggi ci limitiamo a ricordare gli aspetti salienti dei pedali clipless ovvero a sgancio e quindi approfondiamo la conoscenza sulla gamma 2020 dei pedali a sgancio rapido SPD di Shimano.

foto ambientata di un pedale

Vantaggi e svantaggi dei pedali a sgancio rapido SPD

I vantaggi principali dei pedali SPD sono riconducibili a una migliore efficienza della pedalata. La nostra guida sarà più sicura grazie alla connessione fra il pedale e la scarpa che trasmette un miglior controllo della MTB, anche quando si frulla sui pedali o si affrontano terreni molto sconnessi, situazione in cui i pedali flat risultano meno efficienti.

In salita e in discesa la sensazione di essere un corpo unico con la bicicletta ci consente di osare di più, di utilizzare la maggiore stabilità dei piedi a vantaggio della prestazione.

Abbiamo già detto che i pedali a sgancio rapido ci permettono una pedalata rotonda al 100% utilizzando tutti i muscoli della gamba e, quando iniziamo ad essere affaticati, possiamo scegliere solo di tirare o spingere sui pedali facendo riposare parte dei nostri distretti muscolari.

I difetti dei pedali SPD, diciamolo subito, sono soprattutto psicologici e collegati alla poca esperienza perché l’idea di essere agganciati alla MTB all’inizio può sembrare pericolosa e dare poca fiducia.

La pratica ci aiuta in poco tempo a rendere automatico il movimento di rotazione della caviglia che permette di sganciare il pedale: è utile acquistare un pedale a sgancio rapido con la molla regolabile in modo da tarare, almeno inizialmente, la tensione al minimo e fare comunque molte prove su un prato o un parcheggio prima di un vero utilizzo nei boschi.

Anche il riaggancio richiede un po’ di esperienza per renderlo istantaneo, soprattutto quando dobbiamo ripartire su una salita impegnativa e abbiamo bisogno di spingere forte fin dalla prima pedalata: a seconda della sua conformazione, il pedale SPD potrebbe risultare scivoloso finché non viene agganciato.

Ma il vero punto debole dei pedali SPD è in caso di fango o neve perché il punto di aggancio si può riempire di detriti e rendere l’operazione più difficoltosa. Il più delle volte basta sbattere i piedi per terra prima di agganciare il pedale per risolvere quasi completamente il problema.

Infine il meccanismo dello sgancio richiede un po’ più di manutenzione rispetto ad un pedale tradizionale: un buon lavaggio con una spazzola e sgrassante e la lubrificazione con uno spray al teflon o PTFE sono sufficienti per garantire la longevità del pedale e le manovre di aggancio e sgancio molto fluide.

foto di un gruppo di rider professionisti che mostrano alcuni modelli di pedale

La gamma 2020 dei pedali a sgancio SPD di Shimano

Nei loro 30 anni di vita, i pedali a sgancio rapido SPD di Shimano si sono evoluti senza sosta riducendo il peso e migliorando la durata e l’affidabilità in tutte le condizioni di guida.

Anche il meccanismo di aggancio si è evoluto per aiutare fango e detriti a fuoriuscire quando il ciclista aggancia il pedale. Dal punto di vista della manutenzione, i cuscinetti a cartuccia dei pedali Shimano bloccano la penetrazione di polvere e umidità nel meccanismo riducendo molto la necessità di interventi straordinari.

Come da tradizione per ogni suo componente, la casa nipponica propone una gamma di offerta molto ampia e variegata per rispondere alle differenti esigenze di ciascun utente.

La prima differenziazione è in funzione della destinazione d’uso, dal racing al turistico, da cui derivano delle serie di prodotti dedicate.

Vediamoli insieme ricordando che i prezzi indicati nel listino sono da considerarsi prezzi consigliati al pubblico (IVA inclusa), hanno carattere puramente informativo e possono essere modificati dall’azienda.

Pedali SPD Shimano XTR

La XTR è la serie racing per eccellenza, dove il rapporto fra il peso e la robustezza del materiale vengono calibrati per ottenere la migliore performance possibile in mountain bike. L’alloggiamento più sottile dell’asse migliora l’evacuazione del fango e dei detriti.

Caratteristiche dei pedali della serie XTR
Disposizione allargata dei cuscinetti per rigidità e distribuzione uniforme dei carichi, aggancio su due lati, asse a cartuccia, tacchette SM-SH51 e distanziatore tacchette da 1,0 mm inclusi, registro ritenuta placchetta, meccanismo sigillato.

Pedali Shimano XTR PD-M9120 Trail – 154, 99 euro con tacchette SH51
Area di contatto scarpa/pedale estremamente ampia e lunga che aumenta il controllo e la stabilità in posizione di sgancio. Il design del pedale protegge il meccanismo di aggancio, colore nero, regolazione della tensione di aggancio e sgancio, peso medio 398 grammi.

Pedale Shimano XTR PD-M9120 Trail

Pedali Shimano XTR PD-M9100 XC – 144,99 euro con tacchette SH51
Area di contatto scarpa/pedale ampia che aumenta il controllo e la stabilità in posizione di sgancio, posizionamento più ampio dei cuscinetti per una maggiore rigidità, protezione dei meccanismi di aggancio dagli impatti più violenti, alloggiamento dell’asse ovale per agevolare il deflusso di fango e detriti, regolazione della tensione di aggancio e sgancio, colore nero, peso medio 379 grammi.

un pedale della Shimano XTR PD-M9100

Pedali Shimano XTR PD-M9100S1 XC – 144,99 euro con tacchette SH51
Area di contatto scarpa/pedale migliorata con profilo antifango, asse più sottile e dal peso ottimizzato disponibile in 2 lunghezze, piattaforma ribassata per la massima stabilità durante la pedalata, disponibile asse più corto di 3 mm, colore nero, peso medio 310 g (con asse corto), 314 g (con asse normale).

due pedali Shimano XTR PD-M9000 di tre quarti

Pedali SPD Shimano Deore XT

La Deore XT è da sempre la serie di alta gamma per chi utilizza la bicicletta in tutte le condizioni e ha bisogno di pedali robusti e affidabili.

Caratteristiche dei pedali della serie DEORE XT
Piattaforma ribassata per massimizzare la stabilità durante la pedalata, robusti meccanismi ad artiglio che garantiscono la fluidità nell’aggancio/sgancio, regolazione personalizzata della tensione di aggancio e sgancio, asse a cartuccia, registro ritenuta placchetta, meccanismo sigillato, placchetta inclusa SM-SH51, è incluso distanziatore tacchette da 1,0 mm, aggancio su due lati, perno al Cr-Mo robusto e durevole con montaggio con brugola da 8 mm.

Pedali Shimano XT PD-M8120 - 94,99 euro con tacchette SH51
Ampio contatto pedale-scarpa, la gabbietta integrata aumenta la stabilità e il controllo in posizione non agganciata e protegge il meccanismo di aggancio dagli impatti, peso medio 438 g.

Pedalle XT PD-M8120 della Shimano

Pedali Shimano XT PD-M8100 - 94,99 euro con tacchette SH51
Ampia piattaforma del pedale, peso medio 342 g.

un pedale XT PD-M8100 shimano

Pedali Shimano XT T8000 – 94,99 euro con tacchette SH56
Ampia piattaforma del pedale, agganci disassati con design anti accumulo di fango, colore nero, peso medio 343 grammi.

Pedali SPD Shimano Deore

La serie che coniuga in modo ottimale la robustezza ed affidabilità dei suoi pedali SPD con un prezzo di listino proporzionalmente più contenuto.

Caratteristiche dei pedali della serie SHIMANO DEORE
Asse a cartuccia, registro ritenuta placchetta, meccanismo sigillato, regolazione della tensione di aggancio e sgancio.

Pedali Shimano Deore PD-M424 – 46,99 euro con tacchette SH51
Il meccanismo “flottante” permette all’attacco di ruotare di 12,5° per garantire un aggancio facile e veloce, gabbiette in resina grandi e resistenti, perno al Cr-mo e asse con cuscinetti a cartuccia sigillati a bassa manutenzione, colore nero, peso medio 472 g.

Pedale Shimano Deore PD-M424

Pedali Shimano Deore PD-M520 – 36,99 euro con tacchette SH51
Design compatto del corpo con aggancio aperto per garantire un ingresso semplificato, minore accumulo di fango e detriti nella sua categoria, perno al Cr-Mo e asse con cuscinetti a cartuccia sigillati a bassa manutenzione, colori argento-nero, peso medio 380 g.

uno Shimano Deore PD-M520

Pedali SPD Shimano Saint

Robustezza, stabilità ed ergonomia per garantire un controllo assoluto della bici. Questa serie è stata realizzata pensando alle competizioni downhill ed enduro.

Pedali Shimano Saint PD-M820 – 119,99 euro con tacchette SH51
La superficie di contatto più ampia aumenta la stabilità grazie a 4 perni ad altezza regolabile per lato per una maggiore presa quando la scarpa non è agganciata, corpo pedale più sottile per un’altezza complessiva ridotta e una maggiore distanza dal terreno, corpo pedale in lega non flottante per la massima semplicità e resistenza, perno al Cr-Mo robusto anche se più sottile con montaggio con brugola da 8 mm, regolazione della tensione di aggancio e sgancio, colore nero, peso 546-568 g.

Pedae Saint PD-M820 Shimano

Pedali SPD Shimano Zee

Una piattaforma solidissima per affrontare in sicurezza i sentieri di montagna più impegnativi. Pedali ideali per gli appassionati di downhill, BMX e del gravity in generale.

Pedali Shimano Zee PD-M647 – 93,99 euro con tacchette SH51
Il meccanismo “flottante” permette all’attacco di ruotare di 12,5° per garantire un aggancio facile e veloce, regolazione della tensione di aggancio e sgancio, riduce efficacemente l’accumulo di fango, perno a cartuccia sigillato al Cr-mo con collarino rinforzato in acciaio, colore nero, peso 568 g.

uno Shimano Zee PD-M647

Pedali SPD Serie Shimano

Tre modelli a disposizione degli appassionati di mountain bike.

Pedali Shimano PD-ME700 – prezzo n.d.
La piattaforma larga a doppia faccia migliora la stabilità scarpa-pedale e il trasferimento di potenza, la gabbia integrata aumenta il controllo in posizione non agganciata e protegge il meccanismo di aggancio dagli impatti, i robusti meccanismi ad artiglio garantiscono la fluidità nell’aggancio/sgancio, ingresso regolabile per il ciclista, tensione di sgancio personalizzabile, perno al Cr-Mo e asse con cuscinetti a cartuccia sigillati a bassa manutenzione, colore nero.

Pedale PD-ME700 della shimano

Pedali Shimano PD-M530 – 43,99 euro con tacchette SH51
La gabbietta integrata aumenta la stabilità e il controllo in posizione non agganciata e protegge il meccanismo di aggancio dagli impatti, minore accumulo di fango e detriti nella sua categoria, regolazione della tensione di aggancio e sgancio, perno con cuscinetti a cartuccia sigillati a bassa manutenzione, colori bianco-nero, peso medio 455 g.

uno Shimano PD-M530

Pedali Shimano PD-EH500 – 74,90 euro
Aggancio SPD ad azione leggera solo su un lato con piattaforma piatta sull’altro, presa sul lato piatto efficace per un maggior controllo, gruppo asse a cartuccia sigillato a bassa manutenzione, regolazione della tensione di aggancio e sgancio, colore grigio scuro, peso 383 grammi.

Pedali della Shimano PD-EH500

Conclusioni

Confrontando le varie caratteristiche dei pedali SPD Shimano non vi resta che scegliere il modello adatto alle vostre esigenze, regolare la durezza della molla dei pedali e le tacchette sotto le vostre scarpe e partire per la prossima avventura.

Due ulteriori consigli che possiamo darvi: il primo è avere pedale, scarpa e bici dello stesso “stile”, quindi sarebbe meglio evitare i pedali da XC su bici da enduro.

Il secondo consiglio, visto che usiamo entrambi i sistemi (flat ed SPD) da anni, è quello di non fossilizzarsi su un sistema solo perché entrambi portano dei benefici alla pedalata e alla tecnica di guida.

Per maggiori informazioni sui pedali SPD e flat vi consigliamo di consultare la sezione dei pedali sul sito web ufficiale Shimano.

Rockrider ST 900: da Decathlon una MTB front economica per i principianti

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Copertina articolo rockrider ST 900

La Rockrider ST 900 è stata ideata per chi vuole muovere le prime pedalate nei boschi senza spendere una fortuna.

Si tratta infatti di una mountain bike economica entry level dotata della sola sospensione anteriore, una forcella ammortizzata RockShox. Il telaio è in alluminio, le ruote sono da 27,5″ e la trasmissione da 11 velocità è monocorona.

La ST 900 viene offerta sul mercato con un prezzo di listino di 699 euro. È disponibile in due colorazioni differenti: Grigio Scuro o Rosso.

Viene venduta dalla catena commerciale multisport di Decathlon nelle taglie S, M, L e XL.

Nonostante la fascia di prezzo bassa viene equipaggiata con una dotazione moderna e affidabile. La componentistica scelta la rende semplice da utilizzare e funzionale per muoversi in sicurezza sullo sterrato.

Il discreto rapporto qualità prezzo la colloca in buona posizione tra le concorrenti, come potenziale oggetto di interesse per chi abbia voglia di affacciarsi nel nostro sport. A tal proposito vi segnaliamo il nostro tutorial dedicato alla scelta della prima MTB.

bici MTB Rockrider 0ST 900 in primo piano in un bosco

Telaio e le tecnologie della mtb front Rockrider ST 900

Il telaio della ST 900 è realizzato in alluminio 6061, il triangolo anteriore è formato da tubature a doppia battuta. Questa scelta rende lo chassis piuttosto leggero, infatti il peso registrato in taglia M è pari a 1,6 kg.

Si tratta di 500 grammi in meno rispetto al modello ST 540, sicuramente un buon risultato per questa fascia di prezzo. Secondo Decathlon, il telaio della ST 900 è stato studiato per essere comodo e facile da manovrare, ideale per escursionismo e passeggiate immersi nella natura.

Inoltre non è solo confortevole ma anche affidabile e duraturo, infatti Decathlon lo garantisce a vita: tuttavia sottolinea che non è idoneo per gare di XC né per l’Enduro.

Una bicicletta Rockrider ST 900 di 3/4 rossa

Rockrider ST 900: componenti della mountain bike

La forcella anteriore è una RockShox 30 Silver a molla con corsa di 120 millimetri ed è dotata di regolazione del precarico. Si tratta del componente ideale per garantire il comfort necessario sui terreni sconnessi.

Grazie al comando lockout al manubrio è possibile bloccare la sospensione nei tratti asfaltati per poi sbloccarla con un click quando necessario. Il canotto sterzo è conico per migliorare la robustezza e la rigidità, una scelta non sempre scontata su questa fascia di prezzo.

La trasmissione monocorona è da 11 velocità, scelta che la rende molto facile da utilizzare vista la presenza di un solo comando.

Il cambio posteriore, il comando e la cassetta pignoni sono dell’azienda taiwanese Microshift: la rapportatura dei pignoni va da 11 a 46 denti. La guarnitura è SRAM X1000 con corona da 32 denti, la catena è una KMC.

MTB-Rockrider-ST-900-particolare2

L’attacco manubrio è regolabile in altezza con un range di 5 posizioni, per collocare il manubrio nel punto più idoneo in base alla preferenze. La lunghezza dell’attacco manubrio varia a seconda della taglia telaio; si parte da 70 mm per la taglia S e si arriva a 90 mm per la taglia XL.

Il manubrio Rockrider Sport ha un diametro di 31,8 mm e misura 720 mm in larghezza.

I freni a disco Tektro sono idraulici, abbinati con un rotore da 180 mm per l’anteriore e da 160 al posteriore e sono idonei per una frenata sicura e affidabile, in ogni condizione meteorologica.

Le ruote in alluminio sono tubeless ready e hanno un canale interno da 23 mm. Le coperture Rockrider All condition Light sono da 27,5×2,2″ e sono scorrevoli e polivalenti.

La sella è studiata per essere comoda e confortevole, si tratta di una Rockrider Ergofit Pro.

La tabella con le misure e le geometri della mountain bike Rockrider ST 900

La tabella con le misure e le geometri della mountain bike Rockrider ST 900.

Dove acquistare la Rockrider ST 900

Potete acquistare la Rockrider ST 900 presso i numerosi store Decathlon o comodamente da casa ordinando online. Dopo l’acquisto viene offerto gratuitamente un tagliando meccanico, programmabile entro 6 mesi dall’acquisto.

Per ulteriori informazioni e per consultare la scheda tecnica dettagliata di questa mountain bike economica fate riferimento al sito ufficiale Decathlon.

Northwave: il catalogo e il listino prezzi delle scarpe MTB 2020

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MTB-Cover-listino-northwave

Presentiamo oggi ai lettori di mountainbike.bicilive.it il catalogo 2020 delle scarpe MTB di Northwave. L’azienda italiana fondata da Gianni Piva vanta una esperienza pluridecennale nel settore delle calzature e il reparto ricerca e sviluppo dei laboratori di Montebelluna (TV) è sempre alla ricerca di nuove tecnologie.

Appassionato di scarpe, il signor Piva ha iniziato a lavorare con esse già all’età di 13 anni. Dopo il successo ottenuto nel mondo snowboard, nel 1993 ha dato vita alla prima scarpetta per mountain bike, la famosa bi-color conosciuta ai più con il nome di Northwave Integral.

Dagli anni ’90 a oggi la continua ricerca di soluzioni d’avanguardia da offrire ai propri clienti ha portato il Northwave Lab a realizzare diverse calzature per i ciclisti che, come andremo a vedere, si distinguono per qualità, comfort e prestazioni.

In particolare, il catalogo scarpe MTB 2020 si compone di 19 modelli, tutti dotati delle migliori tecnologie di Northwave che assicurano così un prodotto di elevata qualità. Leggere e traspiranti, le scarpe dedicate al mondo dello sterrato si dividono in due grandi famiglie: XC (cross country) e Trail/All Mountain.

In questo articolo inizialmente vedremo da vicino tutte le soluzioni di ultima generazione ritrovabili sulle scarpe da mountain bike del catalogo di Northwave, poi passeremo ad analizzare nel dettaglio tutti i modelli presentando le relative caratteristiche tecniche ed evidenziando il loro prezzo che, cogliamo l’occasione per ricordarlo, è da intendersi di vendita al pubblico e comprensivo di IVA.

foto ambientata di una scarpa enduro mid action su una roccia

Le tecnologie delle scarpe MTB 2020 di Northwave

Prima di elencare tutti i prodotti che compongono il catalogo 2020 di scarpe da mountain bike di Northwave vogliamo spiegare le tecnologie messe a disposizione dell’azienda di Gianni Piva.

Il Northwave Lab, lavorando su diversi aspetti delle calzature, riesce infatti a proporre delle nuove soluzioni per soddisfare le aspettative degli appassionati della MTB, anche dei più esigenti.

Particolare attenzione viene prestata allo sviluppo e alla realizzazione di tutte le parti della scarpa: tomaie, sistemi di chiusura, membrane e suole.

La tomaia XFrame e il Climaflex Collar

La soluzione tecnologica proposta da Northwave per la tomaia è essenzialmente lo XFrame, a cui viene affiancato la innovativa soluzione Climaflex Collar.

XFrame by Northwave è un’innovativa costruzione creata per trasmettere tutta la potenza sviluppata in pedalata.

Serrando al massimo e in modo uniforme il piede del ciclista, evitando punti di pressione, le scarpe dotate di XFrame technology sono costituite da materiale di uno spessore di soli 0,5 mm estremamente morbido. Inoltre la struttura è dotata di rinforzi che sono distribuiti a 360° lungo tutto lo sviluppo del piede.

Il risultato è un avvolgimento perfettamente bilanciato e un comfort di calzata ideale. Per raggiungere il massimo dell’efficienza e della qualità, gli ingegneri Northwave abbinano XFrame con il sistema di chiusura brevettato con rotore, l’SLW2. Esso sostituisce gli inserti in plastica con morbide fettucce e utilizza un cavo in Dyneema che si adatta alla forma del piede.

Rimanendo sempre in zona tomaia, non si può non parlare del Climaflex Collar, una tecnologia che trasforma la scarpa da MTB in una comoda calzatura. Il collarino fornisce infatti ottima mobilità del piede ed estrema protezione dalle intemperie.

Evitando sovrapposizioni e zone con velcro, con Climaflex la sensazione è quella di indossare una scarpa invernale che è un’estensione della propria gamba.

La libertà di movimento è così assicurata, così come la resistenza a vento e acqua. La barriera wind e waterproof che mantiene i piedi sempre caldi viene garantita dall’utilizzo del Neoprene, materiale morbido e altamente isolante, e dalla membrana elastica Gore-Tex Rattler.

particolare del sistema di chiusura SLW2 fi una ghost pro

Il sistema di chiusura SLW2

Northwave ha brevettato un sistema di chiusura a cricchetto che permette un serraggio molto rapido e una regolazione altamente personalizzabile. Stiamo parlando della tecnologia denominata SLW2, che permette un rilascio step by step e una apertura completa con un singolo pulsante.

Il serraggio veloce avviene grazie a una micro regolazione – ogni scatto equivale a 0,72 mm – che consente possibilità di adattamento pressoché infinite. Il sistema è semplice: si preme il bottone e si ruota per regolare, mentre si solleva per aprire completamente la scarpa.

L’SLW è duraturo e indistruttibile perché realizzato con cavi in Dyneema e tecnologie che derivano direttamente dall’ambito navale. Comodo e leggero, offre allo stesso tempo una calzata ideale. La pressione viene infatti distribuita in modo uniforme lungo tutta la superficie della tomaia, eliminando così i punti di pressione.

Le membrane in Gore-Tex

Primo marchio ciclistico ad utilizzare Gore-Tex sui propri prodotti, Northwave continua la cooperazione proponendo al pubblico ben 8 modelli dotati della famosa tecnologia.

In particolare Northwave ha deciso di offrire sulle proprie scarpe delle soluzioni specifiche per ogni scarpa, in modo da regalare al cliente una vasta opportunità di scelta.

Partiamo parlando del “Duratherm Kelvin”, il sistema perfetto in Gore-Tex per chi è alla ricerca del massimo isolamento termico. Resistente al vento, all’acqua e altamente traspirante, questa soluzione è anche protettiva contro l’abrasione e gestisce in modo eccellente la sudorazione.

Il “Koala” è di un livello inferiore rispetto al precedente ma è in grado di fornire una protezione windproof e waterproof specifica per gli allenamenti e le corse invernali.

Infine, sempre per calzature adatte a un utilizzo prettamente invernale, Northwave si affida a “Pique”, membrana in Gore-Tex quindi molto traspirante e resistente alle intemperie ma con prestazioni leggermente più basse delle due soluzioni viste in precedenza.

Le suole create in collaborazione con Michelin

Passando dagli pneumatici alle suole delle calzature, Michelin ha scelto Northwave per entrare nel mondo delle scarpe da mountain bike. Tutta l’esperienza e la conoscenza maturata negli anni da Michelin ha portato a realizzare delle suole ad alte prestazioni.

Dalla collaborazione tra Michelin e Northwave sono venute alla luce soluzioni innovative create per conferire ai prodotti delle performance elevate. In particolare, le suole create a questo scopo sono cinque, tutte dotate di tecnologie d’avanguardia.

La Hyperlight XC è realizzata in carbonio unidirezionale al 100%. Frutto di studi biomeccanici e di test approfonditi, questa suola ha una struttura molto rigida ma allo stesso tempo leggerissima. I tasselli sono realizzati con l’innovativa Dual Layers Compound Technology che combina un doppio strato di materiale con caratteristiche differenti. Il risultato è una ottimizzazione di flessibilità, stabilità e aderenza. Nel dettaglio, i tasselli in punta e sul tallone contribuiscono a migliorare la trazione, mentre quelli laterali conferiscono stabilità.

Explore è invece una soluzione sviluppata per garantire elevate qualità nel Cross Country. Con le scarpe dotate di questa suola si può inoltre scendere dalla sella e camminare in tutta sicurezza su qualsiasi superficie. Il battistrada, che si ispira al design degli pneumatici, ha inoltre una resistenza del 28% superiore al tradizionale TPU e offre un grip perfetto per qualsiasi condizione meteo.

La X-Fire Michelin è anch’essa ispirata alle caratteristiche tecniche degli pneumatici del brand di gomme francese. Realizzata con due diverse mescole, una più morbida all’interno e una più robusta all’esterno, permette di godere di ottima aderenza e di elevata protezione.

I tasselli sulla punta sono aggressivi e garantiscono trazione anche sui terreni più cedevoli, mentre quelli del tallone conferiscono stabilità quando si cammina. L’area della tacchetta è inoltre stata studiata per facilitare l’aggancio sui pedali.

Rock’R Michelin si pone invece come punto di riferimento per suole All Mountain delle scarpe da MTB di Northwave. L’elevato numero di spigoli del battistrada consente di avere una maggiore superficie di contatto con il terreno, e quindi un grip migliore. I tasselli della suola hanno due mescole differenti a rigidità calibrata e assicurano migliore stabilità.

X-Crossbow Michelin è invece la suola All Mountain creata in collaborazione con Michelin Technical Soles. Riprendendo il design degli pneumatici da mountain bike, offre una trazione massima su tutte le superfici. Gli urti vengono assorbiti eccellentemente dal tallone, mentre la costruzione della parte centrale e della punta forniscono supporto al piede. L’inserto interno a deformazione progressiva conferisce rigidità e comfort.

Anatomical Arch Support

AAS è l’acronimo di Anatomical Arch Support, la tecnologia brevettata da Northwave per offrire a ogni ciclista il proprio arco plantare personalizzato. I piedi infatti non sono uguali, ma cambiano da persona a persona. La conformazione dell’arco plantare deve quindi essere in grado di fornire un supporto corretto. Ciò permette così di evitare fastidiose tendiniti o fasciti plantari.

Northwave ha così deciso di unire i pregi del plantare personalizzato e le suole tecniche con arco plantare integrato. Il risultato? Il sistema brevettato Anatomical Arch Support: un supporto arco plantare in TPU (poliuretano) integrato tra suola e tomaia.

Il TPU è meno rigido del carbonio ritrovabile nella suola e ciò consente alla scarpa di adattarsi alla conformazione dell’arco plantare del piede. Questo si traduce in un miglior supporto anche durante lo sforzo della pedalata.

una scarpa notrhwave razer con colarione mimetica ambientata

Le scarpe XC Northwave 2020

La linea di scarpe XC 2020 di Northwave conta 10 modelli in catalogo. Queste calzature da mountain bike proposte dal brand in una grande varietà di colori nascono per accontentare tutti i gusti e le esigenze dei clienti e sono perfette anche per un utilizzo ciclocross.

Ricordando che i prezzi riportati sono da intendersi comprensivi di IVA, vi invitiamo a visitare pagina ufficiale della sezione XC di Northwave.

Northwave Ghost Pro – 379,99 euro
Suola Hyperlight XC, 100% in carbonio unidirezionale, inserti in gomma Michelin con Dual Layer Compound Technology, tomaia brevettata XFrame 2®, doppio rotore SLW2, rinforzi anti-abrasione, tallone integrato con materiale interno in fibra direzionale, sottopiede Pro Regular Fit.
Colore: Black, White. Taglia: da 36 a 49.
Le scarpe mtb 2020 Northwave Ghost Pro

Northwave Ghost XCM 2 – 249,99 euro
Suola Carbon XC 12 con inserto 100% in carbonio, inserti in TPU, tomaia brevettata XFrame 2®, rotore SLW2, rinforzi in gomma anti-abrasione, tallone integrato con materiale interno in fibra direzionale, sottopiede Performance Regular.
Colore:Fore/Yel Flu, Black/Honey. Taglia: da 36 a 48.
una Northwave Ghost XCM 2 di profilo e con suola verde e giallo acido

Northwave Himalaya – 249,99 euro
Suola Michelin Rock’r, tomaia in pelle con film protettivo water repellent e fodera in Thinsulate® 400, laccio ultrarapido SL2 con power strap, rinforzi in gomma anti-abrasione, tallone rinforzato in gomma, sottopiede Arctic GTX.
Colore: Black. Taglia: da 38 a 48.
Le scarpe mtb 2020 Northwave Himalaya

Northwave Rebel 2 – 189,99 euro
Suola Carbon XC 12 con inserto 100% in carbonio, inserti in TPU, tomaia Biomap unibody, doppio rotore SLW2, rinforzi termosaldati in TPU, sottopiede Performance Regular.
Colore: Black/Green, Anthra/Orange, Black, Camo Green. Taglia: da 36 a 48.
visuale laterale e della suola di una Northwave Rebel 2 nera con particolare verde acido

Northwave Razer – 149,99 euro
Suola Carbon XC 10, inserti in TPU, tomaia con costruzione unibody, allacciatura decentrata, doppio rotore SLW2 unito a strap, rinforzi termosaldati in TPU, sottopiede Performance Regular.
Colore: Black, Black/Yellow Fluo, Green/Yellow Fluo, Camo Black. Taglia: da 36 a 48.
Scarpa Northwave Razer di profilo nera con dettagli bianchi e particolare della suola

Northwave Origin Plus Wide – 119,99 euro
Suola Speedlight 3D, inserti in rete traspirante, tomaia con costruzione unibody, doppio rotore SLW2 con extra strap, rinforzi termosaldati in TPU.
Colore: Black. Taglia: da 38 a 48.
una Northwave Origin Plus Wide vista di profilo con la suola

Northwave Origin Plus – 119,99 euro
Suola Speedlight 3D, inserti in rete traspirante, tomaia con costruzione unibody, doppio rotore SLW2 con extra strap, rinforzi termosaldati in TPU.
Colore: Black/Green, Anthra/Orange, Black. Taglia: da 36 a 48.
una scarpa Northwave Origin Plus con visuale laterale e della suola

Northwave Origin – 99,99 euro
Suola Speedlight 3D, inserti in rete traspirante, tomaia con costruzione unibody, chiusura a 3 strappi con velcro, rinforzi termosaldati in TPU.
Colore: Black/Red, Black, Black/Yellow Fluo. Taglia: da 36 a 50.
una scarpa Northwave Origin gialla e nera di profilo con visuale della suola

Northwave Tour – 99,99 euro
Inserti in mesch, tomaia con costruzione unibody, chiusura a 3 strappi con velcro.
Colore: Black. Taglia: da 36 a 49.

Northwave Tour – 84,99 euro
Suola Jaws, tomaia con cuciture ridotte, chiusura a 2 strappi con velcro.
Colore: Anthra/Orange, Black, Yellow Fluo/Black. Taglia: da 34 a 50.
una scarpa MTB Northwave Tour vista di profilo con suola

Le scarpe Trail/All Mountain Northwave 2020

La gamma di scarpe Trail/All Mountain di Northwave invece si compone 9 modelli. Il catalogo 2020 è studiato per offrire al cliente delle calzature MTB con caratteristiche tecniche differenti e variegate, tali da accontentare anche i rider più esigenti.

Come per la linea XC, anche in questo caso i prezzi riportarti di seguito sono da intendersi di vendita al pubblico e comprensivi di IVA. Come sempre vi consigliamo di visitare la sezione dedicata sul sito Northwave, in cui a volte si possono trovare interessanti sconti su alcuni articoli.

Northwave Enduro Mid – 169,99 euro
Suola X-Fire e gomma Michelin, mid cut, Thermowelded Layer Construction, passalacci con fettuccia in tessuto, rotore SLW2, rinforzi interni termosaldati, punta rinforzata.
Colore: Black/Off & White/Gold, Grey/Black, Iron. Taglia: da 38 a 48.
Le scarpe mtb 2020 Northwave Enduro Mid

Northwave Spider Plus 2 – 139,99 euro
Suola X-Crossbow Michelin, Thermowelded Layer Construction, passalacci con fettuccia in tessuto, rotore SLW2 unito a strappo con velcro, rinforzi interni termosaldati.
Colore: Black/Blue, Black/Yellow Fluo, Green Forest/Black. Taglia: da 36 a 49.
Le scarpe mtb 2020 Northwave Spider Plus 2

Northwave Clan – 139,99 euro
Suola con sistema Flat di Northwave, battistrada con compound co-sviluppato con Michelin-NW, Adaptive Shank interno in TPU, intersuola in EVA, tomaia termosaldata, chiusura con lacci no-stretch, punta e talloni con rinforzi termosaldati in TPU.
Colore: Blue/Orange, Anthra/Red, Black. Taglia: da 36 a 49.
Le scarpe mtb 2020 Northwave Clan

Northwave X-Trail Plus – 134,99 euro
Suola Explorer, battistrada in gomma Michelin, tomaia rivestita da film protettivo water repellent, rotore SLW2.
Colore: Black, Khaki. Taglia: da 36 a 49.
Le scarpe mtb 2020 Northwave X-Trail Plus

Northwave Spider 2 – 124,99 euro
Suola X-Crossbow Michelin, Thermowelded Layer Construction, laccio ultrarapido SL2, rinforzi interni termosaldati.
Colore: Black/Blue/Orange. Taglia: da 36 a 49.
Le scarpe mtb 2020 Northwave Spider 2

Northwave X-Trail – 109,99 euro
Suola Explorer, battistrada in gomma Michelin, tomaia rivestita da film protettivo water repellent, rinforzi interni.
Colore: Anthra, Khaki. Taglia: da 36 a 49.
Le scarpe mtb 2020 Northwave X-Trail

Northwave Tribe – 99, 99 euro
Suola con compound co-sviluppato con Michelin-NW, battistrada in gomma Michelin, tomaia in suede, chiusura con lacci no-stretch, punta e tallone con rinforzi con stampa gommata, linguetta in rete con imbottitura specifica.
Colore: Black/Red, Red, Anthracite/Yellow Fluo, White/Blue, Khaki. Taglia: da 36 a 49.
Le scarpe mtb 2020 Northwave Tribe

Northwave Corsair – 99,99 euro
Suola Damp-Lite, battistrada in gomma naturale, inserti in rete fettucce passalaccio in tessuto, rotore SLW2 unito a strappo con velcro, punta e tallone con rinforzi in PU.
Colore: Black/Orange, Black, Khaki. Taglia: da 36 a 50.
scarpa Corsair della Northwave di profilo

Northwave Escape Evo – 84,99 euro
Suola Damp-Lite, battistrada in gomma naturale, costruzione leggera con protezioni, chiusura a lacci con strap superiore, tallone rinforzato.
Colore: Black/Green, Blue/Lob. Orange, Black. Taglia: da 36 a 50.
Northwave Escape Evo di profilo con suola

Per ulteriori informazioni sulle scarpe da mountain bike 2020 di Northwave o per maggiori approfondimenti circa i prodotti offerti dal brand, vi consigliamo di consultare il sito web ufficiale Northwave.

Tutte le mountain bike Trek 2020: catalogo e listino prezzi

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MTB-cover-listino-trek

Oggi vi presentiamo il nuovo catalogo delle mountain bike Trek 2020. Il nostro listino Trek 2020 conta ben 58 diversi modelli suddivisi in 12 gamme, è corredato dalle specifiche tecniche e dai rispettivi prezzi in euro.

Ogni gamma è dedicata a una diversa destinazione d’uso, cambiano quindi le tecnologie adottate; la componentistica varia in base alla rispettiva fascia di prezzo.

L’offerta Trek inizia dai modelli entry level economici ideati per i principianti, fino ad arrivare ai mezzi pronti per affrontare una gara di coppa.

I prezzi di listino partono dal basso con 459 euro richiesti per la Marlin 5 fino ad arrivare a 10.599 euro per la top di gamma Fuel 9.9 XX1 AXS.

Per comodità suddividiamo il listino in due categorie, distinguendo tra le MTB full suspension e le front suspension.

foto action di un ciclista su un sentiero di montagna

Le MTB full suspension Trek 2020

La categoria Full Suspension si compone con sette diverse gamme di mountain bike, dotate appunto di doppia sospensione.

Sono inclusi i performanti mezzi per l’enduro, il downhill e le competizioni di cross country.

Gamma 2020 Trek Fuel EX

La Gamma Fuel EX include 10 modelli, si tratta di mountain bike full suspension altamente tecnologiche.

Tutti i modelli della linea sono studiati appositamente per il trail riding o le gare di endurance; sono corredati da sospensioni con escursione di 140/130 mm, rispettivamente per forcella e telaio.

Si parte dal basso con un telaio in alluminio allestito con trasmissione monocorona Shimano Deore fino ad arrivare in cima con telaio in carbonio e trasmissione wireless SRAM Eagle AXS.

L’allestimento entry level Fuel EX 5 viene proposto per 2.199 euro, mentre per il top di gamma Fuel EX X01 AXS sono richiesti ben 9.099 euro.

Abbiamo già parlato in maniera approfondita di questa gamma nell’articolo Trek Fuel EX 2020.

Taglie disponibili: XS, S, M, M/L, L, XL.

Trek Fuel EX 5 – 2.199
Telaio in alluminio con travel 130 mm, Forcella RockShox Recon RL 140 mm, Ammortizzatore RockShox Deluxe Select+, Trasmissione Shimano Deore M6000, 10 velocità, Freni Shimano MT200 rotori 180 mm, Reggisella Telescopico TranzX JD-YSP18, Cerchi Alex MD35, Gomme Bontrager XR4 Team Issue 2.60″.
bici laterale Fuel EX 5 viola

Trek Fuel EX 7 – 2.769
Telaio in Alluminio con travel 130 mm, Forcella RockShox 35 Gold 140 mm, Ammortizzatore Fox Performance Float EVOL, Trasmissione SRAM NX Eagle, 12 velocità, Reggisella Telescopico TranzX JD-YSP18, Cerchi Bontrager Line Comp 30, Gomme Bontrager XR4 Team Issue 2.60″.

Trek Fuel EX 8 – 3329 euro
Telaio in Alluminio con travel 130 mm, Forcella Fox Rhythm 34 140 mm, Ammortizzatore Fox Performance Float EVOL, Trasmissione SRAM GX Eagle, 12 velocità, Freni Shimano Deore M6000 rotori 180 mm, Reggisella Telescopico Bontrager Line Dropper, Cerchi Bontrager Line Comp 30, Gomme Bontrager XR4 Team Issue 2.60″.

Trek Fuel EX 8 XT – 3.329 euro
Telaio in Alluminio con travel 130 mm, Forcella Fox Rhythm 34 140 mm, Ammortizzatore Fox Performance Float EVOL, Trasmissione Shimano XT M8100, 12 velocità, Freni Shimano Deore M6000 rotori 180 mm, Reggisella Telescopico Bontrager Line Dropper, Cerchi Bontrager Line Comp 30, Gomme Bontrager XR4 Team Issue 2.60″.
una bici Fuel EX 8 XT nera di profilo

Trek Fuel EX 9.7 – 4.099 euro
Telaio in Carbonio con travel 130 mm, Forcella Fox Rhythm 34 140 mm, Ammortizzatore Fox Performance Float EVOL, Trasmissione SRAM NX Eagle, 12 velocità, Freni Shimano MT420 rotori 203/180 mm, Reggisella Telescopico Bontrager Line Dropper, Cerchi Bontrager Line Comp 30, Gomme Bontrager XR4 Team Issue 2.60″.

Trek Fuel EX 9.8 – 5499 euro
Telaio in Carbonio con travel 130 mm, Forcella Fox Performance 36 140 mm, Ammortizzatore Fox Performance Float EVOL, Trasmissione SRAM GX Eagle, 12 velocità, Freni Shimano SLX M7120 rotori 203/180 mm, Reggisella Telescopico Bontrager Line Elite Dropper, Cerchi Bontrager Line Carbon 30, Gomme Bontrager XR4 Team Issue 2.60″.

Trek Fuel EX 9.8 XT – da 5.499 a 6.099 euro
Telaio in Carbonio con travel 130 mm, Forcella Fox Performance 36 140 mm, Ammortizzatore Fox Performance Float EVOL, Trasmissione Shimano XT M8100, 12 velocità, Freni Shimano SLX M7120 rotori 203/180 mm, Reggisella Telescopico Bontrager Line Elite Dropper, Cerchi Bontrager Line Carbon 30, Gomme Bontrager XR4 Team Issue 2.60″.
bicicletta Fuel EX 9.8 XT di profilo dal colore verdeacqua sfumato

Trek Fuel EX 9.9 – da 7.499 a 8.099 euro
Telaio in Carbonio con travel 130 mm, Forcella Fox Factory 36 140 mm, Ammortizzatore Fox Factory Float EVOL, Trasmissione SRAM X01 Eagle, 12 velocità, Freni Shimano XT M8120 rotori 203/180 mm, Reggisella Telescopico Bontrager Line Elite Dropper, Cerchi Bontrager Line Carbon 30, Gomme Bontrager XR4 Team Issue 2.60″.

Trek Fuel EX 9.9 X01 AXS – da 8.499 a 9.099 euro euro
Telaio in Carbonio con travel 130 mm, Forcella Fox Factory 36 140 mm, Ammortizzatore Fox Factory Float EVOL, Trasmissione SRAM Eagle AXS, wireless, 12 velocità, Freni Shimano XT M8120 rotori 203/180 mm, Reggisella Telescopico RockShox Reverb AXS, Cerchi Bontrager Line Carbon 30, Gomme Bontrager XR4 Team Issue 2.60″.
una bici Fuel EX 9.9 X01 AXS rosso scuro di profilo

Trek Fuel EX 9.9 XTR – da 7.499 a 8.099 euro
Telaio in Carbonio con travel 130 mm, Forcella Fox Factory 36 140 mm, Ammortizzatore Fox Factory Float EVOL, Trasmissione Shimano XTR M9100, 12 velocità, Freni Shimano XTR M9120 rotori 203/180 mm, Reggisella TelescopicoBontrager Line Elite Dropper, Cerchi Bontrager Line Carbon 30, Gomme Bontrager XR4 Team Issue 2.60″.
una Fuel EX 9.9 XTR viola lucido

Gamma Trek Full Stache 8

La Full Stache 8 è una bici da trail dotata di doppia sospensione e ruote generose da 29″ Plus. È disponibile con un solo allestimento, il telaio è in alluminio e il prezzo di listino è fissato a 3.599 euro.

La Stache 8 è dotata di trasmissione monocorona 1×12 velocità e un’escursione di 130 mm, per anteriore e posteriore. Risulta la compagna ideale per i viaggi, il bikepacking e singletrack mediamente impegnativi, grazie alle sue ruote semi fat ideate per esplorare i terreni più vari.

Trek Full Stache 8 – 3599 euro
Telaio in Alluminio con travel 130 mm, Forcella RockShox Pike RL 130 mm, Ammortizzatore Fox Performance Float EVOL, Trasmissione SRAM GX Eagle, 12 velocità, Freni SRAM Guide R, Reggisella Telescopico Bontrager Line Dropper, Cerchi SUNringlé Duroc 40 SL, Gomme Bontrager XR4 Team Issue 3.0″.
bicicletta Full Stache 8 verde  oliva opaco

Gamma Trek Remedy

Una mountain bike full suspension 27.5″ pensata per l’all mountain e l’enduro ricreativo. La Remedy è una MTB polivalente dotata di una forcella con escursione da 160 mm abbinati a 150 mm di corsa per il posteriore.

Il telaio ricercato è ricco di tecnologia grazie alle numerose soluzioni proprietarie di Trek come ad esempio le geometrie regolabili con il sistema Mino Link.

La gamma Remedy si compone con 6 diversi modelli, tutti allestiti con ruote da 27,5″. Si parte con un telaio in alluminio per poi salire di livello con l’utilizzo del carbonio.

L’entry level Remedy 7 viene offerta con un prezzo di listino di 2.599 euro mentre il modello top Remedy 9.9 ha un prezzo di 7.199 euro.

Taglie disponibili: S, M, M/L, L, XL.

Trek Remedy 7 – 2.599 euro
Telaio in Alluminio con travel 150 mm, Forcella RockShox 35 Gold 160 mm, Ammortizzatore RockShox Deluxe Select+, Trasmissione SRAM NX Eagle, 12 velocità, Freni SRAM Guide T rotori 203/180 mm, Reggisella Telescopico TranzX JD-YSP18, Cerchi Bontrager Line Comp 30, Gomme Bontrager XR4 Team Issue 2.60″.
una trek Remedy 7 di profilo

Trek Remedy 8 27.5 – 3099 euro
Telaio in Alluminio con travel 150 mm, Forcella RockShox Lyrik Select Plus 160 mm, Ammortizzatore RockShox Deluxe RT3, Trasmissione SRAM GX Eagle, 12 velocità, Freni SRAM Guide R rotori 203/180 mm, Reggisella Telescopico Bontrager Line Dropper, Cerchi Bontrager Line Comp 30, Gomme XR4 Team Issue 2.60″.

Trek Remedy 8 27.5 XT – 3.099 euro
Telaio in Alluminio con travel 150 mm, Forcella RockShox Lyrik Select Plus 160 mm, Ammortizzatore RockShox Deluxe RT3, Trasmissione Shimano XT M8100, 12 velocità, Freni Deore M6000 rotori 203/180 mm, Reggisella Telescopico Bontrager Line Dropper, Cerchi Bontrager Line Comp 30, Gomme XR4 Team Issue 2.60″.

Trek Remedy 9.7 27.5 – 3.899 euro
Telaio in Carbonio con travel 150 mm, Forcella RockShox Lyrik Select Plus 160 mm, Ammortizzatore RockShox Deluxe RT3, Trasmissione SRAM NX Eagle, 12 velocità, Freni SRAM Guide R rotori 203/180 mm, Reggisella Telescopico Bontrager Line Dropper, Cerchi Bontrager Line Comp 30, Gomme XR4 Team Issue 2.60″.
una bicicletta Remedy 9.7 27.5 di profilo grigio perla

Trek Remedy 9.8 27.5 – 5499 euro
Telaio in Carbonio con travel 150 mm, Forcella Fox Performance 36 160 mm, Ammortizzatore Fox Performance Float EVOL, Trasmissione SRAM GX Eagle, 12 velocità, Freni SRAM G2 RSC rotori 203/180 mm, Reggisella Telescopico Bontrager Line Elite Dropper, Cerchi Bontrager Line Carbon 30, Gomme XR4 Team Issue 2.60″.

Trek Remedy 9.9 27.5 – 7.199 euro
Telaio in Carbonio con travel 150 mm, Forcella Fox Factory 36, Ammortizzatore Fox Factory Float EVOL, Trasmissione SRAM X01 Eagle, 12 velocità, Freni Shimano XT M8120 rotori 203/180 mm, Reggisella Telescopico Bontrager Line Elite Dropper, Cerchi Bontrager Line Carbon 30, Gomme XR4 Team Issue 2.60″.
una Remedy 9.9 27.5 di profilo giall e verdeacqua con dettagli neri

Le mountain bike della gamma Trek Session 2020

La gamma Session conta due soli modelli dedicati alla discesa e al downhill. Le geometrie sono orientate a un utilizzo anche in bike park, scelta ideale per le acrobazie più impegnative.

La Session è costruita con un telaio robusto, in alluminio per la versione 8 e in carbonio per la 9.9; l’escursione anteriore e posteriore è rispettivamente di 200 mm e 210 mm. I componenti della trasmissione sono dedicati alla discesa con la serie DH di SRAM.

L’entry level 27.5″ è disponibile a 4.099 euro e l’altro modello con ruote da 29″ rappresenta il top di gamma “pronto gara” a 8.199 euro.

Taglie: S, M, L, XL.

Trek Session 8 27.5 – 4.099 euro
Telaio in Alluminio con travel 210 mm, Forcella RockShox Boxxer Select 200 mm, Ammortizzatore Fox X2, Trasmissione SRAM GX DH, 7 velocità, Freni SRAM Guide R rotori 203/180 mm, Cerchi Bontrager Line DH 30, Gomme Bontrager G4 Team Issue 2,4″.
bici Session 8 27.5 rosso mettallizzato

Trek Session 9.9 29 – 8.199 euro
Telaio in Carbonio con travel 210 mm, Forcella RockShox Boxxer Ultimate 200 mm, Ammortizzatore RockShox Super Deluxe Ultimate DH, Trasmissione SRAM X01 DH, 7 velocità, Freni SRAM Code RSC rotori 203/180 mm, Cerchi Bontrager Line DH 30, Gomme Bontrager G5 Team Issue 2,5″.
una Session 9.9 29 rossa con particolari bianchi

Gamma Trek Slash

La Slash è una mountain bike da enduro molto veloce e aggressiva con ruote da 29″ studiata per massimizzare il risultato nelle competizioni: si tratta infatti del modello scelto dal team Trek Factory Racing Enduro.

La gamma si compone di sette diversi modelli con telaio in alluminio per la base e in carbonio per gli allestimenti più ricchi.

Viene offerta a partire da 3.099 euro per il modello Slash 8 fino a 8.599 euro per il top di gamma Slash 9.9 XTR. 

Taglie disponibili: S, M, L, XL.

Trek Slash 8 29 – 3.099 euro
Telaio in Alluminio con travel 150 mm, Forcella RockShox Yari RC 160 mm, Ammortizzatore RockShox Deluxe RT3, Trasmissione SRAM GX Eagle, 12 velocità, Freni SRAM Guide R rotori 200/180 mm, Reggisella Telescopico Bontrager Line Dropper, Cerchi Bontrager Line Comp 30, Gomme Bontrager G5/G4 Team Issue 2,6″/2,4″.
bicicletta Slash 8 29 nera con particolari scuri

Trek Slash 9.7 29 – 4.499 euro
Telaio in Carbonio con travel 150 mm, Forcella Fox Rhythm 36 160 mm, Ammortizzatore Fox Performance Float EVOL, Trasmissione SRAM NX Eagle, 12 velocità, Freni SRAM Guide R rotori 200/180 mm, Reggisella Telescopico Bontrager Line Dropper, Cerchi Bontrager Line Comp 30, Gomme Bontrager G5/G4 Team Issue 2,6″/2,4″.

Trek Slash 9.8 29 – 5.799 euro
Telaio in Carbonio con travel 150 mm, Forcella Fox Performance 36 Float 160 mm, Ammortizzatore RockShox Deluxe RT3, Trasmissione SRAM GX Eagle, 12 velocità, Freni SRAM Guide RS rotori 200/180 mm, Reggisella Telescopico Bontrager Line Dropper, Cerchi Bontrager Line Carbon 30, Gomme Bontrager G5/G4 Team Issue 2,6″/2,4″.

Slash 9.8 XT – 5.799 6.399
Telaio in Carbonio con travel 150 mm, Forcella RockShox Lyrik Select Plus 160 mm, Ammortizzatore RockShox Deluxe RT3, Trasmissione Shimano XT M8100, 12 velocità, Freni Shimano SLX M7120 rotori 200/180 mm, Reggisella Telescopico Bontrager Line Elite Dropper, Cerchi Bontrager Line Carbon 30, Gomme Bontrager G5/G4 Team Issue 2,6″/2,4″.
bici Slash 9.8 XT viola lucido

Trek Slash 9.9 29 – 8.599 euro
Telaio in Carbonio con travel 150 mm, Forcella Fox Factory 36 Float 160 mm, Ammortizzatore RockShox Deluxe RT3, Trasmissione SRAM X01 Eagle, 12 velocità, Freni Shimano Deore XT M8020 rotori 200/180 mm, Reggisella Telescopico Bontrager Line Elite Dropper, Cerchi Bontrager Line Carbon 30, Gomme Bontrager G4 Team Issue 2,4″.

Trek Slash 9.9 29 XO1 AXS – da 8.999 a 9.599 euro
Telaio in Carbonio con travel 150 mm, Forcella Fox Factory 36 Float 160 mm, Ammortizzatore RockShox Deluxe RT3, Trasmissione SRAM AXS Eagle, 12 velocità, Freni Shimano Deore XT M8020 rotori 200/180 mm, Reggisella Telescopico Bontrager Line Elite Dropper, Cerchi Bontrager Line Carbon 30, Gomme Bontrager G4 Team Issue 2,4″.

Trek Slash 9.9 XTR – da 7.999 a 8.599 euro
Telaio in Carbonio con travel 150 mm, Forcella RockShox Lyrik Ultimate 160 mm, Ammortizzatore RockShox Deluxe RT3, Trasmissione Shimano XTR M9100, 12 velocità, Freni Shimano XTR M9120 rotori 200/180 mm, Reggisella Telescopico Bontrager Line Elite Dropper, Cerchi Bontrager Line Carbon 30, Gomme Bontrager G5/G4 Team Issue 2,6″/2,4″.
bicicletta Slash 9.9 XTR vista di profilo rossa

Le mountain bike della gamma 2020 Trek Supercaliber

Con Supercaliber si varca il sottile confine di giunzione tra hardtail e full suspension.

Si tratta di una mountain bike da cross country dotata di doppia sospensione con soli 60 mm di travel posteriore, sviluppata all’insegna delle prestazioni da gara e della velocità, con componentistica leggera e rifinita per ottenere la massima reattività di una front e il comfort di una full.

La linea è composta da 6 modelli, il prezzo parte da 4.499 euro richiesti per la Supercaliber 9.7 e arriva a 10.499 euro per il modello 9.9 AXS.

Abbiamo già parlato in maniera approfondita delle sue tecnologie nella nostro articolo della linea Trek Supercaliber 2020.

Taglie: S, M, M/L, L, XL, 2XL.

Trek Supercaliber 9.7 – 4499 euro
Telaio in Carbonio con travel 60 mm, Forcella RockShox Reba RL 100 mm, Ammortizzatore Trek IsoStrut Fox Performance, Trasmissione SRAM NX Eagle, 12 velocità, Freni Shimano MT501 rotori 180/160 mm, Cerchi Bontrager Kovee Elite 23 carbonio, Gomme Bontrager XR2 2,20″.
una MTB Supercaliber 9.7  nera con particolari bianchi vista di lato

Trek Supercaliber 9.8 – da 5999 a 6.599 euro
Telaio in Carbonio con travel 60 mm, Forcella Fox Performance 32 Step-Cast, Ammortizzatore Trek IsoStrut Fox Performance, Trasmissione SRAM GX Eagle, 12 velocità, Freni Shimano Deore XT M8100 rotori 180/160 mm, Cerchi Bontrager Kovee Pro 23 carbonio, Gomme Bontrager XR2 2,20″.

Trek Supercaliber 9.8 XT – da 5.999 a 6.599 euro
Telaio in Carbonio con travel 60 mm, Forcella Fox Performance 32 Step-Cast, Ammortizzatore Trek IsoStrut Fox Performance, Trasmissione Shimano XT, 12 velocità, Freni Shimano Deore XT M8100 rotori 180/160 mm, Cerchi Bontrager Kovee Pro 23 carbonio, Gomme Bontrager XR2 2,20″.
bicicletta Supercaliber 9.8 XT  di profilo rossa con particolari bianchi

Trek Supercaliber 9.9 – da 9.499 a 10.099 euro
Telaio in Carbonio con travel 60 mm, Forcella Fox Factory 32 Step-Cast, Ammortizzatore Trek IsoStrut Fox Performance, Trasmissione SRAM XX1 Eagle, 12 velocità, Freni SRAM Level Ultimate rotori 180/160 mm, Cerchi Bontrager Kovee XXX 30 carbonio, Gomme Bontrager XR1 2,20″.

Trek Supercaliber 9.9 AXS – 10.499 euro
Telaio in Carbonio con travel 60 mm, Forcella RockShox SID SL Ultimate, Ammortizzatore Trek IsoStrut Fox Performance, Trasmissione SRAM AXS Eagle, 12 velocità, Freni SRAM Level Ultimate rotori 180/160 mm, Cerchi Bontrager Kovee XXX 30 carbonio, Gomme Bontrager XR1 2,20″.
bici Supercaliber 9.9 AXS di profilo di colore grigio scuro con particolare metallizzato

Trek Supercaliber 9.9 XTR – da 9.499 a 10.099 euro
Telaio in Carbonio con travel 60 mm, Forcella Fox Factory 32 Step-Cast, Ammortizzatore Trek IsoStrut Fox Performance, Trasmissione Shimano XTR M9100, 12 velocità, Freni Shimano XTR M9100 rotori 180/160 mm, Cerchi Bontrager Kovee XXX 30 carbonio, Gomme Bontrager XR1 2,20″.
una bike Supercaliber 9.9 XTR di colore giallo acido e verde acqua con dettagli neri

La gamma 2020 mtb Trek Top Fuel

La gamma Top Fuel unisce l’efficienza e la leggerezza di una bici cross country con le prestazioni e la tolleranza di una bici da trail.

Una mountain bike 29er veloce e agile che offre il massimo divertimento sui trail scorrevoli e nelle discese mediamente tecniche.

All’anteriore presenta una forcella da 120 mm accompagnata da un escursione posteriore di 115 mm e un reggisella telescopico.

La gamma è composta da sette diversi allestimenti, con un prezzo di listino che parte da 3.079 euro per la Top Fuel 8 e arriva a 10.599 euro per la Top Fuel 9.9 XX1 AXS.

Per approfondire consultate il nostro articolo sulla gamma Top Fuel 2020.

Taglie: S, M, M/L, L, XL, 2XL.

Trek Top Fuel 8 – 3.079 euro
Telaio in Alluminio con travel 115 mm, Forcella RockShox Recon Gold RL 120 mm, Ammortizzatore Fox Performance Float, Trasmissione SRAM NX Eagle, 12 velocità, Freni Shimano MT500 rotori 180/160 mm, Reggisella Telescopico Bontrager Line Dropper, Cerchi Bontrager Kovee Comp 23, Gomme Bontrager XR3 Team Issue 2,4″.
una Top Fuel 8 vista di profilo nera con particolari rossi

Trek Top Fuel 9.7 – 4.099 euro
Telaio in Carbonio con travel 115 mm, Forcella RockShox Reba RL 120 mm, Ammortizzatore Fox Performance Float, Trasmissione SRAM NX Eagle, 12 velocità, Freni Shimano MT500 rotori 180/160 mm, Reggisella Telescopico Bontrager Line Dropper, Cerchi Bontrager Kovee Comp 23, Gomme Bontrager XR3 Team Issue 2,4″.

Trek Top Fuel 9.8 – 5.499 euro
Telaio in Carbonio con travel 115 mm, Forcella Fox Performance 34 Step-Cast 120 mm, Ammortizzatore Fox Performance Float, Trasmissione SRAM GX Eagle, 12 velocità, Freni Shimano SLX M7000 rotori 180/160 mm, Reggisella Telescopico Bontrager Line Dropper, Cerchi Bontrager Kovee Elite 30 carbonio, Gomme Bontrager XR3 Team Issue 2,4″.
bici Top Fuel 9.8 lato verde/nera con logo giallo

Trek Top Fuel 9.8 XT – da 5.499 a 6.099 euro
Telaio in Carbonio con travel 115 mm, Forcella Fox Performance 34 Step-Cast 120 mm, Ammortizzatore Fox Performance Float, Trasmissione Shimano XT M8100, 12 velocità, Freni Shimano SLX M7100 rotori 180/160 mm, Reggisella Telescopico Bontrager Line Dropper, Cerchi Bontrager Kovee Elite 30 carbonio, Gomme Bontrager XR3 Team Issue 2,4″.

Trek Top Fuel 9.9 – da 8.999 a 9.599 euro
Telaio in Carbonio con travel 115 mm, Forcella Fox Factory 34 Step-Cast 120 mm, Ammortizzatore Fox Factory Float, Trasmissione SRAM XX1 Eagle, 12 velocità, Freni SRAM Level Ultimate rotori 180/160 mm, Reggisella Telescopico Bontrager Line Elite Dropper, Cerchi Bontrager Kovee Pro 30 carbonio, Gomme Bontrager XR3 Team Issue 2,4″.

Trek Top Fuel 9.9 XTR – da 8.999 a 9.599 euro
Telaio in Carbonio con travel 115 mm, Forcella Fox Factory 34 Step-Cast 120 mm, Ammortizzatore Fox Factory Float, Trasmissione XTR M9100, 12 velocità, Freni XTR M9100 rotori 180/160 mm, Reggisella Telescopico Bontrager Line Elite Dropper, Cerchi Bontrager Kovee Pro 30 carbonio, Gomme Bontrager XR3 Team Issue 2,4″.
bicicletta Top Fuel 9.9 XTR rosso acceso con dettagli bianchi vista di lato

Trek Top Fuel 9.9 XX1 AXS – da 9.999 a 10.599 euro
Telaio in Carbonio con travel 115 mm, Forcella RockShox Pike Ultimate 120 mm, Ammortizzatore RockShox Deluxe Ultimate, Trasmissione SRAM AXS Eagle, 12 velocità, Freni SRAM Level Ultimate rotori 180/160 mm, Reggisella Telescopico RockShox Reverb AXS, Cerchi Bontrager Kovee Pro 30 carbonio, Gomme Bontrager XR3 Team Issue 2,4″.
visuale laterale di una Top Fuel 9.9 XX1 AXS nera

Le MTB front suspension Trek 2020

In questa sezione troviamo 19 diversi modelli suddivisi in 5 rispettive gamme. 

Si tratta di mountain bike dotate di una sola sospensione (anteriore). 

La categoria è piuttosto variegata e comprende MTB di ogni livello, dalle entry level dedicate ai principianti fino ai mezzi più performanti da competizione XC.

Le mountain bike della gamma 2020 Trek Procaliber

La Procaliber è una mountain bike veloce da cross country, il modello più conveniente ed economico della gamma race.

È dotata di sistema IsoSpeed, si tratta di un disaccoppiatore situato nel punto di congiunzione tra tubo orizzontale e tubo verticale ed è una sorta di mini sospensione che garantisce maggiore aderenza sui percorsi accidentati.

Questo sistema “Soft Tail” riduce le faticose sollecitazioni del trail offrendo una guida più fluida e veloce.

La Procaliber è disponibile in tre modelli a partire da 1.639 euro per la Procaliber 6 fino a 2.559 euro per la Procaliber 9.7 nelle taglie XS, S, M, M/L, L, XL.

Trek Procaliber 6 – 1.639 euro
Telaio in Alluminio con IsoSpeed, Forcella RockShox Judy Gold a molla 100 mm, Trasmissione SRAM SX Eagle, 12 velocità, Freni Shimano rotori 180/160 mm, Cerchi Bontrager Kovee, Gomme Bontrager XR2 Team Issue 2,2″.
una Procaliber 6 vista di profilo viola metallizzato con logo nero

Trek Procaliber 9.6 – 2.049 euro
Telaio in Carbonio con IsoSpeed, Forcella RockShox Recon Gold 100 mm, Trasmissione Shimano XT, 12 velocità, Freni Shimano rotori 180/160 mm, Cerchi Bontrager Kovee, Gomme Bontrager XR2 Team Issue 2,2″.
una bici Procaliber 9.6 di profilo di colore giallo/arancio con dettagli nero

Trek Procaliber 9.7 – 2.559 euro
Telaio in Carbonio con IsoSpeed, Forcella RockShox Reba RL 100 mm, Trasmissione SRAM NX Eagle, 12 velocità, Freni Shimano MT500 rotori 180/160 mm, Cerchi Bontrager Kovee Elite 23, Gomme Bontrager XR2 Team Issue 2,2″.
visuale laterale di una Procaliber 9.7 rossa metallizzata con dettagli neri

Gamma Trek X-Caliber 2020

I tre modelli X-Caliber sono il punto di ingresso perfetto per il cross country. Si tratta di una mountain bike hardtail completa: il telaio in alluminio è leggero e resistente e la forcella è da 100 mm.

Prezzi a partire da 819 euro per il modello X-Caliber 7.

Taglie disponibili: XS, S, M, M/L, L, XL, 2XL.

Trek X-Caliber 7 – 819 euro
Telaio in Alluminio, Forcella RockShox 30 Silver 100 mm, Trasmissione Shimano mista 9×2 velocità, Freni Shimano MT200, rotori 180/160 mm, Cerchi Bontrager Connection, Gomme Bontrager XR2 Team Issue 2,2″.
una X-Caliber 7 grigia vista di profilo

Trek X-Caliber 8 – 1.029 euro
Telaio in Alluminio, Forcella RockShox 30 Silver 100 mm, Trasmissione SRAM SX Eagle, 12 velocità, Freni Shimano MT200, rotori 180/160 mm, Cerchi Bontrager Kovee, Gomme Bontrager XR2 Team Issue 2,2″.

Trek X-Caliber 9 – 1.229 euro
Telaio in Alluminio, Forcella RockShox Judy Silver 100 mm, Trasmissione XT M8100, 12 velocità, Freni Shimano MT400, rotori 180/160 mm, Cerchi Bontrager Kovee, Gomme Bontrager XR3 Team Issue 2,2″.
bici X-Caliber 9 vista di lato gialla/verde con logo nero

La gamma mountain bike 2020 Trek Roscoe

La gamma Roscoe è composta da 5 modelli, di cui due sono da donna. Rappresenta la porta di accesso al mountain biking per gli esordienti che desiderano divertirsi sul trail.

La Roscoe è dotata di pneumatici maggiorati da 2,8″ che ispirano padronanza e stabilità, forcella ammortizzata e trasmissione monocorona facile da usare. Geometrie ideali per affrontare anche i percorsi tecnici, a partire da 929 euro per i modelli Roscoe 6.

Disponibili nelle taglie: XS, S, M, M/L, L, XL, 2XL.

Trek Roscoe 6 – 929 euro
Telaio in Alluminio, Forcella SR Suntour XCM 32 molla 100 mm, Trasmissione Shimano Deore M6000, 10 velocità, Freni Tektro HD-M276, rotori 180/160 mm, Cerchi Alex MD35, Gomme Kenda Havok 2,8″.
una bicicletta Roscoe 6 vista di profilo nera con particloari giallo/verdi

Trek Roscoe 6 da donna – 929 euro
Telaio in Alluminio, Forcella SR Suntour XCM 32 molla 100 mm, Trasmissione Shimano Deore M6000, 10 velocità, Freni Tektro HD-M276, rotori 180/160 mm, Cerchi Alex MD35, Gomme Kenda Havok 2,8″.

Trek Roscoe 7 – 1.129 euro
Telaio in Alluminio, Forcella RockShox Judy Silver 100 mm, Trasmissione SRAM SX Eagle, 12 velocità, Freni Shimano MT200, rotori 180/160 mm, Cerchi Bontrager Line 40, Gomme Maxxis Rekon 2,8″.

Trek Roscoe 8 – 1.539 euro
Telaio in Alluminio, Forcella RockShox 35 Gold 100 mm, Trasmissione SRAM NX Eagle, 12 velocità, Freni Shimano MT500, rotori 180/160 mm, Cerchi Bontrager Line 40, Gomme Maxxis Rekon 2,8″.
vista laterale di una Roscoe 8 nera con dettagli rosso/arancione

Trek Roscoe 8 da donna – 1.539 euro
Telaio in Alluminio, Forcella RockShox 35 Gold 100 mm, Trasmissione SRAM NX Eagle, 12 velocità, Freni Shimano MT500, rotori 180/160 mm, Cerchi Bontrager Line 40, Gomme Maxxis Rekon 2,8″.
una Roscoe 8 da donna viola metallizzato con logo grigio

Le fat bike Trek Farley 2020

La Trek Farley è una fat bike ideale per avere la massima libertà in tutte le stagioni. È in grado di affrontare neve, sabbia, radici e rocce, offrendo abbondante stabilità e trazione grazie ai pneumatici voluminosi da 27.5×4.5″ ed è dotata di trasmissione monocorona e un telaio leggero.

Queste caratteristiche la rendono un’ottima scelta per chi vuole andare in mountain bike tutto l’anno, indipendentemente dalle condizioni atmosferiche.

Due allestimenti disponibili a partire da 1.739 euro per la Farley 5 con telaio in alluminio. Allestimento più ricco con telaio in carbonio per la Farley 9.6 con un prezzo di 2.659 euro

Taglie: S, M, L, XL, 2XL.

Trek Farley 5 – 1.739 euro
Telaio in Alluminio, Forcella rigida in carbonio, Trasmissione Shimano Deore M6000, 10 velocità, Freni SRAM Level, rotori 180/160 mm, Cerchi SUNringle Duroc 80 SL, Gomme Bontrager Gnarwhal 4,50/3,80″.
una mountainbike Farley 5 grigio scura con dettagli gialli vista di lato

Trek Farley 9.6 – 2.659 euro
Telaio in Carbonio, Forcella rigida in carbonio, Trasmissione SRAM NX Eagle, 12 velocità, Freni SRAM Level T, rotori 180/160 mm, Cerchi SUNringle Duroc 80 SL, Gomme Bontrager Barbegazi Team Issue 4,50″
una Farley 9.6 vista di profilo verde oliva con dettagli arancioni e logo nero

Gamma Trek Marlin 2020

La gamma Marlin è stata ideata per chi si avvicini alla disciplina della mountain bike: sono MTB funzionali ed economiche dotate di tutta la tecnologia Trek, a partire da 459 euro.

Sono disponibili sei modelli, di cui tre in versione da donna. Il telaio è in alluminio e la forcella ammortizzata ha un corsa di 100 mm; la trasmissione è Shimano e freni idraulici sono Tektro.

Taglie disponibili: XS, S, M, M/L, L, XL, 2XL.

Bici Marlin 5 giallo acido con logo nero vista di profilo

Marlin 5 – 459 euro
Marlin 5 da donna – 459 euro
Marlin 6 – 569 euro
Marlin 6 da donna – 569 euro
Marlin 7 – 669 euro
Marlin 7 da donna – 669 euro

Foto action di un bikerin un bosco

Ricordiamo che i prezzi di listino sono da intendersi “al pubblico” (IVA inclusa) e possono variare in qualsiasi momento.

Per ulteriori dettagli e per consultare le schede tecniche dettagliate rimandiamo al sito ufficiale Trek.

La collezione XC primavera/estate 2020 di Assos

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cover-bicilive-primavera-estate-asssos-2020

La collezione XC primavera/estate 2020 di Assos è una linea di capi pensati per mantenere il ciclista fresco e protetto. Per la disciplina del cross country è infatti necessario vestirsi in modo adeguato e la collezione proposta dal brand svizzero assolve a tutte le esigenze di comfort e performance.

Progettato e sviluppato con la massima cura nei dettagli, l’abbigliamento XC di Assos è creato per accontentare tutte le necessità dei propri clienti, garantendo ottima vestibilità, aerodinamicità e massimo supporto.

foto action con Assos XC Short Sleeve Jersey e  XC Bib Shorts

La collezione Assos primavera/estate 2020 di abbigliamento XC

Creata con materiali robusti e con tessuti capaci di regolare la temperatura corporea, la collezione XC primavera/estate 2020 di Assos è pensata sia per il pubblico maschile che per quello femminile. Nel catalogo proposto figurano infatti vestiti, guanti e calzini adatti agli uomini e alle donne.

Andiamo a scoprire tutta la linea.

una foto ambientata di una  maglietta tecnica, con logo assos ben visibile

Le maglie Assos XC Short Sleeve Jersey 2020

Colorata e perfetta per la mountain bike, tra i capi di Assos si trova la maglietta tecnica a maniche corte, ideale sia per allenamenti che per gare di cross country.

Stiamo parlando della XC Short Sleeve Jersey, che è stata sviluppate per favorire una maggiore traspirazione e una migliore protezione sui sentieri sterrati affrontati in sella.

I tecnici del team dell’azienda svizzera hanno confezionato questo capo in tessuto Stripe a maglia circolare. Il materiale è elasticizzato, molto leggero e, abbinato alla tripla rete ultra traspirante posizionata sulle ascelle, garantisce freschezza anche nelle giornate più calde.

A completare il quadro ci pensano delle linee comode e sportive, in cui si nota il design tripartito delle tasche e la zip a tutta lunghezza con chiusura Cam-Lock.

La qualità di questo capo è inoltre sottolineata dal fatto che la XC Short Sleeve Jersey è stata testata direttamente dagli esperti ed esigenti atleti del BMC MTB Racing Team.

Disponibile sia per uomo che per donna, la sua colorazione è molto variegata: nero, blu, verdone e rosso per l’uno e nero, blu, verde e viola per l’altra. Il prezzo di vendita al pubblico è invece lo stesso: 140 euro (IVA inclusa).

una Assos XC Short Sleeve Jersey

La suit mtb Assos XC Le Vernon Speedsuit 2020

Oltre alle magliette, un prodotto altamente tecnico è la nuova chronosuit, presente esclusivamente nella linea uomo della collezione primavera/estate 2020 Assos.

Creato sia per le gare di XC e per le maratone, questo capo assicura protezione e versatilità. Ma c’è molto di più. La XC Le Vernon Speedsuit è infatti realizzata a seguito di una minuziosa ricerca su tecnologie finalizzate al raggiungimento dell’aerodinamica ideale.

I materiali di cui si compone sono il YPE.157 Stripe e Push Pull, due tessuti dalla struttura robusta e dalle qualità compressive.

Anche le linee sono state studiate nei minimi dettagli. La parte superiore e la parte inferiore sono infatti unite lungo la parte addominale e lasciano spazio alla ventilazione, grazie anche alla zip integrale.

Su questa nuova chronosuit, disponibile in colorazione torpado grey, troviamo anche tre tasche di dimensioni inferiori allo standard per contenere il minimo indispensabile per le gare.

Il suo prezzo è di 350 euro, IVA inclusa.

una Assos XC Le Vernon Speedsuit

I pantaloncini mtb Assos XC Bib Shorts 2020

Gli XC Bib Shorts di Assos sono i pantaloncini con bretelle adatti sia all’uomo che alla donna. Resistente e confortevole, questo articolo tecnico è pensato per offrire al ciclista una sensazione di comodità quando pedala seduto in sella alla sua bici.

I pantaloncini sono realizzati in dyneRope, un materiale più resistente dell’acciaio, abbinato a Ripstop, altamente traspirante e resistente alle abrasioni. Il dyneRope inoltre elimina il sudore con facilità, lasciando il ciclista più fresco e asciutto.

Per garantire qualità e comodità di seduta in sella, Assos ha deciso di fornire gli XC Bib Shorts di un fondello da mountain bike in memory foam. La sua posizione avanzata rispetto alla versione da strada è stata calibrata per affrontare al meglio anche i percorsi più estremi.

I pantaloncini con bretelle del catalogo XC primavera/estate 2020 sono disponibili al pubblico in unica colorazione grigia e al prezzo di 200 euro, IVA inclusa.

pantaloncini con bretelle Assos XC Bib Shorts 2020

I guanti mtb Assos XC FF Gloves 2020

Nel catalogo del brand elvetico figurano anche i nuovissimi guanti XC FF Gloves, sviluppati per offrire una protezione integrale alle dita. Il loro peso contenuto e il comfort articolare migliorato li rendono perfetti per la disciplina del cross-country.

Sono infatti realizzati in microfibra flessibile nella zona del palmo della mano, mentre la sezione superiore ed esterna sono state rivestite con imbottitura leggera e perforata. La punta delle dita è stata poi rifinita con una soluzione che prevede l’utilizzo di silicone in modo da migliorare il controllo sulle leve dei freni.

Disponibili al pubblico al prezzo di 65 euro (IVA inclusa) i guanti XC FF Gloves sono offerti in unica colorazione nera.

guanti neri Assos XC FF Gloves

Le calze Assos XC Socks 2020

Le calze della collezione primavera/estate 2020 dedicata al mondo XC sono progettate per essere leggere e confortevoli. Le XC Socks sono infatti create con un tessuto misto di Meryl SkinLife e Lycra che consente anche di avere un buon effetto di compressione.

La loro struttura a nido d’ape garantisce inoltre traspirabilità e flusso d’aria migliorato, mentre l’elastico di 14 cm permette di proteggersi dai fastidiosi sassolini in cui spesso ci si imbatte durante le uscite in mountain bike.

Il prezzo al pubblico delle calze Assos XC Socks è di 16 euro (IVA inclusa) e la colorazione offerta è davvero vasta. Il pubblico maschile e femminile può infatti scegliere tra otto tonalità che spaziano dai toni più scuri ad alcuni più appariscenti.

calzini Assos XC Socks arancioni

Tutti i prodotti presentati nel presente articolo, e quindi facenti parti della collezione primavera/estate 2020 di Assos dedicata al cross-country, sono disponibili in sei taglie (XS, S, M, L, XL e XLG).

L’unica eccezione sono le calze: per questo prodotto infatti sono previste tre misure: 0, I e II.

Oltre a tutti gli articoli che sono stati presentati, vi ricordiamo che Assos propone un ampio catalogo dedicato al mondo della bicicletta e a tutte le necessità dei ciclisti.

Per tale motivo e per avere maggiori informazioni in merito, vi invitiamo a visitare il sito web ufficiale Assos.


Il test del casco enduro Lazer Revolution FF MIPS con mentoniera staccabile

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foto del casco lazer revolution ff mips per mtb

Il casco per mountain bike Lazer Revolution FF MIPS è l’evoluzione del casco Lazer Revolution da noi testato nato nel 2016. Si tratta del casco ideale per chi pratichi all mountain ed enduro e desideri un design convertibile con mentoniera staccabile certificata ASTM (protezione di classe DH) e sistema MIPS.

In più, rispetto ad altri prodotti presenti sul mercato, si distingue per le protezioni laterali asportabili delle orecchie, la doppia visiera staccabile e regolabile e il supporto SMS per luce o videocamera.

È disponibile in tre taglie a un prezzo di 279 euro.

Vediamo come si è comportato nel test.

FOTO DEL CASCO LAZER REVOLUTION ff mips

Caratteristiche tecniche Lazer Revolution FF MIPS

Lazer ha sede in Belgio, è stata fondata nel 1919 e fa parte dei brand satelliti di Shimano. Nel catalogo Lazer si trovano caschi da strada, da sci, occhiali, maschere e anche prodotti dedicati all’enduro e al downhill. Di seguito le specifiche del Revolution FF MIPS.

  • Certificazioni: ASTM DH – CE – CPSC – AS
  • Sistema MIPS: Protezione extra contro gli impatti rotazionali
  • Mentoniera asportabile
  • Supporti intercambiabili per le orecchie
  • Visiera regolabile in 5 posizioni auto staccabile in caso di urto
  • 2 visiere incluse
  • Alloggiamento per maschera
  • Design per ritenzione elastico della maschera
  • Supporto per tubo di idratazione integrato sulla mentoniera
  • Sistema SMS per videocamera o luce, staccabile in caso di urto
  • Sistema di regolazione verticale e orizzontale Advanced Turnfit System
  • Taglie: Small 52-56 cm, Medium 55-59 cm e Large 58-61 cm
  • Peso: 740 grammi Tg M
  • Prezzo: 279 euro

Nel dubbio sulla scelta tra le varie tipologie di caschetti vi consigliamo la nostra guida su come scegliere il casco MTB.

foto di claudio riotti durante il test del casco lazer revolution ff

Il casco Revolution FF Mips durante la prova della eMTB Santa Cruz Heckler 2020. Foto: Enrico Andrini.

Il test del casco  Lazer Revolution FF MIPS

Il Lazer Revolution FF MIPS presenta un design particolare con delle forme sia semicircolari che spigolose, che possono piacere o meno ma che comunque non fanno passare inosservati e lo distinguono dagli altri caschi.

La sua costruzione in EPS prodotta con il sistema In-Mold utilizza una tecnologia brevettata, la Rigidity Brace System (RBS) che ha una struttura di rinforzo interno creata per mantenere le parti attaccate tra loro nel caso l’EPS si spezzi. Questo, insieme al sistema MIPS che migliora la protezione contro gli impatti rotazionali, lo rendono un prodotto davvero sicuro con tutte le certificazioni necessarie che ne giustificano anche il prezzo.

foto del casco lazer revolution ff mips

Tra le tre taglie ho scelto la M con una circonferenza della testa di 58,5 cm ma dopo diverse uscite sono convinto che sarebbe andata meglio la taglia L, specialmente per l’alloggiamento delle orecchie nella mentoniera di cui parlerò a breve.

Se potete, come tutti gli accessori per il biker tra cui scarpe, guanti, protezioni e caschi, consiglio di provare prima di acquistare e di leggere anche il nostro tutorial come scegliere le protezioni per MTB.

foto del casco aperto lazer revolution ff mips

In versione aperta con coperchietti il Revolution FF Mips pesa 767 grammi.

Il peso della taglia M in test è di 742 grammi rilevati in versione full face con visiera lunga, mentre è di 445 grammi senza mentoniera e con visiera lunga.

La mentoniera pesa 390 grammi e i coperchietti paraorecchie pesano 75 grammi la coppia, mentre le cover laterali 25 grammi la coppia. La visiera corta pesa 53 grammi, quella lunga 65 grammi.

foto dei paraorecchie del casco mtb lazer

I coperchi paraorecchie sono personalizzabili.

Le visiere incluse sono 2 e sono regolabili su cinque posizioni, da molto bassa per proteggere dal sole o dai rami a una alta abbastanza da poter ospitare abbastanza comodamente la maschera. Ho utilizzato prevalentemente la visiera lunga essendo anche la migliore sia a livello estetico che protettivo in configurazione full face con mentoniera.

foto della chiusura a clip del casco lazer

Il cinturino ha la classica chiusura classica a clip che funziona a dovere ma avrei preferito su un prodotto di questo tipo trovare una chiusura magnetica Fidlock, più sicura e comoda. Inoltre la fibbia, come su ogni casco che ho testato nel corso degli anni, non mantiene la regolazione e con l’uso l’allacciatura tende ad allargarsi: problema risolto con un piccolo elastico nero che fissa la cinghia vicino alla fibbietta.

Il test sul campo

Le sue 23 prese d’aria lo rendono molto ventilato e lo considero un casco che si può utilizzare anche in modalità full face per pedalare tutta la giornata, magari non a luglio o agosto ma è decisamente tra i caschi full face più areati che abbia mai provato.

foto delle grandi prese d'aria frontali del Lazer revolution FF Mips.

Le grandi prese d’aria frontali del Lazer revolution FF Mips.

Il sistema di ritenzione ATS è comodo da azionare anche con i guanti e si può regolare sia per la circonferenza che per l’altezza sulla nuca.

Le imbottiture interne del casco sono spesse e danno un buon comfort senza punti di pressione fastidiosi. Sono asportabili e sono realizzate in X-Static, un materiale antibatterico. Nel complesso, assieme al sistema ATS e il design che scende a coprire bene la nuca, il Revolution FF MIPS è avvolgente, stabile e comodo.

foto del casco lazer mtb

Il sistema di ritenzione ATS è ben avvolgente.

Nell’uso non ho avuto problemi con le astine di diversi modelli di occhiali da bici. La maschera si alloggia perfettamente nel casco, anche una di grandi dimensioni, e l’elastico resta in posizione anche se usato in modalità aperta.

La mentoniera del Lazer Revolution FF MIPS

La mentoniera è un elemento molto importante in un casco convertibile da enduro, così come il suo sistema di fissaggio al casco.

Quella del Revolution FF si applica alla calotta con 6 viti in metallo avvitate in altrettante sedi sul casco. Un sistema particolarmente sicuro rispetto ad altri e che con un po’ di pratica richiede circa un minuto per applicare o togliere la mentoniera con il casco in mano.

foto della mentoniera del revolution mips

La mentoniera pesa 390 grammi.

Risulta più difficile invece farlo con il casco in testa ma il Revolution FF non è nato con questo scopo in mente: si tratta di un casco convertibile che va utilizzato in una modalità o l’altra, quindi “jet” o full face a seconda delle giornate e delle uscite.

Ciò anche in virtù del fatto che sono disponibili i vari accessori per personalizzarlo nell’utilizzo come la visiera più corta, i copriorecchie o i coperchietti per le sedi delle viti quando lo si usa aperto.

foto delle viti del casco lazer

Tre viti per parte assicurano la mentoniera al casco.

L’unica preoccupazione è quella di poter smarrire le viti di fissaggio della mentoniera che, quando staccata, rimangono libere di muoversi di qualche millimetro nella loro sede in plastica.

Durante il trasporto della mentoniera, infilandola nella cintura del marsupio per pedalare in salita, mi è capitato di perderne una (fortunatamente ritrovata a terra nel parcheggio). Il consiglio, se volete essere sicuri quando usate il Revolution FF senza mentoniera, è quello di trasportare la mentoniera nello zaino.

Le imbottiture della mentoniera sono removibili tramite 3 bottoni a pressione.

Le imbottiture della mentoniera sono removibili tramite 3 bottoni a pressione.

Passando ai guanciali della mentoniera, questo sono rimovibili e lavabili grazie a dei bottoni a pressione e contribuiscono alla calzata molto avvolgente del Revolution. Nel mio caso purtroppo si sono rivelati un po’ piccoli per le mie orecchie e scomodi nell’utilizzo prolungato. La taglia L sarebbe quindi stata per me la scelta migliore.

foto del casco mips lazer

Gli accessori del Lazer Revolution FF MIPS

Parlando di accessori, le protezioni per le orecchie utilizzabili in “modalità aperta” sono tornate utili nelle giornate più fredde o in quelle ventose. Sono costituite da due coperchi in plastica dotati di una sottile imbottitura e una griglia rotonda forata, asportabile. Lasciano comunque passare i suoni e si applicano a pressione, per cui sono facilmente smontabili in pochi secondi.

A voi il giudizio per quanto riguarda il look del casco con i paraorecchie installati.

foto del supporto del casco lazer revolution

Action cam o torcia, il supporto è molto stabile.

Nella parte superiore del Lazer Revolution è presente l’attacco per una action camera o una torcia regolabile su due posizioni e dotato del sistema SMS (Safety Mounting System), testato per non provocare danni al rider in caso di caduta. Lo trovo un gadget molto utile e ben fatto che manca su molti prodotti competitor più blasonati e famosi.

foto del casco mips lazer revolution per mtb

Il supporto per il tubo della sacca idrica era nel mio caso troppo vicino al viso e poco utilizzabile.

Il porta-tubo della sacca idrica incorporato nella mentoniera non l’ho utilizzato mai, in quanto pur essendo un’idea interessante lascia il beccuccio della sacca idrica troppo vicino alla bocca e questo dà fastidio mentre si guida.

foto del sistema mips del casco lazer revolution ff

Il sistema Mips è garanzia di sicurezza.

Casco enduro Lazer Revolution FF MIPS: conclusioni

Il Lazer Revolution FF MIPS è un buon prodotto dal look particolare e dalle molte trovate tecniche, oltre che davvero al top per quanto riguarda il lato sicurezza grazie alla certificazione ASTM, il sistema MIPS e la copertura sulla nuca.

Leggero, areato, stabile e avvolgente, è fondamentale trovare la taglia giusta specialmente per le orecchie durante l’uso in versione integrale. Ottimi gli accessori e la cura delle finiture.

Il sistema di fissaggio alla calotta un po’ complesso è l’unico aspetto che potrebbe scoraggiare il rider che desideri un vero casco convertibile al momento, ma si tratta di un’operazione da un minuto eseguibile anche sui trail.

Cosa ci è piaciuto:

  • La sicurezza e la stabilità
  • La leggerezza e ventilazione
  • Gli accessori e i dettagli

Cosa non ci ha convinto:

  • La modalità di fissaggio della mentoniera

Per ulteriori informazioni sul Lazer Genesis e sugli altri prodotti dell’azienda belga vi invitiamo a visitare il sito ufficiale Lazer Helmets.

Se volete leggere gli altri test dei prodotti Lazer date un’occhiata al test del casco da strada Lazer Genesis o il test del casco da strada Lazer Century.

Cannondale F-Si Hi-MOD 1 2020, una mountain bike XC all’avanguardia

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Cannondale F-Si Hi-MOD 1 2020, una mountain bike XC all'avanguardia

Con geometrie moderne, sensori alla ruota e un telaio con tecnologie avanzate, la Cannondale F-Si Hi-MOD 1 2020 è una delle mountain bike più evolute sul mercato.

Il modello Cannondale F-Si è una delle biciclette front da XC più conosciute tra gli agonisti della MTB, su cui Cannondale ogni anno investe tempo e risorse per migliorarla sempre più.

Seppur tecnicamente Cannondale per il 2020 non abbia introdotto novità tecniche sul telaio troviamo una grafica totalmente rinnovata e nuovi allestimenti.

Prima di parlare delle novità del modello Cannondale F-Si Hi-MOD 1 2020 facciamo un ripasso sulle caratteristiche di questo modello di mountain bike.

Una mountain bike hardtail Cannondale F-Si Hi-MOD 1 2020

Telaio in carbonio BallisTec Hi-MOD e Micro-sospensioni SAVE

La Cannondale F-Si Hi-MOD 1 2020 presenta un telaio in carbonio ad alto modulo con tecnologia BallisTec che consiste in una innovativa miscela di fibre a moduli intermedi, elevati e ultra elevati: il risultato è un telaio ultra leggero, resistente e reattivo.

Per migliorare il confort e la trazione, il telaio della Cannondale F-Si Hi-MOD 1 2020 adotta la tecnologia SAVE. Grazie a un layout direzionale del carbonio sulla zona del carro e del tubo verticale, il telaio assorbe i micro urti.

Una mtb front suspended Cannondale F-Si Hi-MOD 1 2020

Cannondale Wheel Sensor, dati aggiornati e manutenzione sotto controllo

Grazie al sistema Cannondale Wheel Sensor e un app gratuita dedicata si avranno sempre sotto controllo i dati relativi alla velocità, percorrenza e tragitto. Inoltre l’applicazione di Cannondale ricorderà all’utente quando sarà necessario eseguire la manutenzione.

La registrazione delle attività avverrà in automatico, senza premere alcun pulsante e saranno sincronizzate non appena si avvierà l’applicazione.

Tra le altre funzionalità dell’applicazione troviamo anche informazioni riguardanti il risparmio di carburante e Co2 nell’uso della bicicletta al posto dell’autovettura, ma non finisce qui.

Sempre all’interno dell’applicazione sarà possibile salvare l’assetto della propria Cannondale F-Si Hi-MOD 1 20202, consultare il libretto di istruzioni e le specifiche della bici.

La tabella con le misure e le geometrie della mtb Cannondale F-Si Hi-MOD 1 2020

La tabella con le misure e le geometrie della mtb Cannondale F-Si Hi-MOD 1 2020.

Cannondale F-Si Hi-MOD 1 2020

Inziamo ora a parlare dell’allestimento della Cannondale F-Si Hi-MOD 1 2020 che, rispetto al modello dello scorso anno, riguarda novità soprattutto sul gruppo trasmissione.

Per il 2020 troviamo una trasmissione Shimano XTR M9100 12 velocità al posto della SRAM Eagle XX1 12 velocità. Anche la guarnitura è cambiata, ora c’è una HollowGram X-Sync SpideRing al posto della Truvativ Stylo.

Il gruppo trasmissione equipaggiato sulla mountain bike front Cannondale F-Si Hi-MOD 1 2020

Riportiamo ora il dettaglio dell’allestimento completo:

  • Telaio Cannondale BallisTec Hi-MOD in carbonio
  • Forcella Lefty Ocho Carbon, 29″ con 100 mm di escursione
  • Impianto frenante Shimano XTR con dischi 160 millimetri
  • Manubrio ENVE M5 Carbon da 760 mm
  • Tubo sella ENVE Carbon
  • Cambio Shimano XTR M9100 12v
  • Guarnitura HollowGram SpideRing con corona da 34 denti
  • Ruote HollowGram 23 con sistema Cannondale Wheel Sensor

Il prezzo di listino della Cannondale F-Si Hi-MOD 1 2020 è pari a 6.990 euro.

Sono disponibili anche ulteriori allestimenti della Cannondale F-Si Hi-MOD, con prezzi a partire da 1.990 euro per la F-Si Carbon 5. È anche disponibile una versione speciale denominata Cannondale F-Si Hi-MOD World Cup con allestimento di prestigio al prezzo di 9.990 euro.

Maggiori informazioni sulla Cannondale F-Si Hi-MOD 1 2020 disponibili sul sito internet ufficiale Cannondale, dove potrete trovare anche i dettagli degli altri allestimenti.

Sacche idriche in mtb: perché usarle e come conservarle sempre efficienti e pulite

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Cover-sacche-idriche

In questo articolo andremo a vedere l’importanza dell’idratazione durante l’attività fisica e quali sono i modi in cui si può bere mentre si pratica mountain bike.

Parleremo quindi della sacca idrica, un accessorio spesso usato dai rider mtb, e di come conservarla e utilizzarla al meglio.

Prendete un primo sorso e cominciamo…

Perché è importante bere durante l’attività fisica?

L’idratazione durante l’attività fisica è fondamentale: per godere di tutti i benefici della pedalata e mantenere il corpo in perfetta efficienza per tutta la durata della nostra uscita, dobbiamo iniziare a bere prima di sentirne il bisogno e continuare ad idratarsi a piccoli sorsi, a intervalli regolari.

La sete è il sintomo che si è già disidratati e con solo un 2% di disidratazione della massa corporea possono essere compromesse in parte alcune performance fisiche e mentali: in parole semplici, i muscoli si irrigidiscono e perdiamo una parte della nostra concentrazione e lucidità.

ciclista che beve dalla sacca idrica

Quali sono i vantaggi di una corretta idratazione?

Con la stagione calda è ancora più importante ricordarsi di bere molta acqua. In media bisognerebbe consumare circa due litri di acqua al giorno, inclusa quella contenuta nei cibi, come verdura e frutta, mentre se si pratica attività fisica intensa il fabbisogno sale e può anche raddoppiare.

Quando fa caldo e si fa attività fisica si suda, e questa non è una novità.

Questo processo fisiologico è il risultato della nostra termoregolazione che deve essere assecondata con la reidratazione costante a intervalli regolari. In questo modo l’organismo può continuare a dissipare l’eccesso di calore corporeo sotto forma di vapore acqueo, mantenendo controllata la temperatura corporea.

Un bicchiere d'acqua

Borraccia o sacca idrica?

Quando siamo in bicicletta il semplice gesto del bere può diventare più complesso: magari stiamo spingendo su una ripida e sconnessa mulattiera e solo il pensiero di togliere una mano dal manubrio per prendere la borraccia ci fa desistere dall’impresa.

Poi c’è il problema della respirazione: se stiamo utilizzando tutta l’aria possibile per avanzare sarà molto difficile riuscire a bere se non a piccoli sorsi e per tempi abbastanza prolungati: troppo tempo se dobbiamo guidare la nostra bicicletta o e-bike con una mano sola!

In questo ci viene in aiuto la sacca idrica, che molti chiamano CamelBak dal nome del brand più famoso che ha iniziato a produrle trent’anni fa, e che ha sviluppato molte conoscenze e brevetti fino ad essere oggi una delle poche aziende sportive al mondo a produrle in stabilimenti di proprietà.

illustrazione di sacca idrica e borraccia

Come funziona la sacca idrica?

La sacca idrica è generalmente realizzata in poliuretano e presenta un’apertura più o meno larga per riempirla dotata di tappo a vite o chiusura ermetica. Viene riposta nello zaino ed collegata a un tubicino che a sua volta viene ancorato agli spallacci dello zaino, in modo da essere facilmente raggiungibile.

Una valvola in silicone naturale autosigillante sulla parte finale del tubo ci permette di bere senza usare le mani: è sufficiente premere con le labbra o i denti la valvola e aspirare. Nel frattempo le nostre mani saranno ambedue sul manubrio, per la nostra sicurezza e per la massima efficacia di pedalata.

Il dosatore della valvola dà modo di bere la quantità d’acqua desiderata e poi è sufficiente aprire la bocca per far ritornare il magico tubicino in posizione di riposo, senza perdere l’acqua dentro al tubo e alla sacca. Molte sacche sono inoltre dotate di una levetta di chiusura utile per quando si trasporta lo zaino in macchina.

Una sacca idrica Crux 2L Reservoir di Camelbak nello zaino

Le leggende popolari sulle sacche idriche

“Con la sacca idrica bisogna bere solo acqua perché utilizzando altri liquidi o aggiungendo gli integratori roviniamo la sacca, prende gusto e si formano muffe e batteri”.

Non è tutto falso, dipende dal materiale con cui è costruita la sacca e dalle attenzioni che gli riserviamo dopo ogni uscita.

Prendendo ancora ad esempio CamelBak, per le sue sacche idriche ha sviluppato una tecnologia antibatterica proprietaria (Hydroguard™), incorporata nelle pareti e nei tubi dei suoi serbatoi, che inibisce la crescita di quei batteri che causano odori, scolorimento e deterioramento del serbatoio.

Tutto risolto? Non del tutto, è altrettanto importante una buona manutenzione della sacca e la sua pulizia dopo ogni uscita.

Come pulire una sacca idrica?

Soprattutto per chi utilizza integratori o altri liquidi differenti dall’acqua, la pulizia della sacca e la sua asciugatura sono molto importanti per scongiurare il rischio di trovarsi batteri e muffe che, all’utilizzo successivo, causeranno odore e gusti spiacevoli, oltre che rischi per la nostra salute.

Come possiamo fare per mantenere il serbatoio, il tubo e la valvola della sacca idrica sempre come nuovi?

La risposta è semplice: la sacca idrica va conservata pulita e asciutta.

Quindi dopo ogni uscita bisogna toglierla dallo zaino, svuotarla, sciacquarla e asciugarla per bene appendendola con l’apertura verso il basso e con all’interno degli spessori che la tengano aperta.

Alcuni nostri redattori utilizzano delle bottigliette di plastica ritagliate ad hoc per mantenere le pareti della sacca staccate e farla ventilare durante l’asciugatura.

Inoltre dopo l’asciugatura le ripongono e conservano in frigo, per evitare muffe e odori. Qualcuno la ripone anche all’interno del congelatore ma lo sconsigliamo perché il tubo e il boccaglio di silicone ne possono risentire, a lungo andare.

Le muffe si creano se si lasciano dei depositi nella sacca senza pulirla adeguatamente per lungo tempo, soprattutto se la si usa con liquidi diversi dall’acqua.

Per rimuoverle si possono usare acqua calda e due cucchiai di bicarbonato di sodio o di candeggina. Tenendo il serbatoio in alto si schiaccia la valvola per consentire alla soluzione di scorrere anche nel tubo. Consigliamo di lasciare la soluzione a riposare per 30 minuti.

Al termine si deve lavare il serbatoio con acqua calda e sapone neutro e sciacquare abbondantemente.

L’asciugatura all’aria è altrettanto importante per evitare ristagni di umidità.

due sacche idriche della camelbak

Due sacche idriche della CamelBak: la Crux™ 1.5L Reservoir e la Crux™ 2L Reservoir.

Quali strumenti per pulire una sacca idrica?

La procedura di manutenzione è semplice, con i giusti attrezzi lo è ancora di più.

In commercio sono in vendita dei kit di pulizia che prevedono almeno due spazzole di diversa dimensione, una più grande per la sacca e un’altra più piccola collegata ad un flessibile per pulire efficacemente l’interno del tubo.

Per l’asciugatura, se non volete ricorrere al fai da te come spiegato sopra, sono disponibili delle strutture in plastica che, inserite nella sacca, la tengono aperta permettendo la circolazione dell’aria. Inoltre sono dotate di ganci per appendere la sacca durante l’asciugatura.

Kit pulizia della camelbak

Reservoir cleaning kit per della Camelbak.

Con una buona manutenzione la sacca idrica è sempre come nuova

In conclusione, abbiamo cercato di sfatare i falsi miti sulle sacche idriche dimostrando che un buon materiale e una costante manutenzione permettono alle nostre sacche di conservare le loro qualità intatte nel tempo.

Soprattutto ci danno la possibilità di assaporare le nostre bevande o anche solo l’acqua senza fastidiosi e malsani gusti di plastica o di muffa. D’altronde il motto di CamelBak è “Taste water, not plastic”: crediamo che non sia necessaria una traduzione. Buona idratazione a tutti!

Per maggiori informazioni potete consultare la sezione dedicata alla pulizia delle sacche idriche sul sito CamelBak: è in inglese ma è corredato da video molto esaurienti.

Campionati del Mondo MTB 2021: 25-29 agosto in Val di Sole

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In data 29 maggio 2020, APT Val di Sole e Grandi Eventi Val di Sole hanno preso atto del provvedimento della Provincia Autonoma di Trento che ha disposto la sospensione di tutti i grandi eventi sul suolo trentino fino al 15 ottobre di quest’anno.

La decisione è stata attuata dal governo locale per tutte le manifestazioni all’aperto che prevedessero un numero di spettatori superiore a 1000 o che non riuscissero ad assicurare il rispetto del distanziamento sociale di almeno un metro per tutte le persone presenti.

Tra gli eventi che non si svolgeranno a causa dell’emergenza Covid-19 troviamo: le tappe di UCI Trials World Cup (24-26 luglio), il Mercedes-Benz UCI MTB World Cup (11-13 settembre) e i Campionati del Mondo di 4Cross (10-11 settembre).

Foto della partenza

I Campionati del Mondo MTB in Val di Sole nel 2021

Il grande appuntamento tra la mountain bike e la Val di Sole è soltanto rimandato: in Trentino torneranno i Campionati del Mondo MTB, Cross Country, Downhill e 4Cross dal 25 al 29 agosto 2021. Nella bellissima location di Daolasa di Commezzadura (TN) il territorio ospiterà per la terza volta in tredici anni la rassegna iridata (2008, 2016 e 2021).

Nino Schurter, otto volte campione del mondo XCO, tornerà da favoritissimo per centrare un altro successo, un’opportunità unica per entrare ancora di più nella storia di questo sport.

Il presidente APT Val di Sole Luciano Rizzi spiega come, nonostante il dispiacere, condivida la scelta assunta dalla Provincia Autonoma di Trento: i Campionati del Mondo MTB sono un evento di una portata enorme e sarebbe stato impossibile organizzarli in una delicata situazione come quella che stiamo vivendo.

Il percorso tecnico e organizzativo, con anche l’aspetto comunicazione e promozione della rassegna iridata, è già avviato: Rizzi con tutta la squadra di lavoro è concentrato al massimo per offrire a tutto il mondo il meglio del territorio e dello spettacolo che solo la mountain bike sa regalare.

Per la Val di Sole sarà un’altra occasione per mostrare le proprie qualità, dai prodotti eno-gastronomici alla natura incontaminata che circonda il Trentino, meta preferita di numerosi biker non solo per la MTB ma anche per la strada e il cicloturismo/trekking.

Foto action di una bici in gara

Presto sarà disponibile il programma delle giornate diviso per categorie, restate connessi per le ultime notizie dai Campionati del Mondo MTB in Trentino-Val di Sole.

Per ulteriori informazioni vi invitiamo a visitare il sito ufficiale della Val di Sole Bike Land.

Il test della KTM Scarp MT Prestige 2020, una marathon polivalente

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foto di claudio riotti con la mtb ktm scarp prestige 2020

La casa austriaca KTM ci ha mandato in test una delle novità di quest’anno, la KTM Scarp MT Prestige , una mountain bike 29″ biammortizzata pensata per il cross country.

La sigla MT sta per marathon ed è proprio alle gare a lunga percorrenza, le gare a tappe e i giri “epici” che si presta questo nuovo modello top di gamma in carbonio con trasmissione e reggisella SRAM AXS wireless, disponibile al prezzo di 6.899 euro.

Vediamo come si è comportata.

ktm-scarp-prestige-2020

KTM Scarp MT Prestige, caratteristiche tecniche

La Scarp MT Prestige presenta un telaio in carbonio Premium Carbon SLL con 115 mm di escursione e una forcella da 120 mm, quindi guadagna rispettivamente 20 e 15 millimetri rispetto alla versione Scarp da XC presente sul catalogo e listino prezzi MTB KTM 2020.

Le chicche sono parecchie su questo modello e oltre a cambio e reggisella elettronici troviamo anche una guarnitura SRAM Eagle X1 in carbonio, il manubrio in carbonio, freni Magura MT8 ed infine il reparto sospensioni RockShox con una SID Select RL 29” 120 mm e un ammortizzatore RockShox Deluxe Ultimate entrambi bloccabili contemporaneamente al manubrio.

  • Telaio Premium Carbon SLL 115 mm di escursione
  • Forcella RockShox SID Select RL 29″ 120 mm remote
  • Ammortizzatore RockShox Deluxe Ultimate remote 190×45 mm
  • Cambio posteriore SRAM Eagle XX1 AXS 12v
  • Guarnitura SRAM X1 Carbon 32T
  • Cassetta SRAM Eagle X1 10-50
  • Freni Magura MT8 Pro
  • Dischi Magura Storm 180/160 mm
  • Reggisella RockShox Reverb AXS 125 mm su tg. M
  • Sella Ergon SM10 Sport
  • Attacco manubrio KTM 75 mm
  • Manubrio KTM Carbon Flat 740 mm
  • Ruote KTM Team Trail 29″ alluminio con mozzi DT Swiss
  • Pneumatici Maxxis Ardent Race 3C MaxxSpeed 120 TPI
  • Peso 11,6 kg rilevati taglia M con camere d’aria
  • Taglia XS(38) S(43) M(48) L(53)
  • Colore Carbon-Space Orange
  • Prezzo: 6.899 euro

Il tubo sella è stato modificato nella parte in cui si congiunge al movimento centrale per poter ospitare un’ulteriore borraccia oltre a quella sul tubo obliquo, particolarità molto importante nelle gare di lunga durata. Inoltre sul tubo obliquo sono presenti altri due fori per poter alloggiare un porta attrezzi.

Il sistema di sospensione è il collaudato Straight Line Link di KTM con un fulcro singolo e il carro in un pezzo intero composto dai foderi bassi maggiorati per garantire una base di pedalata robusta e i foderi alti sottili che permettono di eliminare un fulcro riducendo il peso, aumentando al contempo il comfort grazie alla loro flessione.

I mozzi sono Boost, il tubo sterzo è conico, il passaggio cavi è completamente interno e l’attacco post mount della pinza del freno posteriore è integrato.

Le geometrie sono abbastanza moderne con un reach di 448 mm e uno stack di 612 mm per un top tube di 623 mm in taglia M. L’angolo sterzo è 67,5° e l’angolo sella è di 74°. Il carro è di 435 mm e l’interasse di 1134 mm.

claudio riotti in sella alla mtb KTM Scarp Prestige

Il test della KTM Scarp MT Prestige

Le finiture e la verniciatura della bici sono ben eseguite, ci si trova davanti a un prodotto realizzato con cura, così come abbiamo potuto vedere noi stessi durante la visita in azienda KTM in Austria.

La bici in test è una taglia M. Sono alto 170 cm e la posizione in sella KTM Scarp MT Prestige risulta centrale e solo leggermente allungata sull’avantreno. Gli appoggi sono comodi: il manubrio in carbonio da 740 mm ha una larghezza corretta e angoli, le manopole KTM in gel sono davvero confortevoli e anche senza guanti non fanno sudare le mani.

Il comando per aprire e chiudere le sospensioni necessita di un po’ di abitudine essendo vicino al pulsante del reggisella elettronico, spesso ci si confonde, e inoltre su questa bici test era un po’ duro da azionare.

foto del manubrio della KTM scarp prestige

La parte sinistra del manubrio è affollata: comando reggisella e comando sospensioni.

La sella Ergon, dopo un po’ di abitudine, è perfetta per le lunghe ore in sella. L’attacco manubrio da 75 mm potrebbe essere accorciato per ottenere più feeling in discesa in un ambito escursionistico, per potersi divertire ed essere più sicuri sulle pendenze negative.

Per quanto riguarda il setting delle sospensioni ho utilizzato due “configurazioni”, una più morbida con sag maggiore per i giri lunghi e tranquilli e una più sostenuta per i percorsi più tecnici e veloci. Naturalmente i settaggi diversi influenzano il carattere della Scarp, rendendola più docile nel primo caso e più nervosa ma reattiva nel secondo frangente.

Sta poi al rider che la utilizza, con un po’ di pratica e una pompa per sospensioni, fare le dovute prove e trovare le regolazioni adatte al proprio stile di guida e ai percorsi che si affrontano.

Cambio e reggisella SRAM AXS wireless

Un paragrafo a parte lo meritano questi due innovativi componenti di cui abbiamo parlato nel dettaglio nell’articolo SRAM EAGLE AXS wireless.

Partiamo dal cambio SRAM AXS, semplicissimo da regolare perché basta pareggiarlo con il manettino e nel caso premere il piccolo pulsante sullo stesso ed eseguire un “fine tuning” premendo su e giù la leva con il pollice.

Preciso, silenzioso ed efficace, non sbaglia un colpo e anche sotto sforzo permette un’ottima cambiata, specialmente buttando giù i rapporti quando si ha bisogno di rilanciare forte sui pedali. Purtroppo il forcellino del cambio della Scarp Prestige è molto morbido e basta un piccolo urto sul cambio per rendere imprecisa la cambiata.

foto del telaio della KTM Scarp Prestige.

La trasmissione wireless SRAM AXS e il carro della KTM Scarp Prestige.

Il sistema SRAM AXS è wireless, non ci sono fili e questo va a tutto vantaggio della pulizia sul mezzo. Da notare che il pulsante del cambio AXS presenta un’ergonomia particolare, è infatti studiato per cambiare muovendo impercettibilmente il pollice, quindi non va premuto e utilizzato come se fosse un manettino normale.

Io mi ci sono trovato molto bene, una volta compreso il fatto che per cambiare basta un movimento micrometrico del pollice verso su e verso giù. Tuttavia ho visto le bici di alcuni pro che presentavano una modifica al doppio pulsante dell’AXS, con la parte superiore “segata”.

Dopo qualche uscita ci si fa l’abitudine, inoltre si può pedalare con il pollice sempre appoggiato al pulsante e azionare il cambio senza sforzo, caratteristica che trovo importante soprattutto in una gara XC con continue cambiate.

Il sistema wireless AXS offre un grado di protezione IP69K ed è personalizzabile in ogni dettaglio grazie all’app di SRAM.

foto del reggisella della ktm scarp prestige

Il reggisella wireless RockShox Reverb AXS è comodo è preciso. Notare la batteria posteriore.

Se sul cambio la comodità è tanta ma magari può mancare quel “click” nitido di un sistema tradizionale, per quanto riguarda il reggisella trovo lo SRAM Reverb AXS semplicemente fantastico: con la pressione di un bottone, ovvero un millimetro di spostamento del pollice, si può regolare finemente l’altezza della sella.

Rispetto a qualsiasi reggisella telescopico normale presente sul mercato non c’è paragone: nessun cavo, nessuno spurgo, la comodità e la velocità di azionamento sono assolute e qui il comando è ergonomico e semplice.

La durata della batterie è la seguente:

  • Deragliatore posteriore: dalle cinque alle venticinque ore (batteria ricaricabile)
  • Reggisella telescopico: dalle quindici alle sessanta ore (batteria ricaricabile)
  • Manettino: dai tre ai dodici mesi (pila sostituibile)
  • Comando reggisella telescopico: dai sei ai ventisei mesi (pila sostituibile)
foto di claudio riotti su una salita con la mtb Scarp di KTM

Sulle salite ripide e brevi la Scarp dà il meglio di sé.

La KTM Scarp Prestige in salita

Tornando alla bici in test, il pane della Scarp MT Prestige è proprio la salita: in qualsiasi contesto si comporta molto bene e dà il massimo sui brevi strappi tecnici dove il connubio di geometrie e lavoro della sospensione posteriore la fa rimanere attaccata a terra.

In ambito salita tecnica con gradoni e tornantini le prestazioni sono ottime, l’interasse contenuto la fa girare facilmente, nonostante l’angolo sterzo abbastanza aperto di 67,5 gradi.

Nei rilanci la sospensione posteriore tende ad assorbire in parte la spinta sui pedali se si mantiene un’impostazione morbida con sag generoso, cosa che si attenua se il sag viene ridotto. Tuttavia la performance è molto buona.

Azionando il comando del blocco sospensioni si trasforma la Scarp in una MTB praticamente rigida ma sempre con qualche centimetro di escursione. Questa modalità la trovo perfetta per le lunghe salite scorrevoli ma poco utilizzabile in ambito gara sui rilanci brevi, dove è facilissimo fare confusione tra il pulsante del reggisella e le due levette del blocco.

foto di claudio riotti su una discesa con la mtb ktm scarp

Grazie al reggisella telescopico, anche le discese più ripide si affrontano col sorriso.

Discesa

In discesa la Scarp MT Prestige è molto composta e precisa e grazie ai millimetri aggiuntivi di corsa permette di osare quel qualcosa in più sulle discese tecniche, grazie anche alla presenza dell’ottimo reggisella telescopico Reverb AXS, per me ormai indispensabile su qualsiasi tipologia di MTB visti gli enormi vantaggi che porta in termini di sicurezza e divertimento a fronte di un piccolo aumento di peso.

Il carro da 435 permette un’ottima maneggevolezza in tutte quelle situazioni dove bisogna spostare e far girare la bici nello stretto. Negli occasionali momenti in cui si staccano le ruote da terra la Scarp MT Prestige è composta e prevedibile, oltre che molto divertente se ci si prende la mano grazie alla sua leggerezza e reattività.

foto dell'ammortizzatore della ktm scarp

Anche l’ammortizzatore è bloccabile dal manubrio simultaneamente alla forcella.

Le sospensioni RockShox lavorano all’unisono e ci si sente ben centrali e sicuri sul mezzo, quasi fosse una bici da trail. In tutta sincerità non mi ero mai trovato a guidare una MTB da XC marathon così forte su certi sentieri che solitamente affronto con bici da all mountain ed enduro.

Il limite in questo caso sono le coperture Maxxis Ardent Race, con una tassellatura e una mescola perfetta per la scorrevolezza ma un po’ meno per l’aderenza sui fondi misti, specialmente all’anteriore. Sono anche molto delicate e si bucano facilmente.

Di certo una trasformazione in tubeless migliorerebbe parecchio la situazione ma per la mia guida adotterei anche dei sistemi di protezione del cerchio MTB come ad esempio gli inserti Tubolight che presentano un peso davvero trascurabile di 60 grammi l’uno. Potrei così guidare a pressioni più basse senza paura di stallonare o di bozzare i cerchi su radici o rocce, il tutto con maggiore grip in ogni situazione.

foto della ruota della ktm scarp prestige

La Maxxis Ardent Race all’anteriore non ha dato molta confidenza sui terreni più avari di grip.

In definitiva la Scarp in discesa è promossa, anche se sui percorsi più tecnici emerge una certa nervosità del carro posteriore in velocità.

Come unica nota stonata nel montaggio non mi hanno convinto i freni Magura MT8, per nulla paragonabili a degli Shimano XT o XTR. Sono abbastanza rumorosi, mancano di potenza e il feeling della leva Magura non ha mai incontrato i miei gusti. Probabilmente con delle pastiglie di mescola diversa si può migliorare la situazione ma nel test ho utilizzato quelle di serie.

foto della  Scarp MT Prestige di KTM

La Scarp MT Prestige di KTM pesa 11,5 kg in taglia M e ha un prezzo di 6.899 euro.

Conclusioni

La KTM Scarp Prestige è una mountain bike per il rider che cerca un mezzo tuttofare con cui poter correre una granfondo oppure fare un giro alpino, magari con una gommatura leggermente più tassellata e robusta. Performante in salita e discesa, è leggera e reattiva sui percorsi XC trovando il limite solo sui trail molto dissestati che però escono dalla sua destinazione d’uso. In questo montaggio risaltano la trasmissione e il reggisella wireless, un mondo a parte rispetto ai modelli tradizionali.

Come da tradizione di KTM gli allestimenti sono diversi e vanno dal top di gamma del modello Prestige a 6.899 euro da noi testato fino al modello base Scarp 294 da 1.999 euro. Il rapporto qualità prezzo è buono, con l’unico elemento che non convince rappresentato dai freni Magura MT8.

Per chi fosse interessato alle bici elettriche di KTM abbiamo il catalogo e listino prezzi ebike KTM 2020.

Per maggiori informazioni sui prodotti consultate il sito ufficiale KTM.

Cosa ci è piaciuto:

  • La leggerezza e reattività
  • L’essere poliedrica
  • La trasmissione e reggisella wireless AXS

Cosa non ci ha convinto:

  • I freni Magura MT8
  • Il comando per bloccare le sospensioni
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