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La cronaca della Coppa del mondo di bike trial al Ciocco

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Siamo stati invitati alla tenuta Il Ciocco vicino a Barga, in provincia di Lucca in Toscana, per la terza tappa della Coppa del Mondo UCI di bike trial.

Per chi non conoscesse la località, ne abbiamo parlato nell’articolo “i Campionati Mondiali MTB 1991 al Ciocco” in cui gli azzurri Giovanna Bonazzi e Bruno Zanchi vinsero rispettivamente nelle donne Senior e negli uomini Junior.

foto di un rider trial

In questo weekend di sole invece, su bici ben diverse da quelle MTB dell’epoca ovvero bici da trial leggerissime e con freni super potenti, Borja Conejos, Jack Carthy e Vera Baron si piazzano sul gradino più alto al Ciocco e conquistano la Coppa del Mondo UCI di bike trial.

Questa gara rappresenta un ritorno nel panorama bike internazionale con una competizione prestigiosa per la località del Ciocco e la Valle del Serchio, che festeggiano l’evento anche con un piccolo press tour di giornalisti (tra cui ovviamente anche noi di BiciLive.it) per mostrare in anteprima i nuovi trail da mountain bike del Ciocco Bike Circle in fase di ultimazione e costruzione, ma di questo ve ne parleremo in un altro articolo.

foto di una ragazza su bike trial al ciocco

Un difficile passaggio della zona 4 con strutture in legno.

La Coppa del mondo di bike trial

La terza e ultima tappa della UCI Trials World Cup ha concluso con successo una dieci giorni all’insegna del bike trial: è infatti dal weekend precedente che la tenuta del Ciocco vede un via vai di atleti internazionali per il Campionato Europeo e la Coppa del mondo di bike trial 2019.

Il bike trial è una disciplina super tecnica ma anche molto coinvolgente, per il fatto che è facile immedesimarsi negli atleti vista la vicinanza del pubblico al percorso, percepire davvero la difficoltà in ogni loro interpretazione e sviluppare subito una simpatia per uno piuttosto che per l’altro.

Per l’ultimo appuntamento che assegnava il titolo di Trials World Cup Champion la tensione era alta e già si percepiva il venerdì sera, giorno del nostro arrivo, dove a cena alla Locanda alla Posta abbiamo visto gli atleti delle varie nazionalità.

foto del percorso del trial uci world cup 2019

Il percorso è stato creato nel campo sportivo del Ciocco Bike Circle.

Il percorso, creato nel campo sportivo situato a 660 m.s.l.m. nella zona chiamata “Living Mountain” del Ciocco, è stato preparato dallo staff capitanato da Marco Patrizi e dal figlio Paolo, sei volte campione italiano FCI Elite di bike trial. Le zone erano cinque: legno, roccia, cemento e le due miste.

Dal venerdì alla domenica si sono susseguite le prove per accedere alla finale di domenica e il numero di atleti passati al turno successivo è diminuito sempre più, da 130 iscritti si è arrivati ai 18 finalisti della domenica.

foto di un rider di trial

Passaggi spettacolari, forature, scivolate, cadute e sgommate sull’erba  bagnata e distacchi minimi tra i rider: è stato uno show unico in diretta anche sul canale regionale Noi Tv e commentato da Mauro Salvetti, uno speaker davvero coinvolgente, che ha intrattenuto e spiegato anche ai meno esperti le fasi delle gare, le particolarità del tracciato e le posizioni in classifica.

foto del podio donne uci trials world cupo ciocco 2019

Il podio delle donne con Vera Baron, davanti alla tedesca Nina Reichenbach e alla francese Manon Basseville.

I vincitori e i podi

Nella categoria Elite Men 20’’ il podio ha i colori della Spagna: Borja Conejos, Alejandro Montalvo e Ion Areitio chiudono la competizione del Ciocco rispettivamente primo, secondo e terzo. Alejandro, che per tutto il weekend ha evidenziato una precisione “chirurgica”, commette qualche errore di troppo in finale e perde per soli 10 punti gara e testa della Coppa del Mondo che passa al connazionale Borja.

Nella categoria 20" primo Borja Conejos, seguito dai connazionali Alejandro Montalvo e Ion Areitio.

Nella categoria 20″ primo Borja Conejos, seguito dai connazionali Alejandro Montalvo e Ion Areitio.

Nella categoria Elite Men 26’’ l’inglese Jack Carthy conferma il suo livello inarrivabile e vince sia la gara che la Coppa del mondo. Il secondo classificato, il francese Nicolas Vallee, ha battagliato a lungo con Carthy e anche lui ha perso la gara per una sola penalità di dieci punti. Terzo Noah Cardona, connazionale di Vallee.

foto del podio men 26" uci trials world cup ciocco 2019

Nella categoria 26″ sul gradino più alto l’inglese Jack Carthy, che vince il “testa a testa” con il francese Nicolas Vallee, terzo l’altro transalpino Noah Cardona.

Nelle donne, Vera Baron è stata la star della giornata. A soli 15 anni Vera ha sorpreso tutte le atlete della categoria Open e ha conquistato il podio con una grinta e una precisione che hanno sopperito alla sua mancanza di esperienza rispetto alle atlete più grandi.

foto di vera ramon trial ciocco 2019

Il passaggio cruciale nella zona 4 dove Vera Baron ha fatto la differenza con questo equilibrismo incredibile.

Il pubblico è andato in visibilio in particolare su un passaggio su un tronco dove è stata l’unica a non commettere errori, affrontandolo con un solo piede sui pedali e una tecnica sopraffina. Seconda la campionessa tedesca Nina Reichenbach e terza la francese Manon Basseville.

I nostri italiani Marco Bonalda e Simone Titli nella categoria 20’’ hanno avuto poca fortuna e si sono fermati rispettivamente alla dodicesima e sedicesima posizione. Tutta esperienza per loro, che già guardano al mondiale del 10 novembre in Cina.

foto panoramica del ciocco

La tenuta del Ciocco vista dall’alto.

Il Ciocco è tornato

Gli atleti, gli spettatori e noi della stampa abbiamo potuto apprezzare la splendida location del Ciocco che da molti anni, proprio per vocazione, propone un’ospitalità attiva rivolta agli sportivi e agli amanti della vita all’aria aperta di tutte le età, senza dimenticare il lato enogastronomico con gli inconfondibili sapori della Toscana.

I 600 ettari del parco e lo staff del Ciocco Bike Circle sono in fermento per poter proporre un programma di attività completo rivolto a grandi e piccoli, con un focus particolare nel settore bike, ovviamente da noi apprezzato. Già la Evolve Pump Track del Ciocco, la pumptrack più grande d’Italia al coperto, non è stata mollata un attimo dai tanti bambini e ragazzi presenti durante il weekend.

foto di andrea barbuti del ciocco

Andrea Barbuti, AD del Ciocco, si è ritenuto molto soddisfatto dell’esperienza con il bike trial e l’UCI.

A ruote ferme, dopo un weekend intenso, l’amministratore delegato del Ciocco Andrea Barbuti dichiara: “Grazie a manifestazioni importanti come questa il Ciocco e tutto il territorio della Valle del Serchio fanno il giro del mondo e possono essere apprezzati a livello internazionale. L’obbiettivo è quello di rendere quest’area un luogo ideale e ricercato per la pratica sportiva della bici nelle sue diverse discipline, ma non solo”.

Mentre Dani Parramon, UCI Trials Coordinator, si complimenta con lo staff del Ciocco: “Sono contento di ritrovare Il Ciocco in piena forma nell’organizzazione di grandi eventi di bici. Lo staff ha fatto davvero un ottimo lavoro e spero vivamente che ci si possa rivedere presto in occasione di un’altra importante competizione come questa”.

Quindi un ottimo risultato raggiunto con questa manifestazione, a cui siamo certi ne seguiranno altre.

State sintonizzati sulle pagine di BiciLive.it per saperne di più e consultate i siti ufficiali per maggiori informazioni: Ciocco Bike e Ciocco.it.


Il Calendario delle gare Granfondo mtb e Cross Country 2020 in Italia

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Calendario delle gare Granfondo mtb e Cross Country 2020 in Italia

Il nostro magazine mountainbike.bicilive.it è lieto di presentare ai lettori il Calendario 2020 delle principali gare di granfondo mtb organizzate in Italia… e non solo!

Da quest’anno, nella speranza di fare cosa gradita, segnaliamo anche le principali gare italiane di Cross Country del 2020: due calendari per tutti gli appassionati di gare mtb che desiderano poter programmare la propria stagione agonistica avendo sott’occhio tutte le informazioni.

Tantissimi sono gli eventi sportivi di questo tipo organizzati ogni anno nel nostro Paese, con una stagione che comincia a fine Febbraio e si conclude a metà Ottobre. Qui abbiamo raccolto le più importanti gare in due tabelle di facile consultazione, rimandando ai siti web ufficiali per ulteriori approfondimenti e iscrizioni.

Questo articolo non ha certo la pretesa di essere completo: se organizzate o siete a conoscenza di gare Cross Country, granfondo e mediofondo mountain bike che a vostro parere meritano di essere qui elencate fatecelo sapere scrivendoci a questo indirizzo.

Scriveteci anche se trovate inesattezze o refusi nelle informazioni date: se ci avvisate sarà nostra premura correggerli il prima possibile e offrire un servizio migliore a chi ci legge.

Ultimo aggiornamento dell’elenco: 25 ottobre 2019

Atleti in gara nella gran fondo Tre Valli

La gran fondo Tre Valli è una delle più famose e partecipate GF per mtb d’Italia.

Calendario gare Granfondo mtb 2020 in Italia

Sotto trovate la tabella riassuntiva con tutte le più note gare di granfondo mtb organizzate in Italia nel 2020: là dove è stato possibile abbiamo messo in evidenza la loro partecipazione a un determinato circuito di gare.

Nel nostro elenco abbiamo evidenziato alcuni circuiti: il River Marathon MTB 2020, l’Easy Cup MTB 2020, Rampitek 2020 e Mtb Tour Toscana 2020.

A breve saranno coperti anche i circuiti BikeWorld Zerowind 2020 e, soprattutto, l’attesissimo Prestigio 2020 (organizzato dagli amici della nota rivista MTB Magazine).

Gara Granfondo MTB Località Edizione 2020 Iscrizioni
GF Le Terre di Franciacorta Adro (BS) 23 febbraio sito ufficiale
Energy Marathon MG.K.VIS
(Easy Cup mtb, River Marathon MTB)
Carpenedolo (BS) 1 marzo sito ufficiale
Bacialla Bike
(Mtb Tour Toscana)
Terontola (AR) 1 marzo sito ufficiale
South Garda Bike Medole (MN) 8 marzo sito ufficiale
Granfondo Valle dei Vini Sambuca di Sicilia (AG) 8 marzo sito ufficiale
Fosbike
(River Marathon MTB)
Carpi (MO) 15 marzo sito ufficiale
Gran Fondo Castello di Monteriggioni Monteriggioni (SI) 15 marzo sito ufficiale
Gran Fondo Bardolino Bike Bardolino (VR) 15 marzo sito ufficiale
Gran Fondo dell’Argentario Porto Santo Stefano (GR) 22 marzo sito ufficiale
Granfondo Tre Vally by Gist
(Easy Cup mtb)
Tregnago (VR) 22 marzo sito ufficiale
Aironbike
(River Marathon MTB)
Guastalla (RE) 29 marzo sito ufficiale
Rampichiana Cortona (AR) 29 marzo sito ufficiale
MTB Garda Marathon Garda (VR) 5 aprile sito ufficiale
GF Antica Carsulae Montecastrilli (TR) 5 aprile sito ufficiale
XCM dei Lupi “Parco Monti Aurunci” Pico (FR) 19 aprile sito ufficiale
Tiliment Marathon Spilimbergo (PN) 19 aprile sito ufficiale
Granfondo della Val di Merse
(Rampitek, Mtb Tour Toscana)
Rosia (SI) 19 aprile sito ufficiale
Granfondo MTB Città di Brescia
(Easy Cup mtb)
Brescia (BS) 19 aprile sito ufficiale
Gran Fondo delle Terme
(Mtb Tour Toscana)
Montecatini Terme PT 26 aprile sito ufficiale
Granfondo del Durello San Giovanni Ilarione (VR) 26 aprile sito ufficiale
Granfondo Valli Segestane Calatafimi (TP) 26 aprile sito ufficiale
Nove Fossi Cingoli (MC) 26 aprile sito ufficiale
Trinacria Race (Letojanni CL) 26 aprile sito ufficiale
Rocky Mountain Marathon Riva del Garda (TN) 2 maggio sito ufficiale
Granfondo Terre del Sangiovese
(Rampitek)
Bertinoro (FO) 3 maggio sito ufficiale
Capoliveri Legend Cup
(Rampitek)
Capoliveri (LI) 9 maggio sito ufficiale
Mainarde Bike Race Filignano (IS) 17 maggio sito ufficiale
D’Annunzio bike Gardone Riviera (BS) 17 maggio sito ufficiale
Marathon dei Monti Lucretili Palombara Sabina (RM) 24 maggio sito ufficiale
Gran fondo Kask Soave mtb
(Easy Cup mtb)
Soave (VR) 24 maggio sito ufficiale
Rally di Romagna Riolo Terme (RV) dal 29 maggio sito ufficiale
Garfagnana EPIC Gallicano (LU) 31 maggio sito ufficiale
Sunsportweek GF Terre Federiciane Rocca Imperiale (CS) 31 maggio sito ufficiale
Il Carpegna mi basta Carpegna (PS) 31 maggio sito ufficiale
Ortler Bike Marathon Glorenza (BZ) 6 giugno sito ufficiale
Granfondo Costa degli Etruschi
(Rampitek)
Marina di Bibbona (LI) 7 giugno sito ufficiale
Marathon degli Stazzi Scanno (AQ) 7 giugno sito ufficiale
Atestina Superbike
(Rampitek)
Este (PD) 14 giugno sito ufficiale
GF Monte Cucco Costacciaro (PG) 14 giugno sito ufficiale
100 KM dei Forti
(Easy Cup mtb)
Lavarone (TN) 14 giugno sito ufficiale
HERO Dolomites Selva di Val Gardena (BZ) 20 giugno sito ufficiale
GF Santa Fiora
(Mtb Tour Toscana)
Santa Fiora (GR) 21 giugno sito ufficiale
Monterosa Prestige Brusson (AO) 27 giugno sito ufficiale
Casentino Bike
(Rampitek)
Bibbiena (AR) 28 giugno sito ufficiale
Dolomitica Brenta Bike Marathon Pinzolo (TN) 28 giugno sito ufficiale
Assietta Legend Sestriere (TO) 5 luglio sito ufficiale
Martani Superbike MTB Race
(Rampitek)
Massa Martana (PG) 5 luglio sito ufficiale
Valle Camonica BIKEnjoy
(Easy Cup mtb)
Borno (BS) 5 luglio sito ufficiale
Dolomiti Superbike Villabassa (BZ) 11 luglio sito ufficiale
GF Tour des Salasses
(Rampitek)
Morgex de La Salle (AO) 19 luglio sito ufficiale
Alta Valtellina Bike Marathon Valdidentro – Bormio (SO) 25 luglio sito ufficiale
3TBIKE Telve (TN) 26 luglio sito ufficiale
Granfondo del Est! Est!! Est!!! Montefiascone (VT) 26 luglio sito ufficiale
KronplatzKing MTB Marathon San Vigilio di Marebbe (BZ) 30 agosto sito ufficiale
GF di Pinocchio Pescia (PT) 30 agosto sito ufficiale
Straccabike Pratovecchio (AR) 6 settembre sito ufficiale
Campionato italiano marathon (XCM)
Marathon dei Colli Albani
(Rampitek)
Rocca di Papa (RM) 13 settembre sito ufficiale
Sasso Mtb Race
(Rampitek)
Sasso Marconi (BO) 20 settembre sito ufficiale
Rampiconero Camerano (AN) 20 settembre sito ufficiale
GF Città di Poppi
(Mtb Tour Toscana)
Poppi (AR) 27 settembre sito ufficiale
I Sentieri dei Lupi Collarmele (AQ) 27 settembre sito ufficiale
Sinalunga Bike Sinalunga (SI) 4 ottobre sito ufficiale
Granfondo del Brunello e della Val d’Orcia
(Mtb Tour Toscana)
Montalcino (SI) 11 ottobre sito ufficiale
Ciclisti mtb in gara nella GF Dolomiti Superbike

La Dolomiti Superbike è un’altra delle granfondo mtb più amate in Italia: oltre 4.000 iscritti nel 2019.

Calendario gare Cross Country 2020 in Italia

Qua sotto potete consultare la tabella riassuntiva con tutte le più note gare di Cross Country organizzate in Italia nel 2020. Per ogni competizione troverete nome, località di partenza, data e link al sito web ufficiale dell’evento.

Gara Cross Country Località Edizione 2020 Iscrizioni
Coppa Città di Albenga Campochiesa Albenga (SV) 23 febbraio sito ufficiale
Verona MTB International Verona (VR) 1 marzo sito ufficiale
Andora Bike Race Andora (SV) 8 marzo sito ufficiale
Trofeo Laigueglia MTB Classic Laigueglia (SV) 15 marzo sito ufficiale
Montichiari Castle Race Montichiari (BS) 22 marzo sito ufficiale
Marlene Südtirol Sushine Cup Nalles (BZ) 5 aprile sito ufficiale
Titano Repubblica San Marino 19 aprile sito ufficiale
MTB Caneva Trophy Caneva (PN) 25 aprile sito ufficiale
Cerrano Bike Land Pineto (TE) 3 maggio sito ufficiale
3° Trofeo Carbuta Park Calice Ligure (SV) 10 maggio sito ufficiale
Courmayeur Mtb Event Courmayeur (AO) 30 maggio sito ufficiale
Campionato italiano giovanile Barga (LU) 7 giugno sito ufficiale
La Thuile MTB La Thuile (AO) 13 giugno sito ufficiale
Campionati italiani cross country Casies (BZ) 11-12 luglio sito ufficiale
Pedalonga Comelico Superiore (BL) 1 agosto sito ufficiale

Rider partecipanti a una gara del circuito Easy Cup MTB

Continuate a seguire il nostro magazine online per ulteriori informazioni sul mondo delle granfondo italiane per mountain bike.

Chi volesse può consultare anche il nostro elenco delle Gran Fondo 2020 per bici da strada organizzate in Italia.

Speciale: le nuove mountain bike 2020

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Speciale mountain bike 2020

In questo articolo abbiamo voluto raccogliere alcune tra le novità della prossima stagione per quanto riguarda le mountain bike, dopo averlo fatto con lo Speciale eMTB 2020 e lo Speciale bici da strada 2020.

Il materiale, ben 14 bici diverse, è stato raccolto a Eurobike in Germania e all’Italian Bike Festival di Rimini. I prezzi riportati potrebbero subire variazioni nel corso dell’anno.

Le MTB del 2020

Le tipologie di MTB raccolte spaziano dall’XC, al marathon, all’enduro fino al downhill. Abbiamo voluto dare spazio anche a marchi meno blasonati perché spesso di trovano delle proposte molto interessanti anche a livello estetico e costruttivo, oltre che al rapporto qualità prezzo.

Eccole tutte elencate insieme in ordine alfabetico:
Bianchi Methanol CV FS 9.1
Centurion Numinis Carbon XC Team
Corratec Revolution Ilink Pro
Giant Reign Advanced PRO 29 0
KTM Prowler Glory
Kona Process CR/DL 153
Lapierre Spicy FIT Team Ultimate
Marin Hawk Hill JR
Merida One Sixty 7000
Nicolai G1 29″
Niner SIR 9 3-Star
NS Bikes Define AL Race 160
Pivot Phoenix 29
Rock Machine Blizzard 90-27 RZ

Bianchi Methanol CV FS 9.1 2020

La Methanol CV FS 9.1 è una full da marathon ed è il top di gamma in casa Bianchi. Il telaio è realizzato in fibra di carbonio Countervail, la forcella è una Fox 32 SC 29″ Factory Kashima Remote da 100 mm, l’ammortizzatore è un Fox Float DPS Factory e la trasmissione è SRAM XX1 Eagle AXS 12v 10-50. Le ruote sono DT Swiss XR1501 Spline 29″.

Prezzo: 9.490 euro

foto della mtb bianchi methanol

La Bianchi Methanol CV FS 9.1 monta gomme Kenda Booster Pro 29×2.20.

Centurion Numinis Carbon XC Team 2020

La Numinis Carbon è stata sul podio alla Cape Epic, una delle gare di MTB più dure del pianeta, ed è una XC marathon da 29 con escursioni di 100 mm sulle ruote.

Telaio in carbonio, forcella Fox Factory 32 SC FIT4, ammortizzatore Fox Float DPS Factory, trasmissione Shimano XTR a 12v e freni Magura MT8 Carbon. Peso: 9,9 kg.

Prezzo: 7.595 euro

La Numinis Carbon presenta angoli di sterzo e di sella più chiusi (rispettivamente 70,5° e 75,7°.

La Numinis Carbon presenta angoli di sterzo e di sella molto race, rispettivamente 70,5° e 75,7°.

Corratec Revolution Ilink Pro 2020

Una 29″ da 120 mm tutto fare, dall’XC al trail riding del brand tedsco Corratec, che fa uso dello schema di sospensione VPP.

Telaio in carbonio, forcella Fox 34 Float SC Performance, ammortizzatore Fox Float DPX-2 Performance, trasmissione Shimano XT/SLX a 12v. Peso: 12,4 kg.

Prezzo: n.d.

foto della mtb corratec

Corratec utilizza le gomme Schwalbe Nobby Nic con fascia gialla in stile vintage.

Giant Reign Advanced PRO 29 0 2020

La versione 29 della storica Reign, ne abbiamo parlato nel dettaglio nell’articolo Giant Reign 29 2020. Per la versione top di gamma Advanced PRO 29 il telaio è totalmente in carbonio, l’ammortizzatore è Fox Float X2 Factory, la forcella è una Fox 36 Factory GRIP2, trasmissione SRAM X01 a 12v e freni SRAM Code RSC.

Nell’articolo Giant Reign E-Plus 2020 abbiamo parlato della nuovissima versione elettrica.

Prezzo: 8.499 euro

foto della giant reign 2020

La Giant Reign Advanced PRO è montata con ruote in carbonio Giant.

KTM Prowler Glory 2020

La Prowler è la bici da enduro di KTM, l’abbiamo presentata nell’articolo KTM Prowler Sonic 2020 che parla della top di gamma. Qui invece mostriamo la versiona da donna Prowler Glory che è sempre in carbonio ma è montata con una corona da 28T anziché 32T e una sella Ergon SMA10m Gel Woman.

Il resto è composto da una forcella Fox 36 Float da 150 mm, un ammortizzatore Fox Float DPX2, trasmissione Shimano Deore XT a 12v e freni Shimano SLX M7100. Nel catalogo e listino prezzi ebike KTM 2020 potete trovare la versione elettrica della Prowler.

Prezzo: 4.449 euro

La KTM Prowler Glory è la versione da donna della gamma Prowler. Il peso è di 14 kg dichiarati.

La KTM Prowler Glory è la versione da donna della gamma Prowler. Il peso è di 14 kg dichiarati.

Kona Process CR/DL 153 2020

Un’altra 29 da enduro con telaio in carbonio, 153 mm di escursione al posteriore e forcella Rockshox Lyrik Ultimate da 160 mm.

L’ammortizzatore è un Rockshox Superdeluxe Ultimate, trasmissione SRAM Descendant/X01 e freni SRAM Code RSC.

Prezzo: 6.599 euro

La Kona Process 29 2020 ha un traingolo anteriore in carbonio e carro in alluminio.

La Kona Process 29 2020 ha un triangolo anteriore in carbonio e carro in alluminio.

Lapierre Spicy FIT Team Ultimate 2020

Lapierre ha rivoluzionato il disegno delle sue MTB da trail ed enduro utilizzandolo anche sulla Lapierre Ezesty che abbiamo testato.

Questa è la Lapierre Spicy FIT Team Ultimate in carbonio con montaggio top e può essere montata con ruote 27.5 o 29 con escursioni posteriori rispettivamente di 170 mm o 160 mm: forcella Rockshox Lyrik Ultimate 170 mm (27.5), 160 mm (29), ammortizzatore Rockshox Superdeluxe Coil, reggisella e trasmissione wireless SRAM AXS e ruote in carbonio Lapierre.

Prezzo: 6.999 euro

foto della lapierre spicy utlimate 2020

La Spicy Ultimate ha 170 mm di escursione su 27.5 o 160 mm su 29″.

Marin Hawk Hill JR 2020

I vostri figli vanno in bici oppure siete alti da 125 a 165 cm? Marin propone questa full con ruote da 24″ e telaio in alluminio con 120 mm di escursione anteriore e posteriore.

La forcella è una X-Fusion Velvet RLC da 26″ (quindi volendo si può utilizzare anche una ruota anteriore da 26″), l’ammortizzatore è X-Fusion O2 Pro R, la trasmissione e freni sono Shimano Deore.

Prezzo indicativo: 1.500 euro

foto della marin hawk hill jr 2020

La Marin Hawk Hill JR ha un telaio compatibile con reggisella telescopico da 100 mm.

Merida One Sixty 7000 2020

La top di gamma delle One Sixty è la 7000, con telaio in carbonio, ruote 27.5, escursione di 170 mm anteriore e 165 posteriore.

La forcella è una Fox Factory 36 Float, l’ammortizzatore è un Fox X2 Factory Float, la trasmissione (così come i freni) è la nuova Shimano XT a 12 velocità che abbiamo testato.

Prezzo indicativo: 6.200 euro

foto della merida one sixty 7000 2020

La Merida One Sixty 7000 monta coperture Maxxis Asegai e Minio DHR.

Nicolai G1 29″ 2020

La tedesca Nicolai è famosa per le sue creazioni artigianali e con geometrie all’avanguardia. La nuova G1 per esempio ha un angolo sterzo da 62,5° e un angolo piantone da 78,5°. Inoltre ha ruote da 29 ma si può configurare anche con 27.5 o ruote differenziate.

Il telaio è completamente personalizzabile nelle geometrie e dietro si possono avere 175 mm o 162 mm di escursione. La forcella di questo montaggio è una tedesca Intend a steli rovesciati da 180 mm, l’ammortizzatore è un EXT Storia V3 che abbiamo testato, la trasmissione è SRAM XX1 a 12 velocità.

Prezzo bici completa da 5.999 euro

foto della mtb nicolai g1 2020

La Nicolai G1 29 può essere configurata in versione telaio o completa con la massima personalizzazione.

Niner SIR 9 3-Star

Non una novità in casa Niner ma una vera MTB tuttofare! Si tratta della SIR 9 3-Star, una hardtail 29″ in acciaio Reynolds 853 predisposta per il bikepacking e il cicloturismo.

La forcella è una Fox Float 34 con 120 mm di escursione, la trasmissione è SRAM GX 12v, i freni sono SRAM Guide R e il reggisella telescopico è KS Lev SI.

Prezzo (senza borse): 3.799 euro

foto della mtb 29 niner sir 9

La Nines SIR 9 è una front ma ha una geometria votata al divertimento sui trail.

NS Bikes Define AL Race 160 2020

La casa tedesca ha raggiunto un livello notevole di design e qualità nei suoi prodotti, questa è la MTB da enduro Define AL Race 160 con ruote dal diametro differenziato 29/27.5 come molte eMTB, telaio in alluminio, forcella Fox Factory da 170 mm, ammortizzatore Fox Factory che gestisce 160 mm di escursione, trasmissione SRAM X01 a 12 velocità.

Prezzo: 5.699 euro

foto della mtb ns define 2020

Anche nelle bici non elettriche come la NS Define si stanno vedendo diametri ruota differenziati 29/27.5: in inglese si chiamano “mullet bikes”.

Pivot Phoenix 29 2020

Dopo mesi di test sui campi gara ecco la Pivot Phoenix 29 in carbonio, un mostro da downhill con escursione di 190 mm e sistema DW link, angolo sterzo di 62,5° (come la Nicolai G1!), un carro corto da 443 mm grazie anche alla battuta Superboost da 157 mm che inoltre aumenta la rigidità e 1247 mm di passo.

Forcella Fox Factory 40 29″ da 58 mm di offset con cartuccia GRIP2, ammortizzatore Fox Float X2 Factory, ruote in carbonio e freni e trasmissione Shimano Saint. La bici completa pesa intorno ai 14 chili!

Prezzo: 10.699 euro

foto della pivot phoenix 29 2020

La nuova Pivot Phoenix 29er è un mezzo pronto gara con un peso davvero ridotto, siamo sui 14 chili senza pedali.

Rock Machine Blizzard 90-27 RZ 2020

Rock Machine è un brand slovacco che fa parte di Bike Fun International.

Sicuramente molti lo avranno visto nei negozi Sport Specialist con prodotti di bassa gamma ma in realtà in catalogo ci sono mezzi interessanti come questa Blizzard che presenta un telaio in alluminio, ruote 27.5″, sospensioni DVO Onyx con forcella e Jade X a molla come ammortizzatore, trasmissione Shimano XTR e freni Shimano XT. Peso: 15,4 kg.

Il prezzo è davvero contenuto: 3.999 euro.

rock-machine-blizzard-2020

La Blizzard è una enduro 27.5 con 160 mm di escursione con un montaggio eccellente e un prezzo davvero basso.

Le mountain bike del 2020: conclusioni

Le tendenze per il futuro in un settore così ampio come quello della mountain bike sono sì tracciabili ma va tenuto conto delle tipologie di utilizzo. C’è una fascia di trail bike con escursione ridotta che sta prendendo molto piede, così come molte enduro sono diventate quasi delle mini downhill.

Nell’XC si vedono attacchi corti, gomme più larghe e angoli sterzo più aperti. Di certo le 29 sono tornate e si confermano il trend del 2020, sia nel downhill che nell’enduro e nel cross country.

Ma niente paura, le 27.5 non sono finite, anzi, la maggioranza dei produttori crea bici che si adattano ai due formati 27.5 e 29. Inoltre ci sono alcune aziende come NS Bikes che propongono mezzi che, prendendo spunto da quello che nel mondo ebike è pratica diffusa, adottano una ruota anteriore da 29 e una posteriore da 27.5.

Se ne avete la possibilità, perché non provare a farsi una mullet bike? Buone pedalate!

La Kona Process 153 CR/DL 29″: una mtb da enduro senza compromessi

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La bici mtb Kona Process 153 CR/DL 29" 2020

La Kona Process 153 CR/DL è una mountain bike da enduro che sulla carta non scende a compromessi, allestita con componentistica di alto livello e ad alte prestazioni. Si tratta di una MTB pronta per essere messa sotto torchio in gara o per soddisfare la vostra sete di performance durante le uscite del weekend.

Telaio in colorazione sgargiante con triangolo in carbonio e carro posteriore in alluminio. L’escursione è di 160 millimetri per la forcella e 153 mm per l’ammortizzatore posteriore. Segue l’ormai assodato trend di categoria ospitando ruote larghe da 29×2,5″. Collaudata direttamente sul campo gara delle EWS, accompagna infatti i Pro rider del team Kona: la Canadese Miranda Miller, Connor Fearon e Rhys Verner.

La bici mtb Kona Process 153 CR/DL 29" 2020

Visto il peso della bici completa, 15,72 chilogrammi, è chiara la vocazione discesistica con un mezzo robusto e affidabile pensato per un utilizzo gravoso. Difatti la destinazione d’uso dichiarata dalla casa madre è enduro/all mountain.

Il telaio della Kona Process 153 CR/DL è realizzato unendo carbonio ed alluminio, con un triangolo principale in carbonio Dh Carbon, assemblato con fibre ad alto modulo. Gli ingegneri dichiarano di aver creato una struttura resistente, robusta ed affidabile, collocando con attenzione una maggiore quantità di fibre nei punti chiave per massimizzare la resistenza alle sollecitazioni e offrire il massimo della performance.

Il carro posteriore è in alluminio 6061, un materiale leggero ed affidabile, ampiamente utilizzato sul parco bici della casa statunitense, in quanto può essere facilmente sagomato e rinforzato per assolvere perfettamente al compito prestabilito. Il carro è corredato dal perno passante boost da 12×148 mm che garantisce la giusta rigidità e precisione per la ruota posteriore.

Lo chassis della Process è disegnato con geometrie moderne e aggiornate per soddisfare le sempre più esigenti richieste del mercato. Il telaio ha infatti una vocazione da gara, che a detta di Kona premia una guida aggressiva e veloce. Osservando i valori geometrici, spiccano un tubo superiore ed interasse molto lunghi per la categoria, caratteristiche che offrono stabilità sul veloce, ma il mezzo resta anche agile grazie al carro di 425 mm, che resta invariato per tutte le taglie disponibili (M , L , XL).

La tabella con le geometrie della mtb Kona Process 153 CR/DL 29" 2020

La tabella con le geometrie della mtb Kona Process 153 CR/DL 29″ 2020.

La serie sterzo conica è interna con cuscinetti integrati, facilmente rimovibili: con questa soluzione restano protetti dagli agenti atmosferici e si riduce l’altezza della zona sterzo. Diminuisce quindi lo stack, rendendo più gestibile e personalizzabile la posizione dell’attacco manubrio.

La sospensione posteriore è gestita dal sistema BEAMER INDEPENDENT SUSPENSION, che isola il mono dalle sollecitazioni che provengono dall’alto e dalle forze di trazione laterale, preservando l’escursione e garantendo un ritorno ottimale in posizione dopo ogni impatto. Questo è volto a ottimizzare la quantità di corsa a disposizione, offrendo un sostegno costante durante le varie fasi di guida.

Il comparto sospensioni è adeguato alla destinazione d’uso con una forcella Rockshox modello Lyrik Ultimate RC2 Charger 2 con cartuccia Debon Air e corsa di 160 mm e un ammortizzatore posteriore sempre di casa Rockshox, modello Super Deluxe Ultimate Trunnion.

La trasmissione è affidata a SRAM con il gruppo Eagle X01 a 12 velocità e la guarnitura in carbonio e corona da 32 denti, accoppiata con un pacco pignoni che spazia da 10 a 50 denti.

Freni adeguati alla vocazione discesistica, modello SRAM Code RSC, dotati di 4 pistoni, con rotori centerline da 200 mm.

Cockpit e minuteria di casa Kona, attacco e manubrio con diametro maggiorato da 35 mm. Reggisella telescopico Rockshox Reverb con comando remoto corredato di sella WTB.

I cerchi WTB in alluminio con ampio canale da 30 sono assemblati con mozzi DT Swiss 370 e raggiati in acciaio. Alloggiano un set di Maxxis, con un Assegai da 2,50 all’anteriore e un Minion DHR II da 2,4 al posteriore.

La bici mtb Kona Process 153 CR/DL 29" con montata la trasmissione SRAM Eagle X01 2020

Kona Process 153 CR/DL 29″: scheda tecnica dettagliata

Telaio: Kona DH Carbon w/ 6061 Aluminum Chain Stays 153mm Travel
Misure: M, L, XL
Ammortizzatore: RockShox Super Deluxe Ultimate Trunnion
Forcella: RockShox Lyrik Ultimate RC2 Charger 2 DebonAir 160mm Tapered 110mm Spacing
Pedivella: SRAM Descendant Carbon DUB
Corona: 32t X-Sync Eagle
Movimento Centrale: SRAM DUB PF92
Catena: SRAM GX-Eagle
Ruota libera: SRAM X01-Eagle 10-50t 12spd
Cambio: SRAM X01-Eagle
Comandi: SRAM X01-Eagle
Freni: SRAM Code RSC
Dischi freno: SRAM Centerline 200mm
Serie sterzo: FSA Orbit 1.5 E ZS
Manubrio: Kona XC/BC 35
Stem: Kona XC/BC 35
Reggisella: Rock Shox Reverb w/1x Remote Lever 31.6mm
Collarino: Kona Clamp
Manopole: Kona Key Grip
Sella: WTB Volt Pro
Mozzo anteriore: DT Swiss 370 110x15mm
Mozzo posteriore: DT Swiss 370 148x12mm
Raggi: Stainless Black 14g
Cerchi: WTB KOM Trail i30 TCS
Pneumatico Anteriore: Maxxis Assegai EXO TR 3C 29×2.5″ WT
Pneumatico Posteriore: Maxxis Minion DHR II EXO TR 3C 29×2.4″ WT
Colore: Gloss Prism Purple-Blue w/ Gold, Black & Dark Silver Decals

La bici mtb Kona Process 153 CR/DL 29" con montato il manubrio Kona XC/BC 35 2020

Per conoscere il prezzo potete rivolgervi al rivenditore Kona più vicino a voi, oppure ricercare tra gli store che vendono online.

Per maggiori informazioni potete visitare anche il sito ufficiale Kona.

Scott Spark RC 900 Team Issue AXS 2020: dall’imballo al tracciato di gara

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Scott Spark RC 900 Team Issue AXS 2020

Con la nuova Spark RC 900 Team Issue AXS, Scott va ad ampliare la propria offerta di MTB Cross Country per il 2020 presentando una full suspended da 29 pollici caratterizzata da una scheda tecnica di livello già a partire dagli allestimenti più economici.

Con la linea Spark RC 900, grazie a un’offerta ampia e ben modulabile sulle necessità dell’utente, Scott aggredisce il mercato delle MTB full suspended, settore che si sta dimostrando in netta espansione rispetto a quello hardtail grazie a pesi sempre più contenuti di telai e componentistica che permettono di non dover più sacrificare l’ammortizzazione posteriore sull’altare della leggerezza.

Ciclista in sella alla Scott Spark RC 900 affronta un sentiero tra i boschi

Scott sostiene che la RC 900 sia “pronto gara” appena tirata fuori dall’imballaggio.

A quasi trent’anni dall’ingresso nel settore MTB, passando per l’Unishock, la Endorphin e la famosa 700 RC, Scott decide di adottare un approccio “servito”, di cui la Spark RC 900 team issue AXS è degna portabandiera.

Il concetto è quello di proporre al pubblico una MTB in linea con le tendenze di mercato, completa nel suo allestimento e consegnata già pronta per essere messa alla prova sui circuiti più impegnativi che le gambe del rider sapranno affrontare, senza bisogno di integrazioni o personalizzazioni più o meno onerose.

Un concetto che sarà molto più chiaro affrontando più nello specifico le caratteristiche tecniche del modello.

Dettaglio del posteriore: ruota, cambio e freno a disco della Mountain Bike SCOTT Spark RC 900

Pochissimi cablaggi per una MTB che monta il cambio wireless.

Scott Spark RC 900 Team Issue AXS 2020: caratteristiche tecniche

Come anticipato, l’allestimento della Team Issue AXS rappresenta una buona media tra quelli più entry level e quelli top, anche in termini di prezzo.

Spiccano il telaio in carbonio con angolo di sterzo a 68,5°, un’altezza da terra del movimento centrale di 319,5 mm e il passo che varia dai 1097,7mm della taglia S ai 1179,6mm della XL.

Tutti dati che evidenziano come sia una MTB più “chiusa” delle concorrenti, con un’attitudine alla maneggevolezza pur rimanendo in un ottimo range di scorrevolezza.

L’allestimento comprende anche il manubrio in fibra di carbonio.

Dettaglio manubrio e vista frontale mountain bike SCOTT spark RC 900

La Scott Spark RC 900 Team Issue AXS 2020 è un modello impreziosito dalla componentistica completamente in carbonio.

All’anteriore monta una forcella RockShox SID Select+ ad aria con escursione da 100mm, mentre al posteriore un Fox Nude Evol con escursione massima da 100mm.

Entrambi le sospensioni sono regolabili su tre diversi livelli direttamente dal manubrio con il sistema proprietario di Scott TwinLoc, che dà la possibilità di scegliere tra tre diverse modalità: Descend (aperta), Traction (intermedia) e Lockout (completamente chiusa).

Tutto questo conferisce una modulabilità di assetto che adatta la bici in un tocco di pollice alle diversità del tracciato, andando ora a prediligere una posizione più alta in sella e un assetto più rigido e progressivo delle sospensioni, ora una configurazione più morbida per i passaggi a maggiore sollecitazione fino anche a una configurazione completamente bloccata per i trasferimenti in asfalto o le strade bianche.

La parte anteriore della Scott Spark RC 900 Team Issue AXS 2020 con il cockpit.

Caratteristica peculiare di questo sistema è l’azione combinata su ammortizzatore posteriore, comportamento di quest’ultimo e forcella, che va non solo a modificare l’escursione ma anche le reazioni di tutto il “sistema”, garantendo alte prestazioni anche con ammortizzatori dall’escursione più limitata, andando al contempo a limitare l’affondamento tipico delle sospensioni con escursioni più ampie.

“Tre bici in una” asserisce Scott sul suo sito ufficiale e dai test che abbiamo effettuato su altre bici come la Genius possiamo proprio affermare che sia così.

La trasmissione è caratterizzata da una monocorona all’anteriore e da un pacco pignoni a 12 velocità al posteriore, corredato da un cambio SRAM Access Eagle AXS (X01) wireless.

Un'immagine del telaio della mountain bike Scott Spark RC 900 anno 2020

Un telaio dalle geometrie studiate per la versatilità sui percorsi Cross Country.

Il sistema frenante è composto da un doppio impianto a disco Shimano Deore XT M8100 a due pistoncini, con disco da 180mm all’anteriore e 160mm al posteriore.

Completano il set i cerchi Syncros con copertoni Maxxis Rekon Race già predisposti per la trasformazione tubeless.

Parlando di esborso economico, la Spark RC 900 Team Issue AXS è presentata al pubblico a un prezzo consigliato di 4.999 euro (IVA inclusa), intermedio tra i circa 3.000 della Scott Spark RC 900 Comp e i 12.000 della Scott Spark RC 900 SL AXS.

Tabella con le geometrie della Scott Spark RC 900 Team Issue AXS 2020

La tabella con le geometrie della Scott Spark RC 900 Team Issue AXS 2020.

Scott Spark RC 900 Team Issue AXS 2020: dettagli allestimento

Telaio: Spark RC Carbon / IMP technology / HMF
Forcella: RockShox SID Select+ RL3 Air custom Charger 100mm (a 3 modalità per sistema TwinLoc)
Ammortizzatore: Fox Nude Evol Trunnion Scott custom (3 modalità: 100-70-lockout per sistema TwinLoc)
Guarnitura: Monocorona SRAM Stylo Eagle DUB Boost 32 denti
Deragliatore posteriore: Wireless Electronic Shift System SRAM X01 Eagle AXS a 12 velocità
Pacco pignoni: SRAM XG1275, 10-50 denti
Freni: Shimano XT M8100 180mm anteriore e 160 mm posteriore
Ruote: Syncros Silverton 2.0 6 bolts
Coperture: Maxxis Rekon Race 29×2.35″ EXO (Tubeless Ready) Kevlar
Manubrio: Syncros Fraser 1.0 Carbon T shape flat, 740mm, angolo 9°
Attacco manubrio: Syncros Pro Drop in 42mm-52mm
Manopole: Syncros Pro lock-on
Sella: Syncros Belcarra regular 1.5
Tubo sella: Syncros Duncan 1.5, 10mm offset, 31.6x400mm
Peso: 11,3kg (Tg M)

Una mountain bike biammortizzata Scott Spark 900 Team Issue AXS 2020 vista di lato

Scott opta per un colore metallizzato cangiante dal blu al viola per questa serie della Spark 900.

Come anticipato, la Team Issue AXS è un modello intermedio dell’allestimento Spark RC 900 di Scott.

Per maggiori informazioni riguardo il catalogo completo, gli altri allestimenti e approfondimenti sulle tecnologie specifiche impiegate a bordo di questa linea da cross country, vi rimandiamo al sito del produttore e alla relativa pagina del catalogo.

Articolo scritto per BiciLive.it da: Marco Lomonaco

Il test del casco da enduro MET Parachute MCR con mentoniera rimovibile

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Il test del casco da enduro MET Parachute MCR con mentoniera rimovibile

Il casco da enduro Parachute dell’azienda italiana MET è molto conosciuto nel mondo della mountain bike in quanto è stato uno dei primi caschi da bici convertibili e il primo casco full face certificato ASTM.

Il nuovo modello Parachute MCR rappresenta un’ulteriore evoluzione delle precedenti versioni con un principale focus sulla sicurezza: sia la calotta che la mentoniera asportabile sono certificate ASTM F1952-15 (DH) e F2032-15 (BMX), attualmente i riconoscimenti più importanti per i caschi MTB.

foto del casco enduro MET parachute mcr

Il MET Parachute MCR pesa 832 grammi in taglia M.

La mentoniera è staccabile in pochi secondi grazie al sistema MCR (Magnetic Chinbar Release, sgancio magnetico mentoniera) e permette di convertire il casco da full face a open face e viceversa. Lo sgancio magnetico MCR è stato creato da MET in collaborazione con Fidlock ed è in attesa di brevetto.

In più, il nuovo Parachute MCR si avvale di una visiera regolabile in materiale morbido, di una fibbia magnetica Fidlock coadiuvata dal sistema di regolazione BOA e soprattutto della tecnologia MIPS-C2 ovvero una seconda calotta in materiale plastico a bassa frizione legata alla calotta principale attraverso degli elastomeri, il cui compito è assorbire l’energia rotazionale limitando i danni al cervello in cado di urti laterali e cadute.

Abbiamo parlato nel dettaglio delle caratteristiche nell’articolo dedicato al casco MET Parachute MCR a cui vi rimandiamo per approfondire.

foto del met parachute mcr dal dietro

La parte posteriore del MET Parachute MCR è molto coprente ed è compatibile con i neck brace.

Il MET Parachute in pillole

  • Calotta interna in polistirene
  • Mentoniera staccabile con sistema magnetico MCR
  • 2 coppie di imbottiture intercambiabili per mentoniera
  • Sistema MIPS-C2
  • Chiusura sottogola magnetica Fidlock
  • Sistema di regolazione BOA FS1 Fit System compatibile con coda di cavallo
  • 21 prese d’aria
  • Compatibile con neck brace
  • Sei colorazioni
  • Tre taglie: S 52/56 cm, M 56/58 cm, L 58/61 cm
  • Peso dichiarato (da S a L): Full Face 820-880 g – Open Face 435-495 g
  • Peso rilevato Tg M: Full Face 832 g, Open Face 461 g, mentoniera 371 g
  • Certificazioni: EN 1078:2012 + A1:2012, AS/NZS 2063:2008, U.S. CPSC 1203, ASTM 1952-15 (DH), ASTM 2032-15 (BMX)
  • Prezzo: 330 euro
foto di claudio riotti con il casco met parachute mcr

Il MET Parachute MCR è un prodotto polivalente ed è diventato il compagno di ogni mia uscita in MTB o in ebike.

Il MET Parachute MCR in test

Come avvenuto nel test del MET Roam, uno dei caschi più comodi che abbia mai usato, ho utilizzato il MET Parachute per tutta l’estate e l’autunno, passando da giornate afose a Finale Ligure al fresco e la pioggia di novembre sulle Alpi, pedalando su mountain bike tradizionali ed eMTB come la Brinke X5R+ Race.

foto del casco mnduro mtb met parachute mcr

Il sistema di ritenzione posteriore è regolabile su due posizioni.

Ho una circonferenza del capo di 59 cm e la taglia M mi calza a pennello. Le imbottiture standard della mentoniera mi sono subito andate bene, quelle più spesse le consiglio a chi abbia un viso molto magro. Consultate la nostra Guida alla scelta dei caschi MTB se volete informazioni sulla scelta della taglia e molto altro.

Per essere più specifico ho preferito scrivere due paragrafi separati sull’utilizzo come casco integrale e come caschetto aperto.

foto di claudio riotti con il met parachute in test

Il MET Parachute MCR aperto ha la particolarità di avere una visiera molto ampia.

MET Parachute MCR: utilizzo come caschetto aperto

In questa modalità la calzata è semplice e confortevole, la fibbia sottogola magnetica Fidlock è una garanzia di tenuta e sicurezza (la uso da anni su anche altri caschi) e il sistema BOA permette di trovare la corretta tensione in modo molto preciso, anche con guanti invernali più spessi.

Il casco è stabile e ben ventilato e può essere utilizzato in sostituzione al proprio caschetto aperto. Il peso leggermente più alto di un normale open face non si nota una volta alla guida.

foto del caschetto enduro met parachute mcr

Il sistema BOA per la regolazione della calzata è molto comodo e preciso.

Se utilizzato con helmet camera o luce montata sulla sommità, ho notato che la stabilità del MET Parachute MCR diminuisce per via del sistema MIPS che lascia comunque un minimo di gioco del casco sulla testa, ma non lo vedo come un difetto perché stiamo parlando di sicurezza.

Quello a cui ci si deve abituare di più, almeno nel mio caso, è la lunga visiera che non si abbassa come su un caschetto aperto classico (pur avendo due posizioni regolabili), essendo concepita per essere utilizzata in modalità full face con la mentoniera.

foto del met parachute mcr e le prese d'aria

Le prese d’aria sulla parte frontale sono davvero efficaci.

Dall’altro canto, le prese d’aria frontali sono molto efficaci anche per via di questa visiera che “convoglia” i flussi di aria verso di esse e i canali interni. Viceversa, se usate la maschera, questa è facilmente sistemabile nello spazio che si crea quando si alza la visiera.

A parte questo fatto che richiede solo un po’ di abitudine, con vari tipi di occhiali non c’è stata alcuna interferenza tra le astine e il casco.

foto di claudio riotti con il casco met parachute mcr

MET Parachute MCR: utilizzo in modalità casco integrale

Se usato in modalità full face, il MET Parachute MCR dona una grande sicurezza tanto da sembrare un casco integrale non scomponibile. Facendo la mia “prova di rigidità”, cosa che faccio con ogni casco ovvero schiacciandolo con le mani nei due versi frontale e trasversale, l’MCR non flette minimamente.

La calzata richiede un minimo di attenzione in più in quanto i cinghietti possono arrotolarsi su se stessi e quindi bisogna solo assicurarsi che questi siano dritti prima di allacciare la fibbia Fidlock.

foto di claudio riotti durante il test casco met

Il Parachute MCR è ottimo anche per un utilizzo in bike park, qui al Sando Bikepark (VCO). Foto: Alberto Bornati.

Una volta indossato, l’areazione è notevole, siamo a livelli molto buoni comparando il Parachute MCR ad altri prodotti analoghi. L’aria non manca anche in salita e nei rilanci grazie alla grande presa d’aria centrale; ovviamente pedalando a lungo con la mentoniera installata (immaginiamo in una gara enduro) si suda un po’ di più sul viso.

La stabilità è ottima e anche usando helmet cam o luci non c’è il minimo movimento indesiderato del casco.

foto del casco enduro met parachute mcr

Sono disponibili due spessori diversi (inclusi) per le imbottiture della mentoniera.

Un aspetto che ho molto apprezzato è stato il fatto di poter percepire molto bene i suoni dell’ambiente circostante grazie alle prese d’aria posizionate esattamente sulle orecchie (tanto che volendo ci si può grattare un orecchio con il casco indossato!).

Con diverse maschere non ha dato nessun problema di compatibilità, né con diversi occhiali.

foto del test del met parachute mcr

Per applicare la mentoniera è necessario trovare i punti di aggancio dei due supporti laterali e procedere con un lato alla volta.

Installazione e sgancio della mentoniera

Lo sgancio della mentoniera del MET Parachute MCR è semplice, basta aprire i due piccoli anelli a scomparsa su entrambi i lati del casco, girarli di mezzo giro e voilà, con una trazione decisa in avanti la mentoniera si stacca.

L’operazione è difficile a volte con i guanti indossati perché volutamente i due anellini sporgono poco per motivi di sicurezza in caso di caduta. Le certificazioni sono molto severe in questo frangente, e vi invito invece a vedere e toccare con mano altri prodotti simili ma non certificati che presentano sistemi con sporgenze di anche 5 o più millimetri.

foto del anelli a scomparsa dello sgancio del MET Parachute MCR.

Uno degli anelli a scomparsa dello sgancio del MET Parachute MCR.

Per applicare la mentoniera bisogna inserire nelle proprie sedi i due supporti metallici superiori e poi far combaciare i perni da ruotare. Con un po’ di pratica si riesce ad installarla anche con il casco indossato, ma il consiglio è di toglierlo per le prime volte, capire il meccanismo e poi provare allo specchio per acquisire l’automatismo agganciando un lato alla volta.

La mentoniera, quando si pedala in salita e non la si utilizza, si può riporre nello zaino, nella fascia lombare del marsupio (se lo usate) o con delle semplici cinghiette anche sul manubrio della bici. Per fare una prova l’ho anche trasportata sul fianco utilizzando il velcro della regolazione dei pantaloncini da bici.

foto della mentoniera del met casco enduro

Si può riporre la mentoniera sullo zaino quando non la si usa, è la soluzione più stabile e meno pericolosa.

Da segnalare

Nell’uso full face è bene ricordarsi, prima di togliere il casco, di allentare il BOA se lo si regola abbastanza stretto. Le prime volte bisogna farci l’abitudine.

Come in moltissimi caschi testati, la fascia sottogola tende ad allargarsi con l’uso, cioè scorre nella fibbia anche se è presente una piccola “controfibbietta” in gomma. Un mini elastico nero aggiuntivo è sufficiente a risolvere il problema se volete sempre avere la “vostra” regolazione.

foto del casco da mountain bike met parachute mcr

Il particolare della vite che trattiene la mentoniera in sede e che permette di asportarla.

Le finiture dell’MCR sono ottime ma la verniciatura è abbastanza delicata. Sulla colorazione Black Petrol Blue Matt del nostro test, dopo un utilizzo con diverse giornate di pioggia e fango, sono rimasti molti graffi bianchi sparsi su tutta la calotta, la visiera e la mentoniera.

Stesso discorso se lo si appoggia in giro senza troppa cura, quindi consiglio di utilizzare sempre la sua sacca morbida per trasportarlo. È possibile acquistare a parte la sacca semi rigida con cerniera al costo di 35 euro.

foto del sistema MIPS del casco met parachute mcr

In giallo è visibile la calotta del sistema MIPS.

Conclusioni sul casco da enduro MET Parachute MCR

Non è facile progettare e costruire un buon casco con mentoniera amovibile e tutte le aziende si stanno cimentando in questa prova con risultati estremamente diversi.

A mio avviso MET riesce nell’intento con il Parachute MCR: è un ottimo prodotto che mette la sicurezza davanti a tutto grazie alle sue molteplici certificazioni e il sistema MIPS. Il dispositivo MCR di sgancio della mentoniera è efficace e semplice allo stesso tempo e permette di avere due caschi in uno. Il peso è nella media e la ventilazione è molto buona.

Il prezzo è elevato ma si tratta di un prodotto di qualità dotato delle migliori certificazioni, quindi lo vedo come un investimento per girare più sicuri e consapevoli di avere la parte più importante del corpo protetta a dovere.

Ecco le sei colorazioni disponibili del MET Parachute MCR.

Ecco le sei colorazioni disponibili del MET Parachute MCR.

Cosa ci è piaciuto:

  • La ventilazione molto efficace
  • La mentoniera asportabile
  • Sicurezza: certificazioni e sistema MIPS

Cosa non ci ha convinto:

  • La finitura esterna è delicata e si graffia facilmente
Il test del casco da enduro MET Parachute MCR con mentoniera rimovibile
comfort8
ventilazione9
sicurezza9
estetica8.5
accessori/tecnologie9
Peso8.5
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Canyon Spectral CF e Spectral AL 2020: due trail bike veloci e maneggevoli

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Canyon Spectral CF e Spectral AL 2020: mtb trail all mountain

Canyon ha presentato al mondo i nuovi modelli 2020 delle linee Spectral: la Spectral CF e la Spectral AL, rispettivamente con telaio in carbonio (CF da Carbon Fiber) e alluminio (AL, dalla sigla dell’alluminio sulla tavola periodica degli elementi).

Si tratta di mountain bike full suspended con ruote 27.5 del tutto dedicate al segmento trail/all mountain.

Il lancio è avvenuto in linea col nome: “spettrale”. Le MTB sono apparse dal nulla sul sito ufficiale del produttore durante la notte, senza far rumore, ma questo è tutto ciò che hanno in comune con gli spettri, per il resto sono mezzi solidi e ben costruiti, che offrono il giusto mix di trazione, controllo e maneggevolezza.

L’escursione di forcella e ammortizzatore posteriore, in combinazione con le particolari geometrie del telaio, fanno in modo che la gamma Spectral non precluda al rider nessun tipo di trail: una gamma di MTB dal carattere estremamente versatile.

Le novità rispetto ai modelli 2019 della stessa linea possono sembrare poche numericamente, ma la differenza dal punto vista di utilizzo e prestazione è notevole: affronteremo la questione nel prossimo paragrafo in cui ci dedicheremo alla descrizione tecnica di queste MTB.

Rider a bordo di una mtb spectral affronta un complicato passaggio in discesa su un circuito trail

La serie Spectral 2020 dimostra il suo DNA nei passaggi più complicati dei circuiti trail.

Canyon Spectral Spectral CF e AL 2020: descrizione tecnica

Come dicevamo, Canyon non ha portato su questi modelli delle variazioni numericamente importanti, ma è andata ad affinare un modello già di grande successo con delle ottimizzazioni che colmano quelle piccole lacune evidenziate da un anno di presenza del modello precedente sul mercato e a impreziosire l’offerta con migliorie tecniche di sicuro appeal per gli utenti.

La prima grossa novità immediatamente visibile è il cambio della copertura posteriore, che passa dalla Minion DHR II del modello 2019 (che resta montata solo all’anteriore) a una molto più veloce Maxxis Aggressor, cambiamento che investe tutta la gamma, non solo i modelli premium.

Nuovo anche il cambio Shimano SRAM X01 Eagle a 12 velocità (10-50D), forse la novità più impattante a livello qualitativo, ma che troviamo solo sulla CF 9.0.

Dettaglio dell'ammortizzatore, del deragliatore posteriore e del pacco pignoni della Canyon Spectral CF 9.0

Dettaglio dell’ammortizzatore, del deragliatore posteriore e del pacco pignoni della Canyon Spectral CF 9.0.

Degni di nota i cerchi Reynolds in carbonio, modelli TR 307 e TR 307 XD, montati però anch’essi solo sulla CF 9.0. Tutta la gamma è comunque dotata di cerchi da 27.5” che meglio si adattano all’agilità richiesta da molti percorsi trail, su cui un buon handling è fondamentale.

Completano il set sui modelli non top i componenti del cockpit Race Face che donano anche ai modelli più abbordabili della gamma una linea accattivante all’anteriore.

Vale la pena affrontare anche una delle caratteristiche tecniche della gamma di MTB Canyon che costituisce uno dei fiori all’occhiello della casa tedesca: la Triple Phase Kinematics, prima definita Triple Phase Suspension.

Questo sistema di derivazione downhill è stato adattato alle necessità dei percorsi trail e consente al rider di condurre un mezzo che reagisce sempre in modo ottimale alle richieste del percorso andando a ottimizzare i suoi sforzi con una prima fase della sospensione molto sensibile, un metà corsa attivo e un fine corsa sostenuto.

Parti integranti delle Spectral sono la forcella RockShox da 160mm all’anteriore e l’ammortizzatore, sempre RockShox, da 150mm al posteriore, entrambi della linea 2020.

Dettaglio della forcella RockShox e delle ruote Reynolds TR 307 equipaggiate sulla Canyon Spectral CF 9.0

Dettaglio delle ruote Reynolds TR 307 e della forcella RockShox equipaggiate sulla Canyon Spectral CF 9.0.

Canyon Spectral Spectral CF e AL: le geometrie

Come anticipato, la linea Canyon Spectral si divide in due macrocategorie: le CF, dai telai in carbonio, e le AL, dai telai in alluminio.

In generale le geometrie della linea 2020 non sono cambiate rispetto a quelle della linea 2019 ma può essere interessante affrontare il discorso di analogie e differenze tra i telai in carbonio e quelli in alluminio.

Carbonio e alluminio sono materiali diversi, con rigidità e modulabilità differenti, quindi le differenze tra i due tipi di telaio non vanno viste in un’ottica di profonda differenziazione del comportamento finale della MTB ma nel ricercare sensazioni di guida e performance analoghe nonostante i materiali diversi.

Il telaio in carbonio delle mtb della serie Canyon Spectral del 2020

Il telaio in carbonio è modulato ad hoc da Canyon per coniugare rigidità, flessibilità e peso ridotto.

Per venire ai numeri, i principali punti di contatto sono negli angoli del tubo verticale e di sterzo, rispettivamente di 74,5° e di 66°, numeri che già identificano il carattere spiccatamente all mountain di queste serie. Anche il passo è identico a parità di taglia: 1172mm per entrambe sulla M.

Così come stack e reach, due parametri importanti che, se presi insieme, identificano distanza e inclinazione del movimento centrale rispetto all’attacco manubrio, anch’essi identici per i due telai (605mm e 440mm sempre sulla taglia M).

La principale differenza, invece, è nell’altezza della sella, che si trova in un range di 700-845mm per la AL mentre di 664-782mm per la CF, che risulta quindi più “seduta”.

In tutti gli altri parametri, anche dove ci sono differenze, sono minime, nell’ordine di pochissimi millimetri, non abbastanza per cambiare il carattere della bicicletta ma che si inquadrano in quelle variazioni necessarie, anzi, a mantenere lo stesso comportamento dinamico su telai in materiali diversi.

I dati completi delle geometrie della Canyon Spectral CF li potete trovare nella tabella sottostante.

Tabella con le geometrie delle mtb della linea Canyon Spectral CF 2020

Tabelle e schemi con tutti dati relativi alle geometrie delle mtb della linea Canyon Spectral CF 2020.

Canyon Spectral Spectral CF e AL: modelli e allestimenti

Gli allestimenti messi a catalogo da Canyon sulla linea Spectral sono, come detto, due.

La AL, con telaio in alluminio e una dotazione generalmente meno ricca e prezzi più contenuti, nei modelli 5.0 e 6.0.

La CF, con telaio in carbonio che ne fa lievitare i costi e presenta tre modelli, la 7.0, la 8.0 e la 9.0 con componentistica via via più ricca, come già accennato nella descrizione tecnica dei modelli al paragrafo precedente.

Va detto che la gamma Spectral è composta da ottime MTB e, sebbene la progressione di prezzo tra i vari modelli sia ampiamente giustificata dalla dotazione, già con la Spectral AL 5.0 si ha un mezzo di alto livello, curato nei dettagli e negli assemblaggi e che garantisce prestazioni più che soddisfacenti per qualsiasi utente che non stia cercando la prestazione estrema da competizione.

Per le competizioni, Canyon propone invece i modelli della linea Spectral CFR, analoghi a quelli presentati in questo articolo ma portati all’estremo per rispondere alle esigenze dei professionisti di alto livello.

Vediamo nel dettaglio i diversi modelli della gamma.

Canyon Spectral CF 9.0 – 4.299 euro

Siamo di fronte al top della gamma consumer della linea Spectral, il pacchetto completo. I cerchi in carbonio Reynolds TR 307 all’anteriore e 307 XD al posteriore, freni a disco SRAM G2 RSC a quattro pistoncini e dischi da 200mm con montaggio centerlock, forcella RockShox Pike Ultimate da 160mm, ammortizzatore centrale Super Deluxe Ultimate RCT da 150mm con la nuova cartuccia charger 2.1, deragliatore SRAM X01 Eagle 10-50 a 12 velocità e manubrio in carbonio Canyon H24 Carbon Riserbar.

Peso totale di 13,3 kg.

Insomma, una MTB che davvero non cede a compromessi e che sa soddisfare le più spinte esigenze di qualsiasi non professionista del segmento trail/all mountain.

Una mountain bike biammortizzata Canyon Spectral CF 9.0 anno 2020

Canyon Spectral CF 8.0 – 3.499 euro

La prima cosa che salta all’occhio sono gli 800 euro di differenza sul prezzo di listino, che si traducono in una serie di downgrade della componentistica, che resta comunque di primo piano, mentre ha il medesimo telaio Canyon Spectral CF che monta tutta la serie.

Si perdono i cerchi in carbonio, sostituiti qui dai DT SWISS 1700 in alluminio (in versione SH12 al posteriore); i freni diventano gli Shimano Deore XT M8120 e i dischi passano a un montaggio 6-hole; la forcella e l’ammortizzatore posteriore diventano rispettivamente FOX 36 Performance Elite e FOX FLOAT DPX2 Performance Elite mantenendo però le medesime escursioni dei modelli RockShox della CF 9.0.

Come per i freni, anche il deragliatore posteriore passa a Shimano, con il Deore XT M8100 SGS, sempre a 12 velocità ma 10-51 e per concludere, il manubrio che diventa il Canyon G5 Riserbar, anche qui si passa dal carbonio all’alluminio. Le differenze nella componentistica portano un peso maggiorato che arriva a 13,9 kg.

Una mtb full suspended Canyon Spectral CF 8.0 gamma 2020

Canyon Spectral CF 7.0 – 2.999 euro

Si scende di altri 500 euro mantenendo lo stesso telaio della CF 8.0 e 9.0, le differenze principali sono quindi da ricercarsi nell’allestimento.

I cerchi restano in alluminio DT SWISS ma passano dalla serie 1700 alla 1900, i freni tornano SRAM ma della serie Guide R a 4 pistoncini, identici all’anteriore e al posteriore su dischi che restano da 200mm. Forcella e ammortizzatore centrale tornano RockShox ma sono la Pike Select all’anteriore e il Deluxe Select+ RT al posteriore, sempre 160mm e 150mm.

Torna a SRAM anche il deragliatore posteriore, che è il SRAM GX Eagle, abbinato a un pacco pignoni SRAM XG-1275 Eagle 10-50 sempre a 12 velocità. Cambiano inoltre tutti gli elementi del cockpit che passano a essere tutti in alluminio, con attacco manubrio Race Face Aeffect e manubrio Race Face Aeffect Riserbar.

Nonostante il downgrade di componentistica, il peso della MTB resta praticamente invariato, scendendo a 13,8 kg.

Una bicicletta Canyon Spectral CF 7.0 dal catalogo 2020

Canyon Spectral AL 6.0 – 2.499 euro

Con la Spectral AL 6.0 usciamo dal segmento delle CF con telaio in carbonio ed entriamo nei modelli con telaio in alluminio AL 6061, che è la differenza più grossa sia per quel che riguarda il mezzo in sé che l’impatto sul prezzo di listino.

Cerchi DT Swiss M 1900 come sulla CF 7.0, ma al posteriore è presente la versione SH12 invece della XD; freni Shimano SLX M7120 con dischi da 200 mm sempre 6-hole. L’ammortizzatore centrale è il FOX FLOAT DPX2 Performance da 150mm, mentre la forcella è la FOX 36 Rhythm, con le medesime escursioni che troviamo sul resto della gamma.

Al deragliatore posteriore Shimano SLX M7100 SGS si abbina il corrispettivo pacco pignoni SLX M710012 10-51 a 12velocità. Non cambia invece il cockpit rispetto alla CF 7.0.

Il telaio in alluminio si fa sentire sulla bilancia, con un peso totale del modello che si assesta sui 14,4 kg.

Una mountain bike biammortizzata Canyon Spectral AL 6.0

Canyon Spectral AL 5.0 – 2.099 euro

Nel modello entry level della serie Canyon Spectral, troviamo il telaio in alluminio, identico a quello della Al 6.0, ma forcella e ammortizzatore centrale come quelli in dotazione alla CF 7.0.

Come deragliatore posteriore abbiamo uno SRAM NX Eagle abbinato a un pacco pignoni CS SRAM PG 1210 EAGLE 11-50 sempre a 12 velocità, come per tutto il resto della gamma. Anche i freni SRAM Guide T, seppur di gamma inferiore e lievemente datati, rimangono di alto livello: sempre idraulici e sempre a 4 pistoncini come per tutti gli altri modelli, per una potenza frenante adeguata a ogni situazione, in abbinamento con dischi da 200mm, che tornano centerlock come sulla CF 9.0.

Cambiano anche i cerchi che restano in alluminio e sono i RaceFace AR30 | Shimano MT400 (MT 400 SH11 al posteriore). Invariato rispetto alla AL 6.0 invece il cockpit.

Il peso totale di questa MTB si ferma a 14,5kg, senza nessuna differenza apprezzabile con la AL 6.0.

Una mountainbike full Canyon Spectral AL 5.0 gamma 2020

La serie Canyon Spectral, declinata sui modelli CF e AL, è un’ottima MTB da trail/all mountain che non fa mancare nulla al rider non professionista che comunque non vuole scendere a compromessi, nemmeno sugli allestimenti più economici, e che vuole sempre avere un riscontro immediato su tracciati e portafogli di quello che è il rapporto qualità/prezzo della MTB.

Per maggiori informazioni e per i modelli della gamma CFR da competizione, vi rimandiamo al sito ufficiale Canyon.

Articolo scritto per BiciLive.it da: Marco Lomonaco

Rampitek 2020: un circuito mtb con 10 tappe di gare marathon e granfondo

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Rampitek 2020: curcuito gare mtb marathon e granfondo

Il Rampitek 2020 è un circuito di gare di mountain bike che offre un calendario variegato e interessante. Sono in programma 7 tappe che si svolgono dalla Toscana fino all’Emilia Romagna, più tre ulteriori competizioni jolly – che si terranno sull’isola d’Elba, nel Lazio e in Valle D’aosta – per un totale di ben 10 tappe.

L’organizzazione sportiva delle singole gare è a cura degli enti e associazioni organizzatori locali, mentre quella dell’intero circuito è a cura del comitato ASD Atheste Bike.

Si tratta di un circuito nazionale di gare cross country composto da competizioni granfondo e marathon che si svolgeranno incorniciate dai bellissimi scenari di sei regioni italiane.

Le gare principali si svolgeranno in Toscana, Emilia Romagna, Umbria e Veneto, con tappe bonus in Valle D’aosta ai piedi del Monte Bianco, in Toscana all’Isola d’Elba e nel Lazio sui Colli Albani.

Attraversando buona parte della penisola con una grande varietà di terreni e paesaggi – ci si sposta dalle Alpi agli Appennini, dal Tirreno all’Adriatico – Rampitek risulta quindi essere il circuito gara tra i più completi d’Italia, se non il più completo.

Sicuramente un’ottima occasione per i biker che vogliono mettersi alla prova in diversi tracciati dislocati sul territorio italiano. Ricordiamo a tutti i nostri lettori che sul nostro magazine potete consultare comodamente l’articolo con il calendario 2020 delle gare granfondo mtb.

Rampitek 2020: tutte le tappe

La prima tappa avrà luogo il 19 aprile 2020 presso la città di Rosia (SI), in Toscana, con la gara marathon della Val di Merse.

A seguire la seconda è fissata per il 3 maggio 2020 presso Bertinoro (FC) in Emilia Romagna, dove si disputa il Granfondo Terre del Sangiovese.

Terzo appuntamento sulla costa, il 7 giugno 2020 presso la Marina di Bibbona (LI) in Toscana, con la gara Granfondo Costa degli Etruschi.

Quarta tappa prevista il 14 giugno 2020, presso Este (PD), in Veneto, nella ormai ben conosciuta Attestina Superbike che si ripete con la sua tredicesima edizione.

Quinta gara il 28 giugno 2020 presso Bibbiena (AR) in Toscana, competizione organizzata dal team Mountain bike Casentino.

Sesta giornata fissata il 5 luglio 2020 presso Massa Martana (PG) in Umbria, organizzata da Martani Superbike, competizione con categoria apposita dedicata anche alle e-bike.

La settima tappa da disputare il 20 settembre 2020 presso Sasso Marconi (BO), nell’Emilia Romagna, con la gara Sasso MTB Race, alla sua nona edizione.

Sono poi programmate tre gare jolly, la prima disponibile il 9 maggio 2020 presso Capoliveri (LI) sull’Isola d’Elba, dove si svolgerà la Capoliveri Legend Cup.

La seconda gara si correrà il 19 luglio 2020 presso Morgex de La Salle (AO) in Valle d’Aosta, ai piedi del maestoso Monte Bianco, con la granfondo Tour des Salasses.

Terza ed ultima competizione jolly fissata per il 13 settembre 2020 presso Rocca di Papa (Roma) nel Lazio, con una Marathon da disputare sui Colli Albani, “La via Sacra”.

Rider mtb in attesa alla partenza della gara marathon in Val di Merse nel 2019

Rider mtb in attesa alla partenza della gara marathon in Val di Merse nel 2019.

Rampitek 2020: lo svolgimento delle gare

A ciascuna delle tappe Rampitek sarà abbinato un punteggio, che viene differenziato per i percorsi Marathon e Granfondo, specialmente dove è previsto il doppio percorso.

La classifica generale finale terrà conto esclusivamente dei risultati relativi alle 7 tappe di “base”: le gare jolly consentiranno agli atleti di recuperare punteggio in caso di assenza dalle competizioni principali.

Per partecipare al circuito non sarà obbligatorio sottoscrivere l’abbonamento completo, si potrà infatti accedere alla classifica anche solo iscrivendosi alle singole tappe.

Per entrare a far parte della classifica Rampitek sarà necessaria la partecipazione a un minimo di 5 prove disputate e portate a termine. Sono incluse ai fini del conteggio anche le 3 gare jolly che faranno anche parte del monte punteggio per la classifica “Team Cup”, e consentono ai singoli atleti di recuperare il gap qualora si vada a saltare una delle tappe di base.

Saranno previste le classifiche di tappa, quelle individuali e l’assoluta, in più la classifica RAMPITEK ALL – FINISHER per chi ha completato almeno 6 delle 7 tappe previste.

Per finire sarà redatta la classifica squadre per la premiazione dei team partecipanti e un’ulteriore interessante classifica “Montepremi del Circuito” che premia i seguenti risultati:
- primi 3 Assoluti Uomini
- prime 3 Assolute Donne
- primi 5 Open Uomini (Elite, U23)
- prime 5 Open Donne (Elite, U23)
- primi 5 J/MJ
- prime 5 DJ/JWS
- primi 10 ELMT, M1, M2, M3, M4, M5, M6, M7, MW1, MW2
- prime 10 Squadre

Il montepremi prevede trofei, gadget, quote in denaro e in abbigliamento tecnico, più qualche premio a sorpresa per gli “All finisher”.

I vincitori del circuito Rampitek 2019

I vincitori del circuito Rampitek 2019 con le maglie ufficiali.

Chi può partecipare al circuito Rampitek 2020

Possono partecipare alla categoria AGONISTI tutti gli atleti tesserati dalla F.C.I. o da un Ente di Promozione Sportiva riconosciuto dal CONI con età a partire da 17 anni in su. Nelle Tappe Marathon si potrà scegliere sia il percorso corto Granfondo che quello lungo Marathon.

Le categorie Junior e Master Junior M/F possono accedere solamente alle gare Granfondo, invece gli Open M/F potranno gareggiare solo nelle competizioni Marathon.

Le due categorie agonistiche Open e Junior non avranno l’obbligo di sottoscrivere l’abbonamento Rampitek ma godranno dello stesso trattamento riservato ai biker abbonati, tra cui ad esempio la partenza in griglia Vip.

La Rocca di Vignola vista dall'alto

Le premiazioni del circuito Rampitek 2019 si sono tenute presso la Rocca di Vignola (Modena).

Iscrizione e costi Rampitek 2020

L’iscrizione al circuito Rampitek ha un costo di 180 euro e va effettuata entro e non oltre il 14 Aprile 2020. Gli abbonati Rampitek godranno inoltre di un costo di iscrizione agevolata alla Capoliveri Legend Cup, al Tour des Salasses Mont Blanc e alla Marathon Colli Albani del Campionato Italiano.

Per le iscrizioni dei Team è prevista un’ulteriore agevolazione: ogni 10 iscritti l’undicesimo partecipante è in omaggio.

Per ulteriori informazioni o iscrizioni potete contattare gli organizzatori scrivendo un’email a info@rampitek.it oppure visitando il sito web dedicato al seguente indirizzo: www.rampitek.it.

Per conoscere altre gare e circuiti potete invece andare a leggere il nostro calendario gare granfondo e XC 2020 in Italia.


Centurion Numinis Carbon XC 2020: una biammortizzata nata per correre (e vincere)

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Centurion Numinis Carbon XC 2020: mtb biammortizzata

Per presentare ai nostri lettori la nuova mtb full suspended Numinis Carbon XC 2020 dobbiamo cominciare raccontandovi di Centurion, il marchio tedesco che costruisce mountain bike dal 1976 e ha la propria sede centrale a Magstadt, a pochi passi da Stoccarda. Il suo fondatore, Wolfgang Renner, è stato il primo in assoluto a lanciare sul mercato tedesco le mountain bike nel 1982 con il modello Centurion Country.

Renner è talmente appassionato e coinvolto nella propria impresa che ha testato personalmente i propri prodotti in giro per il mondo, arrivando in bicicletta persino in Tibet nel 1987.

Due anni più tardi Renner è stato il primo ad attraversare le Alpi in MTB e questa sua avventura, seguita passo per passo dal giornale per il quale lavorava, ha di fatto creato l’Alpencross, manifestazione che poi si è trasformata nella odierna Transalp, una gara amatoriale nella quale si debbono raggiungere le sponde del Lago di Garda dopo aver pedalato in sette tappe attraverso le Alpi per oltre cinquecento chilometri e quasi diciannovemila metri di dislivello (sì, avete letto bene: 19.000 metri). Questa grandissima passione ha portato Renner di diritto nel 2017 a essere iscritto nella Mountain Bike Hall of Fame.

Una mountain bike biammortizzata Centurion Numinis Carbon XC Team 2020

Tra i prodotti di Centurion, oggi di proprietà Merida, troviamo questa Numinis, una bicicletta biammortizzata da 29″ progettata per il Cross Country e Marathon.

Cominciamo col dire che la Numinis, oltre ad aver vinto 3 volte consecutivamente la Transalp, è salita un paio di volte sul podio della Cape Epic, probabilmente la competizione Marathon più dura e massacrante della terra: l’edizione di quest’anno si svolgeva su 624 chilometri con 16.650 metri di dislivello in otto tappe da percorrere obbligatoriamente a coppie. Questi piazzamenti la dicono lunga sulla bontà del progetto: una bicicletta molto solida, di grande sostanza e votata alla velocità.

Vediamola nel dettaglio…

La trasmissione Shimano XTR M9100 a 12 rapporti equipaggiata sulla Centurion Numinis Carbon XC Team 2020

La trasmissione Shimano XTR M9100 a 12 velocità equipaggiata sulla Centurion Numinis Carbon XC Team 2020.

Centurion Numinis Carbon XC 2020: geometrie e caratteristiche tecniche

La Centurion Numinis è indiscutibilmente un mezzo da gara, orientato ad andare forte. L’angolo di sterzo misura 70,5° (non esiste più la versione trail con angolo a 69° e forcella portata a 120/130 mm), l’angolo sella è decisamente verticale e varia tra i 75,3° e i 75,7° a seconda della taglia.

Il passo è piuttosto corto (1129 mm in taglia L contro i 1136 della Trek Supercaliber, altra mountain bike con la quale andare forte di cui abbiamo parlato poco tempo fa) e la lunghezza del carro si attesta sui 435 mm, 5 mm in più della sopra citata Supercaliber.

Lo schema flex link usato sulla Centurion Numinis Carbon XC Team 2020

A proposito di telaio, interessante è l’adozione al posteriore dello schema “flex link”, un sistema sospensivo senza uno snodo tra il sottosella e il forcellino – così da risparmiare peso – che si va ad agganciare al carro posteriore costruito in un unico pezzo, potendo sfruttare la caratteristica tipica del carbonio, ovvero la flessibilità.

Per quanto riguarda il peso, infatti, la versione top di gamma arriva a segnare un interessante 9,90 Kg.

Ovviamente abbiamo gli standard “boost” sia all’anteriore che al posteriore, la possibilità di montare due portaborracce ed eventualmente un reggisella telescopico e, in ultimo, il passaggio dei cavi è all’interno del telaio.

Le taglie sono soltanto 3, ovvero M, L e XL.

La tabella con le geometrie della mtb biammortizzata Centurion Numinis Carbon XC 2020

La tabella con le geometrie della mtb biammortizzata Centurion Numinis Carbon XC 2020

Centurion Numinis Carbon XC 2020: versioni, allestimenti e prezzi

Le versioni proposte della Centurion Numinis sono soltanto due. Vediamole insieme.

Numinis Carbon XC Team

Presentata in un bellissimo colore rosso, questa versione top di gamma monta l’eccellente forcella Fox 32 Float SC Factory FIT4 e l’ammortizzatore Fox Float DPS Factory LV, entrambi ovviamente con il rivestimento Kashima e il comando remoto di lock-out.

La trasmissione è la Shimano XTR M9100 a 12 rapporti 10-51 con corona a 34 denti (RaceFace Next R), l’impianto frenante è il Magura MT8 con leve in carbonio.

Il manubrio – anch’esso in carbonio – è il Procraft Top Flat mentre le ruote sono le DT Swiss XR1501 Spline One IW22,5 TR che montano gomme Maxxis Ikon 57-622 3C MaxxSpeed TR.

Il prezzo “italiano” per questo modello non è ancora stato reso noto, ma su diversi eShop tedeschi è disponibile a 7.299 euro.

La mtb full suspended Numinis Carbon XC Team dal catalogo 2020

Numinis Carbon XC 3000

La seconda versione, che pesa un kg in più arrivando a 10,9 Kg, è presentata in colore nero con le gomme bicolore.

La forcella è la Fox 32 Float SC Performance Grip e l’ammortizzatore è il Fox Float DPS Performance Elite LV, entrambi con comando remoto.

La trasmissione è sempre di casa Shimano, questa volta con la Deore XT M8100 a 12 velocità 10-51 con corona a 32 denti (RaceFace Turbine), i freni sono gli Shimano Deore XT M8100.

Il manubrio è il Procraft Top Flat in carbonio, i cerchi sono i DT Swiss XR361 che montano gomme Maxxis Ikon 57-622 TR EXO Skinwall.

Il prezzo proposto per questo modello su alcuni eShop online è 4.999 euro.

Una mtb full suspended Numinis Carbon XC 3000 anno 2020

Sul sito ufficiale Centurion potete trovare l’intera gamma di biciclette e mountain bike, oltre alla imponente proposta di ebike, siano esse urban, gravel, mono o biammortizzate.

I più curiosi potrebbero essere interessati anche a leggere il nostro voluminoso Speciale sulle MTB del 2020.

Le mountain bike R Raymon del 2020: catalogo e listino prezzi

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R-Raymon mtb 2020: catalogo e listino prezzi

R Raymon presenta il catalogo mountain bike 2020, composto da oltre quaranta modelli e diviso in tre categorie principali: mtb all mountain, hardtail e kids.

Il brand tedesco facente parte del gruppo PEXCO è nato da poco ma il suo catalogo è già molto ricco con una lunga serie di modelli di bici da strada, gravel, bici da città, trekking, mountain bike ed e-bike.

R Raymon nasce da un idea di Susi e Felix Puello con l’intento di coprire le esigenze di tutti i ciclisti: dall’amatore che vuole una bici da passeggio all’agonista esigente, il tutto mantenendo un rapporto qualità prezzo ottimo.

R Raymon ha investito molto sulle biciclette a pedalata assistita, con un catalogo ampio che copre tutti gli utilizzi più comuni ma anche per il settore delle mountain bike tradizionali conta diversi modelli: dalle bici da bambino fino alle mountain bike da all mountain.

Il listino mtb R Raymon 2020, composto da oltre 20 modelli, è diviso in tre sezioni principali: mountain bike All Mountain, con i modelli della serie FULLRAY; mountain bike Hardtail con la serie HARDRAY e infine la sezione per i più piccoli, composto da diversi modelli a partire dalle bici senza pedali per bambini.

Andiamo ad analizzare i modelli nel dettaglio partendo dai modelli della serie FULLRAY, la mountain bike full suspension di R Raymon destinata all’uso all mountain.

Tabelle e schemi con tutti dati relativi alle geometrie delle mtb R Raymon 2020

Tabelle e schemi con tutti dati relativi alle geometrie delle mtb R Raymon 2020

Listino mtb R Raymon All Mountain 2020

Le mountain bike full suspension R Raymon FULLRAY destinate alla disciplina all mountain sono dei mezzi versatili che, grazie a una corsa delle sospensioni abbondante e la loro agilità,permettono buone prestazioni e divertimento su ogni tipologia di sentiero. I modelli R Raymon FULLRAY 2020 sono quattro, tutti con ruote da 27,5″ ed escursione di 150 mm.

Due le versioni di telaio, una in carbonio e una in alluminio 6061, con prezzi a partire da 2.399 euro fino a 5.399 euro.

Per tutti i modelli le taglie sono tre: 42, 46 e 50 quindi S, M ed L.

FULLRAY 10.0 – 5.399 euro

Telaio in carbonio, ammortizzatore Rock Shox Deluxe SELECT+ Debonair 2, forcella Rock Shox PIKE SELECT+, impianto frenante SRAM G2 RSC con dischi 200/180 mm, reggisella telescopico KS Lev SI da 125 mm, trasmissione SRAM X01 Eagle con guarnitura SRAM X1 Carbon, ruote DT SWISS M 1700.
Colori disponibili: Darkgrey/DeepRed
Peso 13,4 kg

Una bici mtb R Raymon Fullray 10.0 2020

FULLRAY 9.0 – 3.599 euro

Telaio in carbonio, ammortizzatore Rock Shox Deluxe SELECT+ Debonair 2, forcella Rock Shox 35 GOLD, impianto frenante MAGURA MT30 con dischi 203/180 mm, reggisella telescopico R Raymon da 130 mm, trasmissione SRAM NX Eagle con guarnitura SRAM SX Eagle, ruote MACH1 TRUCKY 30.
Colori disponibili: Lightgrey/ArmorGreen
Peso 14,9 kg

Una bici mtb R Raymon Fullray 9.0 2020

FULLRAY 8.0 – 2.799 euro

Telaio in alluminio, ammortizzatore Rock Shox Deluxe SELECT+ Debonair 2, forcella Rock Shox YARI, impianto frenante MAGURA MT30 con dischi 203/180 mm, trasmissione mista Shimano XT/SLX con guarnitura Shimano Deore XT, ruote MACH1 TRUCKY 30.
Colori disponibili: Grey/DeepRed
Peso 15,6 kg

FULLRAY 7.0 – 2.399 euro

Telaio in alluminio, ammortizzatore Rock Shox Deluxe SELECT+ Debonair 2, forcella Rock Shox 35 GOLD, impianto frenante TEKTRO HD-M735 con dischi 203/180 mm, trasmissione SRAM NX 11 velocità, ruote MACH1 TRUCKY 30.
Colori disponibili: Lime/Petrol
Peso 16,2 kg

Il campione tedesco Johannes Fischbach con la bici mtb R Raymon FULLRAY 9.0 2020

Il campione tedesco Johannes Fischbach con la bici mtb R Raymon FULLRAY 9.0 2020.

Listino mtb R Raymon Hardtail 2020

La sezione mtb hardtail di R Raymon è costruita intorno al modello R Raymon HARDRAY, con oltre dieci allestimenti. La mountain bike R Raymon HARDRAY è disponibile per alcuni allestimenti sia in versione con ruote da 29 pollici, HARDRAY NINE, che con ruote da 27,5 pollici, HARDRAY SEVEN.

Sono inoltre disponibili allestimenti specifici per l’uso in città, contraddistinti dalla sigla STREET, tali allestimenti includono accessori utili sia in ambito urbano che in gite fuori porta, come ad esempio il portapacchi.

Le taglie variano in base all’allestimento e al diametro ruota e vanno dalla 38 alla 52.

I prezzi sono molto competitivi, si parte dai 549 euro del modello HARDRAY SEVEN/NINE 1.0 fino ai 4.699 euro del modello HARDRAY NINE 9.0 carbon.

HARDRAY NINE 9.0 CARBON – 4.699 euro

Telaio in carbonio, forcella Rock Shox SID Ultimate, freni SRAM Level TLM con dischi da 180/160 mm, reggisella RACE FACE NEXT Carbon, trasmissione 12 velocità SRAM XX1 Eagle con guarnitura SRAM X1 Eagle Carbon, ruote da 29″ DT SWISS XR 1501 SPLINE.
Colori disponibili: SID Blue
Taglie: 39, 43, 47 e 52
Peso: 9,9 kg

Una bici mtb R Raymon Hardray Nine 9.0 Carbon 2020

HARDRAY NINE 8.0 CARBON – 2.299 euro

Telaio in carbonio, forcella Rock Shox REBA, freni MAGURA MT4 con dischi da 180/160 mm, reggisella R Raymon, trasmissione 12 velocità SRAM GX Eagle con guarnitura SRAM SX Eagle, ruote da 29″ MACH1 TRAXX.
Colori disponibili: Dark Grey
Taglie: 39, 43, 47 e 52
Peso: 11,8 kg

Una bici mtb R Raymon Hardray Nine 8.0 Carbon 2020

HARDRAY NINE 7.0 CARBON – 1.899 euro

Telaio in carbonio, forcella Rock Shox RECON, freni TEKTRO HD-M500 con dischi da 180/160 mm, reggisella R Raymon, trasmissione 12 velocità SRAM SX Eagle con guarnitura SRAM SX Eagle, ruote da 29″ MACH1 TRAXX.
Colori disponibili: Deep Red
Taglie: 39, 43, 47 e 52
Peso: 12,3 kg

HARDRAY NINE 5.0 – 1.399 euro

Telaio in alluminio, forcella Rock Shox SEKTOR, freni Shimano Acera con dischi da 180/160 mm, reggisella R Raymon, trasmissione 12 velocità mista Shimano Deore XT/SLX con guarnitura Shimano MT610, ruote da 29″ MACH1 TRAXX.
Colori disponibili: Dark Grey
Taglie: 43, 48 e 52
Peso: 13,7 kg

HARDRAY NINE 4.0 – 1.099 euro

Telaio in alluminio, forcella SR SUNTOUR XCR, freni Shimano MT200 con dischi da 180/160 mm, reggisella R Raymon, trasmissione 12 velocità mista Shimano Deore XT/SLX con guarnitura Shimano MT610, ruote da 29″ MACH1 TRAXX.
Colori disponibili: Dark Grey
Taglie: 43, 48 e 52
Peso: 14,5 kg

HARDRAY SEVEN/NINE 3.0 – 799 euro

Telaio in alluminio, forcella Rock Shox XC30, impianto frenante Shimano MT200 con dischi da 180/160 mm, trasmissione 9 velocità mista Shimano Altus/Acera con guarnitura tripla Shimano MT300, reggisella R Raymon, ruote da 27,5″/29″ MACH1 TRAXX.
Colori disponibili: Armor Green/Lime
Taglie: 38, 42 e 46 (27,5″), 43, 48 e 52 (29″)
Peso: 14,3 kg

HARDRAY SEVEN/NINE 2.0 – 599 euro

Telaio in alluminio, forcella SR SUNTOUR XCT30, impianto frenante Shimano MT200 con dischi da 180/160 mm, trasmissione 8 velocità mista Shimano Altus/Tourney con guarnitura tripla Shimano MT300, reggisella R Raymon, ruote da 27,5″/29″ MACH1 TRAXX.
Colori disponibili: Dark Grey/Lime, Grey/Red
Taglie: 38, 42 e 46 (27,5″), 43, 48 e 52 (29″)
Peso: 14,8 kg

HARDRAY SEVEN/NINE 1.5 STREET – 649 euro

Telaio in alluminio con accessori street (portapacchi e luci), forcella SR SUNTOUR XCT, impianto frenante TEKTRO HD-M275 con dischi da 180/160 mm, trasmissione 7 velocità Shimano Tourney, ruote da 27,5″/29″ MACH1 TRAXX.
Colori disponibili: Dark Blue/Lime
Taglie: 38, 42 e 46 (27,5″), 43, 48 e 52 (29″)
Peso: 15,9 kg

Una bici mtb R Raymon Hardray Seven/Nine 1.5 Street 2020

HARDRAY SEVEN/NINE 1.0 – 549 euro

Telaio in alluminio, forcella SR SUNTOUR XCE28, impianto frenante TEKTRO HD-M275 con dischi da 180/160 mm, trasmissione 7 velocità Shimano Tourney, ruote da 27,5″/29″ MACH1 TRAXX.
Colori disponibili: Dark Blue/Lime, Dark Blue/Light Grey, Magenta/Cyan
Taglie: 38, 42 e 46 (27,5″), 43, 48 e 52 (29″)
Peso: 14,9 kg

Una bici mtb R Raymon Hardray Seven/Nine 1.0 2020

Listino mtb R Raymon KIDS 2020

La sezione delle mtb R Raymon dedicate ai bambini è molto ricca di modelli, con diversi formati ruota e allestimenti nonché bici a spinta.

Essendo molti gli allestimenti disponibili vi mostreremo solo i principali, a partire dal modello R Raymon PUSHRAY con un prezzo di listino di 199 euro.

SIXRAY 1.0 – 499 euro

Ruote da 26 pollici, telaio in alluminio, forcella SR SUNTOUR XCE28, freni TEKTRO MD-M280 con dischi 160/160 mm, trasmissione Shimano Tourney 7 velocità con guarnitura tripla Shimano FC-TY301, ruote RODI AIRLINE 1.
Colori disponibili: Dark Blue
Peso: 14,1 kg

Una bici mtb R Raymon Sixray 1.0 2020

FOURRAY 1.0 – 399 euro

Ruote da 24 pollici, telaio in alluminio, forcella SR SUNTOUR HCT, trasmissione Shimano Tourney 7 velocità, ruote RODI AIRLINE 1.
Colori disponibili: Dark Blue, Petrol
Peso: 13,6 kg

Una bici mtb R Raymon Fourray 1.0 2020

TWORAY 1.0 – 349 euro

Ruote da 20 pollici, telaio in alluminio, trasmissione Shimano Tourney 7 velocità, ruote RODI AIRLINE 1.
Colori disponibili: Lime, Magenta
Peso: 10,4 kg

ONERAY 1.0 – 279 euro

Ruote da 16 pollici, telaio in alluminio,  ruote MACH1 110.
Colori disponibili: Black/Cyan, Black/Yellow
Peso: 8,8 kg

Una bici mtb R Raymon Oneray 1.0 2020

PUSHRAY 1.0 – 199 euro

Balance bike con ruote da 12″.
Colori disponibili: Black/Cyan, Black Magenta

Una bici mtb R Raymon Pushray 1.0 2020

Tutti gli allestimenti e i prezzi mostrati fanno riferimento al listino R Raymon 2020 attuale e possono subire variazioni nel corso dell’anno.

Per maggiori informazioni vi invitiamo a visitare il sito ufficiale di R Raymon.

Guida alle sospensioni della MTB: schemi, tipologie, vantaggi

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Guida alle sospensioni della MTB: schemi, tipologie, vantaggi

Scrivere di sospensioni nell’epoca che sta vivendo oggi la mountain bike potrebbe sembrare facile: ormai nelle mtb biammortizzate gli schemi posteriori si sono “standardizzati”, la ricerca pionieristica degli anni 90 e 2000 e l’estro sperimentale (che non sempre dava i risultati sperati!) hanno lasciato il posto a un certo “piattume” e le grandi case hanno preferito, vuoi per semplicità progettuale o per motivi economici, affidarsi a pochi e ormai consolidati progetti.

Non per questo però sono cambiate le variabili in gioco e l’argomento sospensioni lascia ancora spesso interdetti i biker meno tecnici. Da qui la necessità di fare il punto della situazione “moderna” e riassumere in maniera semplice ma completa quelli che sono i pro e i contro dei più diffusi sistemi di sospensione posteriore.

Partiamo però da un paio di presupposti importanti: per quanto ogni casa dichiari la soluzione adottata come “migliore”, forse un vero e proprio “migliore” non esiste, o forse almeno personalmente ritengo che si sia arrivati con quasi tutti i sistemi a degli ottimi risultati, attenuando di molto i difetti che le prime MTB full suspended avevano.

Inoltre, l’evoluzione degli elementi elastici (gli ammortizzatori), portati oggi veramente ad alti livelli, ha giocato un ruolo fondamentale e lo gioca anche in fase progettuale ormai, dove probabilmente chi studia un determinato sistema sa che potrà avvalersi di tale tecnologia (se vogliamo, sa già che potrà metterci la cosiddetta “pezza”!).

Dal mondo delle sospensioni, che dicevamo aver avuto un periodo davvero tumultuoso, sono completamente spariti i sistemi URT, unified rear triangle, cui comunque accenneremo per spiegare alcuni semplici concetti.

Chi vi scrive è sempre stato un grande sperimentatore oltre che appassionato di tecnica MTB, quindi cercherò di restare più neutro possibile anche se indubbiamente traspariranno quelle che sono mie piccole convinzioni maturate in oltre un ventennio di letture, test, confronti ed esperimenti.

Bene, è tempo di addentrarci nell’argomento che comunque resterà complesso: tenete d’occhio la terminologia usata e magari prendete carta e penna per divertirvi con un pochino di fisica spiccia.

Per i più intraprendenti invece consiglio un programma su tutti per i vostri PC, oltre a quelli di disegno 2D/3D complessi: il famoso “bikechecker” (“linkage”, da cui le immagini di questa guida sono prese) vi potrà far passare ore ed ore davanti al pc esplorando le mille variabili della vostra bici e quella dei vostri amici!

foto dei grafici di sospensioni mtb

Schemi di sospensione nella MTB full suspended: le basi

Una sospensione posteriore assicura (o almeno dovrebbe) l’isolamento e lo smorzamento delle sollecitazioni che la ruota posteriore incontra mentre ci troviamo nel normale habitat della mountain bike.

Ma oltre a rendere più veloce ed efficace la nostra performance migliora anche la sicurezza, la trazione e la frenata: per questo motivo le sospensioni posteriori ormai sono utilizzate da tutti i produttori e a meno di poche specialità e sentieri ben battuti e “flow”, le full suspended superano le prestazioni delle hard tail alla grande.

Il motivo è presto detto: ogni piccola asperità che incontriamo sui trail si traduce in un micro sobbalzo che di fatto “stacca” la ruota da terra, rendendo materialmente impossibile il contatto col suolo.

Il compito della sospensione principalmente è quindi di ridurre al minimo questa perdita di contatto ed in secondo luogo assorbire l’energia cinetica che si scaricherebbe su di noi e sulla bici negli atterraggi dai salti (alti o bassi che siano), voluti o non voluti.

Allo stesso modo, siamo mediamente sempre più veloci con una biammortizzata rispetto a una hard tail per il fatto che ad ogni piccolo o grande urto “cediamo” energia cinetica e quindi velocità.

Se volete sperimentare questa affermazione potete controllare la vostra velocità su un piccolo tratto accidentato che riuscite a percorrere in sicurezza senza frenare. Provate prima con le sospensioni perfettamente tarate e poi invece “dure” (se potete gonfiare o bloccare ammortizzatore e forcella): la differenza sarà lampante.

Lo stesso discorso vale in salita: tutti gli urti si ripercuotono su gambe e schiena, perciò tutta fatica in più per i biker senza ammortizzatori che non possono contare nemmeno sul grip in più offerto dalla sospensione posteriore che tiene sempre ben aderente la ruota al terreno.

Sento già le voci di chi però obietterà che nelle gare di XC le bici full suspended sono ancora una minoranza e che in effetti il movimento della sospensione durante la pedalata (specialmente in fuorisella) oltre ad infastidire, ruba preziosa energia: vero, verissimo… Ma parliamo di atleti, di chi mediamente ha gambe e schiena in grado di lavorare oltre che come “motore” anche come “sospensione”.

La questione è che comunque la sospensione posteriore ruberebbe qualcosa in termini di peso almeno (un chilo in più rispetto alle leggerissime rigide da gara) o in termini energetici.

Lascio alla vostra onestà intellettuale e atletica il compito di valutare se siete abbastanza “tenaci” e allenati per una hard tail… e comunque tenete presente il vantaggio offerto in discesa e sullo sconnesso di una full, anche in pianura.

A dimostrazione della superiore efficienza delle full in salita comunque si sono svolti nel tempo diversi test scientifici: a parità di frequenza cardiaca e pedalando seduti, una full xc da gara batte la front oppure fa risparmiare energia, utile per scattare o vincere una gara.

Un ammortizzatore a molla made in Italy, l'EXT Storia. Noi abbiamo testato lo Storia LOK V3.

Un ammortizzatore a molla made in Italy, l’EXT Storia. Noi abbiamo testato lo Storia LOK V3.

Gli ammortizzatori

Come dicevamo nell’introduzione, un ruolo ormai determinante è lasciato agli ammortizzatori: in questa guida analizziamo il comportamento degli schemi di sospensione meccanici senza però tenere conto appunto degli elementi elastici, anche se, per completezza, vanno citate le caratteristiche intrinseche delle due soluzioni proposte dal mercato, ovvero gli ammortizzatori a molla (ed olio) e gli ammortizzatori ad aria (anche questi con olio).

foto di un ammortizzatore ad aria DVO Topaz.

Un ammortizzatore ad aria DVO Topaz.

Mediamente, il comportamento degli ammortizzatori a molla è “lineare”, ovvero l’affondamento della sospensione posteriore dovrebbe risultare costante rispetto alle forze applicate, mentre gli ammortizzatori ad aria sono più progressivi, ovvero tendono ad “indurirsi” verso la fine della loro corsa, preservando il telaio dagli urti più forti.

Nel tempo questa caratteristica è stata volutamente limitata per migliorarne la sensibilità; infatti il problema degli ammortizzatori ad aria sta nel fatto che gli elementi di tenuta (gli o-ring che mantengono l’aria all’interno dei serbatoi) sono anche gli elementi che dovrebbero assicurare la scorrevolezza del pistone dentro la camera principale.

Di fatto quindi, più la pressione è elevata all’interno dell’ammortizzatore, più aumenta la forza sugli o-ring, aumentando l’attrito e riducendo la sensibilità.

In più, una camera d’aria singola (si capì fin dai primi ammortizzatori ad aria) rendeva la corsa troppo progressiva e con un carico di stacco spesso esagerato (la soglia di attivazione, la sensibilità), quindi gli ammortizzatori ad aria furono dotati di una camera d’aria negativa (cioè contraria alla forza di estensione) che abbassasse il carico di stacco e lasciasse comunque la progressione finale della camera positiva.

Ad oggi inoltre stiamo assistendo alla nascita e sviluppo di nuovi ammortizzatori ad aria con camera positiva maggiorata che permette di abbassare la pressione relativa, oltre a diminuire la pressione esercitata sugli o-ring.

Per aumentare o controllare ulteriormente la progressività si possono inserire degli spessori che diminuiscono il volume della camera positiva (questo per controbilanciare eventuali “pecche progettuali” o personalizzare il setting in base al proprio stile di guida).

Problemi che invece gli ammortizzatori a molla non conoscono, dato che l’elemento elastico è esterno (la molla) e solo la tenuta idraulica è lasciata agli o-ring (cosa comune anche agli ammortizzatori ad aria). Di contro il peso maggiore dei sistemi a molla limita il loro utilizzo solo alle discipline gravity o dove il peso possa passare in secondo piano.

Non è questa la sede per entrare nel merito delle sezioni idrauliche: ogni casa produttrice ha sviluppato il concetto in maniera diversa e ad oggi è lì che si giocano le partite più importanti tra i vari marchi.

Un’idraulica raffinata ed efficace può cambiare radicalmente il comportamento di una sospensione, tenetelo presente. Come se non bastasse, la stragrande maggioranza di ammortizzatori ad aria, e piano piano anche quelli a molla, sono stati dotati di appositi comandi per smorzare il loro comportamento elastico e migliorare le prestazioni in salita e pianura, cosa davvero non da poco.

foto di una ammortizzatore posteriore cane creek

Le forze in gioco negli schemi di sospensione della MTB

Per capire facilmente il comportamento di una sospensione senza addentrarci troppo in complicate leggi fisiche possiamo ricorrere ad un semplice espediente: una qualsiasi sospensione posteriore è in fin dei conti una leva che insiste su uno o più fulcri (non entriamo ora nel merito). Se riduciamo il tutto per praticità ad un fulcro solo (una sospensione chiamata monoshock), la cosa diventa ancora più chiara.

foto di una MTB Orange con schema monocross

Una MTB Orange biammortizzata con schema monocross.

Bene, a un estremità della nostra leva c’è chiaramente il mozzo posteriore con pacco pignoni annesso; l’altra estremità (il nostro fulcro principale) è fissa al telaio e rende possibile il movimento della ruota. Tralasciamo per ora anche il posizionamento dell’ammortizzatore, lo prenderemo in considerazione dopo.

Foto dello schema di un sistema di sospensione monocross.

Lo schema di un sistema di sospensione monocross.

Aggiungiamo ora la catena e il sistema di trasmissione, anche qui, per praticità ridotto a un ormai diffusissimo sistema monocorona con pacco pignoni ad ampia escursione (tipicamente 11-42, anche se chiaramente oggi si arriva anche a 10-52).

Le forze che agiscono sulla nostra sospensione per ora saranno essenzialmente due: quella impressa sui pedali dalle nostre gambe, che di fatto “tira” la catena, e le forze che a seguito di un urto o una compressione fanno muovere verso l’alto la nostra ruota, e di conseguenza la nostra leva (il carro posteriore).

Se immaginate al posto della catena una corda il discorso può diventare ancora più chiaro. Ecco che dall’equilibrio e la gestione di queste due forze sono nati svariati sistemi di sospensione volti a limitare le reazioni dall’una o dall’altra parte.

Agli albori delle sospensioni posteriori nel campo MTB si pose subito l’accento sull’importanza di dove posizionare il fulcro “principale” sul telaio: si chiamavano attive quelle sospensioni che avevano il fulcro sotto o a livello della linea catena (la linea che appunto disegna la catena tra corona anteriore e pignoni posteriori) e passive quelle sospensioni che avevano il fulcro più in alto della linea catena

foto della MTB con giunto Horst

La Specialized Enduro ha un quadrilatero con giunto Horst e una sospensione attiva con fulcro vicino alla corona anteriore.

Perché si chiamano così? Ripensiamo alla nostra corda: se il fulcro era sotto o al pari della nostra corda la sospensione tutto sommato era libera di lavorare senza troppe interferenze da parte della corda (catena) per quanto tirassimo forte…al contrario, se il fulcro era posizionato sopra alla linea, la forza di tiro della corda si ripercuoteva sensibilmente sulla sospensione, inibendola (arrivando ad estenderla nonostante gli urti) o innescando fastidiosi fenomeni di rimbalzo (bobbing).

Questa caratteristica ha preso il nome di anti-squat, cioè “anti affondamento” e con questo si intende quanto il sistema sospensione sia efficace in salita: a un alto valore di anti-squat (ottenuto in percentuale) corrisponde una sospensione con spiccata tendenza ad “aprirsi” o estendersi in fase di pedalata, il che è una cosa tutto sommato favorevole in salita; l’anti squat combatte il normale affondamento della sospensione sotto il peso del biker e aumenta la trazione sulla gomma (spesso chiamato DIG-IN).

Se rovesciamo la lettura del nostro sistema dalla parte della ruota però, e ci immaginiamo con i piedi sui pedali ecco che insorge un altro problema, conosciuto come pedal kickback (o pedal feedback ) ovvero, ricevendo un urto la ruota tira a sua volta la nostra corda-catena all’indietro, rischiando in casi limite di tirare letteralmente indietro la catena e i pedali con essa.

Chiaramente la cosa è fastidiosa oltre che assolutamente dispendiosa in termini energetici. Questo fenomeno era particolarmente avvertibile su certe bici a fulcro alto della prima leva e chiaramente era legato all’utilizzo finale del mezzo, fosse esso specificamente progettato per salita o discesa.

Per esempio la mitica Sintesi Bromont aveva un forte pedal kickback ma a dispetto di questa fastidiosa particolarità mise a segno diversi colpi importati in gare internazionali.

foto di una mtb vintage con fulcro alto

La mitica Sintesi Bromont con fulcro molto alto e quindi sospensione passiva.

Nel tempo divenne chiaro che le due forze andavano “dosate”, mediate, in maniera tale da essere sì efficaci in salita ma non penalizzanti in discesa. A favore di questo c’è anche da dire che il tiro catena varia di molto a seconda dei rapporti utilizzati (materialmente cambia il braccio di leva delle forze in ballo) e quindi generalmente il fulcro principale viene collocato in una posizione di compromesso, in modo da avere una discreta percentuale di anti-squat in salita (che solitamente si percorre con rapporti agili) e poco pedal feedback in discesa (dove presumibilmente non pedaleremo o useremo comunque marce lunghe).

L’introduzione dei sistemi monocorona ha facilitato la vita ai progettisti e ridotto alcuni problemi che la tripla corona anteriore rendeva lampanti. Come se non bastasse dobbiamo introdurre un’altra forza: quella che esercita la frenata della ruota posteriore sulla nostra leva ( sempre il nostro carro posteriore).

Ebbene sì, siamo in un sistema dinamico e per quanto le prime due forze di cui abbiamo parlato possano trovare riscontro in piccoli esperimenti “statici” facilmente replicabili nel nostro garage (se smontate l’ammortizzatore dalla vostra bici e una volta messa su un cavalletto provate a spingere sui pedali o muovere la sospensione posteriore ne scoprirete delle belle!) con il brake-lockout (o brake-jack o più raramente brake- squat misurato con un parametro detto “anti-rise“) la cosa diventa più difficile.

C’è chi per valutarne gli effetti fa girare la ruota posteriore (sempre ad ammortizzatore smontato) e poi da una bella pinzata al freno posteriore; chi ha l’accortezza di sistemare con un opportuna fascetta la sospensione in posizione di SAG (la quantità di corsa “negativa” che abitualmente lasciamo sull’ammortizzatore sedendoci in sella, variabile dal 20% al 30% a seconda dello stile di guida), chi (come il sottoscritto) trascina la bici muovendo la sella in alto e in basso con la ruota posteriore frenata, non bloccata, per valutarne un eventuale “indurimento”.

Fatto sta che valutare concretamente il brake lockout è difficile. Per quanto “virtualmente” sia un parametro misurabile come gli altri (quindi anche tramite software), nella pratica a volte è davvero difficile rendersene conto.

Spesso su sospensioni a corsa lunga e con ammortizzatori di buona qualità il problema è molto mitigato; può diventare fastidioso e anche pericoloso per il telaio stesso in alcune occasioni: ad esempio, se il nostro telaio ne soffre in maniera spiccata, ipotizziamo (anche se è un ipotesi poco probabile) un atterraggio da un salto con la ruota posteriore bloccata: di fatto la sospensione sarà inibita e scaricherà tutto sul biker e sul telaio stesso.

Alcuni lamentano ad esempio sulle brake bumps (le buche che si creano prima delle curve in discesa) o sullo scassato che la sospensione posteriore sia pigra, o la bici “scalci” (anche se il ritorno dell’ammo senza frenare è perfetto): ecco, sono questi i sintomi del fastidioso brake jack.

Abbiamo una sospensione posteriore pazzesca che però nel momento peggiore ci abbandona e ci troviamo su una front! Solitamente (ad esempio facendo il “giochino” della frenata senza ammo a “banco”) vedremmo la ruota posteriore “decollare” e comprimere lo spazio dedicato all’ammortizzatore.

Ho sentito alcuni rider “pro” di discipline gravity consci del problema asserire che la cosa è voluta, per fare in modo che la bici si “abbassi” sul posteriore, senza comprimere troppo la forcella e sbilanciarci in avanti.

Tutto molto bello, ma sempre come girare con la sospensione posteriore non al massimo delle proprie caratteristiche. In più, per quanto ci si sia sforzati con soluzioni più o meno complesse, tutti i tipi di sospensione soffrono di questo problema, chi più chi meno.

Anche qui, si cerca di mediare: se la bici è stata progettata per uso principalmente discesistico si cercherà di avere il meglio delle performance in quel frangente; viceversa su una “all mountain” (bici polivalente per definizione) si accetteranno dei compromessi.

Personalmente ho testato nel tempo svariate decine di sospensioni posteriori, sia dinamicamente che staticamente e per quanto sulla carta anche la soluzione della ormai estinta “barra flottante” abbia dei limiti, nella pratica posso assicurare che è l’unico sistema reale per isolare la frenata dalla sospensione.

Si tratta di uno stratagemma meccanico abbastanza semplice; la pinza freno non è montata solidamente sulla nostra leva principale (sempre il nostro carro) ma su una piastra libera di ruotare attorno al mozzo che è vincolata al telaio tramite una barra a sua volta infulcrata su un pivot “libero”.

foto di una pinza mtb

In questo modo, ragionandoci velocemente capirete che la pinza resta libera di muoversi insieme al disco (e alla ruota) nonostante il movimento della sospensione. Peccato che questa soluzione sia stata accantonata in favore di una “semplificazione” delle sospensioni in generale e anche un alleggerimento del telaio delle MTB, anche se in realtà alcune soluzioni sono tuttora davvero complesse.

In ultima analisi va citato anche il fatto che nel loro tragitto verso l’alto alcuni carri posteriori si allunghino o accorcino visibilmente, variando le quote geometriche e allungando e accorciando la catena.

Le tipologie di sospensioni più diffuse: il monoshock

Il monoshock è il sistema di sospensione più semplice a livello costruttivo, citato per spiegarvi i “rudimenti” nel paragrafo precedente.

La sua essenza è la praticità di manutenzione (c’è solo un fulcro reale, oltre a quello dove si inserisce l’ammortizzatore), quindi facile da smontare e pulire e facile da realizzare (come nel caso di un forcellone scatolato nella foto qui sotto) per quanto vada saggiamente dimensionato, in quanto anche le forze trasversali (ad esempio in curva) andranno a scaricarsi tutte su un solo snodo.

La questione progettuale inoltre non va sottovalutata: a seconda di dove e come verrà posizionato l’ammortizzatore, il carro avrà un comportamento più o meno progressivo o lineare (arrivando anche ad essere anche regressivo). Dato che lo “specchio” di possibilità di tale posizionamento è abbastanza ristretto, molti progetti non sono semplici monoshock ma vengono detti “assistiti”, cioè, l’ammortizzatore viene compresso tramite un sistema di bielle e leveraggi in maniera tale da ottenere la curva di progressione desiderata.

foto di una mtb evil

Sono questi i casi dei sistemi ad esempio di Evil, Kona e Scott.

Questi ultimi sistemi potrebbero trarre facilmente in inganno, assomigliando molto a soluzioni a quadrilatero che vedremo in seguito. Fate attenzione e guardate prima di tutto “cosa collega cosa”, cioè se il mozzo posteriore è collegato direttamente (senza snodi quindi) al fulcro principale sul telaio.

foto di una mtb scott

Una prima versione della Scott Gambler da DH con sistema monocross assistito.

La semplicità del progetto permette anche di concentrarsi su dove piazzare il fulcro principale in maniera tale da decidere quanto anti-squat si voglia raggiungere (e quanto pedal feedback sia tollerabile).

Ma attenzione, ecco l’uovo di Colombo. Con (mio) grande piacere, ultimamente stiamo assistendo ad un ritorno dei monoshock a fulcro alto, che a rigor di logica dovrebbero essere molto più efficaci sugli urti (che provengono frontalmente, non dal basso) ma soffrire di grande pedal-feedback: ebbene ecco che molti costruttori sono ricorsi ad un pignoncino di rinvio vicino o concentrico al fulcro principale dirottando la forza di tiro catena dove desiderato, come se in realtà il movimento centrale fosse dove desiderato e creando una “nuova” linea catena.

La risposta in frenata di questi sistemi è sempre penalizzante… a meno che non ci sia la famosa barra flottante. Il movimento nello spazio della ruota posteriore (axle path, ovvero percorso ruota) descrive un arco semplice.

foto di una mtb commencal

L’azienda di Andorra Commencal sfrutta una puleggia per alzare la linea della catena.

Quadrilateri con giunto Horst

Horst Leitner (il nome di chi per primo “ufficialmente” brevettò lo snodo di cui parliamo) ebbe un colpo di genio, che per almeno un ventennio stabilì uno standard di riferimento nel mondo delle sospensioni. La trovata consisteva nell’inserire uno snodo (pivot) sui foderi bassi di un normale sistema a quadrilatero “svincolando” (sulla carta!) l’influenza della frenata dal comportamento del tiro catena.

Non era cosa da poco, ed infatti Specialized acquistò il brevetto e diede vita al tipico schema FSR che ancora oggi è adottato sulle loro biciclette (ma il brevetto ora è stato esteso anche ad altre aziende).

foto della specialized turbo kenevo 2020

La eMTB Specialized Turbo Kenevo 2020 utilizza sempre un sistema a quadrilatero con giunto Horst.

In pratica il sistema si comportava come un monoshock assistito CON una barra flottante incorporata, perché la pinza freno infatti era svincolata dal movimento del braccio principale (i foderi bassi).

C’è un però: la perfetta riuscita di un carro con giunto Horst è un’arte, infatti non basta inserire questo fulcro per assicurare reale indipendenza alla frenata; in più a seconda della distanza dal mozzo avrà grandi ripercussioni sul comportamento in pedalata e sulla progressività o meno della sospensione.

Visualizzare il percorso ruota di questi sistemi può non essere così intuitivo, dato che non si muovono su un arco semplice ma su un parallelogramma, e quindi sarà sempre simile ad un arco che può essere molto “aperto” (quasi lineare) o vagamente ad “S” avendo benefici risultati sulla pedalata e sull’allungamento della catena.

Per visualizzarlo (oltre che ricorrere facilmente ai software esistenti) dobbiamo tirare in ballo il centro di curvatura (CC-Curvature Center), una misura matematica che determina il reale centro di movimento della sospensione che sarà la somma di tante piccole porzioni di arco: è il fulcro “virtuale” da cui a volte tutti i sistemi non monoshock prendono il nome (virtual point pivot, anche se ora questo acronimo descrive un sistema di sospensione a parte che tratteremo in seguito).

A questo punto possiamo parlare dell’importanza di un altro punto usato per calcolare “a tavolino” il comportamento in pedalata e frenata delle nostre bici, ovvero l’Instant Center (IC, centro istantaneo di rotazione): lo possiamo individuare semplicemente, tracciando una retta passante tra il giunto horst e il fulcro sul telaio e un’altra retta passante tra gli snodi superiori del carro (escludendo quello dove viene infulcrato l’ammortizzatore).

È istantaneo cioè un “rappresenta un solo momento” perché è chiaro che si muoverà sempre a seconda dell’affondamento della sospensione. La forza del sistema Horst sta nella sua media efficacia, ovvero, un tiro catena modesto o comunque controllabile a seconda del progetto, senza contare che ormai volenti o nolenti è il sistema più diffuso e collaudato. Tenete d’occhio i cuscinetti, sono tanti.

Floating point pivot

Se idealmente (o ancora una volta col nostro software di simulazione) spostassimo verso il movimento centrale il fatidico giunto Horst ci troveremmo nella particolare situazione di avere un carro posteriore costituito da un triangolo rigido a tutti gli effetti, vincolato da una piccola bielletta al telaio nella zona inferiore e da un sistema più o meno complesso di rinvio all’ammortizzatore a livello superiore.

Tutto qui? Beh, no… perché questa è la base del sistema, dato che poi i VPP si sono evoluti in maniera completamente autonoma prendendo mille strade differenti e quindi diramandosi in svariate tipologie, un esempio su tutti per essere chiari? L’ultima evoluzione del sistema Yeti.

foto di un telaio Yeti

Il sistema Switch Infinity di Yeti con il triangolo posteriore in un solo pezzo che “fluttua” utilizzando due piccoli ammortizzatori.

Addirittura il movimento del fulcro principale è guidato da due “binari” realizzati esattamente come piccoli ammortizzatori (non a caso prodotti in collaborazione con FOX), mentre l’ammortizzatore è servito da una biella che comunque vincola anche superiormente il carro.

Oppure il sistema della Canfield Brothers JEDI.

foto di una mtb da dh

La Canfield nella foto sfrutta il sistema del Floating Pivot Point.

Apparentemente complesso da sembrare una ragnatela di pivot e braccetti, ma la sua efficacia è davvero di primo ordine. Per quanto la storia se lo possa essere dimenticato, probabilmente questo sistema ha origini nostrane: Edo Ferrari con le sue Sintesi Bazooka sono stati davvero avanti, per quanto in America ci fossero parallelamente sicuramente sperimentazioni in tale senso.

Questi sistemi a seconda del progetto possono essere adatti alla pedalata o super efficaci in discesa, ma mediamente soffrono sempre di brake jack… Mentre grazie a un’attenta progettazione, il controllo della traiettoria ruota può essere curato fino all’ultimo millimetro.

La Sintesi Bazooka era molto avanti per i suoi tempi.

La Sintesi Bazooka era molto avanti per i suoi tempi.

Altri sistemi di sospensioni

Per quanto lentamente anche gli ultimi baluardi di “intraprendenza cinematica” stiano sparendo, a dovere di cronaca sento doveroso segnalare alcune soluzioni davvero particolari che nel tempo si erano proposte di migliorare o addirittura risolvere i già visti problemi delle sospensioni.

foto di una mtb con carro in un pezzo

Una MTB con carro URT, dove il movimento centrale è unificato al carro, sistema esente quindi dal tiro catena.

Come non partire dai sistemi URT (unified rear triangle) dove il movimento centrale era inglobato nel carro posteriore ammortizzato e non montato sul telaio. Questi sistemi sono oggi completamente spariti e avevano come peculiarità il fatto di “funzionare” solo con il biker in sella. Quando ci si alzava sui pedali, di fatto, il peso gravava unicamente sul carro posteriore, isolando quasi del tutto la sospensione. E comunque erano completamente esenti dell’influenza del tiro catena…

Passiamo poi al mitico “I-drive” di GT, che inizialmente ibridava una normale soluzione monoshock con un sistema URT, grazie ad un eccentrico nel quale il movimento centrale ruotava libero, vincolato al telaio solo da un “dog-bone” di solido alluminio

foto di una mtb gt

Una delle prime interpretazioni del sistema I-Drive di GT con carro URT.

Il sistema poi subì lente semplificazioni fino a diventare di fatto il sistema “GI” visto su Mongoose nella sua ultima evoluzione, prima ahimè di sparire.

Sistema simile a livello concettuale fu usato dalla nostrana Sintesi sulla particolarissima Rumba.

foto di una telaio di una mtb

La Rumba è una bici che forse non ebbe il successo che avrebbe meritato, in parte a causa del numero elevato di cuscinetti e parti in movimento. Ma qui addirittura il peso del biker variava la progressività del carro, oltre al comportamento dei leveraggi… Geniale!

Oppure ancora “l’ibrido” horst-quadrilatero dello ABP usato da Trek, che sulla carta dovrebbe avere il meglio dei due sistemi…

foto di una mtb trek

Nel mondo delle sospensioni come in tanti altri settori, i produttori hanno cercato comunque nel tempo di rendere originali i loro sistemi, tra brevetti e idee più o meno valide…da qui sono nate tante “sfumature” di sistemi semplici oppure “imitazioni” che poi sono finite in tribunale. Non mi dilungo, ma se cercate sul web ne troverete sicuramente traccia.

Sistemi di sospensione nelle mtb: conclusioni

Riducete sempre il tutto ai minimi termini, pensate a “cosa” collega “cosa” e vedrete che bene o male riconoscerete una tipologia di sospensione che abbiamo trattato.

Vi lascio con qualche riflessione spicciola: a oggi non saprei decretare “il miglior sistema di sospensione esistente”. Come abbiamo visto, tutti hanno pro e contro, anche solo per quel che riguarda la semplice manutenzione.

Se vi imbattete in un sistema di sospensione che apparentemente non riconoscete, ragionateci su: vedrete che per forza di cose apparterrà ad una delle categorie che abbiamo visto.

Una sospensione posteriore “progettata male” può essere trasformata radicalmente e migliorata grazie a un ottimo ammortizzatore. Purtroppo il contrario è più difficile.

Buone pedalate!

Articolo realizzato per BiciLive.it da: Fil Palmer.

Santa Cruz Tallboy 2020 29″: la working class hero delle MTB trail

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Santa Cruz Tallboy 29″ 2020 : modelli mountain bike trail

Santa Cruz presenta il modello 2020 della sua ormai rodata Tallboy, una MTB full suspended short-travel da 29″ che si presenta al mercato come un perfetto mix tra trail ed enduro: tipologie che di solito richiedono geometrie e caratteristiche diverse di telaio e componentistica, ma che trovano in questa bicicletta un’interprete adatta ad affrontarle entrambe con grande soddisfazione e sicurezza.

Una MTB tuttofare dallo stile semplice e pulito, insomma, che permette di aggredire le salite in modo agile e scattante ma al contempo di lanciarsi in discesa sempre con sicurezza, mordente e soprattutto velocità.

Il tutto con dei prezzi che sono davvero interessanti, soprattutto per la qualità del mezzo e per le caratteristiche tecniche che vedremo tra poco, con un cartellino che sul modello base di gamma annuncia un abbordabilissimo 3299 euro.

Rider su mtb Santa Cruz Tallboy 2020 in un passaggio veloce su sterrato

La Tallboy 2020 è una bici “hecka fast, everywhere” (dannatamente veloce, ovunque), dice Santa Cruz sul suo sito ufficiale.

Santa Cruz Tallboy 2020: descrizione tecnica linea

La prima cosa che salta all’occhio della Santa Cruz Tallboy 2020 è la pulizia della linea, grazie in primis al passaggio di tutti i cavi all’interno del telaio che rende più difficoltosa la manutenzione ordinaria ma dona al mezzo leggerezza ed eleganza.

Telaio che risulta disponibile in tre versioni: la versione C, quella più economica, la versione in alluminio e, per finire, quella CC in carbonio.

Dettaglio della parte anteriore del telaio della Santa Cruz Tallboy 2020

Passaggio dei cavi interno per un aspetto elegante del telaio.

La linea consta di 9 diversi modelli, tutti con monocorona da 32 denti all’anteriore e pacco pignoni a 12 velocità 10-50 al posteriore con deragliatore SRAM XX1 Eagle AXS sul modello top. Cerchi da 29″, con l’opzione di richiedere i pregiati Santa Cruz Reserve in carbonio.

Uno degli aspetti più interessanti del modello 2020 è che abbandona il VPP a link alto tipico dei modelli fino a quello del 2019 per passare a un VPP basso e alla tipica progressività che tale geometria dona alla sospensione posteriore, una progressività che si potrebbe definire “da enduro”, senza tuttavia snaturare la propria natura short-travel con l’ammortizzatore posteriore che resta da 120 millimetri e che non arriva mai a fine corsa neanche nei tracciati più impegnativi.

Una mountain bike biammortizzata Santa Cruz Tallboy 2020

Il VPP garantisce inoltre un ottimo grip in salita e un’ottima pedalata su qualsiasi tipo di terreno, pagando solo un minimo di bobbing, che rimane tuttavia contenuto e fisiologico per la tipologia di sospensione.

Il controllo in discesa è un fiore all’occhiello della Santa Cruz Tallboy 2020 che è una MTB leggera (12,57 kg), intuitiva e facile da guidare, molto stabile e sicura anche nelle traiettorie più insidiose e che, grazie a queste caratteristiche, è in grado di perdonare anche ai rider meno esperti alcune ingenuità ed errori in fase di impostazione. Non è poco.

Un rider mtb impegnato in un passaggio tecnico in discesa su Tallboy 2020

Tallboy CC XX1 AXS RSV 2020: una MTB clemente nei passaggi difficili.

La sospensione VPP

Abbiamo parlato della sospensione VPP, ma che cos’è e come funziona? Quali i vantaggi tecnici?

La sospensione VPP (Virtual Pivot Point) è un particolare tipo di sospensione disegnata in modo specifico per bilanciare tra loro molte delle forze che agiscono sul telaio della MTB per rendere la percorrenza più stabile e il comportamento dinamico del mezzo più docile e bilanciato senza compromettere la capacità di assorbire le asperità del terreno.

Con questa particolare geometria, la forza di spinta del rider sui pedali viene bilanciata dalla forza traente della catena, riducendo così di molto la compressione della sospensione centrale (rendendo necessaria meno escursione) e la dispersione della forza impressa sui pedali.

Dettaglio della sospensione VPP della Santa Cruz Tallboy 2020

La particolare geometria della sospensione VPP consente alte prestazioni anche con escursioni limitate.

Santa Cruz Tallboy 2020: geometrie

Per il modello 2020 della Tallboy, Santa Cruz dimostra di seguire da vicino i trend di mercato che vanno in direzione di bici più compatte.

Rispetto al modello 2019, l’angolo sterzo passa infatti da 68° (aperture più da XC) a 65.5°, mentre l’inclinazione del tubo centrale si ferma a 76°, permettendo soprattutto in salita di non affaticare troppo la regione addominale anche sulle lunghe percorrenze, risparmiando al rider una fetta considerevole di mal di schiena.

Molto interessante sulla Tallboy 2020 è la possibilità di variare l’angolo dell’avantreno da 65.5° a 65.7°, e l’altezza del movimento centrale da 38 a 40mm, non una grande differenza sulla carta, ma che cambia in modo percepibile il comportamento dell’avantreno che diventa più “nervoso”, mentre in modalità più raccolta è il retrotreno che diventa sensibilmente più progressivo a livello di sospensione.

Dettaglio perno passante con flipchip e disco freno della Tallboy 2020

Perno passante con flipchip per una rapida modifica del passo della MTB.

È presente anche un flipchip sul carro posteriore, che permette di allungare o accorciare il carro stesso e quindi il passo della MTB, facendola passare da un assetto più controllato e che privilegia la maneggevolezza (col passo più corto) a uno più allungato e stabile nei tratti ad alta velocità.

Rispetto al modello 2019, il movimento centrale guadagna due millimetri in altezza, non abbastanza da fare una differenza sostanziale, ma l’insieme di tutte queste piccole variazioni dà una sensazione di buon feeling immediato con la bicicletta: la Tallboy 2020 è in grado di mettere a proprio agio sin dalle prime pedalate anche i rider meno esperti.

Tabella completa dei dati delle geometrie dei telai in carbonio e alluminio della Santa Cruz Tallboy 2020

La tabella completa delle geometrie dei telai in carbonio e alluminio della Santa Cruz Tallboy 2020.

Santa Cruz Tallboy 2020: allestimenti

La linea Tallboy 2020 è composta da 9 modelli full suspended. I punti in comune a tutti sono i cerchi da 29″, i rapporti del cambio, le geometrie del telaio e della sospensione posteriore VPP.

Tuti i modelli della gamma sono proposti in due colorazioni: Rocksteady Yellow e Stormbringer Purple.

Ovunque sia presente la sigla RSV nel nome del modello, sta a indicare che quel modello ha come allestimento i cerchi Santa Cruz Reserve 27 29″ Carbon.

Santa Cruz Tallboy CC XX1 AXS RSV – 11.399 euro

Telaio: Carbon CC 29 120mm Travel VPP
Forcella: RockShox Pike Ultimate 130mm di escursione
Sospensione posteriore: FOX Float Factory DPS
Deragliatore posteriore: SRAM XX1 Eagle AXS 12 velocità
Comando cambio: SRAM XX1 Eagle AXS 12 velocità
Freni: SRAM G2 Ultimate (4 pistoncini)
Dischi freni: 180mm
Pacco pignoni: SRAM XG1299 Eagle Rainbow 12 velocità 10-50t
Guarnitura: SRAM XX1 Eagle AXS 148 DUB 32t
Pedivelle: 165mm (XS), 170mm (S-M), 175mm (L-XXL)
Cerchi: Santa Cruz Reserve 27 29″ Carbon
Coperture: Maxxis Minion DHF / DHR II 29×2.60″
Manubrio: Santa Cruz AM Carbon
Attacco manubrio: i9 A35
Sella: WTB Silverado Team Saddle
Reggisella: RockShox Reverb Stealth 1X Lever MatchMaker 31.6
Colori: Stormbringer Purple, Rocksteady Yellow

Vista laterale della mtb Santa Cruz Tallboy CC XX1 AXS RSV

Santa Cruz Tallboy CC XTR RSV – 10699 euro

L’allestimento della XTR è pressoché identico a quello della XX1, comprese le colorazioni. Cambia solo tutto il pacchetto trasmissione, che su questa XTR è, appunto, lo Shimano XTRM9100, come da specifiche seguenti.

Deragliatore posteriore: Shimano XTR M9100 SGS 11/12spd
Comando cambio: Shimano XTR M9100 SL I-Spec 12 velocità
Freni: Shimano XTR M9120 (4 pistoncini)
Pacco pignoni: Shimano XTR 12 velocità 10-51
Guarnitura: E13 TRSr crank 32T Boost
Pedivelle: 170mm (S-M), 175mm (L-XXL)

Vista laterale della mtb Santa Cruz Tallboy CC XTR RSV

Santa Cruz Tallboy CC X01 RSV – 8999 euro

La X01 RSV mantiene il medesimo telaio in carbonio e le colorazioni disponibili delle sorelle maggiori, ma l’allestimento subisce un sostanziale downgrade generale. I 1700 euro di differenza con la XTR e i 2400 euro con la XX1 si possono riscontrare nella dotazione.

Forcella: RockShox Pike Select+ 130mm
Sospensione posteriore: FOX Float Performance Elite DPS
Deragliatore posteriore: SRAM X01 Eagle 12 speed
Comando cambio: SRAM X01 Eagle 12 speed
Freni: SRAM G2 RSC (4 pistoncini)
Pacco pignoni: SRAM XG1295 Eagle 12 speed 10-50t
Guarnitura: SRAM X1 Eagle Carbon 148 DUB, 32t
Pedivelle: 165mm (XS) 170mm (S-M), 175mm (L-XXL)
Attacco manubrio: Race Face Aeffect R

Santa Cruz Tallboy CC X01 RSV

Santa Cruz Tallboy CC X01 – 7699 euro

Questo modello è esattamente identico alla C X01 RSV, la mancanza della sigla RSV indica il fatto che non monta i cerchi Santa Cruz Reserve 27 29″ in carbonio.

Vista laterale della mtb Santa Cruz Tallboy CC X01

Santa Cruz Tallboy C S RSV – 6799 euro

Altro downgrade importante su questo modello rispetto alla CC X01. Entriamo qui nei modelli che perdono il telaio in carbonio CC e passano al telaio C, sempre in carbonio ma di qualità inferiore.

Telaio: Carbon C 29 120mm Travel VPP
Forcella: FOX 34 Float Performance 130mm
Sospensione posteriore: FOX Float Performance DPS
Deragliatore posteriore: SRAM GX Eagle 12 speed
Comando cambio: SRAM GX Eagle 12 velocità
Freni: SRAM Guide R
Pacco pignoni: SRAM XG1275 Eagle 12 velocità 10-50t
Guarnitura: SRAM Stylo 7k 148 DUB 32t
Manubrio: Race Face Ride
Sella: WTB Silverado Pro Saddle
Reggisella: RockShox Reverb Stealth 1X Lever MatchMaker 31.6

Vista laterale della mtb Santa Cruz Tallboy C S RSV

Santa Cruz Tallboy C S – 5499 euro

Stesso discorso fatto per la X01 e la X01 RSV, anche per la C S l’allestimento è esattamente identico a quello della C S RSV, al netto però dei cerchi Santa Cruz Reserve in carbonio.

Vista laterale della mtb Santa Cruz Tallboy C S

Santa Cruz Tallboy C R – 4599 euro

Si scende di prezzo e quindi anche di categoria rispetto alle MTB viste finora, con un cambio radicale nella dotazione di questo modello. In comparazione alla C S RSV perde i cerchi Reserve in carbonio e cambia quanto specificato di seguito.

Forcella: FOX Rhythm 34 130mm
Deragliatore posteriore: SRAM NX Eagle 12 velocità
Comando cambio: SRAM NX Eagle 12 velocità
Freni: SRAM Guide T
Pacco pignoni: SRAM PG1230 12 velocità 11-50t
Guarnitura: SRAM NX Eagle 148 DUB 32t
Sella: WTB Silverado Race Saddle
Reggisella: Race Face Aeffect Dropper 31.6

Vista laterale della mtb Santa Cruz Tallboy C R

Santa Cruz Tallboy AL R – 3799 euro

Come lascia intuire la sigla AL nel nome, che va a sostituire la C del modello superiore, la differenza tra la C R e la AL R è solo il materiale del telaio, che passa qui all’alluminio, mantenendo invariato il resto dell’allestimento che risulta identico a quello riportato per la C R.

Vista laterale della mtb Santa Cruz Tallboy AL R

Santa Cruz Tallboy AL D – 3299 euro

Eccocii quindi al modello base di gamma, ancora telaio in alluminio ed equipaggiamento che, pur rimanendo di ottima fattura, passa a un livello più base rispetto a tutto il resto della gamma, come di seguito riportato per esteso.
Da segnalare il passaggio delle pinze freni dai 4 pistoncini di tutto il resto della gamma ai due dei SRAM Level montati su questo modello.

Telaio: Aluminum 29 120mm Travel VPP
Forcella: RockShox Recon RL 130mm
Sospensione posteriore: FOX Float Performance DPS
Deragliatore posteriore: SRAM SX Eagle 12 velocità
Comando cambio: SRAM SX Eagle 12 velocità
Freni: SRAM Level (2 pistoncini)
Pacco pignoni: SRAM PG1210 12 velocità 11-50t
Guarnitura: SRAM SX Eagle 148 DUB 32t
Manubrio: Race Face Ride
Sella: WTB Silverado Comp Saddle
Reggisella: Race Face Ride 31.6 400mm
Coperture: Maxxis Minion DHF 29×2.30″ EXO TR

Vista laterale della mtb Santa Cruz Tallboy AL D

Santa Cruz Tallboy 2020: conclusioni

Per concludere, possiamo affermare che la linea Tallboy 2020 di Santa Cruz è composta di biciclette biammortizzate solide e con geometrie intelligenti che ne fanno dei mezzi versatili e veloci da spingere per salite impervie e da lanciare lungo discese mozzafiato. Il giusto mezzo per gli amanti del vero sapore della MTB, che non ricercano il decimo di secondo rosicchiato sul tracciato, ma il piacere di avere un mezzo con cui poter andare ovunque, con una progressione di prezzi per tutti i gusti e tutte le tasche.

Per maggiori informazioni sui modelli, specifiche tecniche e allestimenti, rimandiamo al sito ufficiale di Santa Cruz, o al sito di Focus Italia Group, distributore ufficiale del marchio nel nostro Paese.

Articolo scritto per BiciLive.it da: Marco Lomonaco

Shimano Italia e KTM Protek Dama insieme per il 2020

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Shimano Italia sponsor tecnico team mtb KTM Protek Dama

Il team KTM Protek Dama ha chiuso un prestigioso accordo con Shimano Italia, come frutto dell’impegno proferito nel corso degli anni e nell’ultima stagione agonistica.

Il 20 Novembre 2019 è stato infatti firmato l’accordo che vede Shimano Italia impegnarsi come sponsor tecnico del team KTM Protek Dama: per tutta la prossima stagione agonistica 2020 il team con sede a Monticello Brianza (LC) godrà così del supporto dell’azienda leader nel settore della componentistica per il ciclismo.

Responsabili Shimano Italia e Torrevilla Bike in posa con mtb KTM

Fabrizio Pirovano (a sinistra) e Marco Cittadini di Shimano (al centro) dopo la firma dell’accordo.

Shimano Italia e KTM Protek Dama insieme nel 2020

Grande la soddisfazione per tutti i dirigenti della società, finalmente ripagati per il lungo lavoro svolto sui campi di gara e non. Lavoro celebrato da Marco Cittadini, il responsabile per la comunicazione sportiva e marketing di Shimano Italia, che ha così commentato la decisione del marchio che rappresenta: “Da anni seguiamo il Team KTM Protek Dama, ci piace il loro modo di agire tanto sui campi gara quanto nella capacità di valorizzare i giovani atleti italiani.”

Cittadini ha ribadito come per Shimano sia importante che in Italia il settore MTB – sostenuto da tempo con la sponsorizzazione del circuito degli Internazionali d’Italia – abbia Team di questo livello che promuovano il movimento e siano allo stesso tempo testimonial dei prodotti del brand nipponico con i loro biker. Dalle sua parole traspare la consapevolezza dell’alto livello di preparazione dimostrato dalla squadra e la sua ottima gestione da parte dei dirigenti.

Appare evidente come Shimano Italia creda in questo Team e nell’accordo siglato, da cui entrambe le parti auspicano di godere di soddisfazioni reciproche.

Atlete sul podio della gara degli Internazionali d'Italia 2019 a Pineto

La Junior Letizia Motalli sul gradino più alto del podio nella gara 2019 a Pineto degli Internazionali d’Italia.

Club Torrevilla MTB e il team KTM Protek Dama

Il team KTM Protek Dama è nato in Brianza nell’ormai distante 1988, fondato con il nome di Club Torrevilla MTB da Fabrizio Pirovano, un designer e progettista di fama internazionale che ha collaborato con le più prestigiose aziende del settore ciclismo.

L’associazione è stata fondata con l’intento di raggruppare insieme due categorie principali, quella “non competitiva” degli appassionati escursionisti che amano l’attività all’aria aperta, e la categoria degli “agonisti”, dedicata invece a chi vuole competere.

Il reparto agonistico ha ora preso il nome di Team KTM Protek Dama, gruppo cresciuto di numero e di qualità nel tempo, sempre presente alle gare su tutto il territorio nazionale e internazionale. Nel corso degli anni si è portato a casa numerosi successi a livello amatoriale ed Elite, con presenze in Coppa del Mondo e in Sud Africa.

Alla sua fondazione contava 20 iscritti, oggi il loro numero è arrivato a oltre 150: tutti rider mossi dalla stessa passione per il ciclismo e l’attività di gruppo.

Il rider Emanuele Huez all'arrivo della gara degli Internazionali d'Italia 2019 a La Thuile

L’atleta del Team KTM Protek Dama Emanuele Huez all’arrivo della gara degli Internazionali d’Italia 2019 a La Thuile.

Il team e KTM Bike Industries

Il Team gode di un’altro prestigioso accordo, rinnovato il 9 novembre 2019 con la casa austriaca KTM Bike Industries, siglato dal patron della società Fabrizio Pirovano e da Fausto Maschi, il responsabile italiano di KTM.

Il rinnovo ha avuto luogo nello stand espositivo dell’azienda di Mattighofen, tra le numerose biciclette esposte per presentare le succose novità della stagione 2020.

Maschi ha manifestato la propria soddisfazione nel rinnovare la proficua collaborazione che ha visto crescere negli anni i successi del Team KTM Protek Dama, ribadendo la volontà nel fornire gli atleti delle proprie KTM Scarp Prime e KTM Myroon Prime, due mountain bike performanti che non potranno che aiutare la squadra nel raggiungere risultati importanti.

Sulle pagine web del nostro magazine abbiamo già avuto modo di presentare con maggiore dettaglio il team con un interessante articolo di Claudio Riotti che vi invitiamo a leggere: Il team KTM Protek DAMA del Torrevilla Bike.

Se volete ulteriori informazioni sul team KTM Protek Dama visitate il sito internet dedicato al team.

Per il Torrevilla Bike invece il sito è www.torrevillamtb.com

Transition Patrol Carbon X01 2020, una mtb maneggevole e giocosa da bike park

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Transition Patrol Carbon X01 2020, una mtb maneggevole e giocosa

La Transition Patrol Carbon X01 2020 ha dato filo da torcere agli ingegneri della casa a stelle e strisce: si sono infatti trovati davanti a un compito piuttosto difficile, migliorare una mountain bike vincitrice in passato dell’Award “Bike Of The Year” per ben due anni.

La Patrol Carbon X01 della casa americana con sede a Bellingham, Washington, è una MTB con vocazione per la discesa, telaio in carbonio dotato di una corsa generosa da 170 millimetri all’anteriore e 160 millimetri per il posteriore montata con ruote da 27,5″.

Un rider in salto con una mtb Transition Patrol Carbon X01 2020

Questa configurazione è associata a delle geometrie moderne personalizzate con nuove soluzioni, che a detta di Transition rendono la Patrol Carbon X01 2020 “maneggevole e giocosa”, ma soprattutto intuitiva per qualsiasi livello di utilizzo.

Quindi come migliorare un mezzo performante senza deludere le aspettative degli affezionati, che conoscono la Transition Patrol come una mountain bike intuitiva, divertente e facile da governare?

Una mtb biammortizzata Transition Patrol Carbon X01 gamma 2020

Patrol Carbon X01: geometria SBG “Speed Balanced Geometry”

La casa statunitense ha puntato tutto sull’implementazione delle geometrie associate al sistema proprietario “GIDDYUP” che gestisce le sospensioni: il tutto è stato chiamato S.B.G. acronimo per “Speed Balanced Geometry”.

Questo sistema punta a fornire adeguata stabilità in tutte le circostanze affrontate sul trail, incluse le percorrenze a basse velocità sul tecnico, garantendo la giusta trazione per la ruota anteriore. Questo è possibile grazie al corretto bilanciamento del peso del rider: un aspetto che, se gestito in maniera ottimale, infonde sicurezza anche nei tratti più ripidi e durante la guida ad alte velocità.

La tabella con le geometri e le misure della Transition Patrol Carbon X01 2020 nelle differenti taglie

La tabella con le geometrie e le misure della Transition Patrol Carbon X01 2020 nelle differenti taglie.

Per ottenere questo risultato adottano un angolo sterzo di 64 gradi associato a un nuovo offset (lo spazio tra il perno e i foderi) della forcella più corto, ridotto a 37 mm.

Questa soluzione consente di tenere la ruota anteriore più vicina al rider, facilitando la gestione del peso durante il movimento, al contrario delle bici con un angolo sterzo molto aperto e un offset abbondante, dove la ruota anteriore resta maggiormente distante e più difficile da gestire. In questo modo anche il passo totale (distanza tra i due mozzi) della bici non è esagerato. Inoltre abbiamo un reach spazioso, un attacco manubrio corto e un carro contenuto di 430 mm.

Con questo sistema Transition ha realizzato una MTB che offre stabilità, facilità di manovra, confidenza e maggiore trazione in salita grazie anche all’angolo sella molto verticale di 77,8°: ciò rende la Patrol Carbon X01 apprezzabile a prescindere dal livello tecnico dell’utilizzatore.

Dettaglio del sistema di sospensione della Transition Patrol Carbon X01 2020

Patrol Carbon X01: la sospensione GIDDYUP 2.0HH

Il sistema GIDDYUP adottato nel modello 2019 è stato rivisto, a partire dal comparto ammortizzante ora affidato a un ammortizzatore a molla, in questo caso il FOX DHX2 che sostituisce il precedente mono ad aria.

A detta di Transition le nuove modifiche associate a una sospensione a molla hanno apportato al contempo un miglioramento nell’efficienza di pedalata, un maggior range di SAG utilizzabile e un incremento della sensibilità ai piccoli urti.

Tutto ciò porta ad avere una bici più efficiente in fase di pedalata, che infonde un piacevole feeling di sicurezza e facilità di manovra, sensazioni per le quali la casa madre si è fatta riconoscere sul mercato con i modelli precedenti. Il peso in più dell’ammortizzatore è stato bilanciato dal peso in meno del telaio in carbonio che fa segnare quasi un chilo in meno rispetto a quello in alluminio.

Dettaglio del carro posteriore della Transition Patrol Carbon X01 dal catalogo 2020

Il nuovo sistema GIDDYUP 2.0HH ha richiesto un tuning accurato, affinché il rendimento in fase di pedalata fosse massimizzato, senza far percepire al rider la trazione della catena che contrasta il movimento di assorbimento della sospensione.

Aprendo una piccola parentesi, potete leggere un interessantissimo articolo di approfondimento consultando il nostro speciale sul funzionamento dei sistemi ammortizzanti nelle MTB.

Il GIDDYUP 2.0HH viene dichiarato come un sistema molto semplice da regolare secondo le vostre preferenze, che offre supporto adeguato utilizzando tutta la corsa disponibile, senza doversi preoccupare di improvvisi finecorsa.

Il sistema è stato ideato per risultare fermo ed efficace in fase di salita e fluido e libero durante le fasi di discesa, tanto da specificare che a differenza di altri marchi non necessita dei classici pomelli per bloccare/sbloccare il sistema o l’ammortizzatore, che risulta invece sempre adeguato alla situazione e pronto all’uso. Il rider può quindi concentrarsi sulla guida senza doversi preoccupare di gestire comandi remoti o levette.

Una mountain bike full suspended Transition Patrol Carbon X01 dal listino 2020

Transition Patrol Carbon X01 2020: allestimento e componentistica

La Transition Patrol Carbon X01 2020 ha un telaio in carbonio che pesa circa 3,87 kg, garantito per tre anni e disponibile in due colorazioni, un luminoso celeste pastello o una colorazione più scura con base grigia e decalcomanie nere.

All’anteriore troviamo una forcella Fox 36 con cartuccia Grip 2, modello Performance Elite con corsa di 170 mm, al posteriore il mono a molla Fox DHX2 Factory con attaccco Trunnion e due posizioni regolabili. Viene fornito con molla di diversa durezza in base alla taglia scelta: SM (350lb), MD (400lb), LG (450lb), XL (500lb).

La trasmissione monocorona è affidata a SRAM con il gruppo XO1 Eagle a 12 velocità: il telaio non integra il supporto per il deragliatore anteriore.

Cambio posteriore e comandi X01 sono accompagnati da una guarnitura Descendent Carbon con standard DUB, pedivella corta da 170 con corona da 32 denti, associata a un pacco pignoni con rapportatura che va da 10 a 50 denti.

Comparto freni sempre di casa SRAM, con dei performanti Code RSC a 4 pistoni, corredati di rotori Centerline da 200mm all’anteriore e 180mm per il posteriore.

Sul fronte delle ruote abbiamo il marchio Stans, modello Flow MK3 Team, corredate da copertoni MAXXIS Minion DHF 3C WT da 2.5″ all’anteriore e Minion DHRII 3C WT 2.4″ per il posteriore.

Attacco manubrio, manubrio e sella sono di casa, con il brand ANVL di proprietà Transition: guarniscono lo sterzo un paio di manopole ODI Elite Flow. Reggisella telescopico RockShox Reverb Stealth con comando remoto, fornito con diversa e generosa escursione a seconda della misura del telaio, che sulla L ad esempio è di 175 mm e sulla M 150 mm.

Il peso dichiarato per una Patrol Carbon 2020 in taglia media è di circa 14,4 kg.

Prezzo di vendita al pubblico (IVA inclusa) italiano fissato per 6.699 euro da Tribe Distribution, l’importatore italiano con sede a Mondovì (CN).

Una mountain bike full suspended Transition Patrol Carbon X01 2020

Patrol Carbon X01 2020: scheda tecnica dettagliata

Telaio: Patrol Carbon 160mm posteriore e 170mm anteriore
Ammortizzatore: Fox DHX2 Factory 2 Posizioni
Forcella: Fox 36 Grip 2 Performance Elite 170mm
Serie sterzo: Cane Creek 40 Series
Attacco manubrio: ANVL Swage (40mm)
Manubrio: ANVL Mandrel Alloy 35 S (800 x 20mm), M/L (800 x 30mm), XL (800 x 40mm)
Manopole: ODI Elite Flow
Sella: ANVL Forge Ti
Reggisella: RockShox Reverb Stealth con remoto S (125mm), M (150mm), L (175mm), XL (200mm)
Freni: a disco SRAM Code RSC
Rotori: SRAM Centerline (200/180mm)
Comandi: SRAM XO1 Eagle
Cambio: SRAM XO1 Eagle
Cassetta: SRAM XG 1275 (10-50t)
Catena: SRAM GX Eagle
Guarnitura: SRAM Descendent Carbon DUB (170mm x 32t)
Route: Stans Flow MK3 Team
Pneumatico anteriore: Maxxis Minion DHF 3C WT (27.5×2.5″)
Pneumatico posteriore: Maxxis Minion DHRII 3C WT (27.5×2.4″)
Peso: 14,04 kg (30.95 lbs)

In Italia è disponibile per il preordine dal distributore Tribedistribution.

Per maggiori dettagli su questo o altri prodotti per il mountain biking potete consultare il sito del produttore Transition.

KTM, abbigliamento e accessori: alcune novità 2020

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KTM abbigliamento e accessori ciclismo e MTB

KTM, storico marchio austriaco di Mattighofen, a meno di un’ora di auto a nord di Salisburgo, è nata nel 1934 grazie all’intraprendenza dell’ingegner Trunkenpolz.

Inizialmente produceva auto e motocicli per poi allargare la propria produzione alle biciclette. Nel 1992, a seguito di una ristrutturazione aziendale, l’azienda si è scissa in tre branche distinte, dando vita a KTM motociclette, KTM radiatori e KTM biciclette, che è poi quella che interessa a noi.

Oggi KTM Fahrrad GmbH – questo il nome ufficiale dell’azienda – dà lavoro ad oltre 400 persone e produce oltre 400.000 biciclette l’anno. Per dare un parametro, in Europa ogni anno vengono fabbricati circa 12 milioni di pezzi.

La produzione ciclistica di KTM è estremamente diversificata tra bici tradizionali ed eBike.

Abbiamo scritto svariati articoli qui su BiciLive.it che trattano di numerosi modelli: tra i più recenti vi segnaliamo quello dedicato al listino KTM 2020 delle bici elettriche o quello che tratta dell’intero catalogo 2020 delle bici strada/gravel KTM.

La produzione KTM non è però solo incentrata sulle biciclette ma anche sui singoli componenti, come manopole, manubri, selle e multi-tool e anche sull’abbigliamento tecnico, come maglie, shorts e guanti.

Andiamo a vedere nel dettaglio alcuni di questi prodotti relativi alla nuova collezione 2020, già disponibile nei negozi specializzati.

Un rider MTB vestito con abbigliamento KTM

Scarpa MTB Factory Enduro

Le Factory Enduro sono delle scarpe da trail/enduro caratterizzate dal doppio utilizzo sia che usiate pedali flat (mantenendo l’inserto apposito) o attacchi SPD. Tenete conto che la suola è comunque rigida e progettata per un uso con gli attacchi. Potete leggere il nostro articolo sui pedali flat o a sgancio rapido per districarvi tra le differenze nei due tipi di pedali.

Queste scarpe hanno un’ottima suola in Vibram, la chiusura ATOP (simile alla BOA, con la differenza che per slacciarle si gira in senso inverso invece di tirare la ghiera verso l’alto) e una chiusura supplementare in Velcro alla base della linguetta per far meglio aderire la scarpa al piede.

Da sottolineare due importanti caratteristiche: la prima, all’altezza della caviglia la parte interna della scarpa è più alta di quella esterna, così da proteggere la caviglia stessa dai colpi sulle pedivelle della bicicletta; la seconda, vi è una fascia di protezione sulla parte frontale della scarpa a protezione delle dita.

Vengono prodotte solo con numeri interi dalla misura 39 alla 48, pesano 830 grammi al paio e sono vendute a 129,99 euro.

Scarpe MTB Factory Enduro

Giacca invernale a maniche lunghe Factory Team Race XW black/orange

Questa giacca, presentata nei classici colori KTM nero/arancio, è prodotta al 100% in micro-poliestere – un materiale impermeabile – ed è totalmente resistente al vento. L’interno è in calda microfibra traspirante così da consentirne l’uso anche con i climi più freddi.

Tre comode tasche sulla parte posteriore (una di queste con un foro per consentire il passaggio degli auricolari per uno smartphone, telefono o iPod) permettono di trasportare piccoli oggetti e, sempre al posteriore, vi sono degli inserti riflettenti che consentono di essere visti anche in condizioni di scarsa visibilità.

Pesa soltanto 117 grammi e viene prodotto in sei taglie, dalla S alla XXXL e il costo è pari a 149,99 euro.

Una Giacca invernale a maniche lunghe Factory Team Race XW nera e arancione 2020

Occhiali polarizzati Factory Character C3

Questi occhiali montano lenti a specchio che garantiscono una protezione totale ai raggi UV. Sono polarizzati, cioè permettono di evitare i fenomeni del riverbero e dell’abbagliamento e al contempo aumentano il contrasto.

Sono realizzati in Grilamid TR90, uno speciale polimero caratterizzato da una eccezionale resistenza alla piegatura e alle deformazioni (tanto da poter essere definito un materiale “memory”), straordinaria leggerezza, ottima flessibilità nonché un’estrema resistenza agli impatti e agli sbalzi di temperatura.

Per la loro particolare forma sono in grado di proteggere efficacemente dal vento.

Possono essere con logo nero o orange: entrambe le versioni sono in vendita a 59,99 euro.

Occhiali polarizzati Factory Character C3

Luce bici anteriore HP Light LED

Per quanto riguarda i componenti guardiamo ora una luce frontale, indispensabile – così come la luce posteriore – per pedalare di notte in condizioni di sicurezza.

Questa luce a tecnologia LED fornisce circa 300 lumen, sufficienti per un’adeguata illuminazione fino a 7-8 metri con il fascio distribuito anche lateralmente grazie alla lente sulla parte frontale. Le modalità di utilizzo sono 5, dall’emissione più potente fino a quella intermittente, la batteria ai polimeri di Litio si ricarica tramite presa micro USB in circa tre ore e mezzo e la durata della luce in modalità standard è di poco più di cinque ore.

Ovviamente è impermeabile con standard IPX5 e il suo costo è 49,99 euro.

Luce bici anteriore HP Light LED e pompa Floor Pump Tubeless 18

Floor Pump Tubeless 18

Si tratta di una pompa da pavimento ad alta pressione, adatta a far tallonare gli pneumatici tubeless qualora non si abbia a disposizione un compressore.

Costruita con l’impugnatura in acciaio e il corpo in alluminio e materiale antiscivolo alla base, questa pompa è in grado di sopportare una pressione massima di 260 psi (pari a quasi 18 bar) misurabile con un pratico manometro circolare da 2,5 pollici posto sulla sommità del corpo verticale. Questa pompa è compatibile con tre tipi di valvole differenti, ovvero Presta, Schrader e Dunlop.

La si trova in vendita a 99,99 euro.

Bike Bag Factory Team II

In ultimo vi vogliamo presentare un articolo per chi non vuole rinunciare alla propria bici neanche quando va in vacanza viaggiando in aereo o in treno: una borsa per trasportare la bicicletta. Si tratta di una sacca studiata e realizzata appositamente per il trasporto di una bicicletta, con scomparti diversificati per il telaio e il manubrio – quello principale – e quello destinato alle ruote.

Ha un sistema di impugnatura per poter essere trasportato facilmente, grazie anche alle ruote presenti su un lato, ed è pesantemente imbottito per evitare che la bicicletta prenda colpi.

È in vendita a 299,99 euro.

Bike Bag Factory Team II gamma 2020

Potete trovare tutti questi prodotti, insieme a tantissimi altri e alle biciclette assistite e non, sul sito web ufficiale KTM Bike Industries.


[pronto] Guida ai nuovi guanti MTB 2020 di FOX Racing

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Guanti MTB FOX Racing 2020: modelli caratteristiche prezzi

Abbiamo già scritto dell’importanza di usare guanti tecnici quando ci troviamo in sella a una mountain bike nel nostro tutorial sulle protezioni per rider MTB, ma fare un piccolo ripasso non fa mai male.

L’occasione ce la offre la nuova gamma 2020 dei guanti tecnici protettivi FOX Racing, distribuiti in Italia da California Sport, che presenteremo nella seconda parte di questo articolo dopo qualche utile consiglio.

Un rider mtb indossa guanti tecnici di protezione Fox Racing

L’importanza di usare guanti tecnici in sella a una mountain bike

Non importa se siete principianti alle prime armi o veterani esperti, i guanti fanno senza dubbio parte della vostra dotazione di base, sono infatti un capo tecnico indispensabile per ogni ciclista che si avventura fuoristrada sulla propria mountain bike.

Il guanto, talvolta con scarsa cognizione di causa, viene erroneamente considerato alla stregua di un banale accessorio o vezzo decorativo puramente estetico a cui si può rinunciare: infatti si vedono spesso rider che sfrecciano con le mani scoperte.

Ignorano forse il fatto che un buon set di guanti da mountain bike, oltre a ricoprire con stile le vostre mani, vi garantirà protezione, maggiore sicurezza e di conseguenza maggiori performance.

Prodotti Fox Racing per la protezione del corpo del rider MTB

Fox Racing produce numerosi articoli pensati per la protezione del corpo del rider MTB: in questo articolo ci concentriamo sui guanti.

Protezione attiva

Prima di tutto parliamo di protezione, in quanto i guanti da mountain bike andranno a vestire le mani come una seconda pelle, che andrà a proteggere attivamente l’utilizzatore dalle “minacce esterne”.

Soprattutto in caso di caduta, tenete a mente che le mani sono la parte più esposta visto che si tende istintivamente ad allungare le braccia in avanti per proteggersi e smorzare l’impatto. Una caduta sul trail può escoriare la pelle, creare tagli o contusioni che andranno sicuramente a rovinare la vostra uscita, se non la vostra giornata.

L’ambiente boschivo riserva poi la presenza di vegetazione rigogliosa diffusa in maniera incontrollata. Tra cui pericolosi cespugli, rami sporgenti e i tanto odiati rovi che pare crescano proprio per ancorare sadicamente i malcapitati ciclisti di passaggio.

È quindi meglio essere ben protetti da ogni tipo di potenziale contatto e impatto, oltre al fatto che semplicemente maneggiare la bici porta inevitabilmente a sporcarsi le mani e magari anche a graffiarsele (abbiate cura di tagliare bene alla base le fascette presenti sul vostro mezzo, non sapete quanto siano pericolose).

Guanti tecnici da MTB Fox Racing Dirtpaw Gloves nei colori arancione e nero

I guanti tecnici da MTB Fox Racing Dirtpaw Gloves nei colori arancione e nero.

Isolamento termico e sicurezza

I guanti da mountain bike oltre a proteggervi dalle cadute tengono le vostre mani al sicuro, isolate dagli agenti atmosferici e dalle condizioni climatiche, consentendo di mantenere una temperatura corporea bilanciata e favorevole.

Sia che faccia caldo o freddo il guanto isola la pelle consentendo di ottimizzare la gestione dei flussi d’aria; nel caso di un guanto estivo ad esempio il materiale traspirante utilizzato favorisce la dissipazione del calore che viene indirizzato verso l’esterno e fornisce più grip in caso di mani sudate, nel caso opposto invece per un modello invernale troveremo un materiale protettivo che isola dall’esterno, facilitando il mantenimento di una temperatura interna più calda.

Durante la stagione autunnale e invernale la problematica legata alla temperatura ambientale risulta ancora più chiara, visto che il freddo tende ad intorpidire le dita che restano esposte al freddo essendo posizionate staticamente sul manubrio e sulla leva del freno.

Come ben sapete e avrete sperimentato in diverse occasioni, con le mani fredde si perde sensibilità e non si riescono a compiere con precisione azioni anche molto semplici (ma importantissime) come ad esempio frenare o cambiare. Premere la leva freno con poca forza o in maniera eccessiva può causare una brutta caduta.

Sicuramente un valido motivo per volersi proteggere dalle basse temperature, sarete sicuri di potervi concentrare sulla guida.

Performance e comodità

I guanti tecnici da MTB vengono poi studiati per massimizzare le performance e soddisfare diverse esigenze tecniche, scegliendo il giusto set avrete sicuramente dei benefici. Materiali, forme e protezioni variano di quantità, consistenza e qualità, a seconda della destinazione d’uso per cui sono pensati i diversi modelli.

I set che vogliono offrire più comodità presentano imbottiture più generose nei punti critici, vengono aggiunte per smorzare le vibrazioni e le sollecitazioni che provengono dal manubrio.

Dalla parte opposta troviamo quei modelli molto sottili che offrono il massimo feeling sullo sterzo per ottenere una sensibilità di guida senza eguali. Per ottenere il massimo, dovrete quindi scegliere il capo che si adatta meglio alle vostre esigenze, alla stagione o alle condizioni meteorologiche.

Il mix tra protezione, sicurezza e performance rende quindi il guanto un capo tecnico indispensabile per la vostra attrezzatura da ciclista.

Guanto per mountain bike modello Deefend Pro Fire Glove mimetico

I guanti MTB del modello Deefend Pro Fire Glove sono disponibili anche in colorazione “mimetica”.

Guanti per rider MTB Fox Racing 2020

Da queste esigenze, FOX Racing che ormai da quattro decenni è il leader globale nel settore degli action sport, ha studiato e realizzato dei prodotti dedicati al mondo della MTB, capi tecnici dal design innovativo e dalle soluzioni brillanti.

L’azienda è nata dall’idea di Geoff Fox, che nel lontano 1974 con la sua passione pose le basi per un marchio che ha come simbolo la testa di una volpe. Il logo Fox Head è ormai riconosciuto come un brand sinonimo di qualità e innovazione in molti settori, tra cui il mondo del motocross da cui vengono trasportate alcune tecnologie mutuate poi per il mondo delle MTB.

Fox Racing attraverso un costante supporto dei propri riders e atleti, avvalendosi delle più avanzate tecnologie disponibili stagione dopo stagione incrementa e ottimizza la qualità, il comfort e le performance delle proprie collezioni dedicate alla mountain bike.

Attualmente Fox Head con sede a Irvine in California è gestita dai figli di Geoff, Peter e Greg, che pare non abbiano perso la passione di famiglia per la realizzazione di prodotti dedicati al mondo dello sport, infatti oggi presentiamo la nuova collezione 2020 dei guanti Fox Racing dedicati alla mountain bike, distribuita in Italia – così come gli altri sui prodotti per MTB – da California Sport srl.

Guanti MTB Ranger Fire Gloves

Il modello Ranger Fire risulta il “best seller” della casa grazie alla sua versatilità, visto che sono realizzati con un materiale “all season” che permette di affrontare qualsiasi condizione atmosferica. Il palmo dei Ranger Fire è impermeabile, garantisce quindi adeguato isolamento dall’umidità e dai liquidi.

Realizzato in AX Suede, materiale robusto che si è rivelato al contempo molto flessibile, garantisce quindi la giusta mobilità della mano. Il materiale gode di ottime proprietà che lo rendono molto aderente, proprietà migliorate ulteriormente grazie a degli inserti siliconici situati sul pollice, indice e medio, così da garantire il massimo grip su manopole e leve freno anche in caso di riding bagnato.

Pollice e indice sono dotati di contatti per usare gli schermi touch screen. Il polsino del guanto risulta più lungo, se abbinato con delle giacche anti vento/acqua una volta posizionato sotto la manica consente di isolare il polso dall’esterno proteggendole dalle basse temperature.

Interno con fodera in pile spazzolato, per massimizzare il confort. Scelta ottima per tutti i rider che desiderano un paio di guanti polivalenti da usare tutto l’anno.

Disponibili nelle misure classiche: S, M, L, XL e XXL
Prezzo al pubblico: 30,00 euro.

Guanto rider mtb Fox Racing Ranger Fire Glove di colore nero

Guanti MTB Defend Pro Fire Gloves

I Defend Pro Fire sono un concentrato di tecnologia, in contrapposizione al loro aspetto minimale apparentemente molto semplice. Riprendo la resistenza e le prestazioni tipiche della serie Defend e sono stati integrati con varie funzioni necessarie per un riding comodo e sicuro in ogni condizione atmosferica.

Il palmo è realizzato in AX Suede come visto nel modello Ranger, un materiale molto resistente e leggero che garantisce un’eccellente sensibilità sul manubrio, in tutte le condizioni atmosferiche, vista la sua impermeabilità.

La parte superiore è realizzata in tessuto softshell con tre strati, in modo da poter coniugare isolamento termico, impermeabilità e mobilità dell’arto. L’interno è foderato con del pile sottile e morbido, per tenere le vostre mani calde e asciutte.

I polsini sono stampati in compressione per garantire la massima sicurezza e vestibilità anche durante le fasi più impegnative. Con il polsino lungo è possibile sfruttare la manica di una giacca per ottimizzare l’isolamento dall’esterno.

Sono sicuramente i guanti ideali per le vostre uscite invernali.

Anche loro disponibili nelle misure standard: S, M, L, XL e XXL
Prezzo al pubblico di 40,00 euro.

Guanto tecnico di protezione per mtb Fix Racing Defend Pro Fire Gloves

Guanti MTB Ranger Water Gloves

Studiati per le condizioni meteo più avverse, scelta essenziale per utilizzi in ambienti molto umidi o sotto la pioggia. Il materiale che ricopre il dorso e il palmo sono impermeabili, sempre in materiale AX Suede, trattato con un ulteriore agente DWR che rende la superficie altamente idrorepellente, garantendo un’impermeabilità del 100% destinata ad una lunga durata.

Trattati per repellere fango e detriti, le dita dei guanti sono realizzate in modo tale da consentirvi di utilizzare gli schermi touch screen senza dover sfilare i guanti. Ideali per utilizzi in ambienti più estremi con abbondanza di fango e acqua.

Come gli altri guanti della collezione sono disponibili nelle misure S, M, L, XL e XXL.
Prezzo di listino al pubblico fissato a 45,00 euro.

Guanto tecnico per rider mtb Fox Ranger Water Gloves 2020

Guanti MTB Dirtpaw Gloves

Si tratta di un modello di guanto ad alte prestazioni venduto a un prezzo interessante. I Dirtpaw sono realizzati pensando al confort, infatti il palmo è stato generosamente imbottito per assorbire e dissipare le vibrazioni provenienti dal manubrio.

Nonostante ciò continua ad offrire un’ottima flessibilità che lascia la mano libera nei suoi movimenti, questo grazie al tessuto elasticizzato che rende il capo molto comodo. Potrete utilizzare il vostro smartphone senza sfilare i guanti.

Grazie agli inserti in tessuto Clarino che sono posizionati sul dito, la comodità, il prezzo e la semplicità lo rendono un guanto adatto per il riding di tutti i giorni, scelta ideale anche per i principianti alla ricerca del primo set di guanti.

Sono disponibili nelle misure: S, M, L, XL e XXL
Il prezzo di listino al pubblico è fissato per 30,00 euro.

Guanti per MTB Fox Dirtpaw Gloves nei colori blue e rosso

Guanti per MTB Fox Dirtpaw Gloves nei colori blue e rosso.

FOX Racing: la distribuzione italiana

I prodotti per MTB di FOX Racing sono importati e distribuiti sul territorio italiano da California Sport, una realtà attiva da oltre trent’anni nell’ambito della fornitura di articoli sportivi specifici per lo snowboard e altri sport estremi e adrenalinici (action sports).

Più recentemente – grazie all’esperienza, al know how e al forte posizionamento conquistato tra i distributori italiani dopo decadi intensa attività – California Sports ha ampliato il suo raggio d’azione distribuendo anche famosi marchi del settore motocross e mountain bike.

Per ulteriori informazioni su questi o altri prodotti per appassionati di MTB invitiamo i nostri lettori a visitare
il sito web ufficiale dell’azienda di San Maurizio Canavese (TO): www.californiasport.info

Alternativamente è sempre disponibile per tutti il sito ufficiale italiano FoxRacing.it.

Le mountain bike Wilier Triestina 2020: catalogo e listino prezzi

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Wilier Triestina: catalogo e listino prezzi MTB 2020

Wilier Triestina presenta il catalogo mountain bike 2020 composto da quattro modelli di telaio suddivisi in diversi allestimenti raggruppati per trasmissione, ruote e forcella.

Wilier Triestina è un nome storico del mondo delle biciclette, nato nel 1902 dall’idea di un commerciante di Bassano, Pietro Dal Molin. Fondamentale per la crescita del marchio fu il contributo di Giordano Cottur, ciclista esperto Triestino che guido la prima squadra di professionisti di Wilier Triestina.

Il legame con Trieste fu così profondo che il brand, inizialmente chiamato soltanto Wilier, cambio in Wilier Triestina nel 1945.

Dopo una serie di alti e bassi, il marchio Wilier Triestina fu acquisito nel 1969 dai fratelli Gastaldello di Rossano Veneto. Tornò così la fama grazie al loro impegno e le vittorie sui campi gara come nel settembre 2008, quando Ballan vinse il World Road Championship a Varese su Wilier, proprio davanti al suo illustre compagno di squadra Cunego.

I ciclisti che pedale tra le vie del paese con la mtb bici Wilier Triestina 110FX 2020

Il catalogo MTB Wilier Triestina 2020

Wilier Triestina propone un ampio catalogo di biciclette che va dalle veloci bici da strada fino alle potenti e–bike, e nel mezzo si collocano le eMTB ibride come la Wilier 101X Hybrid testata dal nostro Claudio Riotti.

In questo articolo vi parleremo del settore di Wilier Triestina dedicato alle mtb, composto da quarantacinque modelli, con prezzi che vanno dai 1.000 euro del modello Wilier Triestina 503X COMP fino ai 9.300 euro del modello Wilier Triestina 110FX Superlight con gruppo SRAM Eagle XX1 AXS.

Il listino Wilier Triestina 2020 mantiene la stessa particolarità dei precedenti listini proprio come il catalogo MTB Wilier 2019: è diviso principalmente per modello del telaio e kit trasmissione, con ulteriore suddivisione per set ruote e forcella. Questa particolarità permette di scegliere il modello di telaio più appropriato alle proprie esigenze e poi andare a cercare per kit trasmissione, essendo questo uno dei componenti più determinanti nella scelta di un allestimento.

Le principali novità del listino mountain bike Wilier Triestina 2020 riguardano soprattutto le trasmissioni, con l’ultima nata in casa SRAM, la Eagle XX1 AXS e le due novità di Shimano a 12 velocità: lo Shimano XTR 12v e lo Shimano XT 12v.

Wilier Triestina 110FX Cape Epic Edition con gruppo SRAM Eagle XX1 e kit Leonardi – 8.500 euro

La Wilier Triestina 110FX è una mountain bike full suspension con 100mm di escursione pensata per le competizioni XC, con un telaio super leggero con geometrie moderne: agile in salita e stabile in discesa.

Il telaio biammortizzato della Wilier Triestina denominato 60TON, con un peso di soli 1.690 grammi, è il telaio più leggero prodotto dal brand di Rossano Veneto. La sua particolarità, da cui ne deriva il nome, è il valore elastico del modulo pari a 60 tonnellate per millimetro quadrato. Per rendere rigida ma al tempo stesso meno fragile il telaio, Wilier Triestina utilizza moduli di diversa elasticità in punti specifici ottenendo un telaio rigido ma elastico dove serve.

Il nome di questo modello “speciale” è un tributo alla vittoria di Johnny Cattaneo e Luis Mejia (ciclisti della squadra Wilier 7C Force) nella sesta tappa della Cape Epic, la prestigiosa e dura gara a coppie svoltasi in Sudafrica nello scorso marzo.

La versione Cape Epic della 110FX viene venduta con trasmissione SRAM Eagle XX1 misto a kit Leonardi Generale Lee, telaio in carbonio 60TON, ruote MICHE K1 CARBON, forcella FOX 32 Factory Kashima Step Cast, ammortizzatore FOX Float DPS Factory, impianto frenante Shimano XTR M9100, reggisella Ritchey WCS Carbon.
Peso: 9,95 kg
Taglie disponibili: S, M, L e XL.

Una bici mtb Wilier Triestina 110FX 2020

Wilier Triestina 110FX Superlight con gruppo SRAM Eagle XX1 AXS – 9.300 euro

Questo allestimento prevede l’uso del telaio  Wilier Triestina 110FX carbon 60TON e la trasmissione elettronica più pregiata in commercio di SRAM, la SRAM Eagle XX1 AXS.

Telaio Wilier Triestina in carbonio 60TON, trasmissione SRAM Eagle XX1 AXS, ruote MICHE K1 Carbon, forcella FOX 32 Factory Kashima Step Cast, ammortizzatore Fox Float DPS Factory, impianto frenante Shimano XTR M9100, reggisella Ritchey WCS Alu.
Taglie disponibili: S, M, L e XL.

Wilier Triestina 110FX Superlight con gruppo SRAM Eagle XX1 – 7.900 euro

Versione senza cambio elettronico della Wilier Triestina 110FX Superlight, ma con l’ottimo sistema SRAM Eagle XX1 12 velocità.

Telaio Wilier Triestina in carbonio 60TON, trasmissione SRAM Eagle XX1, ruote MICHE K1 Carbon, forcella FOX 32 Factory Kashima Step Cast, ammortizzatore Fox Float DPS Factory, impianto frenante Shimano XTR M9100, reggisella Ritchey WCS Alu.
Taglie disponibili: S, M, L e XL.

Wilier Triestina 110FX Superlight con gruppo Shimano XTR 12 velocità – 7.900 euro

Versione della Wilier Triestina 110FX Superlight con cambio Shimano XTR 12 velocità.

Telaio full suspended Wilier Triestina in carbonio 60TON, trasmissione SRAM Eagle XX1, ruote MICHE K1 Carbon, forcella FOX 32 Factory Kashima Step Cast, ammortizzatore Fox Float DPS Factory, impianto frenante Shimano XTR M9100, reggisella Ritchey WCS Alu.
Taglie disponibili: S, M, L e XL.

Wilier Triestina 110FX con gruppo SRAM Eagle XX1 AXS – da 7.800 euro a 8.800 euro

Cambio elettronico SRAM Eagle XX1 AXS per questa serie Wilier Triestina 110FX con telaio in carbonio 60TON, freni Shimano XTR M9100, reggisella Ritchey WCS Alu.
Disponibile in taglia S, M, L e XL.

Con cerchi MICHE K4 e forcella FOX 32 Factory Kashima Step Cast – 8.800 euro
Con cerchi MICHE 996 e forcella FOX 32 Factory Kashima Step Cast – 7.800 euro

Wilier Triestina 110FX con gruppo Shimano XTR 12 velocità – da 6.400 a 7.400 euro

Wilier Triestina 110FX con trasmissione Shimano XTR 12 velocità, telaio in carbonio 60TON, freni Shimano XTR M9000, reggisella Ritchey WCS Alu.
Disponibile in taglia S, M, L e XL.

Con cerchi MICHE K4 e forcella FOX 32 Factory Kashima Step Cast – 7.400 euro
Con cerchi MICHE 996 e forcella FOX 32 Factory Kashima Step Cast – 6.400 euro

Wilier Triestina 110FX con gruppo SRAM Eagle XX1 – da 6.400 euro a 7.400 euro

Wilier Triestina 110FX con trasmissione SRAM Eagle XX1 12 velocità, telaio in carbonio 60TON, freni Shimano XT M8000, reggisella Ritchey WCS Alu.
Disponibile in taglia S, M, L e XL.

Con cerchi MICHE K4 e forcella FOX 32 Factory Kashima Step Cast – 7.400 euro
Con cerchi MICHE 996 e forcella FOX 32 Factory Kashima Step Cast – 6.400 euro

Una bici mtb Wilier Triestina 110FX 2020

Wilier Triestina 110FX con gruppo Shimano XT 12 velocità – da 4.200 euro a 6.200 euro

Wilier Triestina 110FX con la nuova trasmissione Shimano XT 12 velocità, telaio in carbonio 60TON, freni Shimano XT M8000, reggisella Ritchey WCS Alu.
Disponibile in taglia S, M, L e XL.

Con cerchi MICHE K4 e forcella FOX 32 Factory Kashima Step Cast – 6.200 euro
Con cerchi MICHE 996 e forcella FOX 32 Factory Kashima Step Cast – 5.200 euro
Con cerchi MICHE K4 e forcella FOX Rythm 32 – 5.600 euro
Con cerchi MICHE 996 e forcella FOX Rythm 32 – 4.600 euro
Con cerchi MICHE K4 e forcella Rock Shox SID – 5.200 euro
Con cerchi MICHE 996 e forcella Rock Shox SID – 4.200 euro

Wilier Triestina 110FX con gruppo SRAM GX Eagle – da 4.100 euro a 5.100 euro

Telaio Wilier Triestina 110FX in carbonio 60TON e gruppo trasmissione SRAM GX Eagle, impianto frenante Shimano Deore MT501, reggisella Ritchey WCS Alu.
Disponibile in taglie: S, M, L e XL.

Con cerchi MICHE 996 e forcella FOX 32 Factory Kashima Step Cast – 5.100 euro
Con cerchi MICHE 996 e forcella FOX Rythm 32 – 4.500 euro
Con cerchi MICHE 996 e forcella Rock Shox SID – 4.100 euro

Wilier Triestina 110X Superlight con gruppo SRAM Eagle XX1 AXS – 8.400 euro

La Wilier Triestina 110X è la mtb hardtail top di gamma di Wilier Triestina, con telaio 60TON super leggero, che pesa solo 1.070 grammi in taglia M e forcella con 100mm di escursione. Molti gli allestimenti disponibili, tutti con componenti moderni e ricercati per accontentare anche i più esigenti.

La versione top di gamma è montata con trasmissione elettronica SRAM Eagle  XX1 AXS, forcella Fox 32 Factory Kashima Step Cast, freni Shimano XTR M9100 e ruote MICHE K1 Carbon.
Disponibile in taglie: S, M, L e XL.

Wilier Triestina 110X Superlight con gruppo Shimano XTR 12 velocità – 7.100 euro

Wilier Triestina 110X con telaio 60TON super leggero trasmissione Shimano XTR 12 velocità, forcella Fox 32 Factory Kashima Step Cast, freni Shimano XTR M9000 e ruote MICHE K1 Carbon.
Disponibile in taglie: S, M, L e XL.

Wilier Triestina 110X Superlight con gruppo SRAM Eagle XX1 – 7.100 euro

Wilier Triestina 110X con telaio 60TON super leggero trasmissione SRAM Eagle XX1 12 velocità, forcella Fox 32 Factory Kashima Step Cast, freni Shimano XT M8000 e ruote MICHE K1 Carbon.
Disponibile in taglie: S, M, L e XL.

Wilier Triestina 110X con gruppo SRAM Eagle XX1 AXS – da 7.000 euro a 8.000 euro

Versione con allestimento sempre molto pregiato, ma senza le ruote MICHE K1 Carbon che lasciano posto alle MICHE K4 o MICHE 996.

Telaio Wilier Triestina 110X in carbonio 60TON, impianto frenante Shimano XTR M9100, componenti Richtey e trasmissione SRAM Eagle XX1 AXS.
Disponibile in taglie: S, M, L e XL.

Con cerchi MICHE K4 e forcella FOX 32 Factory Kashima Step Cast – 8.000 euro
Con cerchi MICHE 996 e forcella FOX 32 Factory Kashima Step Cast – 7.000 euro

Una bici mtb Wilier Triestina 110X 2020

Wilier Triestina 110X con gruppo Shimano XTR 12 velocità – da 5.600 euro a 6.600 euro

Telaio Wilier Triestina 110X in carbonio 60TON, impianto frenante Shimano XTR M9000, componenti Richtey e trasmissione Shimano XTR 12 velocità.
Disponibile in taglie: S, M, L e XL.

Con cerchi MICHE K4 e forcella FOX 32 Factory Kashima Step Cast – 6.600 euro
Con cerchi MICHE 996 e forcella FOX 32 Factory Kashima Step Cast – 5.600 euro

Wilier Triestina 110X con gruppo SRAM Eagle XX1 – da 5.600 euro a 6.600 euro

Telaio Wilier Triestina 110X in carbonio 60TON, impianto frenante Shimano XT M8000, componenti Richtey e trasmissione SRAM Eagle 12 velocità.
Disponibile in taglie: S, M, L e XL.

Con cerchi MICHE K4 e forcella FOX 32 Factory Kashima Step Cast – 6.600 euro
Con cerchi MICHE 996 e forcella FOX 32 Factory Kashima Step Cast – 5.600 euro

Wilier Triestina 110X con gruppo Shimano XT 12 velocità – da 3.700 euro a 5.400 euro

Telaio Wilier Triestina 110X in carbonio monoscocca 60TON, trasmissione Shimano XT 12 velocità, freni Shimano XT M8000 e componenti Ritchey.
Disponibile in taglie: S, M, L e XL.

Con cerchi MICHE K4 e forcella FOX 32 Factory Kashima Step Cast – 4.400 euro
Con cerchi MICHE 996 e forcella FOX 32 Factory Kashima Step Cast – 4.400 euro
Con cerchi MICHE K4 e forcella FOX Rythm 32 – 4.800 euro
Con cerchi MICHE 996 e forcella FOX Rythm 32 – 3.800 euro
Con cerchi MICHE K4 e forcella Rock Shox SID – 4.700 euro
Con cerchi MICHE 996 e forcella Rock Shox SID – 3.700 euro

Wilier Triestina 110X con gruppo SRAM GX Eagle – da 3.600 euro a 4.300 euro

Telaio Wilier Triestina 110X in carbonio 60TON e gruppo trasmissione SRAM GX Eagle, impianto frenante Shimano Deore MT501, reggisella Ritchey WCS Alu.
Disponibile in taglie: S, M, L e XL.

Con cerchi MICHE 996 e forcella FOX 32 Factory Kashima Step Cast – 4.300 euro
Con cerchi MICHE 996 e forcella FOX Rythm 32 – 3.700 euro
Con cerchi MICHE 996 e forcella Rock Shox SID – 3.600 euro

Wilier Triestina 101X con gruppo Shimano XT 12 velocità – da 1.850 euro a 2.400 euro

La Wilier Triestina 101X è la mountain bike Racing con il miglior rapporto qualità prezzo di Wilier Triestina, l’ideale per chi vuole una mountain bike xc competitiva con telaio in carbonio senza spendere cifre elevate.

Il telaio in carbonio Wiliier Triestina 101X è un monoscocca denominato 46TON, che differisce dal 60TON per il grado di elasticità e il peso, in questa versione parliamo di 1.300 grammi in taglia M.

La versione con trasmissione Shimano XT 12 velocità viene venduta con ruote Shimano MT501 e impianto frenante Shimano XT M8000 per entrambe le versioni.
Disponibile in taglie: S, M, L e XL.

Con cerchi Shimano MT 501 e forcella Rock Shox Sid – 2.400 euro
Con cerchi Shimano MT 501 e forcella Rock Shox Recon – 1.850 euro

Una bici mtb Wilier Triestina 101X 2020

Wilier Triestina 101X con gruppo SRAM GX Eagle – da 2.200 euro a 2.300 euro

Telaio Wilier Triestina 101X in carbonio 46TON con gruppo SRAM GX Eagle impianto frenante Shimano Deore MT501 e ruote MICHE MTX.

Con cerchi MICHE MTX e forcella Rock Shox Sid – 2.300 euro
Con cerchi MICHE MTX e forcella Rock Shox Reba – 2.200 euro

Wilier Triestina 101X con gruppo SRAM NX Eagle – 1.700 euro

Unico allestimento disponibile per la Wilier Triestina con gruppo SRAM NX Eagle composto da telaio Wilier Triestina 101X in carbonio 46TON, cerchi MICHE MTX, forcella Rock Shox Recon, impianto frenante Shimano MT400.

Wilier Triestina 503X Race Pro con gruppo SRAM GX Eagle – 1.550 euro

La Wilier Triestina 503X è una mountain bike hardtail con telaio in alluminio con un ottimo rapporto qualità prezzo, destinata sia a chi vuole farne un uso amatoriale che per partecipare a competizioni, avendo comunque un mezzo pratico e affidabile per tutti i giorni.

La versione con trasmissione SRAM GX Eagle viene proposta con cerchi MICHE MTX, forcella Rock Shox Reba, freni Shimano Deore MT501 con dischi Shimano 180mm e 160mm.

Wilier Triestina 503X Pro con gruppo SRAM NX Eagle – 1.200 euro

Telaio in alluminio Wilier Triestina 503X in alluminio con ruote Shimano MT500, focella Rock Shox Recon, tramissione SRAM NX Eagle e impianto frenante Shimano MT400 con dischi Shimano 180mm e 160mm.

Wilier Triestina 503X Comp con gruppo SRAM NX Eagle – 1.000 euro

Telaio in alluminio Wilier Triestina 503X in alluminio con ruote Wilier Rover, focella Suntour Ridon, tramissione SRAM NX Eagle e impianto frenante Shimano MT400 con dischi Shimano 180mm e 160mm.

Una bici mtb Wilier Triestina 503X 2020

Per ulteriori dettagli sulla gamma 2020 mountain bike del brand vi invitiamo a visitare il sito web ufficiale Wilier Triestina.

Tutte le mountain bike Scott del 2020: catalogo e listino prezzi

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Tutte le mountain bike Scott del 2020: catalogo e listino prezzi

Scott presenta il listino mountain bike 2020, composto da svariati modelli suddivisi in quattro categorie: Cross Country, Trail, Downhill e Dirt e tempo libero con allestimenti dedicati anche alle donne.

Con quasi ottanta biciclette il listino mtb di Scott offre la possibilità di scegliere il modello più adatto alle proprie esigenze, sia per gli agonisti che ambiscono al podio dei campionati più importanti, sia per gli amanti del fuoristrada che vogliono passare del tempo nella natura.

Molti i modelli disponibili con doppio formato ruota, 27,5″ o 29″ e taglie dedicate, cosi da essere cucite sulla propria statura e preferenza.

I telai delle mountain bike Scott sono disponibili sia in versione alluminio che con il carbonio HMX Scott, la fibra più pregiata realizzata da Scott finora.

Non manca negli allestimenti top la nuovissima trasmissione SRAM AXS, il cambio elettronico a 12 velocità di SRAM più pregiato e il sistema TwinLoc nei modelli full suspension, il sistema di Scott che permette con un click di controllare sia le sospensioni che le geometrie della bici, per adattarla in tempo reale al tracciato.

Un rider pedala nel bosco in sella a una mtb 2020 Scott

Le MTB Scott da Cross Country 2020

Le mountain bike Scott dedicate al Cross Country sono divise in tre modelli: uno full suspension, Scott Spark e due hardtail, Scott Scale e Scott Scale RC.

La Scott Scale RC è un hardtail con un telaio di altissimo livello destinato alle competizioni più importanti, pensato per essere utilizzato solo con trasmissioni monocorona.

La versione più economica ma pur sempre competitiva è la Scott Scale, sempre hardtail, con un telaio meno raffinato ma anche questo di alta qualità. Una bici per gli agonisti ma anche per allenarsi, un mezzo dalle elevate prestazioni.

La mountain bike da Cross Country Full Suspension per eccellenza di Scott, che ha avuto molto successo in coppa del mondo è la Scott Spark RC. Questo modello può contare sulle tecnologie più moderne come il sistema SRAM AXS, un telaio in carbonio HMX SL e impianto frenante Shimano XTR.

I prezzi vanno dai 899 euro della Scott Scale 980 ai 11.999 euro della Scott Spark RC 900 SL AXS.

Un rider pedala nel bosco in sella a una mtb 2020 da Cross Country Scott

Scott Scale RC 900 WORLD CUP AXS – 6.899 euro
Telaio Scale RC in carbonio HMX, forcella RockShox SID Ult. RLC3 100 mm, RideLoc con comando a distanza a 3 settaggi, trasmissione SRAM XX1-X01 AXS Eagle 12 velocità, freni a disco SRAM Level TLM, ruote Syncros Silverton 1.0 Carbon, pneumatici in Kevlar Maxxis Rekon Race, componentistica Syncros in carbonio.
Peso: 9,3 kg. Taglie: S, M, L e XL

Scott Scale RC 900 WORLD CUP – 5.699 euro
Telaio Scale RC in carbonio HMX, forcella RockShox SID Select+ RL3 100 mm, RideLoc con comando a distanza a 3 settaggi, trasmissione SRAM X01 Eagle 12 velocità, freni a disco SRAM Level TLM, ruote Syncros Silverton 1.0 Carbon, pneumatici in Kevlar Maxxis Rekon Race, componentistica Syncros in carbonio.
Peso: 9,5 kg. Taglie: S, M, L e XL

Scott Scale RC 900 PRO – 3.999 euro
Telaio Scale RC in carbonio HMF, forcella RockShox SID Select RL 100 mm, RideLoc con comando a distanza a 2 settaggi, trasmissione Shimano XTR, 12 velocità, freni a disco Shimano XTR, ruote Syncros Silverton 1.5 TR, pneumatici WTB Ranger Kevlar, componentistica Syncros in carbonio.
Peso: 10 kg. Taglie: S, M, L e XL

Scott Scale RC 900 TEAM – 3.099 euro
Telaio Scale RC in carbonio HMF, forcella RockShox SID Select RL 100 mm, RideLoc con comando a distanza a 2 settaggi, trasmissione SRAM X01-GX Eagle 12 velocità, freni a disco Shimano XT, ruote Syncros Silverton 2.5 TR, pneumatici WTB Ranger Kevlar, componentistica Syncros.
Peso: 10,5 kg. Taglie: S, M, L e XL

Una mountain bike hardtail Scott Scale RC 900 WORLD CUP AXS

La mountain bike front suspended Scott Scale RC 900 WORLD CUP AXS.

Scott Scale 910 – 2.899 euro
Telaio Scale in carbonio HMF, forcella FOX 32 SC Performance 100 mm, RideLoc con comando a distanza a 3 settaggi, trasmissione Shimano XT 12 velocità, freni a disco Shimano XT, ruote Syncros Silverton 2.5 TR, pneumatici WTB Ranger Kevlar, componentistica Syncros.
Peso: 10,7 kg. Taglie: S, M, L e XL

Scott Scale 920 – 2.499 euro
Telaio Scale in carbonio HMF, forcella FOX 32 SC Performance 100 mm, RideLoc con comando a distanza a 3 settaggi, trasmissione SRAM GX Eagle 12 velocità, freni a disco Shimano Deore, cerchi Syncros X-25 TR, pneumatici WTB Ranger Kevlar, componentistica Syncros.
Peso: 10,9 kg. Taglie: S, M, L e XL

Scott Scale 925 – 2.299 euro
Telaio Scale in carbonio HMF, forcella FOX 32 Float Rhythm 100 mm, RideLoc con comando a distanza a 3 settaggi, trasmissione Shimano XT-SLX 12 velocità, freni a disco Shimano, cerchi Syncros X-25 TR, pneumatici WTB Ranger Kevlar, componentistica Syncros.
Peso: 11,3 kg. Taglie: S, M, L e XL

Scott Scale 930 – 1.899 euro
Telaio Scale in carbonio HMF, forcella FOX 32 Float Rhythm 100 mm, RideLoc con comando a distanza a 3 settaggi, trasmissione SRAM SX Eagle 12 velocità, freni a disco Shimano, cerchi Syncros X-25 TR, pneumatici WTB Ranger Kevlar, componentistica Syncros.
Peso: 11,5 kg. Taglie: S, M, L e XL

Scott Scale 940 – 1.599 euro
Telaio Scale in carbonio HMF, forcella RockShox Judy 100 mm, RideLoc con comando a distanza a 2 settaggi, trasmissione SRAM SX Eagle 12 velocità, freni a disco Shimano, cerchioni Syncros X-25, pneumatici WTB Ranger, componentistica Syncros.
Peso: 12,3 kg. Taglie: S, M, L e XL

Scott Scale 950 – 1.699 euro
Telaio Boost Scale in lega di alluminio 6061, forcella FOX 32 Float Rhythm 100 mm, RideLoc con comando a distanza a 3 settaggi, trasmissione Shimano XT-SLX 12 velocità, freni a disco Shimano, cerchi Syncros, pneumatici in Kevlar Maxxis Rekon Race, componentistica Syncros.
Peso: 11,6 kg. Taglie: S, M, L, XL e XXL

Scott Scale 960 – 1.199 euro
Telaio Boost Scale QR in lega di alluminio 6061, forcella RockShox Judy 100 mm, RideLoc con comando a distanza a 2 settaggi, trasmissione SRAM NX 12 velocità, freni a disco Shimano, cerchi Syncros, pneumatici Maxxis Rekon Race.
Peso: 12,6 kg. Taglie: S, M, L, XL e XXL

Scott Scale 965 – 1.199 euro
Telaio Boost Scale QR in lega di alluminio 6061, forcella RockShox 30 Silver 100 mm, RideLoc con comando a distanza a 2 settaggi, trasmissione Shimano SLX 12 velocità, freni a disco Shimano, cerchi Syncros, pneumatici Maxxis Rekon Race.
Peso: 12,7 kg. Taglie: S, M, L, XL e XXL

Scott Scale 970 – 999 euro
Telaio Boost Scale QR in lega di alluminio 6061, forcella RockShox 30 Silver 100 mm, RideLoc con comando a distanza a 2 settaggi, trasmissione SRAM SX 12 velocità, freni a disco Shimano, cerchi Syncros, pneumatici Maxxis Rekon Race
Peso: 12,7 kg. Taglie: S, M, L, XL e XXL

Scott Scale 980 – 899 euro
Telaio Boost Scale QR in lega di alluminio 6061, forcella Suntour XCR 100 mm, trasmissione SRAM SX 12 velocità, freni a disco Shimano, cerchi Syncros, pneumatici Maxxis Rekon Race
Peso: 13,2 kg. Taglie: S, M, L, XL e XXL

Scott Scale 700 – 1.299 euro
Scale 27,5″ lega 6061 / Tubo sterzo conico, forcella RockShox Recon 100 mm, trasmissione SRAM NX Eagle 12 velocità, freni a disco Shimano, cerchi Syncros, pneumatici Maxxis Ikon, componentistica Syncros
Peso: 12,4 kg. Taglie: S, M, L, XL e XXL

Scott Scale 710 – 999 euro
Scale 27,5″ lega 6061 / Tubo sterzo conico, forcella RockShox 30 Silver TK 100 mm, trasmissione SRAM SX Eagle 12 velocità, freni a disco Shimano, cerchi Syncros, pneumatici Maxxis Ikon, componentistica Syncros
Peso: 12,5 kg. Taglie: S, M, L, XL e XXL

Una mtb hardtail da Cross Country Scott Scale 910 2020

Una mtb hardtail da Cross Country Scott Scale 910 anno 2020.

Scott Spark RC 900 SL AXS – 11.999 euro
Telaio Spark RC in carbonio HMX SL da 1799 g, forcella FOX 32 SC Float Factory 100 mm, ammortizzatore FOX Nude EVOL, 100 mm, trasmissione SRAM XX1 AXS Eagle 12 velocità, freni a disco Shimano XTR, ruote Syncros Silverton 1.0 SL CF, pneumatici in Kevlar Maxxis Rekon Race. Componenti Syncros SL in carbonio.
Peso: 9,5 kg. Taglie: S, M, L e XL

Scott Spark RC 900 WORLD CUP AXS – 7.499 euro
Telaio Spark RC in carbonio HMX, forcella RockShox SID Ult. RLC3 100 mm, ammortizzatore RS Nude RLC3 TwinLoc, trasmissione SRAM XX1 AXS Eagle 12 velocità, freni a disco SRAM Level TLM, ruote Syncros Silverton 1.0 Carbon, pneumatici in Kevlar Maxxis Rekon Race, componentistica Syncros in carbonio.
Peso: 10,3 kg. Taglie: S, M, L e XL

Scott Spark RC 900 WORLD CUP – 6.299 euro
Telaio Spark RC in carbonio HMX, forcella RockShox SID Select+ RL3 100 mm, ammortizzatore RS Nude RL3 TwinLoc, trasmissione SRAM X01 Eagle 12 velocità, freni a disco SRAM Level TLM, ruote Syncros Silverton 1.0 Carbon, pneumatici in Kevlar Maxxis Rekon Race, componentistica Syncros in carbonio.
Peso: 10,5 kg. Taglie: S, M, L e XL

Scott Spark RC 900 PRO – 5.199 euro
Telaio Spark RC in carbonio HMF, forcella RockShox SID Select+ RL3 100 mm, ammortizzatore FOX Nude EVOL TwinLoc, trasmissione Shimano XTR, 12 velocità, freni a disco Shimano XTR, ruote Syncros Silverton 1.5 TR, pneumatici in Kevlar Maxxis Rekon Race, componentistica Syncros in carbonio.
Peso: 10,8 kg. Taglie: S, M, L e XL

Scott Spark RC 900 TEAM ISSUE AXS – 4.999 euro
Telaio Spark RC in carbonio HMF, forcella RockShox SID Select+ RL3 100 mm, ammortizzatore FOX Nude EVOL TwinLoc, trasmissione SRAM X01 AXS Eagle 12 velocità, freni a disco Shimano XT, ruote Syncros Silverton 2.0 TR, pneumatici in Kevlar Maxxis Rekon Race, componentistica Syncros in carbonio.
Peso: 11,2 kg. Taglie: S, M, L e XL

Scott Spark RC 900 TEAM – 3.999 euro
Telaio Spark RC in carbonio HMF, forcella RockShox SID Select+ RL3 100 mm, ammortizzatore FOX Nude EVOL, trasmissione SRAM GX Eagle 12 velocità, freni a disco Shimano SLX, ruote Syncros Silverton 2.5 TR, pneumatici in Kevlar Maxxis Rekon Race, componentistica Syncros.
Peso: 11,5 kg. Taglie: S, M, L e XL

Scott Spark RC 900 COMP – 2.999 euro
Telaio Spark RC SL in lega di alluminio, forcella FOX 32 Float Rhythm 110 mm, ammortizzatore FOX Float TwinLoc, trasmissione SRAM GX-NX Eagle 12 velocità, freni a disco Shimano SLX, ruote Syncros Silverton 2.5 TR, pneumatici in Kevlar Maxxis Rekon Race, componentistica Syncros.
Peso: 13,1 kg. Taglie: S, M, L e XL

Una mtb full suspended Scott Spark RC 900 SL AXS gamma 2020

Una mtb full suspended Scott Spark RC 900 SL AXS gamma 2020.

Le MTB Scott da Trail 2020

Sono due i modelli di mountain bike Scott dedicati al settore Trail, ovvero le mtb capaci di portarti in cima alle salite più impegnative di montagna e farti tornare a valle serpeggiando tra i single track tecnici.

Il primo modello di questa categoria è la Scott Spark, il cui disegno del telaio deriva dalla Scott Spark RC. La Scott Spark è una bici da XC con un elevata efficienza in pedalata, ma grazie a componenti dedicati, un telaio robusto e la sua versatilità, si trova a suo agio anche sui trail di montagna.

Il secondo modello è la Scott Genius, una mtb che fa della polivalenza il suo punto di forza, grazie a un escursione di 150 mm all’anteriore e al posteriore e geometrie moderne.

Entrambi i modelli sono disponibili sia con telaio in carbonio HMX che alluminio in quattro taglie: S, M, L e XL.

I prezzi delle mountain bike da Trail di Scott vanno dai 1.899 euro della Scott Spark 970 agli 11.799 euro della Scott Genius 900 Ultimate AXS.

Un rider pedala nel bosco in sella a una mtb da Trail 2020 Scott

Scott Spark 900 ULTIMATE AXS – 9.199 euro
Telaio Spark in carbonio HMX, forcella FOX 34 SC Float Factory 120 mm, ammortizzatore FOX Nude EVOL TwinLoc, trasmissione SRAM XX1 AXS Eagle 12 velocità, freni a disco Shimano XTR, ruote Syncros Silverton 1.0 Carbon, pneumatici Maxxis Rekon Kevlar, reggisella telescopico FOX, parti Syncros in carbonio.
Peso: 11 kg

Scott Spark 900 – 5.999 euro
Telaio Spark in carbonio HMF – lega di alluminio, forcella FOX 34 SC Float P. Elite 120 mm, ammortizzatore FOX Nude EVOL TwinLoc, trasmissione Shimano XTR, 12 velocità, freni a disco Shimano XTR, ruote Syncros Silverton 1.5 TR, pneumatici Maxxis Rekon Kevlar, reggisella telescopico FOX, parti Syncros in carbonio.
Peso: 12 kg

Scott Spark 910 – 4.899 euro
Telaio Spark in carbonio HMF – lega di alluminio, forcella FOX 34 SC Float P. Elite 120 mm, ammortizzatore FOX Nude EVOL TwinLoc, trasmissione Shimano XT 12 velocità, freni a disco Shimano XT, ruote Syncros Silverton 1.5 TR, pneumatici Maxxis Rekon Kevlar, reggisella telescopico FOX, parti Syncros.
Peso: 12,4 kg

Scott Spark 920 – 3.999 euro
Telaio Spark in carbonio HMF – lega di alluminio, forcella FOX SC 34 Float Perf. 120 mm, ammortizzatore FOX Nude EVOL TwinLoc, trasmissione SRAM GX Eagle 12 velocità, freni a disco Shimano SLX, ruote Syncros Silverton 2.5 TR, pneumatici Maxxis Rekon Kevlar, reggisella telescopico e parti Syncros.
Peso: 12,5 kg

Scott Spark 930 – 3.599 euro
Telaio Spark in carbonio HMF – lega di alluminio, forcella FOX 34 Float Rhythm 120 mm, ammortizzatore FOX Nude EVOL TwinLoc, trasmissione SRAM NX Eagle 12 velocità, freni a disco Shimano SLX, cerchi Syncros X-25 TR, pneumatici Maxxis Rekon Kevlar, reggisella telescopico e parti Syncros.
Peso: 13,2 kg

Scott Spark 940 – 3.399 euro
Telaio Spark SL in lega di alluminio, forcella FOX 34 Float Rhythm 120 mm, ammortizzatore FOX Nude EVOL TwinLoc, trasmissione Shimano XT-SLX 12 velocità, freni a disco Shimano SLX, ruote Syncros Silverton 2.5 TR, pneumatici Maxxis Rekon Kevlar, reggisella telescopico e parti Syncros.
Peso: 13,7 kg

Scott Spark 950 – 2.899 euro
Telaio Spark SL in lega di alluminio, forcella FOX 32 Float Rhythm 120 mm, ammortizzatore FOX Float TwinLoc, trasmissione SRAM NX Eagle 12 velocità, freni a disco Shimano, cerchioni Syncros X-25, pneumatici Maxxis Rekon Kevlar, reggisella telescopico e parti Syncros
Peso: 14 kg

Scott Spark 960 – 2.099 euro
Telaio Spark SL in lega di alluminio, forcella RockShox Judy 120 mm, ammortizzatore X-Fusion Nude TwinLoc, trasmissione SRAM SX Eagle 12 velocità, freni a disco Shimano, cerchioni Syncros X-25, pneumatici Maxxis Rekon, reggisella telescopico e parti Syncros.
Peso: 14,6 kg

Scott Spark 970 – 1.899 euro
Telaio Spark SL in lega di alluminio, forcella RockShox Judy 120 mm, ammortizzatore X-Fusion RL, trasmissione SRAM SX Eagle 12 velocità, freni a disco Shimano, cerchioni Syncros X-25, pneumatici Maxxis Rekon, reggisella telescopico e parti Syncros.
Peso: 14,5 kg

Una mountain bike da trail Scott Spark 900 gamma 2020

Una mountain bike da trail Scott Spark 900 gamma 2020.

Scott Genius 900 ULTIMATE AXS – 11.799 euro
Telaio in carbonio HMX Genius, forcella FOX 36 Float Live Valve 150 mm, ammortizzatore FOX Float Live Valve EVOL, trasmissione SRAM XX1 AXS Eagle 12 velocità, freni a disco Shimano XTR a 4 pistoncini, ruote Syncros Revelstoke Carbon, pneumatici Maxxis Kevlar, reggisella telescopico FOX, parti Syncros in carbonio.
Peso: 12,4 kg

Scott Genius 900 TUNED AXS – 7.999 euro
Telaio in carbonio HMX Genius, forcella FOX 36 Float Factory 150 mm, ammortizzatore FOX Nude TR EVOL TwinLoc, trasmissione SRAM X01 AXS Eagle 12 velocità, freni a disco Shimano XT a 4 pistoncini, ruote Syncros Revelstoke Carbon, pneumatici Maxxis Kevlar, reggisella telescopico FOX, parti Syncros in carbonio.
Peso: 12,6 kg

Scott Genius 910 – 4.999 euro
Telaio Genius in carbonio HMF – lega di alluminio, forcella FOX 36 Float Perf. Elite 150 mm, ammortizzatore FOX Nude TR EVOL TwinLoc, trasmissione Shimano XT 12 velocità, freni a disco Shimano XT a 4 pistoncini, ruote Syncros Revelstoke 1.5 TR, pneumatici Maxxis Kevlar, reggisella telescopico FOX, parti Syncros.
Peso: 13,4 kg

Scott Genius 920 – 4.599 euro
Telaio Genius in carbonio HMF – lega di alluminio, forcella FOX 34 Float Performance 150 mm, ammortizzatore FOX Nude TR EVOL TwinLoc, trasmissione SRAM GX Eagle 12 velocità, freni a disco Shimano SLX a 4 pistoncini, ruote Syncros Revelstoke 2.0 TR, pneumatici Maxxis Kevlar, reggisella telescopico e parti Syncros.
Peso: 13,4 kg

Scott Genius 930 – 3.999 euro
Telaio Genius in carbonio HMF – lega di alluminio, forcella FOX 34 Float Performance 150 mm, ammortizzatore FOX Nude T EVOL TwinLoc, trasmissione SRAM NX Eagle 12 velocità, freni a disco Shimano a 4 pistoncini, ruote Syncros Revelstoke 2.5 TR, pneumatici Maxxis Kevlar, reggisella telescopico e parti Syncros.
Peso: 13,9 kg

Scott Genius 940 – 3.599 euro
Telaio Genius in lega di alluminio SL, forcella FOX 34 Float Performance 150 mm, ammortizzatore FOX Nude T EVOL TwinLoc Remote, trasmissione Shimano XT-SLX 12 velocità, freni a disco Shimano a 4 pistoncini, cerchioni Syncros X-30S TR, pneumatici Maxxis Kevlar, reggisella telescopico e parti Syncros.
Peso: 14,3 kg

Scott Genius 950 – 2.999 euro
Telaio Genius in lega di alluminio SL, forcella FOX 34 Float Performance 150 mm, ammortizzatore FOX Float TwinLoc, trasmissione SRAM NX Eagle 12 velocità, freni a disco Shimano a 4 pistoncini, cerchioni Syncros X-30S TR, pneumatici Maxxis Kevlar, reggisella telescopico e parti Syncros.
Peso: 14,4 kg

Scott Genius 960 – 2.599 euro
Telaio Genius in lega di alluminio SL, forcella Marzocchi Z2 Air 150 mm, ammortizzatore X-Fusion Nude TwinLoc, trasmissione SRAM SX Eagle 12 velocità, freni a disco Shimano, cerchi Syncros X-30 TR, pneumatici Maxxis Kevlar, reggisella telescopico e parti Syncros.
Peso: 14,7 kg

Una mtb biammortizzata da trail Scott Genius 900 ULTIMATE AXS dal catalogo 2020

Una mtb biammortizzata da trail Scott Genius 900 ULTIMATE AXS dal catalogo 2020.

Le MTB Scott da Downhill e Dirt 2020

Tra le molte biciclette fuoristrada presenti nel catalogo Scott Bike troviamo anche modelli dedicati a una delle discipline gravity più impegnative, il Downhill e il Dirt.

I modelli facenti parte di queste categorie sono la Scott Gambler e la Scott Voltage.

Usata in coppa del mondo da Brendan Fairclough e Neko Mulally, la Scott Gambler é la mtb da Downhill di Scott, con un telaio dall’incredibile robustezza e una sospensione posteriore da 203 mm di escursione, gestita da una sospensione Virtual 4 Link. Telaio disponibile in quattro taglie, S, M, L e XL sia in versione completamente in carbonio HMX, sia in versione mista carbonio/alluminio oppure totalmente in alluminio.

Per il dirt Scott offre invece un altro modello storico del brand, la Scott Voltage, disponibile in un solo allestimento replica della bici usata dai pro nei campionati più importanti.

I prezzi delle mountain bike gravity di Scott partono dai 1.299 euro della Scott Voltage YZ 0.1 ai 7.999 euro della Scott Gambler 900 TUNED.

Due rider in discesa su mtb 2020 Scott

Scott Gambler 900 TUNED – 7.999 euro
Telaio Gambler in carbonio HMX, forcella FOX 40 Factory Float 203 mm, ammortizzatore FOX DH X2 200 mm, trasmissione SRAM XO1 DH 7 velocità, freni a disco SRAM Code RSC, ruote Syncros Revelstoke DH1.5 TR, pneumatici Maxxis Assegai 2.5″ DH.
Peso: 15,5 kg

Scott Gambler 910 – 6.299 euro
Telaio Gambler in alluninio/carbonio HMX, forcella FOX 40 Performance Elite 203 mm, ammortizzatore FOX DH X2 200 mm, trasmissione SRAM GX DH 7 velocità, freni a disco SRAM Code R, pneumatici Maxxis Assegai 2.5″ DH.
Peso: 16,7 kg

Scott Gambler 920 – 4.599 euro
Telaio in lega di alluminio Gambler, forcella FOX 40 Performance Elite 203 mm, ammortizzatore FOX VAN RC 200 mm, trasmissione SRAM GX DH 7 velocità, freni a disco Shimano a 4 pistoncini, pneumatici Maxxis Assegai 2.5″ DH.
Peso: 17,1 kg

Scott Gambler 930 – 3.799 euro
Telaio in lega di alluminio Gambler, forcella RS Boxxer Select 200 mm, ammortizzatore X-Fusion Vector R 200 mm, trasmissione SRAM X5 8 velocità, freni a disco Shimano a 4 pistoncini, pneumatici Maxxis Assegai 2.5″ DH.
Peso: 16,9 kg

Una mountain bike biammortizzata da DH Scott Gambler 900 Tuned anno 2020

Una mountain bike biammortizzata da DH Scott Gambler 900 Tuned anno 2020.

Scott Voltage YZ 0.1 – 1.299 euro
Telaio in lega di alluminio Voltage, forcella X-Fusion Slant DJ 100 mm, ammortizzatore , trasmissione SingleSpeed, freni a disco Tektro HDM275, pneumatici Kenda K-RAD 26×2.3″.
Peso: 12,8 kg. Taglia unica

Una mtb da dirt Scott Voltage YZ 0.1 gamma 2020

Una mtb da dirt Scott Voltage YZ 0.1 gamma 2020.

Le MTB Scott da Enduro 2020

Ruote da 29 pollici, escursione all’anteriore di 170 mm, reggisella telescopico e sistema TwinLoc di serie su tutti gli allestimenti, queste le caratteristiche principali della Scott Ransom, la bici da Enduro di Scott.

Disponibile sia in versione con telaio in Carbonio HMX che in alluminio, in quattro taglie che vanno dalla S alla XL e prezzi che partono dai 2.999 euro ai 7.799 euro.

Scott Ransom 900 TUNED – 7.799 euro
Telaio in carbonio HMX Ransom, forcella FOX 36 Float Factory 170 mm, ammortizzatore FOX Nude TR EVOL, TwinLoc, 170 mm, trasmissione SRAM X01 Eagle 12 velocità, freni a disco Shimano XT a 4 pistoncini, ruote Syncros Revelstoke 1.5 TR, pneumatici Maxxis Minion DHF Kevlar, reggisella telescopico FOX, parti Syncros in carbonio.
Peso: 13,2 kg

Scott Ransom 910 – 5.599 euro
Telaio Ransom in lega di alluminio/carbonio HMX, forcella FOX 36 Float Perf. Elite 170 mm, ammortizzatore FOX Nude TR EVOL, TwinLoc, 170 mm, trasmissione SRAM GX Eagle 12 velocità, freni a disco Shimano XT a 4 pistoncini, ruote Syncros Revelstoke 2.0 TR, pneumatici Maxxis Minion DHF Kevlar, reggisella telescopico FOX, parti Syncros.
Peso: 14,1 kg

Scott Ransom 920 – 3.899 euro
Telaio Ransom in lega di alluminio SL, forcella FOX 36 Float Performance 170 mm, ammortizzatore FOX Nude T EVOL, TwinLoc, 170 mm, trasmissione SRAM NX Eagle 12 velocità, freni a disco Shimano a 4 pistoncini, ruote Syncros Revelstoke 2.5 TR, pneumatici Maxxis Minion DHF Kevlar, reggisella telescopico e parti Syncros.
Peso: 15,1 kg

Scott Ransom 930 – 2.999 euro
Telaio Ransom in lega di alluminio SL, forcella RockShox Yari 170 mm, ammortizzatore X-Fusion Nude, TwinLoc, 170 mm, trasmissione SRAM SX Eagle 12 velocità, freni a disco Shimano a 4 pistoncini, cerchioni Syncros X-30S TR, pneumatici Maxxis Minion DHF Kevlar, reggisella telescopico e parti Syncros.
Peso: 15,35 kg

Una mountain bike da enduro full suspended Scott Ransom 900 Tuned

Una mountain bike da enduro full suspended Scott Ransom 900 Tuned.

Le MTB Scott per il tempo libero 2020

Per chi ama le lunghe passeggiate in fuoristrada con gli amici o con la famiglia c’è la Scott Aspect, disponibile sia in versione con ruote da 29″ che con ruote da 27,5″.

Grazie all’ampia scelta di taglie che vanno dalla XS alla XXL (a seconda se si sceglie la 27,5″ o la 29″) e ai numerosi allestimenti disponibili, la Scott Aspect è la mountain bike adattata a tutti.

I prezzi sono molto competitivi e variano dai 399 euro fino a 999 euro.

Scott Aspect 910 – 999 euro
Telaio in lega di alluminio Aspect 900, forcella RockShox 30 Silver TK 100 mm, RideLoc con comando a distanza a 2 settaggi, trasmissione SRAM SX Eagle 12 velocità, freni Shimano MT200.
Taglie: XS, S, M, L, XL e XXL

Scott Aspect 920 – 899 euro
Telaio in lega di alluminio Aspect 900, forcella RockShox XC30 TK 100 mm, trasmissione Shimano Deore, 20 velocità, freni Shimano MT200.
Taglie: XS, S, M, L, XL e XXL

Scott Aspect 930 – 799 euro
Scott Aspect 730 – 799 euro
Telaio in lega di alluminio Aspect 700/900, forcella RockShox XC30 TK 100 mm, trasmissione Shimano Deore-Acera 18 velocità, freni Shimano MT200.
Taglie: XS, S, M, L, XL (930), XXL (930)

Scott Aspect 940 – 699 euro
Scott Aspect 740 – 699 euro
Telaio in lega di alluminio Aspect 700/900, forcella Suntour XCR32-RL-R 100 mm, trasmissione Shimano Deore-Altus, 18 velocità, freni Shimano MT200.
Taglie: XS, S, M, L, XL (940), XXL (940)

Scott Aspect 950 – 599 euro
Scott Aspect 750 – 599 euro
Telaio in lega di alluminio Aspect 700/900, forcella Suntour XCT30-HLO 100 mm, trasmissione Shimano Altus 27 velocità, freni a disco idraulici Tektro HDM275.
Taglie: XS, S, M, L, XL (950), XXL (950)

Scott Aspect 960 – 499 euro
Scott Aspect 760 – 499 euro
Telaio in lega di alluminio Aspect 700/900, forcella Suntour XCE28 100 mm, trasmissione Shimano Tourney TX 24 velocità, freni a disco idraulici Tektro HDM275.
Taglie: XS, S, M, L, XL(960), XXL(960)

Scott Aspect 970 – 449 euro
Scott Aspect 770 – 449 euro
Telaio in lega di alluminio Aspect 700/900, forcella Suntour XCE28 100 mm, trasmissione Shimano Tourney 21 velocità, freni a disco meccanici Tektro SCM02.
Taglie: XS, S, M, L, XL (970), XXL (970)

Scott Aspect 980 – 399 euro
Scott Aspect 780 – 399 euro
Telaio in lega di alluminio Aspect 700/900, forcella HL Zoom 565 corsa 100 mm, trasmissione Shimano Tourney 21 velocità, freni V‑brakes Promax.
Taglie: XS, S, M, L, XL (980), XXL (980)

Una mtb per il tempo libero Scott Aspect 910

Una mtb per il tempo libero Scott Aspect 910.

Le MTB Scott per le donne 2020

Scott pensa a tutti e a tutte le esigenze, comprese quelle delle donne, offrendo per ogni modello a listino anche allestimenti dedicati alle donne. questi allestimenti differiscono per la componentistica, i colori e le taglie.

Scott Contessa Ransom 910 – 5.999 euro
Telaio Ransom in lega di alluminio/carbonio HMX, forcella FOX 36 Float Perf. Elite 170 mm, ammortizzatore FOX Nude TR EVOL, trasmissione SRAM GX Eagle 12 velocità, freni a disco Shimano XT a 4 pistoncini, ruote Syncros Revelstoke 2.0 TR, pneumatici Maxxis Minion DHF Kevlar, reggisella telescopico FOX, parti Syncros.
Peso: 14,1 kg. Taglie S, M e L

Una mtb full suspended da donna Scott Contessa Ransom 910

Una mtb full suspended da donna Scott Contessa Ransom 910.

Scott Contessa Spark RC 900 – 6.299 euro
Telaio Spark RC in carbonio HMX, forcella RockShox SID Select+ RL3 100 mm, ammortizzatore RS Nude RL3, trasmissione SRAM X01 Eagle 12 velocità, freni a disco SRAM Level TLM, ruote Syncros Silverton 1.0 Carbon, pneumatici in Kevlar Maxxis Rekon Race, componentistica Syncros in carbonio.
Peso: 10,5 kg. Taglie: S, M e L

Una mountain bike biammortizzata da donna Scott Contessa Spark RC 900

Una mountain bike biammortizzata da donna Scott Contessa Spark RC 900.

Scott Contessa Spark 910 – 3.999 euro
Telaio Spark in carbonio HMF – lega di alluminio, forcella FOX SC 34 Float Perf. 120 mm, ammortizzatore FOX Nude EVOL, trasmissione SRAM GX Eagle 12 velocità, freni a disco Shimano SLX, ruote Syncros Silverton 2.5 TR, pneumatici Maxxis Rekon Kevlar, reggisella telescopico e parti Syncros.
Peso: 12,5 kg. Taglie: S, M e L

Scott Contessa Spark 920 – 2.999 euro
Telaio Spark SL in lega di alluminio, forcella FOX 32 Float Rhythm 120 mm, ammortizzatore FOX Float, trasmissione SRAM NX Eagle 12 velocità, freni a disco Shimano, cerchioni Syncros X-25, pneumatici Maxxis Rekon Kevlar, reggisella telescopico e parti Syncros.
Peso: 14 kg. Taglie: S, M e L

Scott Contessa Spark 930 – 2.199 euro
Telaio Spark SL in lega di alluminio, forcella RockShox Judy 120 mm, ammortizzatore X-Fusion Nude, trasmissione SRAM SX Eagle 12 velocità, freni a disco Shimano, cerchioni Syncros X-25, pneumatici Maxxis Rekon, reggisella telescopico e parti Syncros.
Peso: 14,6 kg. Taglie: S, M e L

Scott Contessa Scale 910 – 2.899 euro
Telaio Scale in carbonio HMF, forcella FOX 32 SC Performance 100 mm, trasmissione Shimano XT 12 velocità, freni a disco Shimano XT, ruote Syncros Silverton 2.5 TR, pneumatici WTB Ranger Kevlar, componentistica Syncros.
Taglie: S, M e L

Una mtb hardtail con telaio da donna Scott Contessa Scale 910.

Una mtb hardtail con telaio da donna Scott Contessa Scale 910

Scott Contessa Scale 920 – 1.799 euro
Telaio Scale in carbonio HMF, forcella FOX 32 Float Rhythm 100 mm, trasmissione SRAM SX Eagle 12 velocità, freni a disco Shimano, cerchi Syncros X-25 TR, pneumatici WTB Ranger Kevlar, componentistica Syncros.
Taglie: S, M e L

Scott Contessa Scale 930 – 1.599 euro
Telaio Scale in carbonio HMF, forcella RockShox Judy 100 mm, trasmissione SRAM SX Eagle 12 velocità, freni a disco Shimano, cerchioni Syncros X-25, pneumatici WTB Ranger, componentistica Syncros.
Taglie: S, M e L

Scott Contessa Genius 910 – 3.699 euro
Telaio Genius in lega di alluminio SL, forcella FOX 34 Float Performance 150 mm, ammortizzatore FOX Nude TR EVOL, trasmissione Shimano XT-SLX 12 velocità, freni a disco Shimano a 4 pistoncini, cerchioni Syncros X-30S TR, pneumatici Maxxis Kevlar, reggisella telescopico e parti Syncros.
Taglie: S, M e L

Una mtb full suspended per rider donne Scott Contessa Genius 910

Una mtb full suspended per rider donne Scott Contessa Genius 910.

Scott Contessa Genius 920 – 2.599 euro
Telaio Genius in lega di alluminio SL, forcella Marzocchi Z2 Air 150 mm, ammortizzatore X-Fusion Nude, trasmissione SRAM SX Eagle 12 velocità, freni a disco Shimano, cerchi Syncros X-30 TR, pneumatici Maxxis Kevlar, reggisella telescopico e parti Syncros.
Taglie: S, M e L

Scott Contessa ACTIVE 10 – 999 euro
Telaio in lega di alluminio Aspect 900, forcella RockShox 30 Silver TK 100 mm, trasmissione SRAM SX Eagle 12 velocità, freni Shimano MT200.
Taglie: XS (27,5″), S (27,5″), M (29″), L (29″)

Scott Contessa ACTIVE 20 – 799 euro
Telaio in lega di alluminio Aspect 700/900, forcella RockShox XC30 TK 100 mm, trasmissione Shimano Deore-Acera 18 velocità, freni Shimano MT200.
Taglie: XS (27,5″), S (27,5″), M (29″), L (29″)

Scott Contessa ACTIVE 30 – 699 euro
Telaio in lega di alluminio Aspect 700/900, forcella Suntour XCR32-RL-R 100 mm, trasmissione Shimano Deore-Altus, 18 velocità, freni Shimano MT200.
Taglie: XS (27,5″), S (27,5″), M (29″), L (29″)

Scott Contessa ACTIVE 40 – 599 euro
Telaio in lega di alluminio Aspect 700/900, forcella Suntour XCT30-HLO 100 mm, trasmissione Shimano Altus 27 velocità, freni a disco idraulici Tektro HDM276.
Taglie: XS (27,5″), S (27,5″), M (29″), L (29″)

Scott Contessa ACTIVE 50 – 499 euro
Telaio in lega di alluminio Aspect 700/900, forcella Suntour XCE28 100 mm, trasmissione Shimano Tourney TX 24 velocità, freni a disco idraulici Tektro HDM276.
Taglie: XS(27,5″), S(27,5″), M(29″), L(29″)

Scott Contessa ACTIVE 60 – 449 euro
Telaio in lega di alluminio Aspect 700/900, forcella Suntour XCE28 100 mm, trasmissione Shimano Tourney 21 velocità, freni a disco meccanici Tektro SCM02.
Taglie: XS (27,5″), S (27,5″), M (29″), L (29″)

Una mtb front con telaio da donna Scott Contessa ACTIVE 10

Una mtb front con telaio da donna Scott Contessa ACTIVE 10.

I prezzi e gli allestimenti elencati possono subire variazioni, per ulteriori informazioni e verificare eventuali aggiornamenti su questa gamma di mountain bike vi invitiamo a visitare il sito ufficiale Scott.

Tutte le mountain bike di Atala del 2020: catalogo e listino prezzi

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Tutte le mountain bike di Atala del 2020: catalogo e listino prezzi

Atala è sicuramente tra i marchi di biciclette più conosciuti in Italia. Nato nel 1907, si è fatto subito notare per aver “vestito” il vincitore del Primo Giro d’Italia del 1909: da quel momento la sua storia e quella del mercato delle biciclette nostrano sono stati per sempre legati.

Oggi presentiamo ai lettori di mountainbike.bicilive.it la sua collezione 2020 per il mondo delle mountain bike, una serie di prodotti ideati e pensati soprattutto per chi è agli inizi con l’offroad e i sentieri di montagna.

Sono anni ormai che l’azienda con sede a Monza, acquisita nel 2011 da Accell Group, leader europeo nel mercato della bicicletta e degli accessori, preferisce investire e concentrarsi maggiormente nel segmento delle bici elettriche a pedalata assistita e nelle bici per uso urbano: agli amanti delle mtb non restano che una manciata di modelli economici (entry level) ideali per i più giovani, per chi è un absolute beginner nel mondo del trail mountain e per chi intende usarle anche in città come comodo mezzo di commuting.

Andiamo a conoscerli nel dettaglio, ricordando come al solito che i prezzi esposti in questo articolo sono “di listino al pubblico”, IVA inclusa, e potrebbero mutare in qualsiasi momento.

Pronti?

Il catalogo 2020 delle mountain bike Atala

Il catalogo completo delle mountain bike Atala del 2020 è composto da 14 modelli, tutti hardtail (con l’eccezione della PANTHER VB): 3 di questi hanno telaio da donna.

I prezzi oscillano dai 499 per la top di gamma Atala SNAP 29 24V HD ai 219 per la Sunrise: i modelli più costosi hanno telaio in alluminio, i più economici in acciaio Hi-Ten con saldature Tig.

Atala SNAP 29 24V HD – 499 euro

Telaio 29″ in alluminio con sterzo Integrato, forcella ammortizzata HL CH-565 29″ MLO con blocco meccanico, deragliatore posteriore Shimano Acera RD-M360 8 velocità, cassetta Shimano CS-HG20 8V 12-32, deragliatore anteriore Shimano Tourney FD-TY700 31,8mm, guarnitura Shimano FC-TX301 con corone da 42/34/24, freni a disco idraulici Shimano BR-MT200 con rotori da 160/160mm, cerchi Byte Ortles 29 Disc, pneumatici Byte Odle 29×2.10″.
Taglie: S, M, L
Una mtb Atala SNAP 29 24V HD

Atala SNAP 29 21V HD – 399 euro

Telaio 29″ in alluminio con sterzo Integrato, forcella ammortizzata HL CH-386A, deragliatore posteriore Shimano Tourney RD-TY300 7 velocità, cassetta Shimano Tourney 7 velocità 14-28, deragliatore anteriore Shimano Tourney FD-TY300 31,8mm, crankset in acciaio 42/34/24 con movimento a cartuccia, freni a disco meccanici con rotori 160/160mm, ruote Byte Ortles 29 Disc INT, gomme Byte Odle 29×2.10″.
Taglie: S, M, L
Una mountain bike Atala SNAP 29 21V HD gamma 2020

Atala WAP 27,5 24V HD – 449 euro

Telaio 27.5″ in alluminio con sterzo Integrato, forcella ammortizzata HL CH-565 29″ MLO con blocco meccanico, deragliatore posteriore Shimano Tourney RD-TX800 8 velocità, cassetta DNP 8 speed 13-28, deragliatore anteriore Shimano Tourney FD-TY700 31,8mm, guarnitura in acciaio 42/34/24 con movimento a cartuccia, freni a disco idraulici Shimano BR-M315 con rotori da 160/160mm, cerchioni Byte Ortles 27,5 Disc, coperture Byte Odle 27.5×1.95″.
Taglie: S, M, L
Una bicicletta Atala WAP 27,5 24V HD

Atala Race PRO 27,5 MD – 339 euro

Telaio 27.5″ in alluminio idroformato, forcella ammortizzata, deragliatore posteriore Shimano Tourney RD-TY300 7 velocità, cassetta Shimano Tourney 7V 14-28, deragliatore anteriore Shimano Tourney FD-TY500 31,8mm, guarnitura in acciaio 42/34/24 con movimento a cartuccia, freni a disco idraulici Shimano BR-TX805 160/160mm, ruote in alluminio a doppia camera, gomme Kenda 27.5×2.10″.
Taglia: S
Una mountain bike Atala Race PRO 27,5 MD catalogo 2020

Atala Replay STEF 27,5 21V MD – 369 euro

Telaio 27.5″ in alluminio con sterzo Integrato, forcella ammortizzata HL CH-386A, trasmissione Shimano Tourney RD-TY300 7 velocità, cassetta Shimano Tourney 7V 14-28, deragliatore anteriore Shimano Tourney FD-TY300 31,8mm, crankset in acciaio 42/34/24 con movimento a cartuccia, freni a disco meccanici 160/160mm, ruote in alluminio a doppia camera, coperture Byte Funes MTB 27.5×1.95″.
Taglie: S, M, L
Una mtb Atala Replay STEF 27,5 21V MD 2020

Atala Replay STEF 27,5 21V VB – 329 euro

Allestimento e caratteristiche identiche alla Replay STEF 27,5 21V MD tranne che per l’impianto frenante: qui abbiamo i classici V-Brake in alluminio.
Taglie: S, M, L
Una bici da offroad Atala Replay STEF 27,5 21V VB 2020

Atala Comp 26 Girl/Boy – 295 euro

Telaio 26″ in alluminio con sterzo integrato, forcella ammertizzata, deragliatore posteriore Shimano Tourney RD-TY21GS 6 speed, cassetta Shimano Tourney 6V 14-28, guarnitura in acciaio 42/34/24, freni V-Brake in alluminio, ruote in alluminio, ruote MTB 26×1.95″. La versione “Girl” ha telaio con tubo orizzontale ribassato.
Taglie: M (Boy), XS (Girl)
Una mtb Race Comp 26 Girl

Atala Starfighter 27,5 – 299 euro

Telaio 27.5″ in acciaio Hi-Ten Tig, forcella ammortizzata HL CH-386, cambio Shimano Tourney RD-TY300 7 velocità, cassetta Shimano Tourney 7V 14-28, deragliatore anteriore Shimano Tourney FD-TZ500 28,6mm, guarnitura in acciaio 42/34/24 con movimento a cartuccia, freni V-Brake in alluminio, cerchioni in alluminio a doppia camera, pneumatici MTB 27.5×1.95″.
Taglie: S, M, L
Una mountain bike front suspended Atala Starfighter 27,5

Atala My Flower 27,5 – 299 euro

Allestimento identico alla Starfighter 27,5 ma con telaio da donna con tubo orizzontale ribassato.
Taglie: 43

Atala Blister 29 – 279 euro

Telaio 29″ in acciaio Hi-Ten Tig, forcella ammortizzata con escursione 50mm, trasmissione Shimano Tourney RD-TY300 a 7 velocità, pacco pignoni Shimano Tourney 7V 14-28, crankset in acciaio 42/34/24 con movimento a cartuccia, freni V-Brake in alluminio, cerchioni in alluminio a doppia camera, gomme Kenda 29×2.10″.
Taglie: 46
Una mtb hardtail Atala Blister 29 gamma 2020

Atala Station 27,5 – 269 euro

Telaio 27.5″ in acciaio Hi-Ten Tig, forcella ammortizzata, deragliatore posteriore Shimano Tourney RD-TY300 7 speed, ruota libera Shimano Tourney 7V 14-28, guarnitura in acciaio 42/34/24, freni V-Brake in alluminio, cerchioni in alluminio a doppia camera, gomme Kenda 27.5×2.10″.
Taglie: XS, M, L
Una mtb front Atala Station 27,5 anno 2020

Atala Panther VB – 259 euro

Telaio 26″ in acciaio Hi-Ten Tig, forcella ammortizzata, ammortizzatore posteriore a molla D.24x150x45mm, cambio Shimano Tourney RD-TX35 7V, pacco pignoni Shimano Tourney 7V 14-28, crankset in acciaio 42/34/24, freni V-Brake in alluminio, ruote in alluminio a doppia camera, pneumatici Kenda 26×1.95″.
Taglie: XS, M
Una mtb biammortizzata Atala Panther VB

Atala Sunrise – 219 euro

Telaio 26″ da donna (top tube ribassato) in acciaio Hi-Ten Tig, forcella rigida in acciaio Hi-Ten Tig, deragliatore posteriore Shimano Tourney RD-TZ50, cassetta Shimano Tourney 6V 14-28, guarnitura in acciaio 42/34/24, freni V-Brake in alluminio, ruote in alluminio, coperture Kenda 26×1.95″.
Taglie: 43

Una mtb da donna Atala Sunrise

Per ulteriori informazioni sull’azienda, i suoi prodotti, garanzie e un elenco dei rivenditori consigliamo ai nostri lettori di visitare il sito web ufficiale Atala.

Agli appassionati del brand monzese diamo appuntamento tra qualche giorno con i nostri articoli dedicati al catalogo 2020 delle e-bike Alata e alla gamma 2020 dell bici da città Atala.

Tutte le mountain bike GT Bicycles 2020: catalogo e listino prezzi

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GT Bicycles mtb 2020: catalogo listino prezzi mountain bike

Presentiamo oggi ai nostri lettori la gamma mountain bike 2020 di GT Bicycles, noto marchio che per la prossima stagione mette a disposizione dei suoi potenziali clienti sei diverse linee, per un totale di ventuno modelli.

Le nuove MTB di GT sono identificate dai seguenti nomi: Fury, Force, Sensor, Zaskar, Avalanche e Aggressor. Vanno a coprire una destinazione d’uso che parte dallo svago fino ad arrivare alle competizioni di XC e DH.

La gamma muscolare è affiancata dalla quella a pedalata assistita denominata “Power Series”, che conta 5 modelli, due full suspension e tre hardtail. Ne abbiamo parlato nel nostro articolo dedicato al catalogo 2020 delle e-bike GT.

Rider in salto su una mountain bike GT del 2020

L’azienda Californiana è nata nel 1972 e può essere annoverata tra i pionieri del settore, fondata con l’ambizione di voler creare biciclette da montagna e BMX di qualità che potessero soddisfare appieno gli utilizzatori, fornendo telai robusti ed innovativi che consentissero al rider di spingersi oltre i limiti tecnici di una comune bicicletta.

Questa passione non è mai tramontata visto che GT Bicycles continua a innovare e produrre mossa dalla stessa ambizione, con una costante ricerca di affidabilità e performance.

La gamma 2020 è molto variegata e va a soddisfare le esigenze di ogni ciclista, a partire dal neofita che approccia alla disciplina fino ad arrivare ai rider più esperti e smaliziati che amano le performance e le competizioni. Ogni linea risponde a determinate esigenze offrendo caratteristiche tecniche, tecnologie e montaggi di diverso genere, accompagnati da diverse fasce di prezzo.

Vediamo ora le diverse linee e i rispettivi modelli di MTB, ricordando a tutti che i prezzi elencato in questo articolo sono destinati al pubblico e IVA inclusa…

Un gruppo di rider con mountain bike GT anno 2020

Fury: la linea Gravity 2020

Per il Gravity e il Downhill troviamo la gamma Fury, disponibile con due modelli: Fury Pro e Fury Expert. Una mountain bike prestante con forcella a doppia piastra e triangolo in carbonio, dedicata al mondo delle competizioni di downhill o per le giornate di puro divertimento al bike park.

Disponibile con ruote da 29 pollici o da 27, 5″ a seconda della taglia: S (27.5″), M-L (29″).

Telaio – munito di attacchi ISCG05 – con triangolo in carbonio e carro posteriore in alluminio, con un travel che varia da 190 millimetri per l’allestimento con ruote da 29″ fino a 200 mm con ruote da 27,5″.

Movimento centrale BSA da 83mm, serie sterzo da 1.5″, carro posteriore con standard Boost 12×148 con perno passante, ammortizzatore con attacco Trunnion 225x75mm.

Approfondisci sul sito GT: Fury

GT Fury Pro – 4.999 euro

Triangolo in carbonio e carro posteriore in alluminio con mozzo boost e perno Maxle Stealth da 20x110mm. Forcella doppia piastra modello RockShox BoXXer Select, con cartuccia Charger RC 29, travel 190/200 mm, compressione e rebound regolabili.

Ammortizzatore posteriore Rock Shox Super Deluxe a molla, modello Coil Ultimate DH 225×75, attacco metrico Trunnion. Trasmissione SRAM GX DH da 7 velocità 11-25, pedivelle 170 mm modello Truvativ Descendent 6K con standard Dub e corona da 32t. Ruote assemblate con raggi e cerchi DT Swiss E 512, 32h con mozzi Formula, gommate con copertoni Maxxis modello Minion DHF 27.5/29″x2.5″, 3C DH.

Freni idraulici SRAM Code R con rotori Centerline da 200. Manubrio oversize da 31,8, attacco manubrio corto da 25/30 mm e reggisella, tutti e tre di casa Spank.
Prezzo: 4.999 euro

Una mountain bike biammortizzata GT Fury Pro 2020

GT Fury Expert – 3.499 euro

Telaio in carbonio con triangolo posteriore in alluminio, ruote da 27,5″ per tutte le tre taglie disponibili S-M-L. Forcella X-Fusion RV1 travel 200mm, ammortizzatore posteriore X-Fusion Vector a molla. Trasmissione shimano Zee 10 velocità 11-28 con pedivella Race Face Chester da 165mm, corona da 36T e guidacatena e-thirteen LG1.

Ruote con cerchi Alex Rims con canale da 30 e mozzi Formula, gommate Schwalbe Magic Mary 27.5×2.35″. Freni TRP Slate T4 con rotori da 203.
Prezzo: 3.499 euro

Una mtb full suspended GT Fury Expert gamma 2020

Force: la linea All Mountain ed Enduro 2020

La linea Force conta quattro modelli dedicati all’Enduro e All Mountain, telaio con corsa posteriore di 150 mm e forcella che si spinge fino a 170 mm per i modelli con ruote da 29″. Telaio in alluminio per i due modelli Force Expert e Force Elite con ruote da 29″ e telaio in carbonio per Carbon Pro e Carbon Expert con ruote da 27.5″.

Tutti e 4 i modelli sono disponibili nelle taglie classiche S, M, L, XL.

Approfondisci sul sito GT: Force

GT Force 29 Expert – 3.299 euro

MTB con telaio in alluminio e ruote da 29″, escursione posteriore di 150 mm affidati all’ammortizzatore Fox Performance Float DPX2 con 3 posizioni regolabili. Forcella Fox Float Performance 36 con travel da 170mm.

Trasmissione SRAM NX Eagle a 12 velocità con cassetta GX 10-50, pedivella da 170mm e corona da 30T. Ruote assemblate con cerchi Stan’s NoTubes Flow S1 e mozzi formula, gommate Maxxis Minion DHF 29×2.5″ all’anteriore, e Minion DHR II, 29×2.4″ al posteriore.

Freni TRP modello G-Spec Trail con rotori da 203/180mm. Reggisella telescopico GT Dropkick Dropper, cavo interno stealth, escursione 125mm per taglie S, M, e 150mm per L, XL.
Prezzo: 3.299 euro

Una mountain bike biammortizzata GT Force 29 Expert anno 2020

GT Force 29 Elite

Telaio in alluminio, forcella Marzocchi Bomber Z1 con corsa di 170 mm, ammortizzatore Fox Performance Float DPX2 con tre posizioni regolabili corsa 150 mm. Trasmissione SRAM SX Eagle 12 velocità rapportatura 11-50, corona da 30T e pedivella da 170mm (S-L) e 175mm (XL).

Ruote assemblate con cerchi WTB ST i29 TCS e mozzo Formula, gommate Schwalbe Hans Dampf Performance 29 x 2.35. Freni Tektro M745 con rotori 203/180mm. Reggisella telescopico TranzX con cavo interno, travel 120mm (S, M), 150mm (L, XL).
Prezzo: 2, 899 euro

Una mtb full suspension GT Force 29 Elite 2020

GT Force 27.5 Carbon Pro – 4.999

Telaio in Carbonio con carro posteriore in alluminio, ruote da 27.5″. Escursione alla ruota posteriore di 150 mm affidata a un ammortizzatore Fox Float Factory X2, forcella Fox Factory 36 con 160mm di escursione e cartuccia GRIP2.

Trasmissione SRAM GX Eagle 12 velocità rapportatura 10-50, con guarnitura Truvativ Descendent 6K e corona da 32t, pedivella 170mm (S-L), 175mm (XL).

Ruote assemblate con cerchi Stan’s NoTubes Flow MK3 e mozzo Stan’s NoTubes Neo, gommate Schwalbe Magic Mary Performance 27.5×2.35″. Freni SRAM G2 RSC con rotori centerline da 200/180mm. Reggisella telescopico KS Lev Si, travel da 125mm (S, M), 150mm (L, XL).
Prezzo: 4.999 euro

Una mountain bike biammortizzata GT Force 27.5 Carbon Pro

GT Force 27.5 Carbon Expert – 3.899 euro

Telaio in Carbonio con carro posteriore in alluminio, ruote da 27.5″ e corsa di 150 mm per l’ammortizzatore Fox Float DPX2. Forcella Fox Float 36 Performance Elite con travel di 160 mm, cartuccia GRIP2.

Trasmissione SRAM GX Eagle 12 velocità con rapportatura 10-50, guarnitura Truvativ Descendent 6K, con corona da 32t e pedivella da 170mm (S-L), 175mm (XL). Freni TRP G-Spec Trail S con rotori da 203/180mm.

Ruote assemblate con cerchi Stan’s NoTubes Flow MK3 e mozzi Formula, gommate Schwalbe Magic Mary Performance 27.5×2.35″ e Schwalbe Hans Dampf EVO 27.5×2.35″. Reggisella telescopico GT Dropkick Dropper con cavo interno, 125 mm di corsa in taglia (S, M), e 150mm per (L, XL).
Prezzo: 3.899 euro

Una bicicletta biammortizzata da offroad GT Force 27.5 Carbon Expert dal catalogo 2020

Sensor: la linea 2020 dedicata al trail riding

Sensor è una linea formata da tre modelli con ruote da 29″, di cui due (Carbon Expert e Carbon Elite) con telaio in carbonio, il modello Sport con telaio in alluminio.

Escursione dell’ammortizzatore di 130 mm abbinati ad una forcella da 140mm. Pensate per i trail pedalati all’insegna dell’avventura e dell’esplorazione, senza rinunciare al divertimento sui tratti più tecnici.

Disponibili nelle classiche taglie S, M, L, XL.

Approfondisci sul sito GT: Sensor

GT Sensor Carbon Expert – 3.899 euro

Telaio in carbonio con carro posteriore in alluminio, corredato di forcella RockShox Pike Select+ cartuccia Charger RC DebonAir con corsa 140mm. Ammortizzatore posteriore RockShox Deluxe Select+ 130mm.

Trasmissione SRAM NX Eagle 12 velocità con pacco pignoni GX rapportatura 10-50, guarnitura Truvativ Descendent 6K con corona da 32t e pedivella da 170mm (S-L), 175mm (XL). Ruote assemblate con cerchi Stan’s NoTubes Flow S1 e mozzo Formula, gommate Schwalbe Magic Mary Evolution 29×2.35″ e Schwalbe Nobby Nic Evolution 29×2.35″.

Freni SRAM G2 RSC con rotori centerline 180mm. Reggisella telescopico GT Dropkick Dropper cavo interno e corsa da 125mm (S, M), 150mm (L, XL).
Prezzo: 3.899 euro

Una mtb full suspended GT Sensor Carbon Expert 2020

GT Sensor Carbon Elite – 2.899

Telaio in carbonio con carro posteriore in alluminio, escursione posteriore di 130mm, ammortizzatore RockShox Deluxe Select+ e forcella RockShox 35 Gold RL con 140mm di travel.

Trasmissione SRAM Eagle 12 velocità, 11-50 con guarnitura Truvativ Descendent 6K e corona da 32t, pedivelle da 170mm (S-L), 175mm (XL). Ruote assemblate con cerchi WTB ST i29 TCS e mozzo Formula, gommate Schwalbe Nobby Nic Performance 29×2.35″.

Freni TRP G-Spec Trail S con rotori da 180mm. Reggisella telescopico TranzX Dropper, cavo interno e corsa da 120mm (S, M), 150mm (L, XL).
Prezzo: 2.899 euro

Una mountain bike in carnonio GT Sensor Carbon Elite anno 2020

GT Sensor Sport – 1.999 euro

Telaio in alluminio, corsa posteriore 130 mm con ammortizzatore X-Fusion 02 Pro RL e forcella RockShox Recon RL DebonAir con 140 mm di travel.

Trasmissione SRAM SX Eagle 12 velocità rapportatura 11-50, corona da 30T e pedivelle da 170mm (S-L), 175mm (XL). Ruote assemblate con cerchi Alex MD27 e mozzo Formula, gommate WTB Ranger Comp, 29×2.25″. Freni Tektro M285 con rotori da 180 mm.
Prezzo: 1.999 euro

Una bicicletta da fuori pista GT Sensor Sport 2020

Zascar: la linea 2020 da Cross Country

La linea Zascar conta due modelli dedicati al cross country, front suspension con ruote da 29″ entrambi con telaio in carbonio realizzato con la tecnologia F.O.C™ Carbon Triple Triangle™, serie sterzo conica e carro con asse Boost 12×148.

Forcella con escursione da 100 mm bloccabile con comando remoto e trasmissione a 12 velocità. Una mountain bike leggera e scattante utilizzabile in gara così come per le uscite quotidiane, disponibili nelle classiche taglie S-M-L.

Approfondisci sul sito GT: Zascar

GT Zaskar Carbon Expert – 2.599 euro

Mountain bike con telaio in carbonio e ruote da 29″, forcella con corsa da 100mm modello RockShox Sid Select+ RL cartuccia Charger2, comando remoto e asse passante boost da 15×110. Trasmissione mista SRAM GX/NX Eagle a 12 velocità con corona da 34T e rapportatura da 10-50.

Ruote assemblate con cerchi Stan’s NoTubes Crest S1 e mozzo Formula, gommate Vittoria Barzo 29×2.25″ TNT G+. Freni SRAM Level TL con rotori da 160mm. Sella Fabric Scoop Shallow Elite.
Prezzo: 2.599 euro

Una mountain bike front GT Zaskar Carbon Expert stagione 2020

GT Zaskar Carbon Comp – 1.899 euro

Telaio in carbonio e ruote da 29″, forcella da 100 mm modello RockShox Sektor RL Debonair con comando remoto. Trasmissione 12 velocità SRAM SX Eagle con rapportatura 11-50, abbinata con una corona 34T.

Ruote assemblate con cerchi WTB ST i21 TCS e mozzo formula, gommate Vittoria Barzo 29×2.25″. Freni SRAM Level con rotori Centerline da 160.
Prezzo: 1.899 euro

Una mtb hardtail GT Zaskar Carbon Comp 2020

Avalanche: linea trail 2020 front suspension

La Avalanche è una piattaforma front suspended da trail riding, con telaio in alluminio 6061 predisposto per il passaggio del reggisella stealth, forcella con ben 120 mm di travel per i modelli Expert e Elite, 100mm per Comp e Sport.

Una bici versatile e facile da utilizzare disponibile con 5 diversi allestimenti.

I prezzi variano da 999 euro per il modello top di gamma Avalanche Expert, a 579 euro per il modello entry level Avalanche Sport. Disponibili nelle classiche taglie XS-S-M con ruote da 27.5″, e nelle taglie M-L-XL con ruote da 29″.

Approfondisci sul sito GT: Avalanche

GT Avalanche Expert – 999 euro

Telaio in alluminio con serie sterzo conica, forcella con 120mm di corsa modello RockShox Recon RL con comando remoto, 120 mm di travel molla Solo Air.

Trasmissione monocorona SRAM SX Eagle a 12 velocità, rapportatura 11-50 e corona da 30T. Ruote con cerchi WTB ST i25 TCS 2.0 e mozzo Shimano MT400, gommate Vittoria Barzo 27.5/29×2.25″. Freni Shimano MT400 con rotori da 160.
Prezzo: 999 euro

Una mountain bike front suspended GT Avalanche Expert gamma 2020

GT Avalanche Elite – 749 euro

Telaio in alluminio con serie sterzo conica, forcella con 120mm di corsa modello SR Suntour XCR-RL ad aria, travel 120mm.

Trasmissione monocorona mista Shimano SLX a 11 velocità, rapportatura 11-42 con corona da 30T. Ruote con cerchi WTB SX19 con mozzo Formula. Freni Shimano MT 200 con rotori da 160. Sella WTB Silverado Sport.
Prezzo: 749 euro

Una mtb hardtail GT Avalanche Elite 2020

GT Avalanche Comp – 649 euro

Telaio in alluminio, forcella ad aria SR Suntour XCM-HLO con 100mm di travel, bloccabile sullo stelo.

Trasmissione monocorona 10 velocità mista Shimano Deore, rapportatura 11-42, corona 30T. Ruote con cerchi WTB SX19 mozzo formula con QR, gommate WTB Ranger Comp 27.5/29×2.25″. Freni Shimano MT 200 con rotori da 160.
Prezzo: 649 euro

Una mtb hardtail GT Avalanche Comp

GT Avalanche Sport – 579 euro

Telaio in alluminio disponibile in due colorazioni differenti, forcella a molla SR Suntour XCT-DS travel 100mm, bloccaggio idraulico sullo stelo.

Trasmissione 9 velocità mista Shimano Altus/Alivio, rapportatura 11-36 e doppia corona 36-22. Cerchi WTB SX19 con gomme WTB Ranger Comp 27.5/29×2.25″. Freni Tektro M275 con rotori da 160.
Prezzo: 579 euro

Una bici da fuoristrada GT Avalanche Sport gamma 2020

Aggressor: la linea 2020 per il trail ricreativo

Il modello ideale per il commuting in fuori strada, quando ci si vuole avventurare nei sentieri sterrati per avvicinarsi al mondo della mountain bike. Con una bicicletta robusta, economica e facile da gestire, consigliabile per i principianti.

Telaio in alluminio disponibile nelle taglie XS-S-M con ruote da 27.5″ e nelle taglie M-L-XL con ruote da 29″. I due modelli sono disponibili in diversa colorazione.

Approfondisci sul sito GT: Aggressor

GT Aggressor Expert – 499 euro

Telaio in alluminio 6061 T6 disponibile in due colorazioni, serie sterzo da 1/1:8, forcella a molla SR Suntour XCM-DS travel da 80mm.

Trasmissione mista Shimano ad 8 velocità con cambio Altus, cassetta 12-32 abbinata a tripla corona 42/32/22. Cerchi WTB SX19 con copertoni WTB Ranger Comp 27.5/29×2.25″. Freni idraulici Tektro M275 con rotori da 160.
Prezzo: 499 euro

Una mtb hardtail economica GT Aggressor Expert 2020

GT Aggressor Sport – 399 euro

Telaio in alluminio 6061 T6 disponibile in due colorazioni, serie sterzo da 1/1:8, forcella a molla SR Suntour M3030 con 75 mm di travel.

Trasmissione 7 velocità Shimano Tourney, rapportatura 14-34 e tripla corona 42/34/24. Cerchi WTB SX19 con coperture WTB Ranger Comp, 27.5/29×2.25″. Freni a disco meccanici.
Prezzo: 399 euro

Una mountain bike enrty level GT Aggressor Sport gamma 2020

GT Bikes offre un’esclusiva garanzia a vita sulle biciclette GT che vengono registrate online dopo l’acquisto. È possibile estendere la classica garanzia di due anni con una pratica e veloce registrazione sul sito web, andando a garantirsi un servizio di assistenza “illimitato”, a patto che siate il primo e unico proprietario del mezzo. La garanzia a vita infatti decade in caso di vendita e cessione.

Per ulteriori informazioni su questi modelli e un elenco dei rivenditori italiani consigliamo ai nostri lettori di visitare il sito ufficiale GT Bicycles.

Ai più curiosi potrebbe anche interessare leggere il nostro articolo dedicato al catalogo e listino prezzi 2020 delle e-bike GT.

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